27 April, 2024
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Vicinanza massima ai lavoratori della Portovesme e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno. È quanto espresso questa mattina dagli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, in visita a Portovesme agli operai che da tre giorni si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss della Portovesme Srl a 100 metri di altezza.

«Portovesme rappresenta un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegnaha detto Anita Pilima evidentemente anche e soprattutto, un sito d’importanza strategica nazionale essendo l’unico produttore italiano di zinco e piombo da primario. Come Giunta regionale abbiamo garantito sin dal principio della crisi, sostegno concreto alla azienda e ai lavoratori, sia con l’attività volta all’approvazione dell’energy release, sia agevolando un confronto tra i soggetti in campo, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia. Oggi la stessa azienda deve essere chiara sulla riconversione e sulle reali condizioni che impediscano l’ulteriore fermata delle linee produttive. Dal governo nazionaleha aggiunto l’assessore dell’Industriacontinuiamo a pretendere l’individuazione di strumenti di uguaglianza energetica che oggi non sono garantiti a nessuna delle aziende energivore in Sardegna, diversamente da quanto accade nel resto d’Italia. Non possiamo dimenticare infatti che le nostre aziende energivore non dispongono del gnl, non essendoci stato concesso, in assenza della traduzione in legge del patto per la Sardegna di Renzi e Gentiloni, il completamento della metanizzazione nell’isola, né di misure quali ad esempio l’interconnector. Non è più rinviabile, ormai, l’inserimento di misure ad hoc per garantire il mantenimento del presidio industriale e dei livelli di occupazione del Sulcis. È tempo di concretezza.»

«È necessarioha detto l’assessore Marco Porcu che la Società giochi a carte scoperte perché dobbiamo capire esattamente quale sia la situazione e valutare quali misure dobbiamo mettere in campo per tutelare i lavoratori. Abbiamo fornito al Ministero tre ipotesi percorribili e confidiamo che durante la prossima riunione ci sia un’indicazione ben precisa.»

«Vogliamo rassicurare gli operai, i sindacati e tutto il territorioha detto l’assessore del Lavoro, Ada Laiperché dopo aver messo in cassa integrazione tutti i lavoratori, compresi quelli degli appalti, e ove possibile tutti gli altri, metteremo in campo tutte le soluzioni tecniche possibili anche per i lavoratori rimasti fuori dagli ammortizzatori sociali, e per scongiurare i licenziamenti. Auspichiamo che l’area di Portovesme da area di crisi diventi un’area di sviluppo. La Regione c’è, non lasceremo solo nessuno

Domani mattina, alle ore 10.00, gli assessori interverranno in videoconferenza al tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla vertenza.

“A due mesi di attesa dalla richiesta formale della Regione Sardegna fatta ai Ministri D’Urso e Picchetto e dalle ulteriori sollecitazioni informali, registriamo positivamente che sia arrivata la convocazione da parte del Ministro D’Urso per il tavolo urgente sulla Portovesme Srl. Attendiamo ora che dal confronto emergano strumenti concreti di sostegno a un territorio e a una comunità che hanno già pagato il durissimo prezzo delle crisi industriali. Sappiamo e abbiamo più volte rappresentato al governo nazionale le difficoltà e disparità in cui operano le aziende energivore della Sardegna rispetto a quelle delle altre regioni d’Italia. L’auspicio è che si arrivi con misure concrete all’ eliminazione delle differenze che penalizzano fortemente le nostre aziende determinando crisi insanabili. Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno.”

Lo hanno detto stamane gli assessori dell’Industria, del Lavoro e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu.

Una nuova politica energetica per la Sardegna, che metta la nostra Isola in una condizione paritaria rispetto alle altre Regioni in termini di tariffe e forniture e consenta di essere protagonista nella programmazione.

E’ una riscrittura del Decreto Energia, impugnato dalla Sardegna, ciò che il presidente della Regione Christian Solinas, accompagnato dagli assessori dell’Industria Anita Pili e dell’Ambiente Marco Porcu, ha proposto e sollecitato al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in un incontro svoltosi stamane a Roma.

“C’e’ l’esigenzaha sottolineato il presidente Christian Solinas -, di mettere ordine nelle procedure per il rilascio delle autorizzazioni sui nuovi impianti, nelle quali la Regione Sarda deve essere protagonista per poter programmare e pianificare gli interventi sul proprio territorio.”

“E’ necessario inoltreha ribadito il presidente di Christian Solinas -, creare un sistema di raccolta delle royalties derivanti dalle produzioni di energia presenti sul territorio sardo, e ridistribuire gli utili per abbassare le bollette di famiglie ed imprese.”

Per Portovesme ed il polo industriale del Sulcis, in seguito all’intervento della Regione nella fase di mediazione tra i gestori di energia e l’azienda per assicurare la continuità della produzione e la salvaguardia dell’occupazione, il presidente della Regione ha sollecitato un intervento immediato del Governo per l’estensione del credito di imposta e degli strumenti quali interconnector e superinterrompibilità, che consentano non solo a Portovesme ma a tutte le imprese sarde di competere alla pari con le realtà industriali del territorio nazionale.

«Ho avuto interlocuzioni importanti e produttive con il Governo e con i principali operatori dell’energia non solo per creare una garanzia, nell’immediato, per tutti i lavoratori e per il mantenimento delle linee produttive, ma anche per lo sviluppo futuro delle attività industriali che diano valore e lavoro a tutto il territorio.»

Il presidente della Regione Christian Solinas non nasconde la propria soddisfazione dopo la firma del verbale di accordo sottoscritto oggi dalla Regione, rappresentata, oltre che dal Presidente, dagli assessori dell’Industria Anita Pili, del Lavoro Ada Lai e dell’Ambiente Marco Porcu, dall’Azienda, da Confindustria e dalla sigle sindacali, che scongiura la fermata degli impianti e garantisce la sospensione di qualsiasi incremento della cassa integrazione per i lavoratori della Portovesme srl e, in caso di accordo sui costi dell’energia, della ripresa delle attività.

«Accordo per il qualespiega il presidente Christian Solinas -, la Regione ha portato efficacemente a termine il compito di avvicinare i soggetti in campo per favorire, nell’ambito di accordi commerciali tra privati, la soluzione migliore e più opportuna. Oggi l’Europa è totalmente dipendente dall’est asiatico per l’acquisto di accumulatori al litio, verso i quali si orientano i progetti di riconversione dell’azienda, e Portovesme potrebbe rappresentare il primo polo industriale che renderebbe autonomo il Continente. Abbiamo intanto, nell’immediato, creato le condizioni per salvaguardare il lavoro e restituire una prospettiva più serena ai lavoratori e alle loro famiglie.»

«Grazie, Presidente». Un coro unanime di apprezzamento per l’operato del presidente Christian Solinas è giunto da tutti coloro, nessuno escluso, che hanno partecipato all’assemblea di questa mattina nella Sala Anfiteatro di via Roma, a Cagliari.

«Abbiamo a cuoreha risposto il presidente della Regione -, le sofferenze di tanti lavoratori che hanno visto in questi anni sul loro percorso professionale e personale molti pericoli e ostacoli. Credoha concluso Christian Solinasche questo risultato oggi raggiunto possa davvero garantire al territorio una prospettiva di serenità ed una ripresa delle produzioni che contribuirà al benessere non solo del Sulcis, ma di tutta la Sardegna.»

Unità d’intenti e impegno congiunto tra Regione, Azienda, parti sociali per il rilancio della Portovesme srl  e la definizione di un accordo bilaterale con il Governo per l’abbattimento dei costi energetici. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi, questa mattina, nella Sala Anfiteatro della Regione, convocato dal presidente della Regione Christian Solinas, con gli assessori coinvolti per competenza, Industria, Lavoro e Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu, le rappresentanze della Portovesme srl, dei sindacati e di Confindustria.

«La Regione Sardegna ha un interesse diretto a mantenere nel Sulcis Iglesiente la filiera della metallurgia non ferrosaha detto il presidente della Regione, Christian Solinase siamo disponibili a fare qualsiasi intervento di nostra competenza per il mantenimento del sito. Prendendo atto della decisione dell’azienda di riqualificare la produzione con un ambizioso progetto di riconversione degli impianti, ribadiamo il nostro impegno ad  accompagnare l’azienda e i suoi lavoratori nella fase di transizione. A tal fine è necessario valutare insieme all’azienda la soglia di costo energetico che consentirebbe all’azienda un percorso che preveda una soluzione di continuità fino al momento della riconversione e porti alla definizione di un accordo bilaterale con il Governo per l’abbattimento dei costi energetici. Sulla base di questa indicazione -avvierò immediatamente una trattativa con il Governo.»

«Le interlocuzioni con il ministero dell’Ambiente per definire l’iter autorizzativo proseguono – ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu -. Siamo convinti che la valutazione e autorizzazione ambientale spetti al Ministero, ma qualora sia di competenza regionale, l’assessorato dell’Ambiente farà tutto il possibile, nel perimetro delle regole, per facilitare la procedura.»

«Nessun lavoratore sarà lasciato soloha assicurato l’assessore del Lavoro, Ada Lai -. La Regione tutela i lavoratori e le loro famiglie, con uno sguardo allo sviluppo futuro del territorio. L’Assessorato del Lavoro metterà in campo tutti gli strumenti necessari per supportare le maestranze nella fase di riconversione industriale.»

«La vertenza ha due dimensioni, quella politica e quella relativa alle decisioni aziendaliha sottolineato l’assessore dell’Industria, Anita Pili -. Da parte della Regione c’è stata la disponibilità a proseguire le interlocuzioni con i Ministri competenti in materia, ora chiediamo maggiore chiarezza all’azienda sulle prospettive di crescita previste nel business plan. Vogliamo capire quanti lavoratori rimarranno in azienda e quali attività saranno portate avanti. Intanto, manteniamo la massima allerta sullo sviluppo delle trattative con il Governo e le aziende interessate affinché la tutela dei lavoratori abbia la massima priorità.»

In serata, alle 19.00, il presidente della Regione, Christian Solinas, vedrà i vertici aziendali per concordare una proposta tecnica da presentare ai Ministeri competenti nei prossimi giorni.

«La Regione conferma il suo impegno al fianco dei lavoratori e ha deciso di convocare una riunione con l’azienda per ottenere risposte adeguate sulle scelte future e richiamarla al rispetto degli impegni assunti.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, al termine dell’incontro sulla ‘vertenza Portovesme srl’ coi rappresentanti dei sindacati, annunciando la convocazione di un tavolo di confronto per lunedì 9 gennaio. L’assessore dell’Industria, a breve, invierà una nota anche ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per chiedere l’attivazione del tavolo nazionale di crisi con la partecipazione di Regione, Ministeri, azienda e parti sindacali.

«Rispetto ai precedenti incontri, il quadro nazionale è certamente modificatoha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Perciò, è necessario conoscere le intenzioni dell’azienda, fermo restando le nostre richieste di mantenimento dei presidi industriali e di salvaguardia dei livelli occupazionali.»

Prima dell’incontro su Portovesme, l’assessore Anita Pili, insieme all’assessore della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, ha partecipato (in videoconferenza) alla riunione della Commissione Sviluppo economico della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale è intervenuto il ministro Adolfo Urso: «Abbiamo affrontato alcuni temi di estrema importanza anche per la nostra Isola, come la definizione di una strategia di politica industriale coerente con le previsioni comunitarie e di una politica energetica comune mediante la previsione di misure urgenti e a lungo termine», hanno evidenziato i due assessori della Giunta Solinas.

“Fili emozionali” è il titolo dell’iniziativa, promossa dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e da Casa Emmaus per valorizzare le attività creative delle persone private della libertà della sezione femminile della Casa Circondariale di Cagliari-Uta e delle ospiti della struttura di Iglesias. Ideato e curato da Alma Piscedda, artista del ricamo, originaria di Domusnovas, il progetto, che ha impegnato le donne per alcuni mesi, sarà presentato mercoledì 15 giugno nel Parco Scarzella di Domusnovas, alla presenza della sindaca Isangela Mascia. Inserita nella “Festa del Bambino”, allestita dall’associazione “Elda Mazzocchi Scarzella”, la mostra “Fili emozionali” proporrà ai visitatori pregiati lavori di ricamo. Aldilà della qualità delle proposte, l’iniziativa ha un importante significato sociale e culturale com’è nello spirito di chi è impegnato nella salvaguardia dei valori della solidarietà e dell’impegno civile.
«Nel 2018, quando per la prima volta ho incontrato le detenute della Casa Circondariale, non pensavoricorda Alma Pisceddache il ricamo avrebbe suscitato tanto interesse. Il tempo e la pratica invece hanno sviluppato nelle donne private della libertà il desiderio di appropriarsi di quest’arte e la loro dedizione le ha rese padrone di ago e filo. L’esperienza è stata poi trasferita tra le ospiti di Casa Emmaus dove i risultati sono stati sorprendenti. Nella mostra si potranno vedere i lavori realizzati e spetterà ai visitatori valutare gli esiti. Per chi, come me, ha curato il percorso una grande soddisfazione anche per aver contribuito a alleviare il senso di solitudine che spesso domina in queste persone.»
«L’impegno del volontariato nella Casa Circondariale è sempre particolarmente apprezzatosottolinea il direttore Marco Porcu ancora di più quando gli esiti contribuiscono a creare ponti tra associazioni e Comunità di Recupero. Un plauso dunque alla maestra di ricamo e a SDR che propone iniziative di crescita culturale e integrazione dentro e fuori dal carcere.»
«Siamo particolarmente grati ad Alma Piscedda ha aggiunto Giovanna Grillo, presidente di Casa Emmausper avere coinvolto, con la passione che la contraddistingue, le nostre ospiti. I lavori che sono stati realizzati parlano da soli. Ma siamo soprattutto soddisfatti di avere iniziato un percorso di collaborazione con SDR che siamo certi produrrà ulteriori progetti solidali.»
«Mondi fragili, talvolta poco indagati nelle loro espressioni più profondeosserva Maria Grazia Caligaris, socia fondatrice di “Socialismo Diritti Riforme”si affermano con forza nelle pratiche artistiche e mostrano tutta la loro più intima umanità contribuendo ad arricchire il nostro sguardo. E’ così nei “fili emozionali”, dove ogni creazione è ispirata dall’inclusione e dalla passione civile.»

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Avevano il diritto di entrare in Sardegna gli investitori americani che lo scorso 1 luglio sono stati bloccati all’aeroporto di Elmas e costretti a ripartire. Il Tar della Sardegna, infatti, ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento presentata dagli avvocati Corrado Maxia e Marco Porcu.
Il Tribunale Amministrativo regionale ha stabilito che era legittimo lo spostamento per motivi di lavoro e ha, dunque, concesso la sospensiva al provvedimento eseguito dalla Polizia di Frontiera, «alla quale va comunque la stima totale sia da parte nostra che da parte dei nostri clientiaffermano gli avvocati Maxia e Porcu -. Effettivamente il 1 luglio era presente un vuoto normativo, dovuto dalla strana situazione determinata dal Dpcm appena scaduto il 30 giugno e la nuova ordinanza del ministero della Salute, recante la data del 30 giugno ma pubblicata solo il 2 luglio. Una situazione di difficile gestione – proseguono gli avvocatiche gli agenti hanno comunque gestito cercando di fare il loro dovere nel miglior modo possibile. Da parte nostra e dei nostri clienti resta nei loro confronti la massima stima per il lavoro svolto.»

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Samuele Antonio Gaviano (Lista Civica Uniti per Serri)  è il primo sindaco eletto in un Comune della provincia del Sud Sardegna, a Serri. Ha ottenuto 327 voti, il 94,50% dei voti, superando Marco Porcu (Lista Civica Terra e Tradizione) che, nonostante abbia ottenuto solo 19 voti, il 5,49% dei voti, per effetto della legge elettorale ottiene ben 3 dei 10 seggi del nuovo Consiglio comunale.