28 March, 2024
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Marco Spissu, miglior realizzatore della Dinamo. Foto Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna.

Ancora una sconfitta al fotofinish per la Dinamo Banco di Sardegna al PalaBigi di Reggio Emilia, contro la Pallacanestro Reggiana, impostasi ieri sera per 65 a 63, grazie a, una magia di Amedeo Della Valle, a 2″ dalla sirena finale.

Dopo un avvio contratto, la Dinamo ha chiuso sotto di 1 punto il primo quarto, 15 a 13, ma han trovato nel secondo quarto l’energia per mettere la testa avanti di misura (30-33) all’intervallo lungo. In avvio di terzo quarto un ispirato Marco Spissu (alla fine il migliore realizzatore della Dinamo con 14punti) ben coadiuvato sotto le plance da Shawn Jones, ha condotto la squadra sassarese avanti in doppia cifra (48 a 55 al 30′) , ma la Pallacanestro Reggiana ha messo a segno la rimonta con Nevels e Wright, lasciando solo 8 punti alla Dinamo negli ultimi 10′, e i due punti in palio si sono decisi nei secondi finali, a favore della squadra emiliana.

«Abbiamo buttato una grande occasione, abbiamo fatto una partita molto valida dal punto di vista difensiva, il nuovo acquisto ci ha dato l’energia difensiva che ci mancava – ha commentato a fine partita Federico Pasquini -. Era da molto che non tenevamo gli avversari a un punteggio così basso, poi nel quarto quarto non siamo riusciti a portarci avanti quando avevamo il margine per chiudere il match. Ci siamo incartati a livello offensivo e quando Reggio ha riempito l’area siamo andati dentro per ricevere la palla invece di scaricare fuori. C’è grande rammarico perché pensavamo di meritare la vittoria e ci è mancato quel quid in più per portare a casa i due punti importanti: sappiamo che se non facciamo l’impresa fuori casa non possiamo pensare di essere una squadra veramente consistente e forte. Ancora oggi abbiamo fatto bene ma siamo mancati proprio nel finale, è una cosa su cui dobbiamo lavorare e una mia responsabilità. Non dobbiamo più fare gli errori di questa sera perché sono quei particolari che possono fare la differenza. Dobbiamo toglierci il rammarico di dosso – ha concluso il coach della Dinamo – e metterci a lavorare duro perché non si facciano più errori come quelli di stasera.»

Pallacanestro Reggiana 65 – Dinamo Banco di Sardegna 63

Parziali: 15 a 14; 15 a 19; 18 a 22, 17 a 8.

Progressivi: 15 a 14; 30 a 33; 48 a 55; 65 a 63.

Pallacanestro Reggiana. Mussini 6, J.Wright 11, Bonacini, Candi 8, Della Valle 10, White 13, Reynolds 2, Cervi 2, Nevels 9, LLompart 4. All. Massimiliano Menetti.

Banco di Sardegna: Spissu 14, Bostic 4, Bamforth 10, Planinic 5, Devecchi, Pierre 2, Jones 14, Stipcevic, Hatcher 3, Polonara 6, Picarelli, Tavernari 5. All. Federico Pasquini.

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La Dinamo Banco di Serdegna travolge anche la Grissin Bon Reggio Emilia (82 a 72, primo tempo 34 a 42) e con la 5ª vittoria consecutiva in campionato (sette con le ultime due ottenute in Basketball Champions League) si isola al 4° posto in classifica.

Rok Stipcevic (diventato un leader con una serie di prestazioni maiuscole) e compagni sono partiti forte chiudendo avanti al 10’, 18 a 17, ma nella seconda frazione Della Valle e Needham hanno condotto Reggio Emilia avanti e le due squadre sono andate negli spogliatoi all’intervallo lungo, sul punteggio di 34-42.

Al ritorno sul parquet si è vista subito un’altra Dinamo che, con un terzo quarto stellare, ha rimesso la testa avanti, con un parziale di 27 a 16. Nell’ultimo quarto la Dinamo è stata cinica e autoritaria ed ha chiuso il match con un netto 82-72.

Alla fine sono stati ben cinque gli uomini in doppia cifra per la Dinamo: a partire da un super Trevor Lacey, autore di 16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist. 13 punti a testa per Gani Lawal (7 rimbalzi e 6 falli subiti) e Dusko Savanovic, che in alcuni istanti dell’ultimo quarto ha portato a spasso la difesa avversaria predicando pallacanestro in barba ai suoi 33 anni. Importante e determinante apporto di David Bell (12 punti, 6 rimbalzi e 2 assist) e Rok Stipcevic (11 punti con 3/4 da tre, 3 rimbalzi, 4 falli subiti e 4 assist).

Dinamo ancora una volta sopra il 50% di squadra nel tiro da 3 punti: 13 su 25.

«Sapevamo tutti la difficoltà di questa partita, la qualità dell’avversario e la fame di vittorie con cui è arrivato qui dopo le ultime sconfitte – ha commentato Federico Pasquini –. Sono molto contento di quello che abbiamo fatto anche questa sera, di come dopo l’intervallo abbiamo ripreso in mano la partita. Siamo stati bravi a non deprimerci quando loro facevano canestro e bravi in difesa e a coinvolgere i lunghi. Ora stacchiamo un attimino, perché è vero che le vittorie danno tanta fiducia ma la fatica fisica e mentale sono pesanti. Dobbiamo andare avanti con questa continuità, ci aspetta un febbraio molto bello e molto impegnativo e vogliamo continuare a fare bene. La fiducia acquisita in questo periodo non deve servire a pensare che siamo bravi ma a fare sempre meglio, a fare sempre un nuovo step.»

Dinamo Sassari 82 – Pallacanestro Reggiana 72

Parziali: 18-17; 16-25; 27-16; 21-14.

Progressivi: 18-17; 34-42; 61-58; 82-72.

Dinamo Sassari: Bell 12, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole 3, Sacchetti 5, Lydeka 6, Savanovic 13, Carter 3, Stipcevic 11, Lawal 13, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Grissin Bon: Needham 11, Polonara 7, Raynolds 4, Della Valle 22, De Nicolao 5, Bonacini, Strautins, Kaukenas 6, Cervi 15, Lesic 2. All. Massimiliano Menetti.

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Scatta questa sera, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, il catino dove un anno fa, in gara 7 dì finale, la squadra di Meo Sacchetti conquistò il primo storico scudetto del basket sardo, la nuova avventura della Dinamo Banco di Sardegna nei play off scudetto 2015/2016. La splendida vittoria ottenuta mercoledì scorso l’EA7 Emporio Armani Milano nell’ultima partita della “regular season”, ha consentito a David Logan e compagni di lasciare alla Dolomiti Trentino la scomoda ottava posizione che avrebbe portato alla sfida con la stessa Milano, e ripropone loro la sfida con la squadra di Massimiliano Menetti.

La sfida Dinamo – Grissin Bon (oggi arbitrano Luigi Lamonica, Roberto Begnis e Manuel Mazzoni) si gioca al meglio delle cinque partite, con eventuale quinta sfida in terra emiliani (proprio come lo scorso anno accadde in finale, al meglio delle sette partite).

«Inizia oggi un altro campionato – ha detto alla vigilia il tecnico biancoblu Federico Pasquini – soprattutto dal punto di vista delle emozioni i playoff sono diversi dalla stagione regolare.»

La Dinamo, dopo una “regular season” assai tormentata e difficile, che a un certo punto l’ha vista addirittura rischiare di restare fuori dai play off, si presenta a questi play off molto carica e decisa a difendere con le unghie e con i denti, oltre che con la tecnica del suo roster, lo scudetto conquistato 11 mesi fa. E se riuscisse a superare il primo turno con la Grissin Bon Reggio Emilia, potrebbe giocare fino in fondo le sue chances contro tutti gli avversari, Milano compresa, come ha dimostrato mercoledì sera al PalaSerradimigni di Sassari.

La festa scudetto della Dinamo a Reggio Emilia, al termine di gara 7 vinta con la Grissin Bon.

La festa scudetto della Dinamo a Reggio Emilia, al termine di gara 7 vinta con la Grissin Bon.

 

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La Dinamo ritorna grande e guidata da un fenomenale David Logan travolge la capolista Grissin Bon Reggio Emilia: 94 a 70.

Il PalaSerradimigni, come sempre gremito, ieri sera ha assistito ad una prova straordinaria della sua squadra, proprio contro quella che era stata la sua grande rivale nella finale scudetto dello scorso campionato, la Grissin Bon Reggio Emilia. Non è certamente casuale che il rilancio in grande stile della Dinamo sia coinciso con la prestazione “monstre” di David Logan, ritornato ai suoi migliori livelli, come emerge chiaramente dai numeri: 25 punti con 7/9 da tre e 3/4 da due, 2 su 2 ai tiri liberi, 8 assist, 4 rimbalzi e 4 falli subiti e, infine, 38 di valutazione. Dietro Logan, è “esplosa” tutta la squadra che ha portato altri quattro uomini in doppia cifra: Marquez Haynes (15 punti e 9 assist), Brenton Petway (11), Christian Eyenga (11) e Jarvis Varnado (12).

Marco Calvani ha mandato in campo Haynes, Petway, Logan, Eyenga e Varnado, Massimiliano Menetti risponde con Aradori, Polonara, Della Valle, De Nicolao e Veremeenko. Brenton Petway ha piazzato tre triple e la Dinamo è volata a + 8: 18 a 10. Una tripla allo scadere di Haynes ha chiuso il primo quarto sul 26 a 18. La Dinamo ha continuato a macinare gioco e punti anche nel secondo quarto ed è andata all’intervallo lungo avanti di 12 punti: 47 a 35.

In avvio di terzo quarto, la Dinamo ha dilagato trascinata da un super David Logan, arrivando al +20, per poi chiudere la frazione addirittura sul + 24: 80 a 56.

L’ultimo quarto non ha avuto storia, la Dinamo ha rallentato ed ha chiuso il parziale in parità, 14 a 14, per il 94 a 70 finale che la rilancia alla grande in chiave play-off. Grazie alle sconfitte delle altre due capolista Cremona e Milano, in testa si è ricostituito un quintetto con Pistoia e Trentino e la Dinamo è lì ad inseguire, sesta a due sole lunghezze. E se la vera Dinamo è quella vista ieri sera, c’è da scommettere che anche quest’anno sarà capace di regalare grandi emozioni ai suoi tifosi.

Domenica pomeriggio, alle 18.15, al PalaSerradimigni di Sassari arriva un’altra capolista, la Giorgio Tesi Group Pistoia.

David Logan 47

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Archiviata l’amarezza per la sconfitta di Torino, maturata con la tripla da oltre metà campo dell’ex Jerome Dyson all’ultimo secondo del primo tempo supplementare, la Dinamo Banco di Sardegna ritorna al PalaSerradimigni, questa sera alle 20.45 (diretta su Rai Sport 1 HD), per affrontare la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana di Massimiliano Menetti, la grande rivale della finale scudetto della passata stagione, oggi capolista con Cremona  Milano, quattro punti avanti alla squadra di Marco Calvani.

La sfida si presenta equilibrata, non solo per l’ormai storia rivalità tra le due squadre, ma anche per l’importanza dei due punti in palio, soprattutto in prospettiva Final Eight di Coppa Italia.

«Abbiamo le potenzialità per battere Reggio – ha spiegato Marco Calvani – ma per farlo dobbiamo giocare di squadra.»

«Siamo qui in Sardegna consapevoli di affrontare una gara ‘terribile’ – ha replicato Massimiliano Menetti -. Conosciamo bene la forza dei campioni d’Italia e del PalaSerradimigni, perché al di là dei problemi oggettivi, soprattutto in Eurolega, Sassari ha costruito un roster che la dava tra le favorite al titolo insieme a Milano già ad inizio stagione. Affrontiamo questa partita da primi in classifica con la voglia di rimanerci e di misurare la nostra forza contro una squadra forte e ambiziosa come la Dinamo.»

Arbitreranno l’incontro Manuel Mazzoni, Fabrizio Paglialunga e Beniamino Attard.

La Dinamo attende conferme da David Logan, Jarvis Varnado e Matteo Formenti, grandi protagonisti tre giorni fa a Torino, e segnali di crescita dagli altri che, chi più chi meno, si sono espressi molto al di sotto dalle loro possibilità, ad iniziare da Joe Alexander e Rok Stipcevic.

Jarvis Varnado 77

Dinamo Banco di Sardegna 2

La Dinamo Banco di Sardegna non muore mai, batte la Grissin Bon 115 a 108 al terzo tempo supplementare ( 24-20, 43-43, 63-64, 78-78, 90-90, 98-98, 115-108) e venerdì sera si giocherà lo scudetto in gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia. Quella di questa sera è stata una sfida incredibile, dalle mille emozioni, decisamente poco indicata per i deboli di cuore.

La partita è stata equilibrata fin dalle battute iniziali e la Dinamo ha tentato il primo allungo al 7′ con due canestri da sotto di uno straordinario Jerome Dyson e una schiacciata di uno Shane Lawal strepitoso sia ai rimbalzi sia nei tiri da due punti: 17 a 13. Andrea Cinciarini ha tenuto su la sua squadra ma la Dinamo ancora con Dyson e Lawal è salita a +6, 22 a 16, ed ha chiuso il primo quarto sul 24 a 20.

La Grissin Bon ha recuperato il ritardo con Della Valle e Cervi e poi con tre canestri da sotto di Giovanni Pini e due “bombe” del solito Della Valle, ha effettuato il sorpasso e raggiunto il massimo vantaggio, +6: 35 a 41. Shane Lawal, Rakim Sanders, Jerome Dyson e Jeff Brooks hanno riportato sotto la Dinamo e le due squadre sono andate all’intervallo lungo in perfetta parità: 43 a 43.

Al ritorno in campo, la Dinamo ha operato un nuovo allungo, 48 a 43, poi 51 a 45 con una “bomba” di Logan, ma Kaukenas (4 canestri da sotto in 2 minuti) e Cinciarini hanno riportato nuovamente sotto la Grissin Bon, avanti di 1 al 25′: 53 a 54. Da lì in avanti l’equilibrio non si è più spezzato: 58 a 56, 58 a 60, 61 a 60 con “bomba” di Edgar Sosa, 63 a 64 alla fine del terzo quarto.

All’inizio dell’ultimo quarto, Ojars Silins ha messo la “bomba” del 63 a 67, ha replicato David Logan, 66 a 67. Squadre punto a punto fino alla fine e partita al supplementare su un errore nel tiro dello scudetto del capitano emiliano Andrea Cinciarini: 78 a 78.

Ancora equilibrio per 4′, poi Polonara (da tre) e Kaukenas hanno scavato un solco di 5 punti tra le due squadre a 48 secondi dalla fine. Reggio Emilia ha sentito di avere lo scudetto in pugno ma non ha fatto i conti con cuore e classe degli uomini della Dinamo che hanno riaperto il match con un siluro immediato da tre punti di Logan e pareggiato con uno scatenato Dyson. Andrea Cinciarini ha avuto ancora nelle mani la palla del match e dello scudetto ma ha sbaglia ancora: 90 a 90 e nuovo supplementare!

E’ stata Sassari a scattare avanti sul +5 con Brooks, Sanders e una schiacciata del piccolo Logan, 95 a 90, ma sul 97 a 92 Meo Sacchetti ha perso Shane Lawal per il quinto fallo e per un attimo la squadra ha tremato senza il suo centro re dei rimbalzi e oggi strepitoso ancbe nei tiri da due punti. Reggio Emilia ha recuperato e con un parziale di 6 a 0 è tornata avanti di un punto con due tiri liberi di Della Valle: 97 a 98. Jerome Dyson ha segnato dalla lunetta, 1 su 2, e impattato a 98, Brooks ha catturato un rimbalzo difensivo che avrebbe potuto portare la squadra sassarese al successo ma Giacomo Devecchi ha sbagliato il tiro da fuori e le squadre sono andate al terzo tempo supplementare: 98 a 98!

A questo punto la Dinamo ha ritrovato la vena dei suoi “bombardieri” dalla lunghissima distanza e per la Grissin Bon si è fatta notte. Logan ha siglato il 101 a 98, Cervi ha schiacciato per il 101 a 100, e si è scatenato Jerome Dyson: “bomba” da tre, replica Diener da sotto, altra “bomba” di Dyson che si è ripetuto dalla media distanza e Reggio Emilia è scivolata a -7: 109 a 102 al 53′. Il tempo per recuperare ci sarebbe stato ancora ma la Grissin Bon è sembrata scossa e la Dinamo ha affondato i colpi con due liberi e un canestro da sotto di Logan: 113 a 104. E’ la resa di Reggio Emilia, Massimiliano Menetti ha pensato a gara 7 ed ha messo in campo i giovani: Adam Pechacek (2 punti), Andrea Rovatti (2 punti) e Gabriele Stefanini. La Dinamo ha chiuso sul 115 a 108 e come le due semifinali, anche la finale per l’assegnazione dello scudetto si deciderà in gara 7.

L’Mvp, con 38 di valutazione, è stato anche oggi Shane Lawal, autore di 25 punti (10 su 11 da due punti, 5 su 9 ai tiri liberi e 16 rimbalzi), ma l’uomo partita nel concitatissimo finale, quando Lawal era già fuori per raggiunto numero di falli, è stato Jerome Dyson, con 8 punti (frutto di due siluri da distanza siderale ed uno straordinario tiro dalla media distanza) in pochi secondi e alla fine il miglior realizzatore dell’incontro con 26 punti (6 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre e 8 su 12 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle recuperate e 9 assist). Eccellente anche la prestazione di David Logan, soprattutto nei tempi supplementari, 23 punti,  con 2 su 3 da due punti, 5 su 11 da 3 e 4 su 4 ai tiri liberi.; e quella di Rakim Sanders, 18 punti, 7 su 12 da due punti, 0 su 2 da tre e 4 su 7 ai tiri liberi, 8 rimbalzi. Le percentuali della squadra sono state 33 su 51 da due punti, 8 su 28 da tre punti e 25 su 37 ai tiri liberi, 46 rimbalzi, 8 stoppate fatte e 4 subite, 18 palle perse e 9 recuperate, 11 assist.

Nella Grissin Bon, assente Darius Lavrinovic, Massimiliano Menetti oggi più che mai si è affidato al gioco di squadra e la risposta sul campo è stata eccellente. Il giovane Amedeo Della Valle è stato il migliore, sia come realizzatore (25 punti, 1 su 4 da due punti, 6 su 9 da tre punti e 5 su 6 ai tiri liberi) che come valutazione, 21. Dietro di lui Rimantas Kaukenas, autore di 20 punti, 8 su 13 da tre punti, 0 su 1 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi; e gli altri italiani Riccardo Cervi (12 punti), Andrea Cinciarini (12 punti) meno brillante del solito, e Achille Polonara (10). Ha incido poco il grande ex Drake Diener, autore di 6 punti, 2 su 3 da due punti, 0 su 3 da tre e 2 su 2 ai tiri liberi. Le percentuali di squadra: 30 su 61 da due punti, 11 su 27 da tre punti, 15 su 18 ai tiri liberi, 42 rimbalzi, 4 stoppate fatte e 8 subite, 19 palle perse e 5 recuperate, 23 assist.

Venerdì sera, al Palabigi di Reggio Emilia, squadre nuovamente in campo per gara 7, questa volta una sfida senza ritorno. Chi vince è campione d’Italia, per la prima volta, chi perde sarà costretta a recriminare per la grande occasione perduta ma con l’orgoglio di essere stata protagonista di una serie che segna una pagina di storia della pallacanestro italiana.

Ore 20.45, PalaSerradimigni di Sassari, Dinamo Banco di Sardegna – Grissin Bon atto 6°: se vince Reggio Emilia è scudetto, se vince Sassari si va alla bella di gara 7. La serie della sfida scudetto tra la squadra di Meo Sacchetti e quella di Massimiliano Menetti è giunta ad un punto di svolta che potrebbe chiudere la stagione o allungarla ancora fino a sabato sera, al Palabigi di Reggio Emilia.

Tra le due squadre è emerso fin qui un grande equilibrio. La Grissin Bon ha dominato le prime due partite casalinghe ma la Dinamo Banco di Sardegna ha reagito da grande squadra ed ha impattato con due vittorie al PalaSerradimigni, sofferte ma meritate. Due giorni fa, a Reggio Emilia, Logan e compagni hanno gettato al vento una grandissima occasione, perché pur nella peggiore serata nel tiro da tre di tutta la stagione (2 su 25, con il primo canestro centrato a 3′ dalla fine), hanno sfiorato la vittoria come sul campo emiliano non avevamo mai fatto sia nella “regular season” sia nelle prime due sfide di finale.

Per vincere e riportare la serie in parità, alla Dinamo serve la partita perfetta. Le condizioni ambientali dovrebbero essere ideali, perché il PalaSerradimigni sarà pieno come un uovo e la stragrande maggioranza del tifo sarà di marca sassarese. Meo Sacchetti ha a disposizione l’intera rosa, nella quale spicca un monumentale Shane Lawal, Mvp sia di gara 4 sia di gara 5, forse all’ultima partita a Sassari, se come annuncia radio mercato, il prossimo anno vestirà la maglia del Barcellona.

Nelle fila della Grissin Bon ci sarà Drake Diener, per tre anni idolo del PalaSerradimigni, recuperato dopo un infortunio ma ancora in condizioni fisiche imperfette, come è emerso nei due spezzini di partita giocati sia in gara 4 sia in gara 5. Non ci sarà invece il lungo Darius Lavrinovic, uscito dal campo per un infortunio nelle battute iniziali di gara 5. La sua assenza potrebbe pesare, anche se la Grissin Bon in queste partite di finale ha dimostrato di avere grande carattere, riuscendo ad ovviare a diverse assenze, ad iniziare da quella di Diener.

Il fischio d’inizio è fissato alle 20.45, dirigeranno Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 2

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Banco di Sardegna è arrivata a un passo dall’impresa al Palabigi di Reggio Emilia, in gara 5 della finale scudetto, dove ha perso al fotofinish per 71 a 67, tradita da una disastrosa percentuale nei tiri dai 6,75, quella che abitualmente è la sua arma in più, due soli canestri realizzati su ben 25 tentativi effettuati.
La Dinamo inizia bene, con due schiacciate di Shane Lawal e Rakim Sanders, 4 a 2, ma poi subisce un parziale di 7 a 0 con schiacciata di Achille Polonara, “bomba” da tre punti di Andrea Cinciarini e canestro da sotto di Vitalis Chikoko. Nonostante abbia iniziato ad accumulare dalla lunga distanza, la Dinamo si rifa’ sotto ed impatta a 15 con canestri di Shane Lawal, Jerome Dyson e Kenneth Kadji, ma la Grissin Bon va al primo riposo breve avanti di tre punti con una “bomba” di Amedeo Della Valle: 18 a 15.
La Grissin Bon ha perso Darius Lavrinovic per un infortunio, sostituito da Riccardo Cervi.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon prende il largo con Silins, Della Valle e Cinciarini, grazie anche alla disastrosa serie di errori della Dinamo dai 6,75: 27 a 15 al 13′. La squadra di Meo Sacchetti riesce però a sopperire con una ritrovata vena nei tiri da due punti (l’esatto contrario di quanto è accaduto in gara 4) e una confermata netta supremazia ai rimbalzi con un Lawal immarcabile e, dopo essersi tenuta per diversi minuti a -10, riesce ad andare all’intervallo lungo a -7: 38 a 31!
Significative le percentuali delle due squadre. Grissin Bon: 10 su 15 da due punti, 6 su 15 da tre e 0 su 1 ai tiri liberi (la Dinamo ha commesso pochi falli); Banco di Sardegna: 14 su 22 da due punti, 0 su 12 da tre e 5 su 8 ai tiri liberi.
Al rientro sul parquet dopo il riposo, questa volta è la Dinamo ad avere una marcia in più e, nonostante altri due errori nei tiri dai 6,75 di Logan e Dyson, con un parziale di 8 a 0 in 3’35” opera il sorpasso 39 a 38, e con una schiacciata di Sanders sale a +3: 43 a 40. Ora la partita è equilibrata ma la Dinamo sente di poterla vincere. Va ancora giù di 7, 52 a 45, ma ritorna ancora sotto con due canestri da due punti di Sosa e due tiri liberi di Dyson, e va all’ultimo intervallo breve sotto di un solo punto: 52 a 51.
La Grissin Bon si innervosisce, probabilmente non si aspettava una partita tanto tirata e sbaglia molto, la Dinamo ne approfitta e con due canestri da sotto di un devastante Shane Lawal, ritorna a +3: 55 a 52. Il testa a testa continua, Achille Polonara e Riccardo Cervi riportano avanti Reggio Emilia, 57 a 55, e dopo un errore da sotto di Sanders, Cervi in contropiede schiaccia per il + 6: 63 a 57 al 37′!
Tutto deciso? Assolutamente no, perché al 23esimo tentativo della serata della Dinamo, Edgar Sosa infila la prima tripla, 63 a 60, e dopo una replica da due di Silins, Rakim Sanders infila la seconda tripla consecutiva per il -2 al 38′: 65 a 63. Ora entrambe le squadre sbagliano molto e nell’ultimo minuto una schiacciata di Sanders riporta la Dinamo a un solo punto: 66 a 65. Edgar Sosa commette fallo su Andrea Cinciarini che realizza i due tiri liberi, imitato da Jerome Dyson: 68 a 67.
La partita è agli sgoccioli ed inizia la fase del fallo sistematico con conseguenti tiri liberi che alla fine, anche grazie ad una palla persa da Jerome Dyson, premia di misura la Grissin Bon: 71 a 67.
La Grissin Bon ha chiuso con 16 su 31 da due punti, 8 su 27 da tre punti e 15 su 21 ai tiri liberi; 37 rimbalzi, 10 offensivi e 27 difensivi); 7 stoppate; 16 palle perse, 6 recuperate, 13 assist. Il Banco di Sardegna con 26 su 45 da due punti 2 su 25 da tre punti, 9 su 12 ai tiri liberi; 43 rimbalzi, 16 offensivi e 27 difensivi; 1 stoppata; 15 palle perse, 8 recuperare, 11 assist.
L’MVP dell’incontro è stato Shane Lawal con una valutazione di 40.
Il migliore in campo è stato Shane Lawal che ha conquistato ben 21 rimbalzi, 14 dei quali offensivi, e messo a segno 17 punti, buon percentuali eccellenti: 6 su 7 da due punti e 5 su 8 ai tiri liberi. Buona prova anche per Rakim Sanders, autore di 19 punti (8 su 14 da due punti e 1 su 6 da tre punti, 6 rimbalzi), mentre Jerome Dyson non ha ripetuto l’eccezionale prestazione fornita 48 ore prima, con 12 punti (4 su 9 da due punti, 0 su 5 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi). Sottotono David Logan, 2 soli punti, meglio Edgar Sosa (9) e Jeff Brooks (6).
Nella Grissin Bon il migliore è stato Achille Polonara, autore di 13 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 5 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 7 dei quali offensivi). In evidenza anche Ojars Silins, 14 punti (2 su 3 da due punti, 3 su 7 da tre e 1 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, tutti offensivi); Amedeo Della Valle, 10 punti (2 su 2 da due punti, 1 su 4 da tre e 3 su 5 ai tiri liberi); Rimantas Kaukenas, 10 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi). In ombra il grande ex Drake Diener, ancora convalescente, in campo 12 minuti e autore di 3 punti con un tiro dai 6,75.
Nonostante la grande amarezza per l’occasione perduta, per la Dinamo non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì sera c’è gara 6 al PalaSerradimigni, primo match ball per la Grissin Bon, da annullare per tornare al Palabigi e tentare l’impresa che oggi è stata sfiorata per 39′ e 52″.
Sì giocherà alle 20.45, arbitri Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna scenderanno nuovamente in campo, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, per gara 5 della finale scudetto. Dopo le due nette vittorie casalinghe iniziali della squadra di Massimiliano Menetti e le due sofferte quanto meritate vittorie interne della squadra di Meo Sacchetti che hanno riportato la serie in parità, la sfida entra nella fase decisiva.

La Grissin Bon hail vantaggio del fattore campo, elemento tutt’altro che trascurabile visti i precedenti tra le due squadre (come nelle prime partite di finale, anche in campionato gli emiliani hanno avuto la meglio abbastanza nettamente sul loro campo), ma questa sera tutto può succedere, perché potrebbe avere un peso importante e forse anche decisivo l’approccio mentale con il quale le due squadre affronteranno la sfida e la condizione fisica, minacciata dai ritmi vertiginosi dei play off scudetto (una partita ogni due giorni nei quarti, in semifinale e in finale, con una pausa solo leggermente più lunga tra una serie e l’altra).

La Dinamo si presenta al gran completo, grazie al recupero lampo di Rakim Sanders, uscito dal campo malconcio in gara 4 al PalaSerradimigni. Meo Sacchetti spera in una conferma di Shane Lawal, MVP di gara 4 e di Jerome Dyson, miglior realizzatore di gara 4 con 28 punti ed MVP di gara 3. Ma l’uomo decisivo potrebbe essere David Logan, come è già avvenuto in gara 3, con 19 punti negli ultimi 10 minuti con una serie di 5 “bombe” dai 6,75.

La Grissin Bon ha meno individualità ma un più equilibrato gioco di squadra rispetto alla Dinamo Banco di Sardegna. Ma Massimiliano Menetti conta molto anche sulle prestazioni individuali di Andrea Cinciarini, Achille Polonara, Amedeo Della Valle, Darius Lavrinovic e Rimantas Kaukenas.

Fischio d’inizio alle 20.45, arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini ed Enrico Sabetta.

Dinamo Banco di Sardegna 2 Dinamo Banco di Sardegna 3 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1

La Dinamo si ripete in gara 4 in una partita da infarto (94 a 90 dopo un tempo supplementare) e impatta la serie della finale scudetto con la Grissin Bon davanti a 5.000 spettatori entusiasti dopo 45 minuti caratterizzati da mille emozioni.
La Dinamo ha dominato la partita per 30 minuti giocando a ritmi vertiginosi con percentuali dai 6,75 soprattutto nei primi 20′, da NBA: 9 su 16. Nel primo tempo è stato il tiro da 3 punti a fare la differenza, con un Rakim Sanders stellare (11 punti con 1 su 2 da due punti, 3 su 3 da tre punti e 5 rimbalzi) e Sosa, Logan, Lawal e Kadji tutti a quota 7 punti. Nella Grissin Bon hanno retto il confronto Darius Lavrinovic e Achille Polonara, autori rispettivamente di 12 e 11 punti, in ombra gli altri. La Dinamo ha iniziato la sfida giocando a ritmi vertiginosi (12 a 5 al 4′ con “bombe” di Kenneth Kadji e Logan e schiacciate di Sanders e Lawal ma Polonara e Lavrinovic hanno riportato sotto la Grissin Bon (13 a 12) al 6′. Altre due “bombe” di Dyson e Sanders hanno riportato la Dinamo avanti, 19 a 12, ma una “bomba” di Lavrinovic e due canestri da sotto di Polonara e Della Valle hanno colmato il divario: 19 a 19.
La Dinamo tira meglio da 3 che da 2 punti e Sanders porta la Dinamo al primo riposo breve sul +4: 25 a 21.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon accorcia a – 2 con un canestro da sotto di Vitalis Chikoko, 25 a 23, ma poi la Dinamo continua a “bombardare” il canestro avversario con Giacomo Devecchi, Logan, Sosa e Sanders la buona vena di Lavrinovic e Polonara hanno consentito alla Grissin Bon di andare all’intervallo lungo con un ritardo di “soli” 12 punti: 48 a 36!
La partita sembra incanalata verso una vittoria sicura della Dinamo è questa sensazione cresce in avvio di terzo quarto, quando la Grissin Bon sbanda vistosamente e la Dinamo vola fino a + 22: 63 a 41 al 25′. Brillano Sanders (da 3), Dyson, Kadji e Logan. La partita sembra decisa ma dopo pochi minuti la luce della Dinamo improvvisamente si spegne e la squadra di Massimiliano Menetti inizia una clamorosa rimonta. Cresce Andrea Cinciarini, con lui Ojars Silins e in breve tempo il divario tra le due squadre si assottiglia: 68 a 56 all’ultimo intervallo breve.
Il margine di vantaggio per la Dinamo è ancora buono ma la partita sta cambiando e la squadra di Meo Sacchetti non riesce a frenare la rimonta emiliana. La Dinamo continua a sbagliare molto nei tiri da due punti, crollano anche le percentuali dai 6,75 e al 36′ la Grissin Bon è a -7: 76 a 69. Dyson riporta i suoi a +9 ma Reggio Emilia ci crede e, punto dopo punto, si riporta sotto fino al -3 al 38′: 78 a 75. Ora la Dinamo ha paura, Dyson mette dentro il canestro del +5, 80 a 75 , ma la Grissin Bon in un finale da infarto riaggancia la Dinamo con un canestro da sotto di Andrea Cinciarini e una “bomba” di Ojars Silins, portando gara 4 incredibilmente al primo tempo supplementare.
Sulle tribune del PalaSerradimigni scende il gelo e l’inerzia della sfida è ora dalla parte della squadra ospite che è stata capace di rimontare uno svantaggio di 22 punti con un parziale di 39 a 27 negli ultimi 15′.
Ma quando tutti si aspettano un allungo della Grissin Bon che vincendo porterebbe la serie sul 3 a 1, ad un passo da uno storico scudetto, dopo due tiri liberi di Amedeo Della Valle, Jerome Dyson piazza due “bombe”, un canestro da sotto e due tiri liberi che, uniti ad un canestro da sotto e due tiri liberi di Jeff Brooks, regalano alla Dinamo la vittoria che vale il 2 a 2 e riapre pienamente la serie della finale scudetto.
La Dinamo chiude con 18 su 40 da due punti, 14 su 33 da tre punti e 16 su 31 ai tiri liberi; 50 rimbalzi, 14 di Shane Lawal.
Per la Grissin Bon, 31 su 51 da due punti, 5 su 29 da tre e 13 su 17 ai tiri liberi; 40 rimbalzi.
Jerome Dyson è il miglior realizzatore per la Dinamo, con 28 punti in 38′ (5 su 10 sia da due sia da tre punti e 3 su 7 ai tiri liberi), seguito da Rakim Sanders con 18 punti in 26′ (3 su 6 da due punti, 4 su 5 da tre punti e 0 su 1 ai tiri liberi; David Logan oggi s’è fermato a 11 punti, Shane Lawal e Kenneth Kadji a 10.
Nella Grissin Bon, 20 punti per Darius Lavrinovic (7 su 11 da due punti, 1 su 6 da tre punti e 3 su 5 ai tiri liberi; 17 per Ojars Silins (5 su 6 da due punti 2 su 6 da tre punti e 1 su 1 ai tiri liberi; 16 per Andrea Polonara (4 su 5 da due punti, 2 su 6 da tre punti e 2 su 2 ai tiri liberi); 14 per Andrea Cinciarini (6 su 15 da due punti, 0 su 3 da tre punti e 2 su 3 ai tiri liberi); 10 per Amedeo Della Valle.
Nella Grissin Bon è tornato in campo per 4 minuti il grande ex Drake Diener che, reduce da un infortunio, non ha inciso sulla partita (un solo tiro da due sbagliato e una palla persa).
La Dinamo è riuscita a completare la rimonta dopo le due nette sconfitte iniziali subite a Reggio Emilia e la serie è nuovamente in parità: 2 a 2. Lunedì si torna al Palabigi, dove la Dinamo in gara 5 cercherà di centrare l’impresa che potrebbe valere una grossa fetta di scudetto. Sì giocherà alle 20,45, arbitri Paolo Taurano, Saverio Lazzarini ed Enrico Sabetta.