28 April, 2024
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Finale scudetto atto 4°: al PalaSerradimigni di Sassari, la Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45, sfida la Grissin Bon per riportare la serie in parità. Archiviata la straordinaria e, ad un certo punto, quasi insperata vittoria di gara 3, la squadra di Meo Sacchetti va all’assalto di quella di Massimiliano Menetti, con la convinzione di avere ritrovato le certezze che le avevano consentito di eliminare in semifinale i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e quindi di potersi giocare tutte le chanches scudetto fino in fondo, magari a gara 7, già fissata per il 26 giugno al Palabigi di Reggio Emilia.

La Dinamo questa sera punterà sulla ritrovata precisione al tiro dalla lunga distanza di David Logan (in gara 3 25 punti, 19 negli ultimi 10′ con 5 “bombe” consecutive dai 6,75), sul riscatto di Jerome Dyson, MVP della serata dopo la serataccia di due giorni prima a Reggio Emilia, e di Rakim Sanders, e spera di poter ritrovare anche il miglior Shane Lawal, l’uomo in più della semifinale con l’Olimpia Milano e finora in ombra in finale, anche per l’assenza in una partita per squalifica.

La Grissin Bon, da parte sua, in gara 3 non ha avuto il miglior Andrea Cinciarini ed ha avuto il meglio da Amedeo Della Valle, implacabile al tiro dai 6,75 e sui soliti Achille Polonara, Rimantas Kaukenas e Darius Lavrinovic. per violare il PalaSerradimigmi, se la Dinamo sarà in serata sì, dovrà fare leva su tutti i suoi campioni disponibili, non potendo contare neppure oggi sul grande ex Drake Diener, infortunatosi in gara 5 di semifinale, contro l’Umana Reyer Venezia (a Reggio Emilia sperano di riuscire a recuperarlo in tempo per gara 5, in programma lunedì 22 giugno al Palabigi).

Gara 4, in un PalaSerradimigni pieno come un uovo, inizia alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

Dinamo Banco di Sardegna 2

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

Incredibile Dinamo: a un passo dal baratro con la Grissin Bon, 47 a 56 al 30′ con soli 4 punti in 10′, risorge trascinata da Super Logan (7 su 12 dai 6,75, 19 punti nell’ultimo quarto) e con un ultimo quarto straordinario, 33 a 21, chiude sull’80 a 77 e riapre la serie della finale scudetto del basket.

Le batoste subite a Reggio Emilia hanno fatto male alla Dinamo che si presenta a gara 3 con uno spirito completamente diverso e l’impatto con la partita lo conferma subito. Dopo il canestro iniziale di Andrea Cinciarini, l’MVP di gara 2, una “bomba” da tre punti di David Logan (l’uomo che alla fine risulterà decisivo!) e un canestro da sotto di Jerome Dyson, il peggiore in campo in gara 2 (con zero punti e un rendimento prossimo allo zero), portano la Dinamo sul 5 a 2. La Grissin Bon sembra in difficoltà ma reagisce subito, approfittando di alcune distrazioni difensive sassaresi e con un parziale di 9 a 0 scatta avanti sull’11 a 5, con una schiacciata di Vitalis Chikoko, una “bomba” di Rimantas Kaukenas, una schiacciata di Achille Polonara e un canestro da sotto di Kaukenas.

La partita è velocissima, Meo Sacchetti scuote i suoi che piazzano a loro volta un parziale pesante, 10 a 2, e fanno il controsorpasso, 15 a 13, con una spettacolare schiacciata di Shane Laval, l’uomo più atteso dopo un’assenza per squalifica e un’opaca gara 2, una “bomba” di Dyson, un canestro da sotto di un pimpante Rakim Sanders ed un’azione da tre punti, canestro e tiro libero, di Lawal.

La Dinamo c’è, una “bomba” di Sanders la porta sul 20 a 16, Sanders e Dyson confermano di essere in serata sì e dopo due tiri liberi di Cinciarini, Edgar Sosa realizza da sotto il canestro che fissa il punteggio del primo quarto sul 26b a 22 per la Dinamo.

In avvio di secondo quarto la Dinamo allunga, Logan trova un’altra “bomba“, imitato da Sosa, la Dinamo è a +11 al 13′, 36 a 25, e sono Della Valle e Kaukenas a tenere la Grissin Bon a distanza ancora rimediabile (tra i 7 e i 9 punti). Ma la Dinamo opera un altro allungo al 17′ con Dyson (+12, 41 a 29) e una “bomba” dai 6,75 di Ojars Silins riporta gli emiliani a -9, 41 a 32.

Nel finale del secondo quarto, prima dell’intervallo lungo, è il centro “zimbabweese” Vitalis Chikoko a mettere una “doppietta” da sotto in meno di un minuto, riportando la Grisisn Bon a – 6: 43 a 37.

La partita è ancora aperta e la Dinamo sembra in grado di farla sua. Ma è solo un’illusione, perché nessuno, al PalaSerradimigni, avrebbe potuto prevedere quanto sarebbe accaduto di lì a poco, nel terzo quarto! Un altro letale terzo quarto, dopo quelli vissuti in gara 5 e gara 6 con l’Olimpia Milano, che hanno rischiato di compromettere l’impresa della Dinamo in semifinale. E questa volta il black out che colpisce la Dinamo è ancora più clamorosa, tanto da trasformare la fase della partita in un vero e proprio incubo. Risulta persino difficile cosa accade in campo, perché la Dinamo sbaglia tutto, in attacco e in difesa, e non riesce a superare quota 43 addirittura per quasi 8′! Un record negativo assoluto! La Grissin Bon riaggancia la Dinamo con due “bombe”di Amedeo Della Valle in tre minuti (43 a 43), poi allunga con un’azione da tre punti di Lavrinovic, una terza “bomba” di Della Valle e un canestro da sotto di Polonara: 43 a 51! Lavrinovic porta la Grissin Bon a +10 (43 a 53) e al 28′, finalmente, spezza l’incantesimo sassarese un canestro da sotto di Jerome Dyson: 45 a 53. Una schiacciata di Sosa accorcia ancora il ritardo a – 6, 47 a 53, ma Reggio Emilia con tre tiri liberi consecutivi di Kaukenas e Della Valle chiude ilo terzo quarto avanti di 9 punti: 47 a 56.

A questo punto pochi oserebbero scommettere anche solo qualche euro su una rimonta sassarese, ma il cuore della Dinamo è grande e non è facile costringerlo a smettere di battere davanti all’entusiasmo del suo straordinario pubblico. La Grissin Bon lo capisce in fretta e al PalaSerradimigni accade qualcosa di incredibile!

Al 33′, sul 49 a 62 segnato da un canestro da sotto di Lavrinovic, la partita cambia totalmente quando sale in cattedra il “maestro”: David Logan! Una prima “bomba”, l’errore di Kaukenas dai 6,75; una seconda “bomba” e la Dinamo e a – 7: 55 a 62. Reggio Emilia reagisce con Lavrinovic ma Logan fa tris da tre punti, 58 a 64, poi poker, 61 a 64 al 36′!

Achille Polonara riporta i suoi sul +5, 66 a 63 ma lo show di Super Logan non è ancora finito, e prima un canestro di fuori e poi la cinquina dai 6,75, concludono l’operazione riaggancio sul 68 a 68 al 39′. A quel punto la partita si trasforma in un minuto finale da infarto! La Dinamo non sbaglia praticamente più niente,la Grissin Bon quasi tutto, e Sosa, Logan e Dyson piazzano l’allungo: + 6, 74 a 68! Sembra finita ma non è così, perché ormai non si gioca più, si va al fallo sistematico e ai tiri liberi a ripetizione, la Dinamo ne sbaglia uno con Sanders e uno con Logan, la squadra di Massimiliano Menetti non ne sbaglia più e con Kaukenas, Polonara e Della Valle è nuovamente a -1 a una manciata di secondi falla fine!

Silins commette fallo su Brian Sacchetti che infila i due liberi dell’80 a 77 e un errore di Della Valle su un tiro impossibile dalla lunghissima distanza, chiude i conti di una partita dalle mille emozioni, indimenticabile!

I numeri dicono che l’uomo decisivo è stato David Logan, miglior realizzatore con 25 punti (lo ripetiamo, 19 negli ultimi 10 minuti!), 1 su 2 da due punti, 7 su 12 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi; 16 i punti di Jerome Dyson, rimato dopo solo due giorni, autore di 16 punti (4 su 6 da due, 1 su 4 da tre e 5 su 7 ai tiri liberi; 8 rimbalzi); 13 punti a testa per Edgar Sosa e Rakim Sanders (7 rimbalzi). Per Shane Lawal 7 punti e solo 3 rimbalzi (per centrare lo scudetto ci vuole il vero Lawal!).

Nella Grissin Bon 18 punti per Amedeo Della Valle (1 su 1 da due punti, 4 su 7 da tre punti, 4 su 6 ai tiri liberi); 16 per Rimantas Kaukenas (4 su 6 da due, 1 su 5 da tre e 5 su 6 ai tiri liberi); 14 per Achille Polonara (4 su 7 da due, 1 su 5 da tre e 3 su 6 ai tiri liberi; 8 rimbalzi). In ombra rispetto a Reggio Emilia, Andrea Cinciarini, autore di 9 punti (3 su 8 da due punti e 3 su 5 ai tiri liberi).

Non c’è tempo per riposare gambe ed emozioni, sabato sera gara 4, ancora sul parquet del PalaSerradimigni, alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

 

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Grissin Bon domina anche gara 2, 84 a 71 (primo tempo 47 a 36), ed ora comanda la serie sul 2 a 0, vantaggio molto importante alla vigilia di gara 3, in programma giovedì sera al PalaSerradimigni di Sassari. Dopo la brutta prestazione di domenica sera ed il recupero di Shane Lawal che ha scontato un turno di squalifica, tutti si aspettavano una Dinamo molto diversa, desiderosa di riscattarsi con una partita di alto livello, ma le attese sono andate molto presto deluse. Fin dalle prime battute, infatti, la Grissin Bon è parsa molto più concentrata e precisa in tutti i fondamentali, con Lavrinovic, Cinciarini e Polonara in evidenza, e il punteggio si è presto dilatato fino al +10 al primo intervallo breve: 27 a 17.
In avvio di secondo quarto Logan, Sanders e Brooks e hanno cercato di scuotere la Dinamo che si è portata a -5 al 12′, sul 29 a 24, ma la Grissin Bon non ha mai mollato la presa e rapidamente si è riportata avanti di 14 punti al 16′: 40 a 26.
Due tiri liberi di Brian Sacchetti ed un canestro da sotto di Lawal hanno ridotto il ritardo sassarese, 41 a 32, ma alla Dinamo è mancato ancora lo scatto in avanti per riaprire concretamente la sfida, con la Grissin Bon ancora a +14 con una “bomba” da tre punti di Polonara (44 a 30), prima del 47 a 36 di metà gara.
All’inizio del terzo quarto la squadra di Massimiliano Menetti ha tenuto prima le distanze con margini di 12-14 punti, poi ha preso il largo, 63 a 43 al 25′, chiudendo in pratica l’incontro, per propri meriti ma anche per i demeriti di una Dinamo irriconoscibile rispetto alla super squadra che ha eliminato i campioni d’Italia di Milano in semifinale.
68 a 49 all’ultimo intervallo breve con una “bomba” di Amedeo Della Valle ed un ultimo quarto che è servito alla Dinamo solo ad evitare che il punteggio assumesse proporzioni che sarebbero state ancora più severe dell’84 a 71 che ha segnato la conclusione di gara 2.
Il miglior realizzatore dell’incontro è stato Achille Polonara con 20 punti in 34′ (5 su 8 da due punti, 3 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi), seguito da Andrea Cinciarini con 15 (6 su 9 da due punti e 3 su 3 ai tiri liberi) e Rimantas Kaukenas con 14 (5 su 8 da due punti, 1 su 4 da tre pu nti è 1 su 2 ai tiri liberi). Eccellente anche la prestazione di Darius Lavrinovic e Ojars Silins, 11 punti a testa.
Nella Dinamo in evidenza Jeff Brooks, 18 punti (3 su 3 da due punti, 2 su 2 da tre punti e 6 su 8 ai tiri liberi) e 11 rimbalzi (7 offensivi e 4 difensivi); a tratti David Logan, 15 punti (3 su 6 da due punti, 2 su 7 da tre punti e 3 su 4 ai tiri liberi). Il rientrante Shane Lawal ha conquistato 13 rimbalzi (8 offensivi e 5 difensivi), ma non ha dato un grande apporto nelle conclusioni.
Altro dato statistico: la Dinamo ha stravinto la lotta ai rimbalzi, 48 a 31 (25 offensivi e 23 difensivi per la Dinamo; 9 offensivi e 22 difensivi per la Grissin Bon) ma non è mai stata in partita, soprattutto per disastrose percentuali sia nei tiri da due punti (17 su 40, 42,5%), sia in quelli da tre punti (7 su 28, 25%) e nei tiri liberi (16 su 24, 66,7%). La Grissin Bon ha fatto meglio nei tiri da due punti (24 su 42, 57,1%) e, soprattutto, in quelli dai 6,75 (10 su 23, 43,5%) e dalla lunetta (6 su 8, 75%).
Per le due squadre non c’è tempo per riposare, perché domani voleranno a Sassari, dove giovedì e sabato giocheranno gara 3 e gara 4. La Dinamo deve assolutamente ritrovarsi e fare doppietta per rimontare il ritardo accumulato e riaprire la serie che, viceversa, sarebbe quasi chiusa nel caso la Grissin Bon dovesse vincere almeno una delle due partite.

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

Alle 20.45 la Dinamo Banco di Sardegna affronta gara 2 della finale scudetto a Reggio Emilia, con l’obiettivo di riscattare la prima bruciante sconfitta subita due giorni fa. Dopo aver eliminato i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano, la squadra di Meo Sacchetti ha avuto un calo mentale prima ancora che fisico e l’assenza del grande Shane Lawal, squalificato, ha fatto il resto: 82 a 63 per la Grissin Bon e serie sull’1 a 0 per la squadra emiliana. Oggi sarà un’altra partita, il coach sassarese ne è convinto, così come ne sono convinti i giocatori e i tifosi. In campionato le due sfide sono terminate con una vittoria a testa ma la Dinamo ha fatto sua quella di Coppa Italia che è valsa l’accesso alla finalissima, poi vinta per il secondo anno consecutivo.

E quasi superfluo sottolineare l’importanza per la partita odierna per la Dinamo che, a causa della peggiore classifica nella “regular season”, è costretta almeno una partita fuori casa per centrare il sogno scudetto. Andare a Sassari, dove la serie si sposterà giovedì e sabato, sarebbe fondamentale, così come sarebbe grave anche se non definitivo, perdere anche oggi e presentarsi a gara 3 sotto 0 a 2.

Fischio d’inizio al Palabigi di Reggio Emilia alle 20.45, arbitri Carmelo Paternicò, Alessandro Martolini e Gianluca Mattioli.

 

Dinamo Banco di Sardegna 3

Non c’è stata storia, tra Grissin Bon Reggio Emilia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari, in gara 1 della finale scudetto 2015. La squadra di Massimiliano Menetti s’è imposta nettamente, con il punteggio di 82 a 63, primo tempo 52 a 32, dominando dall’inizio alla fine.
Se in gara 5 e in gara 6 della semifinale con l’EA7 Emporio Armani, la Dinamo aveva avuto black out pesantissimi nel terzo quarto, oggi a segnare il solco decisivo tra Grissin Bon e Dinamo, è stato il secondo quarto, chiuso dagli emiliani sul 29 a 14, dopo il +5, 23 a 18, del primo quarto,
Sul rendimento della squadra di Meo Sacchetti ha pesato notevolmente, sia tecnicamente sia psicologicamente, l’assenza dello squalificato Shane Lawal, ma forse è stata ancora più decisiva una flessione mentale, dopo la grande impresa compiuta in gara 7 di semifinale al Forum di Assago con l’eliminazione dei campioni d’Italia di Luca Banchi.
La Dinamo è partita bene, 5 a 2 con una “bomba” da tre punti di David Logan al 2′ e punteggio in equilibrio fino al 7′, 10 a 10. Da lì gli emiliani hanno preso il volo con un parziale di 8 a 0, 18 a 10, e dopo una timida reazione sassarese, hanno chiuso il quarto avanti di 5 punti: 23 a 18.
Il secondo quarto, come già evidenziato, non avuto storia. Due canestri di Jerome Dyson e Rakim Sanders hanno portato la Dinamo a -3, 25 a 22, ma poi la Dinamo ha infilato una serie di errori dai 6,75, con Sosa, Brooks, Logan e ancora Edgar Sosa e David Logan e la Grissin Bon è volata via a + 20 a metà gara, 52 a 32, con Riccardo Cervi, Andrea Cinciarini e Achille Polonara in evidenza.
In avvio di terzo quarto, il vantaggio emiliano si è ulteriormenre dilatato, arrivando a +24 al 24′, 58 a 34, e una reazione prima dell’ultimo intervallo breve ha fissato il punteggio sul +18: 64 a 46.
Dell’ultimo quarto la Grissin Bon ha gestito il vantaggio, la Dinamo ha raggiunto il -12 a 3 minuti dalla fine, 73 a 61, ma poi ha ripreso a sbagliare tanto e Achille Polonara, Ojars Silins e Amedeo Della Valle hanno fissato il risultato finale sull’82 a 63.
Il miglior realizzatore della Grissin Bon è stato Achille Polonara, autore di 18 punti, seguito da Rimantas Kaukenas (13), Darius Lavrinovic (12) e Ojars Silins (10); nella Dinamo, su tutti Rakim Sanders, 19 punti, davanti a Jeff Brooks (10). La differenza tra le due squadre l’hanno fatta le percentuali al tiro: 20 su 32 da due punti, 10 su 25 da tre punti e 12 su 15 ai tiri liberi per la Grissin Bon; 18 su 41 sa due punti, 5 su 24 da tre punti e 12 su 20 ai tiri liberi.
La Dinamo deve dimenticare subito la batosta subita e preparare al meglio gara 2, in programma martedì sera ancora al Palabigi di Reggio Emilia. Tornerà disponibile Shane Lawal, l’uomo decisivo della semifinale con l’Olimpia Milano. Per conquistare lo scudetto, alla Dinamo occorrerà centrare almeno un successo esterno, perché Reggio Emilia, in virtù del miglior piazzamento nella “regular season”, 3^ contro 5^, avrebbe il vantaggio del fattore campo in un’eventuale gara 7. Non sarà certamente un’impresa facile, sia per la forza dell’organico a disposizione di Massimiliano Menetti, sia per i precedenti tra le due squadre che non hanno mai visto la Dinamo vincente sul parquet del Palabigi in campionato.