28 April, 2024
HomePosts Tagged "Marcello Peghin" (Page 4)

[bing_translator] 

 

Musica e parole che si fondono e si uniscono in una prima assoluta che sul palco di Palazzo di Città a Sassari ospiterà insieme il viaggio musicale di Marcello Peghin e Giovanni Sanna Passino e le incursioni recitative dell’attore Daniele Monachella.

“Oltre il confine” è il titolo dello spettacolo che domenica 22 luglio alle 21,00 prosegue la rassegna EstaTheatrOn, organizzata da MAB Teatro con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio dei comuni di Sassari, Alghero, Olbia e Nuoro.

Il felice incontro tra i tre artisti, avvenuto in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, ha dato lo spunto iniziale ad un progetto di grande interesse e di forte impatto emotivo. È un viaggio oltre i territori conosciuti intrapreso inizialmente dalla chitarra baritono di Marcello Peghin e dalla tromba di Giovanni Sanna Passino. L’obbiettivo non era una meta, solo il viaggio e la scoperta di sonorità non predeterminate.

È nato così un cd nel quale, nota dopo nota, i due musicisti hanno proposto un affascinante gioco di inseguimenti e scatti, improvvisi arresti, minuscole pause prima di riprendere il cammino. I suoni seguono un gioco mentale che si fa musica all’istante, in un labirinto estemporaneo che porta i due fuori da territori conosciuti e rassicuranti, “Oltre il confine”, appunto. Un’elaborazione in presa diretta senza prove e ripensamenti. A questo lavoro musicale si è unito l’attore Daniele Monachella che prendendo spunto proprio dall’opera omonima di Comac McCarthy ha inserito brani recitati, creando quella fusione di musica e parole che è alla base e all’origine dello spettacolo. Uno spingersi in mare aperto o nel deserto, alla ricerca di nuove avventure e di territori artistici mai esplorati prima.

“Oltre il confine” si inserisce perfettamente nel contesto della rassegna e del progetto di EstaTheatrOn. Così come per tutti gli altri appuntamenti il filo conduttore rimane la voglia e l’esigenza di sperimentare, di non fermarsi a tutto ciò che è conosciuto ma di cercare di dare al pubblico e agli stessi artisti che vanno in scena sempre nuovi stimoli e di cercare di suscitare emozioni e riflessioni, con le parole e con la musica.

[bing_translator]

Musica e parole che si fondono e si uniscono in una prima assoluta che sul palco di Palazzo di Città a Sassari ospiterà insieme il viaggio musicale di Marcello Peghin e Giovanni Sanna Passino e le incursioni recitative dell’attore Daniele Monachella.

“Oltre il confine” è il titolo dello spettacolo che domenica 22 luglio alle 21,00 prosegue la rassegna EstaTheatrOn, organizzata da MAB Teatro con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio dei comuni di Sassari, Alghero, Olbia e Nuoro.

Il felice incontro tra i tre artisti, avvenuto in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, ha dato lo spunto iniziale ad un progetto di grande interesse e di forte impatto emotivo. È un viaggio oltre i territori conosciuti intrapreso inizialmente dalla chitarra baritono di Marcello Peghin e dalla tromba di Giovanni Sanna Passino. L’obiettivo non era una meta, solo il viaggio e la scoperta di sonorità non predeterminate.

È nato così un cd nel quale, nota dopo nota, i due musicisti hanno proposto un affascinante gioco di inseguimenti e scatti, improvvisi arresti, minuscole pause prima di riprendere il cammino. I suoni seguono un gioco mentale che si fa musica all’istante, in un labirinto estemporaneo che porta i due fuori da territori conosciuti e rassicuranti, “Oltre il confine”, appunto. Un’elaborazione in presa diretta senza prove e ripensamenti. A questo lavoro musicale si è unito l’attore Daniele Monachella che prendendo spunto proprio dall’opera omonima di Comac McCarthy ha inserito brani recitati, creando quella fusione di musica e parole che è alla base e all’origine dello spettacolo. Uno spingersi in mare aperto o nel deserto, alla ricerca di nuove avventure e di territori artistici mai esplorati prima.

“Oltre il confine” si inserisce perfettamente nel contesto della rassegna e del progetto di EstaTheatrOn. Così come per tutti gli altri appuntamenti il filo conduttore rimane la voglia e l’esigenza di sperimentare, di non fermarsi a tutto ciò che è conosciuto ma di cercare di dare al pubblico e agli stessi artisti che vanno in scena sempre nuovi stimoli e di cercare di suscitare emozioni e riflessioni, con le parole e la musica.

[bing_translator]

Al via dal 26 giugno al 1° luglio i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare dell’11ª edizione della rassegna “Mare e Miniere“. Appuntamento ormai irrinunciabile di inizio estate, si svolgerà nella splendida cornice della Vecchia Tonnara di Portoscuso, dove si ritroveranno corsisti provenienti da tutta Europa per seguire il ricco programma di stages, indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale.

Nel corso della rassegna è previsto un ricco programma di spettacoli serali, che si aprirà martedì 26 giugno alle ore 21,30 con lo spettacolo “Cosa ci porta il mare” con Giacomo Casti e le musiche di Mauro Palmase Francesco Medda/Arrogalla. Durante lo spettacolo Marco Corda preparerà gustosissimi formaggio e ricotta, che verranno offerti al pubblico con un buon bicchiere di vino della Cantina Sociale Sardus Pater di Sant’Antioco. Il giorno seguente, mercoledì 27 giugno 2018, alle ore 18,30, si terrà la Master Class con Cuncordu e Tenore di Orosei a cui seguirà alle ore 21,30 “Dialogando con la tradizione” con Ottavio Nieddu che incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Elena Ledda, Luigi Lai, Pierpaolo Vacca. Un momento imperdibile che si dipanerà tra musica, aneddoti, storie e racconti che farà da preludio all’appuntamento di giovedì 28 giugno ore 21,30 con Scavi, storie di miniere” di Mariangela Sedda con Simonetta Soro, Mauro Palmas e Silvano Lobina.

Nato dall’esigenza di rappresentare sotto forma di recital le vicende e le storie umane della gente di miniera, questo recital si articola attraverso brevi scene, presentate da una narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash-back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori. Venerdì 29 giugno alle ore 18,30 Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu terrà una masterclass a cui seguirà, alle 21,30, il concerto di Canti Sacri presso la Chiesa della Vecchia Tonnara. A chiudere la serata sarà il doppio concerto di Duo Bottassoe Gigi Biolcati – One man band. Il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Per l’occasione verrà presentato il progetto speciale “Da Spunda Si Colora” con il live painting di Emanuela Scotti.

Sabato 30 giugno, alle ore 21,30, si terrà la presentazione del romanzo “La Cancellazione” di Mariangela Sedda, edito da Il Maestrale e incentrato sull’eroismo dell’avvocato Emilio Lussu nella Cagliari fascista del 1927; Giacomo Mameli dialogherà con l’autrice.A seguire alle ore 22,30 il doppio concerto del Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia del Prete, e del talentuoso polistrumentista calabrese Davide Ambrogio. La rassegna si chiuderà il 1 luglio con la presentazione alle ore 21,30 del libro “Luigi Lai, Maestro di Launeddas” di Gabriele Congiu con Ottavio Nieddu, a cui seguirà alle 22.00 l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere in Piazza Parrocchia, dopo i concerti “Spassi di danza” con Alessandro Foresti. Si uniranno suonatori e danzatori dei seminari. Condotti da artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, gli stage daranno la possibilità ai corsisti di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e di straordinario successo che quest’anno si rinnova con le masterclass con Cuncordu e Tenore di Orosei e Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu ad arricchire il programma dei corsi condotti da: Gigi Biolcati (Body percussion), Luigi Lai (Launeddas), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto), Nando Citarella (percussioni e danze italiane), Mauro Palmas (mandola), Marcello Peghin (chitarra), Nicolò (violino) e Simone Bottasso (organetto e musica di insieme).

[bing_translator]

Mare e Miniere prosegue la sua programmazione con un evento straordinario che rinnova la sinergia con L’Officina delle idee di Sarroch, associazione culturale che promuove iniziative ed attività volte a perseguire la valorizzazione del territorio. Dopo il grande successo di pubblico dello scorso anno, sabato 2 giugno 2018, alle ore 12,00, nella splendida cornice del teatro naturale de Is Liscinus de Is Maurreddus nel Parco di Gutturu Mannu, andrà in scena il nuovo allestimento di “Muidas”, suggestivo concerto in cui saranno protagoniste le musiche originali composte ed eseguite da Mauro Palmas (liuto e mandole), accompagnato da un gruppo di eccellenti strumentisti composto da Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso), Marco Argiolas (clarinetti). Il suggestivo dialogo tra corde e fiati accompagnerà le coreografie curate da Mvula Sungani e portate in scena da Emanuela Bianchini, Giulia Francescotti e Damiano Grifoni, accompagnando gli ascoltatori attraverso fascinosi quadri sonori di grande potenza evocativa nel quale protagonista sarà l’incanto del connubio con la maestosità e la bellezza della natura.

«Torniamo in questo luogo di grande suggestione – sottolineano Mauro Palmas (Mare e Miniere) ed Angelo Dessì (L’Officina delle Idee) – per portare in scena il nuovo allestimento di Muidas che rinnova e rafforza la collaborazione tra Mare e Miniere e L’Officina delle Idee per la valorizzazione del territorio e delle sue bellezze naturalistiche».

Dopo il concerto, per quanti vorranno, l’organizzazione ha previsto la possibilità di pranzare in loco al costo di 10,00 euro.  Le prenotazioni dovranno essere effettuate al n. 338 5836873. 

Sono aperte le iscrizioni ai Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che si terranno a Portoscuso dal 26 giugno 2018 al 1 luglio 2018 nella suggestiva cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu. E’ possibile iscriversi all’indirizzo mareminiere@gmail.com . 

[bing_translator]

Dopo il grande successo degli anni precedenti ed in particolare dell’edizione 2017 che ha visto la partecipazione di un gran numero di corsisti, provenienti da tutta Europa, tornano gli attesi Seminari di Canto e Musica Popolare di Mare e Miniere con una imperdibile anteprima che prenderà il via il 27 aprile  ad Iglesias e proseguirà fino al 29. E’ possibile iscriversi agli stage in programma all’indirizzo mareminiere@gmail.com .

Parallelamente ai corsi rivolti agli iscritti, la tre giorni prevede anche un ricco programma serale che si aprirà venerdì 27 aprile alle ore 21,00 nella suggestiva officina della miniera Pozzo Sella con il doppio concerto dedicato alle musiche del Nord Italia. Dopo l’apertura affidata al Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia del Prete, seguirà il set in solo di Gigi Biolcati. Il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Del tutto uniche le performances di “Body Percussion” e la trasformazione del ritmo del dialetto in una sorta di rap.

L’officina della Miniera Pozzo Sella farà da cornice anche alla serata di sabato 28 alle ore 21.00, con un focus sulla tradizione musicale calabrese che vedrà protagonisti il talentuoso polistrumentista Davide Ambrogio, e a seguire l’imperdibile set di Peppe Voltarelli, uno dei più emblematici esponenti della cultura e della canzone d’autore italiana, il quale proporrà i brani tratti dal suo ultimo album “Voltarelli Canta Profazio” che gli ha fruttato la Targa Tenco nel 2016 come miglior interprete. Sarà l’occasione per ascoltare brani come “La leggenda di Colapesce”, “Qui si campa d’aria”, “A lu mè paisi” e “Mafia e parrini”, tratti dal repertorio del conterraneo Otello Profazio, leggenda vivente della musica folk italiana.

Per la chiusura, domenica 29 aprile alle ore 19.00, la rassegna si sposterà al Teatro Electra dove andrà in scena “LUXÌA Contus de fèminas e maìa” con Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce) e le musiche di Mauro Palmas (liuto cantabile e mandola) e Silvano Lobina (basso). La vita quotidiana, la fatica, gli affanni, la gioia, gli amori, la straordinarietà delle nostre donne. Intense figure femminili raccontate con indulgente ironia attraverso i racconti di Maria Gabriela Ledda. La narrazione, affidata a Elena Ledda e Simonetta Soro, dipinge, come in una tela, vicende e luoghi che catturano l’ascoltatore e lo avvolgono in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza.  Il racconto sarà sapientemente accompagnato e arricchito dai musicisti in scena. Un lavoro scritto interamente in lingua sarda, che si propone ancora una volta di vincere la sfida della capacità della nostra lingua di essere altamente espressiva, nobile e poetica.

Le attività seminariali si terranno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00, presso l’Edificio ex Scuole Maschili che ospiterà gli stage di canto con Elena Ledda e Simonetta Soro, chitarra con Marcello Peghin e body-percussions tenuto dal percussionista Gigi Biolcati. Indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, i corsi rappresentano una preziosa occasione per entrare in contatto con una visione colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. 

Sarà una tre giorni da non perdere, non solo per la preziosa offerta formativa che Mare e Miniere proporrà ai suoi stagisti, ma anche per il gustoso programma serale che promette di regalare momenti da ricordare.

Una ricchissima anteprima, insomma, che anticipa i Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che si terranno a Portoscuso dal 26 giugno 2018 al 1 luglio 2018 nella suggestiva cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu. 

 

[bing_translator]

Dopo il grande successo degli anni precedenti ed in particolare dell’edizione 2017 che ha visto la partecipazione di un gran numero di corsisti, provenienti da tutta Europa, tornano gli attesi Seminari di Canto e Musica Popolare di Mare e Miniere con una imperdibile anteprima che si terrà dal 27 al 29 aprile 2018 ad Iglesias. E’ possibile iscriversi agli stage in programma all’indirizzo mareminiere@gmail.com .

Parallelamente ai corsi rivolti agli iscritti, la tre giorni prevede anche un ricco programma serale che si aprirà venerdì 27 aprile alle ore 21,00 alla Miniera Pozzo Sella con il doppio concerto dedicato alle musiche del Nord Italia. Dopo l’apertura affidata al Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia del Prete, seguirà il set in solo di Gigi Biolcati. Il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Del tutto uniche le performances di “Body Percussion” e la trasformazione del ritmo del dialetto in una sorta di rap.

La Miniera Pozzo Sella farà da cornice anche alla serata di sabato 28 alle ore 21.00, con un focus sulla tradizione musicale calabrese che vedrà protagonisti il talentuoso polistrumentista Davide Ambrogio, e a seguire l’imperdibile set di Peppe Voltarelli, uno dei più emblematici esponenti della cultura e della canzone d’autore italiana, il quale proporrà i brani tratti dal suo ultimo album “Voltarelli Canta Profazio” che gli ha fruttato la Targa Tenco nel 2016 come miglior interprete. Sarà l’occasione per ascoltare brani come “La leggenda di Colapesce”, “Qui si campa d’aria”, “A lu mè paisi” e “Mafia e parrini”, tratti dal repertorio del conterraneo Otello Profazio, leggenda vivente della musica folk italiana.

Per la chiusura, domenica 29 aprile alle ore 19.00, la rassegna si sposterà al Teatro Electra dove andrà in scena “LUXÌA Contus de fèminas e maìa” con Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce) e le musiche di Mauro Palmas (liuto cantabile e mandola) e Silvano Lobina (basso). La vita quotidiana, la fatica, gli affanni, la gioia, gli amori, la straordinarietà delle nostre donne. Intense figure femminili raccontate con indulgente ironia attraverso i racconti di Maria Gabriela Ledda. La narrazione, affidata a Elena Ledda e Simonetta Soro, dipinge, come in una tela, vicende e luoghi che catturano l’ascoltatore e lo avvolgono in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza. Il racconto sarà sapientemente accompagnato e arricchito dai musicisti in scena. Un lavoro scritto interamente in lingua sarda, che si propone ancora una volta di vincere la sfida della capacità della nostra lingua di essere altamente espressiva, nobile e poetica.

Le attività seminariali si terranno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00, presso l’Edificio ex Scuole Maschili che ospiterà gli stage di canto con Elena Ledda e Simonetta Soro, chitarra con Marcello Peghin e body-percussions tenuto dal percussionista Gigi Biolcati. Indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, i corsi rappresentano una preziosa occasione per entrare in contatto con una visione colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. 

Sarà una tre giorni da non perdere, non solo per la preziosa offerta formativa che Mare e Miniere proporrà ai suoi stagisti, ma anche per il gustoso programma serale che promette di regalare momenti da ricordare.

Una ricchissima anteprima, insomma, che anticipa i Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che si terranno a Portoscuso dal 26 giugno 2018 al 1 luglio 2018 nella suggestiva cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu. 

[bing_translator]

In occasione della Festa di Santa Barbara, lunedì 4 dicembre, nella splendida cornice della Basilica di Sant’Antioco Martire, si terrà il concerto “Cantendi a Deus”, a partire dalle 19.00, con ingresso libero e gratuito. La formazione musicale è composta da Elena Ledda e Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile), Marcello Peghin (chitarra) e Silvano Lobina (basso). L’evento, organizzato dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara in collaborazione con il comune di Sant’Antioco e la diocesi di Iglesias, riunirà nella Chiesa del Santo Patrono della Sardegna i minatori e le altre categorie di lavoratori (vigili del fuoco, marinai, artificieri ed Architetti) che invocano Santa Barbara come loro protettrice.

L’occasione è utile per ricordare che il comune di Sant’Antioco rientra tra le tappe del Cammino Minerario di Santa Barbara e che, a breve, in prossimità della Basilica, verrà posizionato il Cippo (o pietra miliare) in cui saranno impresse le indicazioni sulla tappa Sant’Antioco – Carbonia, lunga 22 chilometri. Il Cammino (recentemente inserito tra i “Cammini d’Italia”) si sviluppa lungo un anello di circa 388 km (407 con le varianti) nella regione del Sulcis Iglesiente Guspinese. Sulla base del chilometraggio, delle difficoltà di percorrenza e della disponibilità di strutture ricettive nei paesi e nei villaggi minerari attraversati, l’itinerario è stato suddiviso in 24 tappe della lunghezza media di circa 16 km ciascuna. Molte tappe sono piuttosto brevi, per lasciare ai pellegrini/escursionisti il tempo di visitare siti di archeologia classica e industriale di particolare fascino e bellezza.

[bing_translator]

«La Sardegna è una zona che io definisco una Pompei del mare non compresa, con i suoi nuraghi, i menhir, e una ricchezza di siti archeologici impressionante. In questo nuovo libro non troverete mai Atlantide, ma l’isola di Atlante». A Sergio Frau, giornalista e autore del volume “Le colonne d’Ercole” e del recente “Omphalos”, è stato assegnato il Premio Lawrence 2017, durante la conferenza stampa tenutasi nella carrozza Bauchiero (di recente ricostruzione) alla Stazione di Monserrato, in occasione della seconda giornata della decima edizione del “Festival Internazionale della Letteratura di viaggio D. H. Lawrence”. «Con questo libro che è un ponderoso e documentario saggio, ma anche una appassionata, colta e affascinante narrazione, l’autore si dimostra uno scrittore a 360° e un entusiasta ricercatore a cui la Sardegna per prima deve un ringraziamento e un incoraggiamento a valorizzare e diffondere il suo lavoro di ricerca». Questa in sintesi la motivazione del premio letta dal sindaco di Mandas, Marco Pisano, durante l’incontro di sabato mattina.

Un riconoscimento prestigioso per la sua carriera e per il suo nuovo libro “Omphalos” (Edizioni Nun Neon) che arriva dopo un decennio di ricerca e che gli verrà consegnato ufficialmente stasera, alle 21.00 in occasione dell’ultima giornata del festival, a Mandas. «Il nuovo libro di Sergio Frau arriva dodici anni dopo le Colonne d’Ercole e di questa ulteriore inchiesta non possiamo che essere orgogliosi. Gli studi e le ricerche sul nostro passato non possono che aiutarci a crescere e noi abbiamo il dovere di stimolare la curiosità nei giovani e di indurli a scoprire la memoria della loro cultura, e l’importanza della Sardegna al centro del Mediterraneo», ha aggiunto il primo cittadino di Mandas. Un libro che disegna un grande affresco di miti, civiltà, religioni, esplorando e utilizzando le fonti di biblioteche, i grandi autori della storia. «Non sono il primo a dire che Atlante è al centro del mondo, ne hanno già parlato Eschilo, Omero, Plutarco, Esiodo, Socrate, Aristotele, Platone, Diodòro Siculo – ha sottolineato Sergio Frau -. Stavolta ho fatto due volte il giro del mondo: prima dal punto di vista archeologico, perché volevo capire che tipo di contatti ci potevano essere nella preistoria e il secondo era capire quale è l’aldilà della varie fedi. E l’aldilà scopro che è sempre un altrove, ma è sempre un altrove dove tramonta il sole, e il sole tramontava da noi». Un viaggio affascinante tra «costellazioni e archeoastronomia, riti e miti che hanno guidato il pensiero umano dei millenni sino alle soglie della storia come ce la raccontano i testi scritti», citando ancora la motivazione del premio all’autore romano, ospite ieri sera nella sede del compendio culturale di San Francesco per la presentazione del suo libro.

E sulle tracce del viaggio in Sardegna, isola sacra ombelico del mondo, si conclude oggi, domenica 8 ottobre, il festival di letteratura di viaggio dedicato allo scrittore inglese D.H. Lawrence e alla sua opera “Sea and Sardinia”. Si parte dalla mattina alle 11.00 con la premiazione Concorso scolastico sul tema La letteratura di viaggio; alle 11.30 la presentazione del libro “Giampiero Marras Meloni. Identikit di un patriota sardo” (Alfa Editrice) di Costanzo Anacleto Bàrmina, un viaggio tra le nazioni senza Stato d’Europa e d’Italia; alle 18.00 il viaggio oscuro nella seconda metà del ‘700 di “Son luce e ombra” di Eliano Cau (Condaghes) ambientato per le vie mute del Barigadu e del Mandrolisai; alle 19.00 si parlerà con l’autore Maurizio Feo del libro “La malaria in Sardegna” (edizioni Grafiche del Parteolla), presentazione a cura di Gianni Murgia; alle 20.00 tra parole, poesia e musica si chiude il festival domenica alle 21.30 con l’artista emergente algherese Davide Casu che con il suo concerto, sul palco insieme a tre grandi musicisti tra i più stimati della scena jazz nazionale e regionale quali Marcello Peghin (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria), e le sue poesie raccolte nel volume “Poetica” disegna rotte e itinerari mentali arricchiti dall’uso delle lingue sardo, catalano, italiano, facendosi apprezzare con crescente successo nei palchi sardi e non solo. Un fitto intrecciarsi di incontri, scambi e contaminazioni tra cultura, turismo, buon cibo e immersione in una genuina identità sarda.

 

[bing_translator]

Per l’anteprima della decima edizione del Puntodivista Film Festival giovedì 5 ottobre arriva al Teatro Adriano un ospite speciale: Pino Cacucci, autore pluripremiato di tanti romanzi tra i quali Puerto Escondido, riportato sul grande schermo da Gabriele Salvatores. Ad accompagnare la serata tra recitazione e musica Romano Usai, Manuela Loddo, Marcello Peghin e Salvatore Maltana.

Scrittore, sceneggiatore, traduttore, grande viaggiatore, Pino Cacucci ha ricevuto tantissimi premi letterari. Nei suoi romanzi i protagonisti sono spesso outsider e ribelli che fuggono dalla realtà in cerca di alternative, e non a caso il tema del viaggio è quello che più lo caratterizza. Alcuni dei suoi libri (dal 1988 porta avanti una intensa attività narrativa) sono stati portati sul grande schermo, come “Puerto Escondido” di Gabriele Salvatores, a cui ha collaborato anche alla scrittura della sceneggiatura, o “San Isidro futból” da cui il regista Alessandro Cappelletti ha tratto il film “Viva San Isidro” con Diego Abatantuono.

Pino Cacucci, nato in Piemonte e cresciuto in Liguria, ha fatto di Bologna la base da cui ripartire verso le lontane mete dell’America Latina, il Messico in particolare (la sua seconda casa), e ancora oggi se gli chiedono “Di dove sei?”, non sa più cosa rispondere. Sarà lui l’ospite speciale nella serata di giovedì 5 ottobre per l’anteprima di del Puntodivista Film Festival, il Concorso Itinerante Internazionale di Cinematografia, tra cortometraggi, cinema, musica, teatro e fumetto, che quest’anno compie dieci anni.

A condurre la chiacchierata al Teatro Adriano (ore 21.00) in un percorso che spazia tra la presentazione dell’autore, i suoi libri, il suo incontro con il cinema, gli aneddoti della sua vita, scandito da momenti di recitazione e musica, sarà Romano Usai, direttore artistico del festival e regista, in compagnia dell’attrice cagliaritana Manuela Loddo, e degli interventi musicali di due grandi protagonisti della scena jazz sarda: Marcello Peghin alla chitarra e Salvatore Maltana al contrabbasso.

[bing_translator]

Dal 3 al 19 agosto, a Calasetta, ritorna LiberEvento, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Contramilonga e fortemente voluta dal comune di Calasetta, per offrire una proposta culturale di qualità a chi decide di passare qui questa parte dell’anno.

Realizzata sotto la direzione artistica dello scrittore Claudio Moica e quella musicale del musicista e compositore Fabio Furìa, la rassegna, che quest’anno giunge alla sesta edizione, ha per tema “Dall’altra parte” perché punta a sentire, sulle diverse questioni, il punto di vista di chi sta dall’altra parte. Lo farà insieme a importanti nomi del panorama letterario italiano: da Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni temutissimo dalla Chiesa, a Luca Bianchini, scrittore e conduttore radiofonico, da Nicola Coccia, autore di un interessante volume sulla vita di Carlo Levi, a Francesco Abate, giornalista, scrittore e dj da diversi mesi di nuovo in libreria con Mia madre e altre catastrofi.

Luogo scelto per ospitare l’evento sarà anche stavolta la suggestiva piazza della Torre Sabauda, l’imponente fortificazione costruita nel 1726, che si erge imponente davanti all’isola di San Pietro. Proprio da qui la sera del 3 agosto (tutti gli appuntamenti cominceranno alle 22.00) prenderà il via l’edizione 2017 della manifestazione: protagonista della prima serata sarà lo studioso Mauro Biglino con una conferenza sul Falso testamento, argomento che dà anche il titolo al suo volume uscito nel 2016 per Mondadori. Un libro controverso in cui l’autore smonta le Sacre scritture pezzo dopo pezzo, per arrivare a dimostrare come  l’interpretazione corrente dell’Antico Testamento sia fondamentalmente errata.

Il giorno dopo (venerdì 4) arriva Luca Bianchini, conduttore per Radio 2 Rai della fortunata trasmissione Colazione da Tiffany e autore, per Mondadori, di numerosi libri. A Calasetta Bianchini, in compagnia di Cinzia Micheletti, già assessoe dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, presenterà il suo ultimo lavoro: Nessuno come noi (Mondadori, 2017), un viaggio tra le passioni e le paure degli adolescenti. La serata si chiude alle 23 con Il meglio del pop americano. Dal grammofono al grande schermo, concerto che vedrà sul palco The palm court quartet, ensemble formato da David Simonacci e Marco Palmigiani (violini), Lorenzo Rundo (viola) e Giorgio Matteoli (violoncello).

Sabato 5 agosto l’appuntamento è con Nicola Coccia, giornalista per oltre trent’anni della Nazione, che nell’incontro moderato dallo storico dell’arte Marco Loi, parla di L’arse argille consolerai, libro pubblicato nel 2015 per Ets edizioni, che attraverso foto, documenti inediti e testimonianze ricostruisce la vita di Carlo Levi, il medico, scrittore e pittore,  autore di Cristo si è fermato a Eboli. Alle 23.00 la chiusura della serata è affidata Pretesti. Tra il serio e il faceto, spettacolo musico-teatrale che vedrà in scena Manuela Loddo (recitazione e canto), Romano Usai (recitazione) e Marcello Peghin (chitarre).

Domenica 6 nel centro tabarkino arriva Francesco Abate: nell’incontro moderato dal giornalista Fabio Marcello, l’autore parlerà del suo ultimo libro “Mia madre e altre catastrofi”, uscito nel 2016 per Einaudi. Una serie di dialoghi folgoranti, irresistibilmente comici, che tessono il racconto di un’intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino ad oggi.

La serata si chiude come sempre alle 23.00, quando salirà sul palco il Quartetto K ensemble composto da Stefano Martini (violino), Matteo Salerno (flauto), Egidio Collini (chitarra) e Fabio Gaddoni (contrabbasso), che proporrà il concerto San Pietroburgo express, un viaggio “sentimentalmusicale” nel cuore dell’Europa.

Dopo una settimana di pausa, venerdì 18 agosto si riprende per l’ultimo week end di LiberEvento, ma questa volta ci si sposta sulla terrazza del Macc (Museo arte contemporanea di Calasetta). Andrà in scena lo spettacolo teatrale musicale, in collaborazione con l’associazione di volontariato Albeschida, Anime inquiete e…boh, tratto dall’omonimo libro scritto dalle persone che frequentano il Centro Diurno di Villarios e Carbonia del Centro Salute Mentale di Carbonia, dietro la supervisione dello scrittore Claudio Moica.

Sabato 19 agosto, sempre al Macc, l’ultimo appuntamento della rassegna è dedicato al libro digitale: dopo una conferenza dedicata alla sua diffusione, arriva Alessandro Muroni per parlare del suo All’ombra della pensilina, libro che tratta con delicatezza il tema dell’autismo (la prefazione è del poeta Umberto Piersanti) uscito recentemente per Arkadia editore e di imminente pubblicazione anche in formato ebook. La presentazione sarà affiancata dal reading, con musica dal vivo, che vedrà in scena l’attore Fausto Siddi. Il sipario sull’edizione 2017 di LiberEvento cala alle 23.00 con la proiezione di un documentario sul Parco geominerario ed ambientale della Sardegna.

Durante la manifestazione sarà proposto anche un nutrito calendario di eventi collaterali: dai laboratori per bambini dedicati ai temi della tutela ambientale e della sostenibilità tenuti dall’attore Senio Dattena, in programma il 3 e 4 agosto, alle 10.00, nella biblioteca comunale, alla mostra dei libri protagonisti della rassegna, ogni sera dal 3 al 6 agosto durante le presentazioni. Sarà anche possibile visitare lo stand espositivo sul Parco geominerario e storico-ambientale della Sardegna.

I giorni di programmazione a Calasetta sono il momento clou di LiberEvento, che si sviluppa però lungo tutto l’anno con percorsi di scrittura creativa, curati da Claudio Moica, destinati ai sofferenti mentali in cura nel Centro di Salute mentale e nel Servizio psichiatrico, diagnosi e cura (SPDC) della Asl 7 di Carbonia.