18 April, 2024
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 «È necessario favorire una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza sul tema della lotta alla tratta di esseri umani, rafforzando la collaborazione e il dialogo tra istituzioni, enti, università ed associazioni che operano a vario titolo nel campo delle migrazioni. Occorre capire le reali dimensioni di un crimine odioso per poterlo contrastare in modo efficace sulla base di una piena conoscenza da parte di tutti. La Regione è impegnata a sostenere le azioni per fronteggiare questa attività criminale e garantire alle vittime nuove prospettive di vita.»

Così l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, nell’intervento nell’aula Maria Lai dell’Università degli Studi di Cagliari nel corso della prima delle due giornate di informazione su un fenomeno che sta assumendo dimensioni gravi e preoccupanti anche in seguito ai recenti flussi migratori.

La seconda giornata è in programma domani alle 10:00, nell’aula Mossa dell’Università degli Studi di Sassari in viale Mancini 5. L’intento è quello di favorire il coinvolgimento degli studenti affinché siano maggiormente consapevoli della reale situazione.

Gli eventi sono organizzati dalla Regione, in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari e Sassari. Partecipano agli incontri i rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni da tempo impegnate nella realizzazione di azioni di prevenzione e di protezione dei diritti delle vittime di tratta in Sardegna: la Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli, Associazione Acos e l’Associazione Fight for Children’s Rights network. Presenti inoltre i rappresentanti della Prefettura e della Questura di Cagliari Enzo Floridia e Natale Casile. Esemplare il racconto della giovane nigeriana Fidelia Aigbedo, che è stata vittima di tratta e che oggi, dopo aver molto sofferto, è positivamente proiettata in una nuova vita.

Le giornate si inseriscono nel quadro delle azioni che la Regione Sardegna realizza in attuazione del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati, nel quale una specifica sezione è dedicata a questa moderna forma di schiavitù, che ricorre al terrorismo psicologico e alla violenza fisica per soggiogare le vittime. La Regione, insieme alla Congregazione Figlie della Carità e altri enti e associazioni, ha programmato interventi e attività per contrastare il fenomeno.

Grazie a un finanziamento di 500mila euro, che rientra nell’avviso del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione è partner del progetto “Elen Joy” avviato dalla Congregazione e finalizzato ad assicurare tutela e protezione alle vittime, il loro inserimento in strutture protette e l’assistenza necessaria per affrontare una vita diversa, libera dai precedenti terribili vincoli. In via di rafforzamento le attività di primo contatto (Unità di strada, Sportello anti tratta, presenza agli sbarchi), gli interventi di sostegno educativo e psicologico, consulenza ed orientamento e l’intera rete di aiuto e supporto.

La Giunta ha inoltre destinato altre risorse per attività di informazione e sensibilizzazione, in raccordo con la Congregazione, con le Università e con le associazioni. Sono previsti incontri nel territorio, percorsi formativi rivolti agli operatori che si occupano di immigrazione e la progettazione di percorsi di formazione pratica nelle imprese per i migranti vittime di tratta per favorire il processo di inclusione.

Nel mondo il 51%  delle vittime di tratta è costituito da donne, mentre gli uomini rappresentano il 21% e i minori il 28%. In Sardegna non ci sono ancora dati certi ma le indagini delle forze di polizia, sin dal 2015, hanno portato alla luce questa attività criminale.

C’è anche un numero verde anti tratta: 800290290, attivo 24 ore su 24.

 

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In migliaia alla Fiera di Cagliari per la prima giornata di InvitaS 2018. Tutti gli stand sono stati presi d’assalto, l’ingresso è gratuito. Cresce l’attesa per le maschere di Fonni e la sfilata delle “Donne di Sardegna”.

L’assalto ai dieci punti ristoro è stato continuo. Dopo la maxi parata inaugurale, migliaia di cagliaritani hanno preso d’assalto la Fiera di Cagliari, scegliendo di mangiare muggini, fritto misto, malloreddus, porchetto arrosto, ma anche bomboloni ripieni di crema o “classici” panini con salsiccia calda. Molto soddisfatti gli organizzatori, che confidano in altri tre giorni da “tutto esaurito”.

Ed ecco il programma per la giornata di domani, venerdì 2 novembre 2018, dalle 10.00 alle 23.00.

Le protagoniste indiscusse saranno le maschere di Fonni “Urthos e Buttudos”, con l’esibizione prevista alle 19.00. Prima, alle 11.30 ed alle 17.00, la realizzazione in diretta del gioiello sardo “Corbula sarda”, a cura dell’orafa Angela Sanna, nel padiglione I. Alle 18.00, la sfilata delle “Donne di Sardegna”, a cura dell’associazione Libera. Verranno rappresentate in un suggestivo scenario le donne della Sardegna (cernitrici, partigiane, etc.) e le tessitrici di Maria Lai. Alle 20.00, l’esibizione canora della cantante Federica Cabras che eseguirà dal vivo alcuni brani sardi e, alle 21.00, musica dal vivo, con il suonatore di launeddas Nicola Agus.

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A due anni e mezzo dall’istituzione della ASL unica (Azienda per la tutela della salute ATS), il dibattito sull’assistenza sanitaria in Sardegna è sempre vivo e interessante. Anche sotto l’aspetto della spesa sanitaria (che rappresenta circa la metà del bilancio della Regione). Su questi temi l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari e l’Associazione della Stampa sarda, nell’ambito del programma della formazione continua dei giornalisti hanno invitato a Cagliari, per il 3 ottobre prossimo, il prof. Renato Balduzzi, ex ministro della Salute nel Governo Monti, docente di Diritto costituzionale all’Università Cattolica di Milano e componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura.

L’evento si svolgerà il 3 ottobre prossimo, nell’Aula Magna Maria Lai, Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche Politiche, in via Nicolodi 102, dalle 14.00 alle 17.00. Oltre al prof. Renato Balduzzi, interverranno il prof. Gianmario Demuro (costituzionalista) e Celestino Tabasso (Presidente Associazione Stampa Sarda). Introdurrà Francesco Birocchi (presidente Odg Sardegna). I giornalisti partecipanti avranno diritto a tre crediti formativi. 

Il prof. Balduzzi ha pubblicato di recente sulla rivista scientifica “Corti Supreme e Salute” un saggio dal titolo “La specialità che c’è, ma non si vede. La sanità nelle Regioni a Statuto speciale”. Diversamente dalle Regioni ordinarie, infatti, la maggior parte delle Regioni speciali finanzia il sistema sanitario con risorse provenienti dal proprio bilancio. Ciò limita indirettamente il potere dello Stato di dirigere e vincolare la loro legislazione in materia sanitaria, espandendo di fatto la loro autonomia legislativa. Il saggio analizza motivi e limiti di questo più ampio potere legislativo alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale e della legislazione più rilevante in materia sanitaria approvata dalle Regioni a Statuto speciale.

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1986-2018: giunge all’edizione numero trentatré il Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che dal 23 settembre al 3 ottobre si svolgerà nel suo tradizionale luogo deputato, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna, alle pendici del Monte Linas, dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Promossa e organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il contributo dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del GAL Linas Campidano e la collaborazione dei festival letterari Tuttestorie e Marina Cafè Noir, l’edizione 2018 del Premio estende la sua durata: si snoderà, infatti, nell’arco di dieci giornate rispetto alla canonica settimana della cultura che ha caratterizzato le precedenti edizioni.

Il Premio ha registrato anche quest’anno un alto numero di adesioni, con 402 opere iscritte alle due sezioni in cui si articola: 263 per la Narrativa e 139 per la Poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali. Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) per la sezione Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) per la Poesia: sono i finalisti selezionati dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis ed il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella consueta cerimonia in programma sabato 29 settembre a partire dalle 18.00, nella piazza del Municipio di Villacidro.

Cinquemila euro il premio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario accanto a quello di poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e di scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, tra i vincitori delle precedenti trentadue edizioni del “Dessì”.

Nel corso della stessa cerimonia verranno conferiti anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo viene assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale: nel palmares compaiono scrittori, intellettuali, giornalisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Giovanni Dettori, Maria Giacobbe, Antonio Romagnino, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Maria Lai, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Dopo il filosofo Remo Bodei, nel 2017, il Premio speciale della Giuria viene assegnato quest’anno a Ernesto Ferrero, scrittore e critico letterario (è stato il direttore del Salone internazionale del Libro di Torino fino al 2016).

Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: dopo il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli nel 2016, e Carlo Ossola e Massimo Bray nella scorsa edizione, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna quest’anno va al noto psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli, e all’altrettanto conosciuto giornalista e scrittore Ferruccio De Bortoli.

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Tutti gli studenti universitari che ne avranno diritto riceveranno la borsa di studio, che sarà molto più ricca rispetto al passato. È un altro importante risultato degli investimenti portati avanti dalla Regione sul fronte dell’istruzione e del diritto allo studio, che per la Giunta Pigliaru si confermano priorità. Con l’aumento delle risorse regionali da 3 a 13 milioni di euro, siglato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, le borse di studio, e le azioni di sostegno a favore di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi, per il 2018-2019, diventano infatti notevolmente più ricche e si amplia il numero dei beneficiari. Alle risorse regionali, inoltre, si sommano quelle statali, europee, e la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, incassato nel corso dell’anno 2018 direttamente dagli ERSU, arrivando all’importante cifra di circa 40milioni. È stato illustrato questa mattina, nel corso della conferenza stampa dedicata nell’aula magna Maria Lai del Polo economico e giuridico dell’Università di Cagliari, dove il presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena hanno illustrato dati e significato del provvedimento con il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, il professore Antonello Cannas in rappresentanza dell’Università di Sassari, il consigliere regionale Roberto Deriu, e il rappresentante Ersu degli studenti.

Aumenterà ancora, secondo le stime, il numero degli studenti beneficiari, che è in costante crescita dal 2014, in particolare grazie anche all’aumento dell’Isee da 20mila a 23mila euro, e dell’indicatore ISPE, elevato oltre i 50mila euro. Sulla base dei dati storici forniti dalle Università di Cagliari e Sassari, sono circa 9mila gli studenti sardi potenzialmente interessati ai bandi che, nelle prossime settimane, saranno emanati dagli ERSU.

I nuovi importi delle borse di studio per l’anno accademico 2018/2019 saranno i seguenti: 5.174,66 euro per lo studente fuori sede; 2.852,71 euro per lo studente pendolare; 1.950,44 euro per lo studente in sede. Per il servizio abitativo è prevista una riduzione su base annua pari a 1.990,25 euro, mentre per il servizio ristorazione ci sarà una riduzione di 600 euro. Il DPCM del 2001, infatti, prevede tali detrazioni nel caso in cui la Regione sia in grado di assicurare gratuitamente il servizio abitativo e di ristorazione.

Lo stanziamento di 13 milioni di euro, previsto nella Finanziaria 2018, sarà ripartito nella misura del 65% all’ERSU di Cagliari e del 35% all’ERSU di Sassari, rispettando la percentuale degli studenti iscritti.

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Il giornalista Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore, sarà a Cagliari giovedì pomeriggio, 21 giugno, per partecipare ad un incontro formativo dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo “Informazione e Potere”, organizzato con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari e l’Associazione della Stampa sarda.

L’incontro si terrà, dalle 14.00 alle 17.00 nell’aula Maria Lai in via Nicolodi 104. Interverranno anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi e il presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Celestino Tabasso. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati 5 crediti formativi.

L’ultimo libro di Ferruccio De Bortoli, “Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo”, è stato pubblicato un anno fa.. Sotto forma di diario il giornalista racconta in realtà quarant’anni di storia e di storie italiane, di scelte politiche (giuste o sbagliate), di esercizio del Potere da parte della classe dirigente e del ruolo dell’informazione. E’ una storia di straordinario interesse, anche perché a raccontarla è un testimone che ha potuto osservare gli eventi da un osservatorio privilegiato e che ha conosciuto personalmente molti dei protagonisti. Ed è anche un libro sul giornalismo italiano con i suoi pregi e i suoi difetti.

 Ma in un anno sono accadute molte cose nel nostro Paese, nella Politica, nell’economia e anche nell’informazione. Sarà molto interessante conoscere la lettura di questi eventi da parte di uno dei giornalisti più letti e apprezzati nel nostro Paese.  

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Domani, sabato 9 giugno a Cagliari, il festival Le Salon de Musique prosegue con “Ho bussato alle porte di questa città meravigliosa”, una serata dedicata alla figura dell’artista Costantino Nivola.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Sala dei ritratti del Palazzo Siotto, in via Dei Genovesi 114, quando saliranno sul palco l’attrice Cristina Maccioni (voce recitante) e la pianista Irma Toudjian, autrice anche delle musiche.

Pagina dopo pagina, durante la serata saranno ripercorse le lettere (molte delle quali indirizzate a Maria Lai), le riflessioni, i pensieri e le meditazioni poetiche dell’artista di Orani, raccolti nell’omonimo volume “Ho bussato alle porte di questa città meravigliosa”, pubblicato dalla casa editrice Arte Duchamp nel 1993.

La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Le Officine e con la Fondazione Siotto.

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio ed il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar a unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

Ma andiamo con ordine. La rassegna si apre sabato 26 maggio alle 9 con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15 con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato, dalle 17,30, ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domu de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12 replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso enogastronomico e alle 15.00 visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica, alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus e al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura, alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini, alla Perda Pintà.

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio e il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini, le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Mario Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che  collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Adriano Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar ad unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

La rassegna si apre sabato 26 maggio, alle 9.00, con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15.00, con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato dalle 17,30 ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice, gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domus de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu, con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12.00, replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso ejogastronomico e, alle 15.00, visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus ed al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta, prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini alla Perda Pintà.

 

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Il Cammino di San Giorgio Vescovo: da Cagliari ad Urzulei, diario di un viaggio (con Eurotarget Viaggi F.A.S.I.)

– diario di Davide Fusaglia

Introduzione

di Franco Saba (ideatore del Cammino)

In questa edizione del Cammino di San Giorgio è frutto di una proficua intesa con la Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia (FASI), che attraverso il proprio centro servizi Eurotarget Viaggi che sta proponendo diversi viaggi esperienziali in Sardegna, fra i quali il Cammino di san Giorgio, vescovo di Suelli.

Certamente possiamo quindi dire che si tratta di un primo tentativo di uscire dalla fase pionieristica della giovane storia di questo Cammino per estenderne la fruizione alla generalità dei potenziali utenti/ camminatori.

Il percorso che è stato scelto, ricalca l’itinerario di evangelizzazione del primo vescovo dell’Ecclesia Barbariensis con sede a Suelli, dal luogo dove nacque e si formò – cioè Cagliari – fino al cuore del territorio di quella che fu la sua diocesi, ossia l’Ogliastra e la Barbagia orientale.

Ci sono tante buone ragioni per percorrere a piedi la via da lui tracciata passando progressivamente dai paesaggi della conurbazione di Cagliari a quelli agricoli del Parteolla e della Trexenta prima di inoltrarci nei paesaggi montani dei Tacchi e Toneri d’Ogliastra. A noi piace farlo camminando con i “piedi per terra” e con la “testa aperta” per ascoltare, capire, leggere le “storie” che le terre che attraversiamo custodiscono.

Diario

di Davide Fusaglia

1° giorno 19 aprile 2018 – Cagliari. Incontro serale di tutti i partecipanti continentali e locali con le guide per la illustrazione del programma e prima conoscenza dei nuovi compagni.

2° giorno 20 aprile Si parte. Breve visita di Cagliari trasferimento con il nostro Minibus per Suelli dove inizierà il nostro il trekking che ci porterà a Sirgus Donigala Pranzo al sacco presso la sorgente San Giorgio. Visita alla “Casa del grano” di Sirgus Donigala Con incontro e saluti del sindaco, e allestimento di un’abbondante merenda, formaggi, olive e salumi e vino. che sarà una costante quasi giornaliera, troppo invitante che non si può rinunciare. Pernottamento e cena “antipasti vari, bis di primi e maialetto, ecc.” nel residence “Gennixedda” a pochi km da Siurgus Donigala. Impagabile la vista sul lago Mulargia.

3° giorno 21 aprile. Mattinata e cammino nella nebbia, umidità del lago.Destinazione al parco archeologico di Pranu Mutteddu. Visita con guida locale e spuntino organizzato dal coordinatore loggistica e trasporto sempre puntuale e presente Marcello all’ombra dei Menhir. Strada facendo raccogliamo ai bordi dei sentieri numerosi asparagi selvatici, che non arrivano quasi mai destinazione per una frittata comunitaria, ma vengo mangiati appena raccolti il più delle volte camminando.Cibo a Km 0. Destinazione finale Orroli. Cena e pernottamento c/o “OmuAxiu” Casa museo Vargiu. Cena favolosa. A fine cena verso le h. 23.00, prima di andare a dormire. Visita al museo di notte aperto solo per noi. Bello ed interessante

4° giorno 22 aprile. Destinazione in direzione est attraverso un vecchio tratturo verso il lago Flumentosa e più precisamente in Loc. IsTellas dove c’è l’imbarcadero per il battello. Pranzo a Bordo con insaccati e formaggio locali. Battello da circa 150 posti ancora ad uso esclusivo. Dopo il pranzo e visita dei vari fiordi ci cimentiamo a pilotare anche noi, ci sbarca in territorio di Esterzili. Dobbiamo intercettare con qualche difficoltà una pista che si sviluppa a mezza costa, ma nessun problema ci si aiuta a vicenda e Stefania la prima guida ci fa strada aprendo dei piccoli passaggi con delle cesoie, fino ad inserirsi nella valle dei rio Betilli, il lago è sempre più piccolo. Arriviamo in località Borgo dei Carbonai fermata della Ferrovia. In prossimità della ferrovia è stato realizzato in epoca recente un gradevole albergo rurale dove si alloggerà. Cena come al solito abbondante e genuina. Piacevole e strana sensazione, non funzionale il collegamento telefonico ed internet, ci sentiamo un po’ naufraghi, ma ancora più solidali.

5° giorno 23 aprile. Si prosegue, percorrendo un pista forestale fino al rio Betilli. Dove però la strada è stata interrotta dalle alluvioni. In attesa della ricostruzione del ponte di attraversamento, occorre affrontare un guado, abbastanza agevole il rio per fortuna non aveva molto acqua. Il cammino prosegue risalendo la pendice ovest del monte S. Vittoria 1.000 m. di quota. Punteremo al paese di Ussassai. Un piccolo paese con poco più di 500 abitanti dove non ci sono alberghi ma confidiamo nel collaudato circuito di ospitalità famigliare della signora Maria Vittoria Vitalia e della sua famiglia. Storica sostenitrice del cammino. Giornata piena 7/8 ore di cammino. Su nostra richiesta dopo giorni di carne, abbiamo mangiato un favoloso minestrone e trote pescate la mattina nel rio, Cena in famiglia con finale di canti e balli ovviamente sardi e tanto buon vino.

6° giorno 24 aprile. Destinazione Osini e Ulassai 20 km circa 6/7 ore di cammino. Passando attraverso la scala di S. Giorgio agro di Osini. Stretto passaggio nella falesia calcarea, chiusa al traffico auto a causa dei crolli di roccia. A piedi in fretta quasi in silenzio, guardando in alto, non si sa mai. Cena e pernottamento Ulassai c/o hotel Su Marmuri. Ospite il parroco locale. Che ci porta una buona grappa al miele prodotta artigianalmente direttamente da lui. Finita subito.

7° giorno 25 aprile Prima di riprendere il cammino visita al museo dedicato all’artista di Ulassai Maria Lai. Guida Favolosa. Piccolo trasferimento i Bus in frazione Gairo da dove inizieremo unalunga tappa per arrivare a Villanova Strisaili, passando dalla diga dell’alto lago del Flumentosa.  Con incontro e saluti della guardia forestale. La Perda Liana sempre a vista che ci controlla. Circa 25 Km 8 ore di cammino. Cena e pernottamento all’ Hotel Strega di Villanova Strisaili. Cena con pecora al forno.

8°giorno 26 aprile Giornata impegnativa con sentiero tecnico fino ad arrivare in vedetta di M.te Oline 1.372 m. s.l.m, confine amministrativo di Talana e Villagrande. Alla fine delle discesa un pianoro, un eden pecore capre, cavalli, asini, mucche e maiali liberi alla stato brado che ci guardano incuriositi. A Talana non ci sono alberghi, ma pochi km a valle lungo la strada per Lotzorai c’è un albergo rurale Sant’Efisio. Si sente odore del mare.

9° giorno 27 aprile. Ultima giornata, ancora Sali e scendi, paesaggi maestosi, si raggiunge M.te Pisaneddu 1.254 m. s.l.m. dove c’era un vedetta antincendi dominante sul Supramonte. Il famoso hotel Supramonte di De Andrè. Piccola deviazione grazie ad un amico di Urzulei che ci accompagna nell’ultimo giorno. Per farci vedere un posto fantastico e segreto. Centinaia di peonie selvatiche fiorite. Fantastico.Arriviamo alla famosa scala de su Piscamu, ossia il ripido passaggio di collegamento del paese con il suo Supramonte, che il vescovo di Suelli percorreva per andare in territorio di Orgosolo. Questo sentiero termina proprio davanti alla chiesetta di San Giorgio a Urzulei dove si concluderà il nostro trekking. Messa a noi dedicata con coro Sardo. Trasferimento in serata a Cagliari. Baci e abbracci e scambio di promesse. Fine.

Da ritornate sicuramente.

Un ringraziamento ai nostri Organizzatori, sempre disponibili, altamente professionali, gentili che ci hanno supportato ed aiutato trasmettendoci la passione e cuore per quello che fanno e amano. Viva la Sardegna

Grazie Franco, Stefania, Marcello.

Un grazie a tutti i compagni di viaggio, che insieme abbiamo condiviso il cammino in silenzio o ridendo e scherzando, faticando. Augurandoci la buona notte, felici di ritrovarci il mattino seguente per continuare assieme, in questa nuova e fantastica esperienza.