28 March, 2024
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Il torneo di padel per giornalisti, politici e amministratori quest’anno è dedicato a Renato Scanu, tenace avversario della Sla dal 2019, scomparso il 18 dicembre scorso a 59 anni. Il giorno successivo avrebbe compiuto 60 anni. All’evento, diretto da Fabio Lilliu, presenzieranno i familiari e il team medico dell’ospedale Sirai di Carbonia che lo ha assistito. Al Club Santa Lucia si gioca sabato 6 gennaio dalle 9.00 alle 12.00. Patrocini e supporto da Ordine giornalisti, Ussi, Coni, Ordine medici, Sport e salute, Sardegna Ricerche, Cra Regione Sardegna, Vela shop, Wilson e Msp Sardegna.
Partecipano Special Olympics e Vecchie glorie del Cagliari. Il 2 gennaio si chiudono le iscrizioni. E’ prevista la partecipazione di giornalisti, politici e amministratori pubblici e privati.

La formula prevede abbinamenti “pesati” e fantasma coordinati dal supervisor. Giornalisti e giornaliste, esponenti e figure del mondo politico e amministrativo, sindaci e consiglieri regionali si sfidano nei quattro campi, due indoor, del Santa Lucia. Su svolgimento, wild card, tempi, dei set eccetera, l’organizzazione si riserva di valutare il tutto con Fabio Lilliu alla chiusura delle iscrizioni. Commemorazione. Promosso e organizzato da Ussi nazionale e Ussi Sardegna con le collaborazioni e i patrocini di Ordine dei Giornalisti, Coni Sardegna, Ordine dei medici Cagliari, Sport e salute, Sardegna Ricerche, Cra Regione Sardegna e Msp Sardegna, l’evento prevede premi, riconoscimenti e t-shirt per le coppie vincitrici.
“Epifania in padel – In ricordo di Renato Scanu” ospita un team degli Special Olympics. Con i ragazzi e le ragazze guidate da Stefania Rosas, prenderanno parte all’evento Liliana Mezzena e Pierpaolo Scanu, moglie e fratello di Renato; il medico-rianimatore, Leo Tola; Viviana Lantini, assessore comunale Servizi sociali e primario del Pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia; Maria Assunta Serra, direttore generale di Sardegna Ricerche; Emilio Montaldo ed Elisabetta Marrocu, presidente e consigliere dell’Ordine dei medici; Francesco Birocchi, Paolo Mastino, Bruno Perra, Gianni Aramu e Alberto Borsetti, presidenti dell’Ordine dei giornalisti, di Ussi Sardegna, Coni, Cra Sardegna e Msp Italia.
E’ previsto un momento di commemorazione per Renato Scanu, con una piccola esibizione degli Special.

Sardegna Ricerche ha pubblicato l’avviso “FaberArt – Suoni & Musica”, finalizzato allo sviluppo di prototipi funzionanti di dispositivi sonori e musicali con le tecniche della fabbricazione digitale. Il bando è rivolto ad artigiani digitali, musicisti e costruttori di strumenti musicali, programmatori e appassionati di elettronica che saranno assistiti, dal punto di vista tecnico ed economico, nello sviluppo e nella realizzazione del prototipo.

La direttrice generale di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, riassume così le finalità del bando: «Attraverso questa iniziativa Sardegna Ricerche mette le competenze del FabLab a disposizione di un settore, quello musicale e dell’elaborazione del suono, in cui creatività e sapienza artigianale si coniugano con l’innovazione tecnologica. Ai partecipanti daremo l’opportunità di accrescere il proprio bagaglio di competenze tecniche e sviluppare le proprie idee fino alla fase prototipale. I servizi di Sardegna Ricerche potranno poi accompagnarli nelle fasi della verifica della brevettabilità dell’idea e della creazione d’impresa».

A titolo indicativo i dispositivi sviluppati potranno essere strumenti musicali e dispositivi sonori appartenenti alle seguenti tipologie: strumenti musicali acustici; sintetizzatori, drum machine e simili; giocattoli musicali e dispositivi sonori interattivi; sperimentazioni sonore da fonti e materiali alternativi.

Possono presentare domanda diplomati o laureati residenti in Sardegna in possesso dei requisiti indicati nell’avviso. La presentazione delle candidature deve avvenire entro le ore 12.00 del 10 marzo 2023 secondo le modalità indicate nell’avviso.

All’atto della domanda i candidati dovranno presentare un progetto di massima, che, se supererà la prima selezione, consentirà la partecipazione ad un percorso formativo intensivo, propedeutico alla stesura del progetto definitivo che, dopo la seconda selezione, sarà ammesso al finanziamento.

Il percorso formativo si svolgerà nell’arco di due mesi e prevede una serie di workshop tematici e seminari, oltre a consulenze specifiche in merito ai singoli progetti proposti. A tal fine, il FabLab Sardegna Ricerche metterà a disposizione gli esperti che cureranno la formazione iniziale e forniranno assistenza su: tecniche di modellazione 3D e di fabbricazione digitale; tecniche di costruzione di dispositivi sonori acustici ed elettronici; coding per microcontrollori, ecc.

Alla conclusione del percorso, i partecipanti potranno sottoporre la proposta definitiva alla commissione giudicatrice che assegnerà ai progetti migliori una somma sino a 5.000 euro a copertura dei costi di realizzazione.

A good looking Hispanic woman is composing music in her private home studio. She is using a computer & music keyboard to compose and is surrounded by musicians’ equipment.

 

Il parco scientifico di Sardegna Ricerche a Pula ospiterà da domani al 30 settembre la​ Scientific​ school “Innovative Approaches for Identification of Antiviral Agents”, organizzata dal Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università degli studi di Cagliari e da Sardegna Ricerche.

Interverranno​ Priscilla Yang della Stanford University (USA), Kathie Seley-Radtke, presidente della Società scientifica internazionale ISAR (International Society for Antiviral Research), Johan Neyts e Graciela Andrei, del Rega Institute dell’Università Cattolica di Lovanio, Vincenzo Summa della Federico II di Napoli e Enzo Tramontano dell’Università di Cagliari.​ L’evento – a cui prenderanno parte 34 studenti provenienti da Belgio, Germania, Italia, Olanda, Repubblica Ceca, Regno Unito e Stati Uniti- ha coinvolto nelle attività di formazione anche importanti aziende biotech come Reithera, Takisbiotech, Dompé, ViroStatics.

«Sardegna Ricerche potrà potenziare i propri laboratori anche grazie alle imminenti 28 assunzioni autorizzate dalla Regione per Pula e per Alghero. Un risultato importante per la ricerca e per i territori in cui hanno sede le nostre strutture», ha dichiarato Maria Assunta Serra, direttore generale di Sardegna Ricerche.
«La pandemia da cui stiamo faticosamente uscendo ha mostrato l’importanza di essere preparati alle sfide che possono sorgere dalle​ infezioni virali. Occorre essere pronti per evitare che si verifichi​ di nuovo quanto abbiamo vissuto negli ultimi anni. L’Università di​ Cagliari, coinvolta in numerosi progetti di ricerca scientifica in​ questi campi, si pone come un punto di riferimento italiano ed europeo​ in questo ambito», ha ricordato Enzo Tramontano direttore del Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente.

Antonio Caria

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Sarà presentato venerdì 29 maggio con un seminario online il programma di Sardegna RicercheMicroincentivi per l’innovazione che aiuta le imprese sarde finanziando con contributi fino a 15.000 euro l’acquisto di servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione.
I lavori del seminario saranno aperti alle 10.00 dalla Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, che descrive così la principale novità del programma:
«Questa terza edizione del programma viene a cadere in un momento molto particolare per le nostre imprese, a causa della pandemia Covid-19. Abbiamo quindi pensato di introdurre un tema d’attività specifico per gli interventi volti ad affrontare e gestire, nel breve e nel medio termine i rischi connessi all’emergenza sanitaria.
In questa categoria ricadono gli interventi più legati all’emergenza in corso, come la riconversione produttiva per soddisfare la domanda di dispositivi di protezione e l’adozione di misure di contenimento del contagio, ma anche quelli necessari a garantire la ripartenza dell’economia post-pandemia, innovando i prodotti ed i servizi per adattarli alla nuova quotidianità.»

Il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese attive in Sardegna in numerosi settori, come quello manifatturiero, dei servizi, commerciale, turistico e della valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturale, con le esclusioni previste dai regolamenti comunitari sugli aiuti alle imprese (agricoltura primaria, pesca, acquacoltura, ecc.).
Oltre agli interventi Covid-19, particolare attenzione è rivolta in questa edizione al tema della valorizzazione della proprietà intellettuale (brevetti, design e marchi).
Sarà pertanto possibile presentare domanda di contributo per quattro categorie di progetti:

  • progetti standard: sviluppo di nuovi prodotti e processi;
  • interventi Covid-19: sviluppo di soluzioni e tecnologie in grado di rispondere alle nuove esigenze, individuali e collettive, derivate dall’emergenza epidemiologica;
  • valorizzazione di titoli di proprietà industriale: sviluppo o miglioramento di prodotti e processi basati su un’invenzione brevettata, o su un disegno o marchio registrato;
  • assistenza e informazione in tema di proprietà intellettuale: consulenza e costi amministrativi relativi ai questi servizi.

In generale, i servizi finanziabili possono riguardare le attività necessarie alla messa a punto di un nuovo prodotto o processo: progettazione e definizione di specifiche tecniche, prototipazione fisica o virtuale, prove tecniche di laboratorio e test, certificazione di prodotto, tutela della proprietà intellettuale della nuova soluzione.

L’aiuto massimo previsto per ogni progetto è pari a 15.000 euro, che possono essere impiegati per coprire l’80% dei costi ammissibili. L’intensità dell’aiuto può arrivare sino al 100% nel caso degli interventi “Covid-19” e della valorizzazione di brevetti, disegni e marchi.

Lo stanziamento iniziale di 700.000 euro proviene dalla programmazione regionale e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (POR-FESR Sardegna 2014-2020). La procedura è di tipo valutativo “a sportello”.
Le domande potranno essere presentate sul portale regionale SIPES, dalle ore 12:00 del prossimo 5 giugno e fino al 31 dicembre 2020.

La scheda d’iscrizione al webinar, il bando completo e il catalogo dei servizi ammissibili sono disponibili sul sito web di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it). Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla responsabile del procedimento, Mara Mangia (email: mangia@sardegnaricerche.it).

Per comodità di consultazione, riportiamo di seguito l’elenco non esaustivo degli “Interventi Covid-19” ammissibili:

1. Servizi a supporto del settore emergente delle protezioni:

  • progettazione/prototipazione di nuovi dispositivi di protezione individuale DPI (p. es.: mascherine, occhiali, visiere, ecc.) e relativi accessori;
  • progettazione/prototipazione di prodotti e dispositivi di protezione non DPI e relative parti/pezzi di ricambio, realizzabili rapidamente e con materiali di facile reperibilità, preferibilmente riutilizzabili, sanificabili, sterilizzabili, smontabili;
  • sviluppo di nuovi prodotti ecosostenibili per l’igiene e la cura personale o degli ambienti domestici;
  • sviluppo di prodotti o strumenti per la sanificazione di ambienti di lavoro;
  • certificazione di prodotto, marcatura CE/DPI, test di laboratorio;
  • assistenza e accompagnamento sui temi della riconversione, anche parziale, di imprese verso la produzione di DPI o comunque di prodotti e servizi “covid fighter”;
  • servizi per la riconversione (progettazione di nuove linee di prodotto/processo che tenga conto della normativa di riferimento).

2. Sviluppo di soluzioni per il contenimento del contagio negli ambienti domestici e di lavoro.

  • sviluppo di sistemi destinati alle protezione delle categorie più fragili (anziani, bambini, persone con disabilità o patologie croniche) nella propria abitazione o in strutture di accoglienza;
  • sviluppo di sistemi per l’aggiornamento dei processi di lavoro (sia da remoto che in presenza);
  • progettazione di postazioni tecnologiche per nuove modalità lavorative, anche per il commercio;
  • sviluppo di piattaforme di comunicazione e condivisione, intra o extra-aziendali, o di web-app specificatamente destinate al commercio, anche “da asporto”, con funzionalità di gestione delle code.

3. Servizi per la progettazione della fase post-confinamento (per vivere la nuova quotidianità e rilanciare l’economia regionale).

  • sviluppo di soluzioni tecnologiche e organizzative per la fruizione di servizi ed eventi nei luoghi di socializzazione e di intrattenimento, anche all’aperto, quali cinema, teatri, musei, ristoranti, bar, palestre, alberghi, stabilimenti balneari, ecc.;
  • sviluppo di sistemi per monitorare e gestire il distanziamento, fisico o temporale, delle persone nei vari ambiti di fruizione dei servizi;
  • sviluppo di design degli spazi di relazione (DSR) negli ambienti di lavoro e delle attività ricreative;
  • realizzazione di nuovi servizi per l’“addio alla globalizzazione” e il ripristino delle lavorazioni locali, industriali, artigianali o di servizi;
  • servizi per il settore agroalimentare (es: accorciamento delle filiere, nuove modalità di produzione e distribuzione prodotti km 0, sistemi per la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti agroalimentari);
  • progettazione di nuovi servizi turistici e d’intrattenimento.

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Prosegue, con l’avvio di due nuovi progetti di ricerca collaborativa nel campo della biomedicina, il programmaIncentivo Ricerca – SR4CoViD”, lanciato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di contribuire al contrasto dell’emergenza Covid-19.
Con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza, quella della graduale ripresa delle attività, è importante disporre di sistemi di screening e diagnostica veloci, affidabili e a basso costo. I due progetti ricadono appunto in questo ambito e vedono coinvolti l’Università di Cagliari, il CRS4 e Porto Conte Ricerche, le società partner del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, oltre a Sardegna Ricerche, che mette a disposizione le strutture e le competenze della PiattaformaBiomed e dell’Unità di supporto alla ricerca biomedica del Parco.
Riferendosi al programma Incentivo ricerca-SR4CoViD, nato dalla rimodulazione del Piano d’attività per il 2020 di Sardegna Ricerche, la Commissaria straordinaria Maria Assunta Serra, ha osservato: «La nostra iniziativa ha fin da subito suscitato l’interesse dei ricercatori isolani, che richiedevano di poter rivolgere all’emergenza in corso le loro competenze e le tecnologie disponibili. Oltre ai tre progetti avviati, altri sono in fase di definizione, e partiranno nelle prossime settimane, ma siamo pronti a esaminare nuove proposte da parte dei centri di ricerca e degli operatori sanitari. Ovviamente non parliamo di ricerca fondamentale o di base – ha precisato la Commissaria – ma dello sviluppo di tecnologie e metodiche esistenti e del loro adattamento alle caratteristiche di questo nuovo virus.».
Il progetto RNA4CoV riguarda lo screening preliminare del SARS-CoV-2 e prevede lo sviluppo di un sistema portatile di analisi dell’RNA virale che possa essere applicato a matrici biologiche facili da ottenere (è sufficiente un campione di saliva) e che dia un risultato sufficientemente preciso, da confermare successivamente con l’analisi del tampone orofaringeo. Il sistema finale sarà costituito da un sensore, realizzato con tecnologie a basso costo su supporti di plastica “usa e getta”, e un lettore elettronico miniaturizzabile. Il progetto è condotto dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE) dell’Università di Cagliari, dal CRS4 e da Sardegna Ricerche.
Il secondo progetto – RAMAN4CoV ‑ si propone di rendere più veloce l’individuazione del virus nei tamponi e la presenza dei suoi anticorpi nel plasma, con il metodo della spettroscopia Raman, al fine di ottenere l’identificazione dello stesso per via ottica, con tempi di processo dell’ordine di qualche minuto. L’obiettivo è la realizzazione di un prototipo di dimensioni ridotte da utilizzare quando sia necessario esaminare rapidamente un gran numero di campioni; sarà inoltre definito un protocollo operativo che ne consenta l’uso in sicurezza anche a personale non esperto. Il progetto vede coinvolti il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università di Cagliari, Porto Conte Ricerche e Sardegna Ricerche.

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Al fine di sostenere la risposta del sistema regionale della ricerca all’emergenza sanitaria in corso, Sardegna Ricerche ha deciso di rimodulare le azioni previste nel piano d’attività 2020, mettendo a disposizione fondi, competenze e strutture per avviare progetti di ricerca collaborativa nel campo della biomedicina.

I motivi dell’iniziativa sono spiegati dalla Commissaria straordinaria dell’Agenzia, Maria Assunta Serra: «In questo momento di mobilitazione generale anche Sardegna Ricerche mette in campo la sua capacità di risposta e le sue strutture e le competenze organizzative per coordinare e assistere le numerose iniziative dei ricercatori, delle imprese e degli operatori sanitari del territorio, come già con l’appoggio offerto all’iniziativa dei “Makers pro sa Sardigna”. In particolare, con questa iniziativa proponiamo ai ricercatori di sviluppare insieme, in tempi rapidi, soluzioni utili a contrastare la diffusione del virus, mettendo a disposizione i fondi provenienti dalla rimodulazione dei nostri programmi».

L’iniziativa Incentivo Ricerca – SR4CoViD fa leva sulle strutture della Piattaforma Biomed e sulle competenze dell’Unità di supporto alla ricerca biomedica del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna e si propone di coinvolgere gli attori della ricerca in Sardegna, a partire dalle società partner del Parco scientifico (CRS4 e Porto Conte Ricerche), per arrivare ai vari dipartimenti delle Università sarde e agli altri enti di ricerca operanti sul territorio regionale.

Il primo progetto avviato, dal titolo “Studi per l’identificazione di agenti terapeutici per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2”, in acronimo DRUG4CoV, vede coinvolti il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università di Cagliari, nelle sezioni di Scienze del farmaco e Biomedicina, guidate rispettivamente dai professori Elias Maccioni ed Enzo Tramontano, e l’Unità di supporto alla ricerca biomedica di Sardegna Ricerche, che metterà a disposizione del progetto il proprio Laboratorio di spettroscopia NMR.

Il progetto si propone di individuare nuovi agenti terapeutici per il trattamento dell’infezione respiratoria da SARS CoV-2 aventi come bersaglio proteine virali non-strutturalialtamente conservate”, ovvero che si mantengono inalterate nella sottofamiglia dei Coronavirus, sia come singoli target, sia con un approccio poli-farmacologico che preveda l’inibizione di più target con un singolo agente terapeutico.

Altri tre progetti sono in corso di definizione e riguardano diversi aspetti del contrasto alla diffusione del virus, dalla prevenzione, alla diagnostica e al monitoraggio e vedranno come partner diversi Dipartimenti delle Università di Cagliari e Sassari, il CRS4-Centro di ricerca e sviluppo studi superiori in Sardegna e Porto Conte Ricerche.

L’iniziativa Incentivo Ricerca – SR4CoViD è aperta a nuove proposte di progetti di ricerca collaborativa, così come la Piattaforma Biomed è a disposizione per le richieste degli operatori della sanità isolana. Per accedere ai servizi della Piattaforma, ivi compresa la ricerca collaborativa, sul sito di Sardegna Ricerche è disponibile un modulo di richiesta online, all’indirizzo https://bit.ly/2XkkMje.

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Martedì 10 e mercoledì 11 dicembre, rispettivamente a Cagliari e Nuoro, Sardegna Ricerche organizza due incontri di presentazione del bando “Sardegna, un’isola sostenibile”, finanziato nell’ambito del progetto complessoTurismo, cultura e ambiente con fondi del POR-FESR Sardegna 2014-2020.
Il bando, che ha una disponibilità finanziaria di tre milioni di euro, sostiene l’innovazione nella governance dello sviluppo turistico e la creazione di reti territoriali di imprese turistiche a livello locale e di reti verticali di prodotto su scala regionale.A Cagliari, l’appuntamento è per le 16.00 di martedì 10 dicembre, alla Manifattura Tabacchi, in viale Regina Margherita 33, mentre l’incontro di Nuoro si terrà mercoledì 11, nella sede della Camera di Commercio, in via Papandrea 8, con inizio alle 11:00.
Il programma si aprirà con i saluti della Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, e degli assessori regionali del Turismo, Gianni Chessa, e della Programmazione, Giuseppe Fasolino. Quindi interverranno Marina Masala (Sardegna Ricerche), e gli esperti della RTI ISRI-Poliste Michela Manni, Renato Nicastro, Serenella Paci e Cinzia Sanna, che illustreranno il Progetto complesso, il bando e le sue tre linee di intervento; seguirà un momento di confronto e approfondimento con i partecipanti.
La locandina con il programma degli incontri e i moduli per la registrazione si possono trovare sul sito web di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it), insieme al testo completo del bando e alla documentazione del Progetto complesso.Il Progetto complesso e il Bando
Il settore turistico ha subito importanti cambiamenti nella domanda, nell’offerta e nei modelli di acquisto, e oggi si caratterizza con una domanda più informata e alla ricerca di flessibilità, esperienza e sostenibilità. A fronte di ciò, le destinazioni turistiche devono adottare una logica di sistema, in cui i diversi attori collaborino per costruire un’offerta polivalente e integrata, riconoscibile come brand “Sardegna”, unitamente a una governance che permetta la condivisione degli obiettivi e la convergenza delle azioni pubbliche e di quelle private.
Gli obiettivi del bando sono:

  • promuovere lo sviluppo di prodotti, processi e servizi nuovi o innovativi;
  • favorire ricadute sul territorio in termini di competitività del sistema turistico;
  • ampliare l’offerta turistica sviluppando prodotti diversificati e creando un efficace sistema territoriale di governance del settore.
Le linee di intervento individuate sono tre:
  • Linea A:  sperimentazione di organizzazioni di carattere sovralocale, con compiti di governance territoriale e di definizione dei piani di sviluppo della destinazione turistica.
  • Linea B: supporto alla creazione di reti tra operatori economici privati di un territorio sovralocale (rete di impresa territoriale) che avranno lo scopo di sviluppare nuovi modelli di business che facilitino la commercializzazione dell’offerta/esperienza turistica del territorio, in raccordo con le organizzazioni di sistema locale di cui alla linea A;
  • Linea C: supporto alla creazione di reti verticali di prodotto tra operatori economici privati (rete di impresa regionale di prodotto) potenzialmente rappresentative dell’intero territorio regionale, che avranno lo scopo di ideare, strutturare e commercializzare i prodotti turistici (p.es. turismo culturale e archeologico; cicloturismo; hiking, trekking, arrampicata ed escursionismo; eno-gastronomia; turismo rurale, agriturismo e ittiturismo; ecc.).
Le proposte potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 18 dicembre 2019 e fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2020.

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Giovedì 5 dicembre, negli spazi della Manifattura Tabacchi di Cagliari, si terrà l’evento di chiusura di quattro progetti “cluster” per lo sviluppo di nuovi prodotti nel settore agroalimentare promossi da Sardegna Ricerche. I progetti, che hanno visto una stretta collaborazione tra gli enti di ricerca e le imprese del territorio, sono stati finanziati nell’ambito del POR‑FESR Sardegna 2014-2020.
L’iniziativa è organizzata da Sardegna Ricerche con la collaborazione di Agris Sardegna e della Fondazione IMC-Centro Marino Internazionale. I settori di sperimentazione e innovazione hanno riguardato in particolare la produzione di ostriche, spumanti e formaggi.
La giornata sarà scandita da due momenti principali: tre sessioni parallele dedicate ai settori di riferimento dei progetti – vitivinicolo, caseario e dell’acquacoltura – e una tavola rotonda finale con l’obiettivo di avviare un primo confronto tra tutti i soggetti coinvolti nella programmazione di strumenti regionali a supporto delle imprese per valorizzare l’incontro tra ricerca, trasferimento tecnologico e tessuto imprenditoriale. È poi prevista una degustazione dei prodotti sperimentati nei progetti.
Il programma prevede le relazioni dei responsabili scientifici e dei ricercatori che hanno condotti i progetti, oltre che dei rappresentanti delle imprese coinvolte. La sessione finale sarà aperta dalla Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, mentre le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale, Gabriella Murgia.
I progetti protagonisti della giornata saranno:

  • Akinas Spin Ov: spumanti innovativi da vitigni autoctoni
    Il progetto, condotto da Agris Sardegna, ha riguardato la produzione di nuove tipologie di vino spumante ricorrendo alla valorizzazione dei vitigni locali, sia di quelli più diffusi, ma anche di quelli minori o di possibile recupero.
  • OstrInnova: valorizzazione della produzione sostenibile delle ostriche in Sardegna
    Il progetto ha riguardato la sperimentazione dell’ostricoltura nelle aree lagunari e costiere in Sardegna. È attuato dalla Fondazione IMC – Centro Marino Internazionale, con la collaborazione delle agenzie regionali Agris e Laore, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, e delle Università di Cagliari, Sassari e Stirling in Scozia.
  • Diversificazione di prodotto nell’ambito del Pecorino Romano DOP
    Il progetto, gestito da Sardegna Ricerche e da Agris Sardegna, e nato per volontà del Consorzio di tutela, intende identificare gli elementi che caratterizzano positivamente il formaggio e quelli che lo deprezzano, per definire le possibilità di diversificazione produttiva e commerciale.
  • Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna
    Il progetto condotto da Agris Sardegna ha sperimentato nuovi prodotti da latte ovi-caprino quali yogurt, gelati, formaggi freschi e a breve stagionatura, ricotta gentile, per soddisfare anche quella fascia di consumatori intolleranti verso alcuni costituenti del latte vaccino.

I quattro progetti sono solo alcuni dei cluster promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate in laboratorio.

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Dopo la sostanziale fase di stallo conosciuta nel 2016 per il blocco del Codice Appalti, anche la Sardegna si aggancia alla ripresa nazionale, facendo registrare il 7% di procedure di gara in più rispetto al 2017, soprattutto nel settore lavori, opere e infrastrutture, con un 2018 che segna la migliore performance dell’isola dal 2016. Se ne parla a Cagliari il prossimo 21 novembre, nel corso di un convegno che vedrà convergere istituzioni e imprese locali per discutere, con tavole rotonde tematiche moderate dal giornalista RAI Gianluca Semprini, dell’andamento del mercato degli appalti nell’isola, del nuovo quadro normativo e dei risultati presentati dallo Sportello Appalti-Imprese di Sardegna Ricerche, che sostiene le imprese locali per amplificarne la competitività nel panorama delle gare pubbliche.

L’evento, che chiude l’annualità 2019 dello Sportello Appalti-Imprese e che sarà aperto dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e dalla Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche Maria Assunta Serra, offrirà l’occasione per un confronto sull’andamento del mercato degli appalti in Sardegna e sugli scenari che si apriranno rispetto ai temi più innovativi, come le prime applicazioni del Decreto Sblocca-cantieri, gli appalti di ricerca e sviluppo, la governance territoriale degli appalti, con analisi di mercato, a cura di Promo PA Fondazione, e la partecipazione attiva di imprese, stazioni appaltanti, associazioni di categoria, cooperative ed università.

L’obiettivo è quello di evidenziare come la Sardegna possa essere un modello di riferimento nazionale rispetto all’obiettivo di qualificazione della spesa pubblica e professionalizzazione degli operatori, su cui la Sardegna rappresenta una best practice nazionale.

Durante l’evento saranno inoltre consegnati i diplomi dell’edizione 2018-2019 del Master in Management degli Approvvigionamenti e Appalti Pubblici (MAAP), alla presenza dei Direttori Gustavo Piga (Università di Roma Tor Vergata) e Vincenzo Francesco Perra (Sardegna Ricerche), e saranno presentate le attività dell’Anno accademico 2019-2020.

L’appuntamento è alle 9,30 al Centro culturale “Il Lazzaretto” di Cagliari (via dei Navigatori, 1).

 

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«Oggi possiamo dire con certezza che Sa Manifattura rappresenta un esempio virtuoso, frutto della battaglia autonomistica portata avanti fin dal 2003 e proseguita sotto il segno della continuità amministrativa dalle diverse Giunte regionali. Recuperato grazie ai fondi Europei, questo bene è stato restituito alla città di Cagliari e, più in generale, alla Sardegna perché possa essere proiettata su uno scenario internazionale sia attraverso la ricchezza delle tradizioni e sia attraverso l’innovazione che qui prende forma, con evidenti riflessi sull’occupazione e sulle nuove opportunità per le imprese.»

Così l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino in merito al progetto “La fabbrica della creatività”, realizzato grazie all’alleanza tra Regione Sardegna e Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il progetto, che testimonia appunto la riqualificazione e la restituzione del bene alla comunità, è stato esposto oggi alla presenza, tra gli altri, di  Maria Assunta Serra, commissario di Sardegna ricerche, e di Alessandra Cardaci della direzione generale della Politica regionale ed urbana (Dg Regio) della Commissione europea.

Nel mese di novembre la Sardegna è al centro de “L’Europa nella mia regione”, campagna che vuole valorizzare progetti e iniziative locali sostenute e sviluppate dai fondi europei. Sa Manifattura ospiterà un Innovation Lab, in cui sperimentare nuove tecnologie con l’obiettivo di fornire strumenti a utenti e imprese.

«Si tratta – ha concluso l’assessore regionale della Programmazione – di un percorso che vogliamo condividere con i territori. Per questo abbiamo coinvolto anche il Comune di Cagliari, che parteciperà alle scelte strategiche di questo bene attraverso la redazione di un master plan d’area condiviso. La riqualificazione di questo importantissimo bene dimostra che quando c’è la collaborazione tra l’Unione europea e i territori arrivano risultati concreti.»