21 December, 2025
HomePosts Tagged "Nicolò Folin"

La 21esima edizione della rassegna “Passaggi d’autore” ai titoli di coda: oggi, a Sant’Antioco, sesta e ultima giornata per il festival all’insegna dei cortometraggi dell’area mediterranea, organizzato nella cittadina del Sud Sardegna dal circolo del cinema “Immagini” con la direzione artistica di Dolores Calabrò e Ado Hasanović.

Il pomeriggio si apre alle 16.30 con uno dei momenti più significativi di Passaggi d’Autore: la premiazione del miglior cortometraggio della sezione principale del festival, quella all’insegna di Intrecci mediterranei, da parte della Giuria Giovani composta dagli studenti e studentesse universitari che nei giorni precedenti hanno seguito il laboratorio Critica il Corto curato da Francesco Crispino. Sono ventidue i film brevi proposti durante il festival nell’arco di quattro serie di proiezioni: “De sucre”, di Clàudia Cedó (Spagna, 2024, 25′), “Domenica sera”, di Matteo Tortone (Italia, 2024, 16′), “A passing day”, di Rasha Shahin (Egitto/Siria, 2024, 24′), “Bratiska”, di Gregorio Mattiocco (Italia, 2025, 17′), “Les bottes de la nuit”, di Pierre-Luc Granjon (Francia, 2024, 12′), “Border”, di Roni Bahat (Israele, 2024, 20′), “Mua besoj më shpëtoj portreti” (“I believe the portrait saved me”), di Alban Muja (Kosovo/Olanda, 2025, 10′), Sous les ruines”, di Nadhir Bouslama (Francia, 2025, 26′), “Marcello”, di Maurizio Lombardi (Italia, 2024, 20′), “The Wedding Of The Pir’s”, di Yalçın Çiftçi (Turchia, 2025, 20′), “The Flowers Stand Silently, Witnessing”, di Theo Panagopoulos (Palestina/Scozia, 2024, 17′), “Lo sguardo basso delle bambine”, di Astrid Ardenti (Italia, 2025, 7′), L’mina”, di Randa Maroufi (Marocco, 2025, 26′), “Kushta Mayn – La mia Costantinopoli”, di Nicolò Folin (Italia, 2025, 20′), “Arguments in favor of love”, di Gabriel Abrantes (Portogallo, 2025, 9′), “Common pear”, di Gregor Božić (Slovenia, 2025, 15′), “I’m glad you’re dead now”, di Tawfeek Barhom (Palestina/Grecia/Francia, 2025, 13′), “Noi”, di Neritan Zinxhiria (Grecia, 2025, 15′), “Furia”, di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat (Spagna, 2025, 19′), “My brother, my brother”, di Abdelrahman e Saad Dnewar (Egitto/Germania/Francia, 2025, 15′), “Coyotes”, di Said Zagha (Palestina/Francia/Giordania/UK, 2025, 20′), e “Un cane miagola, un gatto abbaia” (Italia, 2025, 18′), di Alessandro Prato.

Infine, alle 18.00, il film che chiude la fitta sei giorni di visioni a Sant’Antioco: “Nino” (Francia, 2025, 96′), opera prima della regista francese Pauline Loquès (che interverrà in collegamento video), con Théodore Pellerin nel ruolo del protagonista, un giovane al quale è stato diagnosticato un cancro alla gola alla vigilia del suo ventinovesimo compleanno. Il film è stato presentato quest’anno nella sezione Settimana della critica del Festival di Cannes 2025, dove Pellerin ha vinto il Louis Roederer Foundation Rising Star Award, il premio annuale assegnato a un attore o a un’attrice emergente.

Si è conclusa ieri a Carloforte la diciottesima edizione di Creuza de Mà – Musica per Cinema, festival ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu. Un’edizione importante, che anche quest’anno ha unito appassionati di musica e cinema in un contesto suggestivo e unico, con un programma ricco di eventi, proiezioni e concerti che hanno saputo emozionare il pubblico che ha aderito con grande entusiasmo e partecipazione.
Sei giorni di festival che hanno raccontato una vera e propria commistione e sinergia tra le arti, anche grazie alle esperienze dei tanti ospiti presenti al festival. Speciale la partecipazione di Margherita Vicario e Michele Riondino, che con i loro debutti alla regia hanno segnato questa stagione cinematografica ottenendo incredibili successi, e che hanno portato a Carloforte anche la loro musica: Margherita Vicario ha regalato al festival, infatti, un’esibizione live a sorpresa di Aria, brano tratto dalla colonna sonora del suo film Gloria!, mentre Michele Riondino ha infiammato il sabato del festival con un concerto insieme alla sua band Revolving Bridge.
Ma sono tanti altri gli ospiti che hanno condiviso il loro talento e la loro passione per l’arte cinematografica e musicale, con proiezioni, live e incontri: Gnu Quartet, quartetto d’archi ligure che vanta collaborazioni in tante colonne sonore, che ha reso indimenticabile l’esperienza del concerto al tramonto nell’anfiteatro naturale delle Ciasette; Arrogalla, artista e musicista eclettico, che ha regalato un live tutto da ballare; Luca Micheli e Marco Villa di Chora Media per un incontro sull’universo podcast dal punto di vista dei contenuti, della musica e del sound design; i compositori e musicisti Pivio, Riccardo Giagni, Michele Braga, Max Viale, Pasquale Catalano, Lorenzo Tomio;  la produttrice Francesca Cima; la montatrice Annalisa Forgione e la sound editor Daniela Bassani.
Speciale è stata anche la chiusura del festival, nel cuore di Carloforte in Piazza della Repubblica, con il concerto della Banda Musicale di Carloforte che si è esibita in brani tratti da colonne sonore cinematografiche, su partiture inedite arrangiate da Aldo De Scalzi e Pasquale Catalano.
Il festival ha poi omaggiato i giovani talenti con le proiezioni dei cortometraggi degli allievi diplomati Centro Sperimentale di Cinematografia, musicati nell’ambito del progetto CAMPUS 2022/23, oltre che con l’assegnazione del Premio Giovani Compositori musica per cinema ad honorem ad Alessandro Speranza, giovane compositore prematuramente scomparso, assegnato a In Spirito, diretto da Nicolò Folin e musicato da Lorenzo Barcella, e la proiezione del corto made in Sardinia Galanzieri di Alberto Diana.