28 March, 2024
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Cagliari, una grande occasione mancata a Lecce, da 2 a 0 a 2 a 2 negli ultimi caotici minuti. Un risultato che lascia un grande rammarico, considerato che con i 3 punti oggi il Cagliari sarebbe al terzo posto insieme alla Lazio, anziché al quarto con l’altra squadra capitolina, la Roma.

Il Cagliari non ha giocato sicuramente la sua miglior partita, su un terreno di gioco ancora pesantissimo dopo il rinvio di ieri, appesantitosi notevolmente sotto la pioggia caduta soprattutto durante il secondo tempo, ma nonostante tutto era riuscito a portarsi in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo con un calcio di rigore trasformato da Joao Pedro (al settimo goal stagionale) e, dopo essere riuscito a neutralizzare tutti i tentativi di un buon Lecce, al 22′ della ripresa aveva anche raddoppiato con un altro strepitoso goal di Radja Nainggolan. Sembrava tutto deciso, per un’altra vittoria esterna, con l’11° risultato utile consecutivo e la conferma dell’imbattibilità esterna e invece…

Nel finale è accaduto di tutto: a 9′ dal 90′, un fallo di mano commesso in area da Fabrizio Cacciatore per evitare il goal su un colpo di testa di Andrea La Mantia, sugli sviluppi di un’azione avviata dall’ex Diego Farias, sulla cui conclusione Robin Olsen ha respinto come ha potuto, è stato punito con il calcio di rigore ed il cartellino rosso. Gianluca Lapadula ha trasformato il penalty e s’è scontrato con Robin Olsen nella fase di recupero del pallone, l’arbitro ha espulso entrambi e le squadre sono rimaste 10 contro 9 per i minuti finali. Rolando Maran ha inserito il portiere di riserva Rafael al posto di Radja Nainggolan e Federico Mattiello per Marko Rog, Fabio Liverani ha mandato in campo Edgaras Dubickas al posto di Andrea Rispoli.

L’arbitro ha assegnato 7’ di recupero ed il Lecce s’è lanciato all’assalto con l’uomo in più, trovando subito il pareggio:  servizio in area dell’ex Panagiōtīs Tachtsidīs per Marco Calderoni, il cui gran destro ha superato imparabilmente Rafael (seconda impresa per il 30enne attaccante del Lecce dopo quella centrata a San Siro, per il 2 a 2 contro il Milan).

Negli ultimi minuti di recupero il Lecce ha cercato addirittura il goal della vittoria, ma il Cagliari ha stretto i denti, in chiara difficoltà per l’inferiorità numerica, ed ha salvato almeno il pareggio dopo aver accarezzato la vittoria fino a 7′ dal 90′.

«C’è tanta rabbia perché a pochi minuti dalla fine conducevamo 2-0 – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Nel giro di un minuto si è complicato tutto, anche per colpa nostra: ci siamo trovati a gestire una doppia inferiorità numerica. Ci deve servire di lezione perché non dobbiamo commettere certe ingenuità. Peccato però alla fine mi tengo un punto su un campo difficile e in quel finale caotico c’era addirittura il rischio di non portare a casa nulla. Allunghiamo la serie positiva a dodici risultati utili.»

«Forse non siamo stati incisivi come in altre partite – ha aggiunto Rolando Maran -. I motivi possono essere molteplici: potevamo fare meglio, ma teniamo presente la bravura del Lecce, le condizioni del campo, la vigilia complicata. Non sono alibi, ma semplici considerazioni. Il Lecce ha scavalcato spesso il centrocampo per non permetterci di pressare. L’episodio del rigore ha scombussolato tutto; prima abbiamo subito gli attacchi degli avversari però ogni volta che ripartivamo ci facevamo pericolosi – ha concluso Rolando Maran -. Su una di queste azioni Joao Pedro è scivolato al momento di rientrare sul difensore, altrimenti avremmo potuto segnare il terzo gol.»

Radja Nainggolan, un’altra prestazione maiuscola, un altro goal straordinario.

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Uno splendido Cagliari ha travolto al Sant’Elia il Chievo con un “roboante” 4 a 0 (3 a 0 al termine del primo tempo), agganciandolo in classifica al 12° posto. Massimo Rastelli aveva chiesto ai suoi ragazzi una reazione d’orgoglio dopo l’amara sconfitta casalinga subita sei giorni fa con il Torino e la risposta della squadra è stata straordinaria in tutti i suoi elementi, ad iniziare da Bartosz Salamon ed Alessandro Deiola, mandati in campo dal 1′. Al quarto d’ora la partita era in pratica già chiusa, con i goal realizzati da Marco Borriello (al quindicesimo goal in campionato!) dopo una respinta del portiere Andrea Seculin su conclusione di Panagiotis Tachtsidis e Marco Sau con una serie di finte che hanno messo fuori causa il portiere, i gemelli del goal rossoblu, nel giro di 4 minuti. Il Chievo, in campo in formazione ampiamente rimaneggiata (ben otto le assenze), ha cercato di reagire, andando vicino al goal che avrebbe potuto riaprire la partita al 19′ con Riccardo Meggiorini che ha colpito un palo dopo una deviazione di Rafael (pochi minuti dopo l’attaccante veneto è stato costretto a lasciare il campo per un infortunio), ma il Cagliari ha continuato a macinare gioco e a dare spettacolo e al 40′ è andato ancora in goal con Joao Pedro che ha fissato il risultato all’intervallo sul 3 a 0!

La ripresa, com’era prevedibile, ha avuto poca storia. Ma nel finale il Cagliari ha trovato il modo di confezionare anche il quarto goal, con Joao Pedro, pronto ad approfittare di una situazione favorevole nell’area veneta, dopo una bella azione personale di Diego Farias, il cui tiro è stato respinto dal portiere Andrea Seculin, e a scaraventare la sfera sotto la traversa approfittando di un grave errore difensore sloveno Boštjan Cesar. Qualche minuto prima, lo stesso Joao Pedro era andato vicinissimo al goal, negatogli dal portiere. Nei minuti finali Massimo Rastelli ha mandato in campo Roberto Colombo al posto di Rafael, giusto riconoscimento per un atleta esemplare che a 41 anni è arrivato alla fine della sua carriera.

«Era una ghiotta occasione per tornare a vincere e passare una Pasqua serena – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Il primo tempo è stato spettacolare per qualità e fantasia di gioco. Abbiamo corso dei rischi, ma è stato bravissimo Rafael ad intervenire con ottime parate. Restare con la porta inviolata ha permesso di mantenere positività ed ottimismo e così abbiamo chiuso la gara.»

Joao Pedro.

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Il Cagliari ha rimontato un goal al Palermo, si è imposto per 3 a 1 (è la terza vittoria esterna stagionale) ed è salito al 13° posto in classifica, scavalcando il Bologna. Protagonista del successo è stata tutta la squadra ma una nota di particolare la meritano il centrocampista moldavo Artur Ionita, autore di una doppietta (non segnava da un anno, sono i suoi primi gol con la maglia del Cagliari), e Marco Borriello, autore del 13° goal personale in campionato di questa sua eccezionale stagione.

Massimo Rastelli ha confermato inizialmente per dieci undicesimi la squadra schierata contro la Lazio, unica eccezione l’infortunato Daniele Dessena rimpiazzato da Marco Borriello al centro dell’attacco con alle spalle Joao Pedro e Marco Sau. Il Cagliari è partito bene ma è stato poi il Palermo a creare le migliori occasioni e a passare in vantaggio al 26′, con un’azione avviata da un calcio d’angolo di Trajkovski, tocco di testa di Chochev e deviazione vincente di Gonzalez all’altezza del secondo palo con un colpo di ginocchio. La posizione del difensore costaricano era irregolare, ma né l’arbitro né il guardalinee hanno rilevato il fuorigioco ed il goal è stato convalidato.

La reazione del Cagliari è stata immediata e su un’invenzione di Panagiotis Tachtsidis, Marco Sau si è trovato davanti al portiere, ma la sua conclusione è stata respinta dal portiere rosanero Fulignati. Nel finale del tempo, il Palermo ha sfiorato il raddoppio, con Rafael bravo a negarlo a Chochev su un colpo di testa da favorevolissima posizione.

Nella ripresa il Cagliari ha preso subito in mano le redini del gioco e la partita è cambiata radicalmente. Il pareggio è arrivato già al 3′, su angolo dalla sinistra di Tachtsidis, autore Ionita, bravo a prendere il tempo a Chochev e a deviare di testa in torsione, nell’angolo opposto. Il goal ha esaltato il Cagliari, mentre il Palermo ha accusato pesantemente il colpo e non ha saputo più reagire.

Al 10’ il 22enne portiere del Palermo Andrea Fulignati ha sventato con un pizzico di fortuna un tentativo di Marco Borriello e, subito dopo, lo stesso Marco Borriello ha sfiorato il goal con un colpo di testa.

Di lì a poco, al 57’, è arrivato il secondo goal del Cagliari, autore Marco Borriello, bravo a districarsi in area tra un nugolo di avversari e a battere Fulignati. Il goal del vantaggio non ha appagato il Cagliari che ha continuato ad attaccare, contro un Palermo ormai rassegnato.

Ci ha provato prima Marco Borriello, con il suo tiro deviato in angolo, poi il portiere del Palermo Fulignati si è salvato su un tiro scagliato da fuori area da Panagiotis Tachtsidis.

A quattro minuti dalla fine, Massimo Rastelli ha gettato nella mischia il giovane attaccante nord-coreano Han Kwang-Son al posto di Sau e all’88’ è arrivato il terzo goal rossoblu, autore ancora Ionita, servito da Tachtsidis.

«Siamo partiti un po’ sotto tono, poco aggressivi e preoccupati anche nelle giocate più semplici – ha commentato Massimo Rastelli -. Ci ha sorpresi l’atteggiamento tattico del Palermo, che si è posizionato a 3 dietro. I rosanero hanno preso coraggio e ci impensierivano soprattutto sugli esterni: Rispoli e Pezzella andavano al cross con troppa facilità. Andati in svantaggio, c’è stata la reazione con la grande occasione di Sau e nella ripresa è tornata in campo un’altra squadra, che ha fortemente voluto prima raddrizzare la gara e poi vincerla sulle ali dell’entusiasmo. Il Palermo ha pagato il contraccolpo psicologico e siamo riusciti a chiuderla senza rischiare, se non qualcosina sulle palle inattive.»

 

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Arriva l’Inter, il Cagliari cerca l’impresa al Sant’Elia per bissare quella compiuta nel girone d’andata a San Siro. I rossoblu hanno il morale alto, per i due risultati positivi centrati nelle ultime due trasferte consecutive, 4 punti tra Genova con la Sampdoria e Crotone e, soprattutto, per il 12° posto e i 31 punti in classifica che rappresentano la certezza ormai quasi matematica della salvezza, quando alla conclusione del campionato, con quella odierna, mancano ancora 12 partite..

Quella odierna con la squadra di Stefano Pioli è la prima di un trittico di partite particolarmente impegnative che evoca ricordi contrastanti. A Milano, infatti, come già sottolineato, il Cagliari si impose sull’Inter per 2 a 1 ma andò poi incontro a due pesanti sconfitte, prima in casa con la Fiorentina, 3 a 5, poi a Roma con la Lazio, 1 a 4.

Quella compiuta il 16 ottobre a Milano sull’Inter allora allenata da Frank De Boer fu la prima vittoria esterna (la seconda risale a domenica scorsa a Crotone). Rispetto alla gara d’andata, con l’arrivo in panchina di Stefano Pioli, l’Inter è profondamente cambiata ed ha letteralmente svoltato, risalendo prepotentemente la classifica. Oggi il tecnico nerazzurro non potrà disporre di Marcelo Brozović e João Mário, entrambi infortunati.

Massimo Rastelli ritrova Diego Farias, destinato a comporre con Marco Borriello, Marco Sau e Victor Ibarbo un quartetto d’eccezione che non sfigurerebbe in nessuna compagine di serie A. Rientra anche Panagiotis Tachtsidis, reduce da una squalifica e Simone Padoin ha ritrovato la piena efficienza fisica. Sono ancora indisponibili solo Luca Ceppitelli, Paolo Faragò e Federico Melchiorri, sono al palo.

Fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Giallatini e Peretti, quarto uomo Tasso, addizionale 1 Mazzoleni, addizionale 2 Mariani.

Bruno Eduardo Regufe Alves.

 

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Il Cagliari ha centrato ieri pomeriggio la seconda vittoria consecutiva, mettendo il Crotone ko al Sant’Elia: 2 a 1. La vittoria è maturata con una prova convincente, prima per la qualità del gioco e nel finale per il carattere, quando la squadra calabrese ha dimezzato lo svantaggio scaturito con i goal di Davide Di Gennaro e Simone Padoin ed ha tentato con la forza della disperazione di riagganciare il pareggio. La squadra di Massimo Rastelli ha confermato di essere molto competitiva al Sant’Elia (da dove sono uscite sconfitte, nell’ordine, Atalanta, Sampdoria e Crotone, tre dirette concorrenti nella lotta per la salvezza), anche a dispetto della sfortuna e delle numerose assenze, da quelle di Diego Farias e Artur Ionita a quelle più recenti di Marco Storari e Joao Pedro.

Tutti i giocatori impiegati dal tecnico si sono espressi sopra la sufficienza, con note di merito speciali per gli uomini del centrocampo, da Davide Di Gennaro, autore dello splendido goal che ha sbloccato il risultato nel finale del primo tempo, a Panagiotis Tachtsidis e Simone Paodin, e ancora ai difensori Nicola Murru e Luca Ceppitelli.

Il campionato ora si ferma, per la seconda sosta riservata alla Nazionale di Giampiero Ventura. Alla ripresa, il 16 ottobre, i rossoblu renderanno visita all’Inter, al Giuseppe Mezza di Milano.

Massimo Rastelli 2 bis