13 December, 2025
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Dopo le dimissioni di sette consiglieri, tre dei quali di maggioranza, e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, a Sant’Anna Arresi non si parla d’altro. Ieri abbiamo registrato gli interventi del sindaco Teresa Pintus e dell’ex sindaco Paolo Luigi Dessì, entrambi durissimi nei confronti delle tre consigliere di maggioranza dimissionarie, gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni, e la replica di quest’ultima, altrettanto dura.

Oggi, sull’accaduto, interviene Maddalena Garau, assessora con deleghe al Servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, alle Politiche ambientali, all’Agricoltura, alla Pesca e all’Allevamento, con una lettera aperta ai cittadini, dalla quale emerge uno stato di grande sofferenza per una vicenda nella quale ha ricevuto minacce, nella forma di una lettera anonima recapitatale il giorno di Natale, nella quale è stata invitata a dimettersi. «Da allora e fino ad oggi ho vissuto un periodo molto difficile, nel quale mi sono sentita umanamente e politicamente isolata.»

Di seguito, come abbiamo fatti ieri con gli interventi di Teresa Pintus, Paolo Luigi Dessì ed Emanuela Pilloni, pubblichiamo il testo integrale della lettera aperta ai cittadini.

LETTERA APERTA AI CITTADINI

Innanzitutto, vorrei comunicare che ho sempre creduto nello sviluppo del mio paese anche assumendomi la responsabilità di votare sia in consiglio comunale che in giunta tutte le deliberazioni che sono state proposte. Tutte!!! Anche quelle che non mi convincevano completamente, fidandomi di chi aveva più esperienza di me.

Ho ritenuto di far valere la mia contrarietà alla proposta di cambio di destinazione d’uso di una struttura esistente d’uso da commerciale a turistico ricettivo, perché nutrivo e nutro tuttora forti dubbi circa la legittimità della proposta.

Ho ricevuto diverse pressioni tese a farmi cambiare posizione, in quanto – mi veniva detto – che così facendo non favorivo lo sviluppo del territorio e che per stare in un gruppo avrei dovuto avere le medesime idee degli altri.

In realtà, io credo nello sviluppo del territorio ma credo altresì che lo sviluppo debba essere rispettoso delle leggi.

La legalità è per me un elemento imprescindibile.

Nei mesi scorsi – forse per questo mio modo di pensare – qualcuno ha ritenuto di minacciare me e la mia famiglia, invitandomi a dimettermi con una lettera anonima.

Da allora e fino ad oggi, ho vissuto un periodo molto difficile, nel quale mi sono sentita umanamente e politicamente isolata.

Nei giorni scorsi, ho manifestato per la terza volta i miei dubbi circa la legittimità della proposta di delibera citata e, per tutta risposta mi è stato detto che – se non fossi stata d’accordo – sarei potuta restare a casa.

Dopo una profonda riflessione, mi sono convinta che non si potesse più amministrare serenamente il paese ed ho ritenuto giusto mettere fine a questa esperienza politica.

Voglio comunicare apertamente ai miei cittadini per quali ragioni non ritenevo legittima la proposta che tutti conosciamo.

Contrariamente a quanto si dice, non soffro di nessun personalismo, né invidie o cose di questo genere!!!

Ecco i motivi della mia contrarietà:

L’intervento edilizio proposto al Consiglio per la deroga – secondo quanto risulta dal progetto – proponeva la trasformazione di una struttura commerciale in una struttura turistica ricettiva (hotel) con richiesta di:

a) Cambio della destinazione d’uso da residenziale-commerciale a turistico-ricettiva

b) ampliamento dei volumi (da 862,66 a 2.446,56 totale 3.306,22)

c) aumento superficie coperta rispetto alla struttura originaria (da 535,33 a 1.200,00)

L’intervento, ai sensi dell’Articolo 3 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380

(Testo unico dell’Edilizia) secondo me deve essere considerato una ristrutturazione edilizia.

Infatti, l’articolo 3 in questione alla lettera d) recita:

Sono “interventi di ristrutturazione edilizia,” gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente

E’ sufficiente osservare il progetto per concludere che si tratta di una ristrutturazione edilizia avente ad oggetto la “trasformazione di una struttura commerciale in una struttura turistica ricettiva (hotel) parzialmente diversa dall’organismo edilizio precedente”.

La materia della deroga proposta al Consiglio è regolata dall’articolo 14 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380, il quale recita, al 1° comma:

Il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale, nel rispetto comunque delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 (ora decreto legislativo n. 42 del 2004 – n.d.r.) e delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia.

Il comma 1-bis del medesimo articolo recita:

1-bis. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d’uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l’interesse pubblico, A CONDIZIONE -PERO’- CHE IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D’USO NON COMPORTI UN AUMENTO DELLA SUPERFICIE COPERTA

Rispetto a quella prima dell’intervento di ristrutturazione, nel caso che ci occupa, come risulta dalla stessa proposta di delibera, l’intervento proposto prevedeva una ristrutturazione edilizia tesa ad ottenere una deroga sulla destinazione d’uso

Con aumento – però – della superficie coperta – rispetto a quella originaria – che passava da 535,33 di superficie coperta a 1.200,00

Pertanto, l’intervento proposto, quand’anche fosse conforme all’articolo 11, comma 11°, della Legge Regionale N° 23/1985, come asserito dal legale dell’amministrazione, a mio modo di vedere risulta però in contrasto con l’articolo 14, comma 1-bis del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380, il quale come abbiamo visto pone come condizione per il rilascio della deroga della destinazione d’uso nel caso di ristrutturazione edilizia il non aumento della superficie coperta” che – invece – abbiamo visto c’è (da 535,33 a 1.200,00)!!!

Dunque, io sono a favore dello sviluppo turistico del nostro Comune, a una sola condizione che lo sviluppo sia perseguito attraverso il rispetto delle norme.

A me pare, invece, che la proposta avanzata al Consiglio fosse in evidente contrasto con l’articolo 14, comma 1-bis del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380.

Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno consentito di amministrare il nostro paese con trasparenza ed onestà e che mi hanno offerto la loro disinteressata solidarietà in questi giorni difficili.

Un ultimo ringraziamento va ai dipendenti comunali che con me hanno collaborato in questi anni, aiutandomi a superare innumerevoli problemi quotidiani riguardanti il mio paese.

Maddalena Garau

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Sull’interruzione traumatica della consiliatura del comune di Sant’Anna Arresi provocata dalle dimissioni di sette consiglieri su dodici (tra i quali tre di maggioranza), è intervenuto con un post su facebook anche il consigliere regionale del gruppo misto Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi per ben tre mandati consecutivi, reduce dalla campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Teulada, durissimo nei confronti delle tre consigliere di maggioranza che hanno rassegnato le dimissioni.

Paolo Luigi Dessì ha scritto testualmente:

«Personalmente:

  • credo e sono convinto che non esistono motivazioni che possono giustificare le dimissioni con il solo scopo di far cadere un Consiglio comunale.
  • credo si sia perso il senso di responsabilità che dovrebbe avere un consigliere eletto.
  • credo che il Consiglio sia sacro, l’unico luogo dove discutere le questioni riguardanti la comunità, anche quelle difficili e con diversità di opinioni.
  • questo atto irresponsabile, il nostro paese non lo meritava.
  • altre volte ci siamo trovati a dover discutere in Consiglio e in assemblee pubbliche questioni anche con maggiore rilevanza mediatica, con scontri politici forti, ma sempre con grande senso di responsabilità di tutti e sempre con la massima trasparenza e informazioni veicolate senza interpretazione.
  • una decisione simile avrebbe almeno dovuto avere una riflessione con chi vi ha eletto, si chiama rispetto, quel rispetto che andavate cercando negli altri.
  • questo è un atto che ci riporta ai muretti a secco, una vera imboscata da vigliacchi, senza avere il coraggio delle proprie azioni.
  • sicuramente ci sarebbero molte altre riflessioni da fare e si faranno, vuoi per informare e chiarire, vuoi per rispetto e dovere con i cittadini, ma sicuramente per rispondere ai denigratori seriali che stanno già dando sfogo ai loro fallimenti politici.
  • credo ci sia poco da andarne fieri, avete ferito un intero paese nel momento più difficile è vulnerabile.
  • mi sento profondamente offeso, Siete riusciti a scrivere la pagina più buia del nostro paese. Vergogna!!!»

 

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Fine anticipata per la consiliatura del comune di Sant’Anna Arresi. Si sono dimessi tre consiglieri di maggioranza (gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni) e i quattro consiglieri di minoranza (Loretta Atzori, Elisabetta Rossu, Adriana Lobina e Maurizio Antonio Podda), sui dodici consiglieri che compongono il Consiglio comunale. Le dimissioni sono state protocollate a mezzogiorno, a poche ore dalla riunione del Consiglio comunale che avrebbe dovuto affrontare la proposta di cambio della destinazione d’uso (art. 1 comma 11 L.R. 23/1985) ed il permesso di costruire in deroga (ex art. 14 DPR 380/2001) necessari per la trasformazione di una struttura commerciale in struttura turistico ricettiva (hotel) presentata dalla ditta Costa Sud Vacanze srl a Porto Pino.

Il punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio di questa sera (fissata in prima convocazione alle 17.30, con eventuale seconda convocazione giovedì 14 giugno a mezzogiorno), era stato già al centro dello scontro in seno alla maggioranza, il 24 novembre dello scorso anno, quando le due assessore e la terza consigliera di maggioranza che oggi si sono dimesse con i quattro consiglieri di minoranza, avevano esternato la loro contrarietà alla proposta di deliberazione, provocando il rinvio della stessa. Ora, a distanza di oltre sei mesi, il sindaco Teresa Pintus e gli altri componenti della maggioranza, nonostante i problemi con le tre colleghe di maggioranza non fossero stati superati, hanno deciso di ripresentare, comunque, la proposta di deliberazione all’esame del Consiglio comunale e si è giunti alla rottura definitiva, con le dimissioni di sette consiglieri e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.

Le tre consigliere di maggioranza dimissionarie, hanno così motivato la decisione di rassegnare le dimissioni e, conseguentemente, di arrivare allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale: «Visti e considerati i diversi problemi dovuti all’incapacità di dare delle risposte condivise, non ci sono più le condizioni politiche per mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale.»

La consiliatura finisce a poco più di tre anni dalle elezioni che il 31 maggio 2015 portarono all’elezione a sindaco di Teresa Pintus, oggi 43 anni, candidata della lista civica “Giorno Nuovo”, con 707 voti, il 39,94%, e di 8 consiglieri di maggioranza: Daniela Farci, Fabio Diana, Maddalena Garau, Ambrosiano Pintus, Roberto Dessì, Gabriela Caschili, Emanuela Pilloni e Patrizia Emanuela Costa. Teresa Pintus nella precedente consiliatura era stata vicesindaco della Giunta guidata da Paolo Luigi Dessì. Al secondo posto si classificò – come cinque anni prima – Gigi Ballocco, candidato della lista civica “Sant’Anna Costa Arresi”, con 606 voti, pari al 34,23%, poi dimessosi, come anche l’altro consigliere eletto Gino Potettu, con l’ingresso in Consiglio di due delle non elette, Loretta Atzori ed Elisabetta Rossu; al terzo posto giunse Adriana Lobina, candidata sindaco della lista civica “Arresinus”, con 457 voti, il 25,81%, che entrò in Consiglio comunale con Maurizio Antonio Podda.

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Daniele Serra (lista civica “Teulada in Testa”) è stato confermato sindaco di Teulada. Battuto con ampio margine il consigliere regionale Paolo Luigi Dessì (lista civica “Teulada Adesso”) con 1.348 voti (57,90% sui votanti) contro 980 (42,09% sui votanti).

Daniele Serra s’è imposto in tutte e cinque le sezioni:

Sezione n° 1: Daniele Serra 319 voti; Paolo Luigi Dessì 242 voti.

Sezione n° 2: Daniele Serra 217 voti; Paolo Luigi Dessì 170 voti.

Sezione n° 3: Daniele Serra 265 voti; Paolo Luigi Dessì 195 voti.

Sezione n° 4: Daniele Serra 318 voti; Paolo Luigi Dessì 288 voti.

Sezione n° 5: Daniele Serra 229 voti; Paolo Luigi Dessì 85 voti.

La lista civica “Teulada in Testa” elegge 8 consiglieri, la lista civica “Teulada Adesso” 4.

Tutte le preferenze dei candidati alla carica di consigliere comunale.

Lista n° 1 “Teulada Adesso”:

Marina Lai 157

Ruggero Cossu 100

Gian Luca Urru 99

Francesca Monni 83

Alessia Madeddu 81

Beniamino Melis 47

Grazia Manca 37

Valeria Garau 37

Nicola Meloni 36

Gianfranco Boi 35

Veronica Mangiamele 32

Silvia Albai 24

Lista n° 2 “Teulada in Testa”:

Alessandro Serafini 201

Francesco Zedda 146

Giacomo Piras 146

Antonio Frongia 103

Gloria Addis 94

Andrea Cinus 88

Massimiliano Arrus 86

Stefano Urru 85

Silvia Selis 78

Giovanni Loi 46

Massimo Ignazio Etzi 51

Emanuela Melis 21

Il nuovo Consiglio comunale.

Sindaco: Daniele Serra.

Maggioranza: Alessandro Serafini, Francesco Zedda, Giacomo Piras, Antonio Frongia, Gloria Addis, Andrea Cinus, Massimiliano Arrus, Stefano Urru.

Minoranza: Paolo Luigi Dessì (candidato sindaco non eletto), Marina Lai, Ruggero Cossu, Gian Luca Urru.

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Daniele Serra (lista civica “Teulada in Testa”) è stato confermato sindaco di Teulada. Battuto con ampio margine il consigliere regionale Paolo Luigi Dessì (lista civica “Teulada Adesso”) con 1.347 voti (56,87% sui votanti) contro 980 (41,35% sui votanti).

Daniele Serra s’è imposto in tutte e cinque le sezioni:

Sezione n° 1: Daniele Serra 319 voti; Paolo Luigi Dessì 242 voti.

Sezione n° 2: Daniele Serra 217 voti; Paolo Luigi Dessì 170 voti.

Sezione n° 3: Daniele Serra 265 voti; Paolo Luigi Dessì 195 voti.

Sezione n° 4: Daniele Serra 318 voti; Paolo Luigi Dessì 288 voti.

Sezione n° 5: Daniele Serra 229 voti; Paolo Luigi Dessì 85 voti.

La lista civica “Teulada in Testa” elegge 8 consiglieri, la lista civica “Teulada Adesso” 4.

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A Teulada alle 12.00 hanno già votato il 26,45% degli aventi diritto, contro il 14,28% del 2013, quando si votava in due giorni, domenica 26 e lunedì 27 maggio.

Ricordiamo che le liste in campo sono due: “Teulada Adesso“, con candidato a sindaco Paolo Luigi Dessì e “Teulada in Testa”, con candidato a sindaco Daniele Serra.

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Seggi aperti dalle 7.00 alle 23.00, in 38 Comuni sardi, per l’elezione dei Sindaci e dei Consigli comunali. Nel Sulcis Iglesiente i Comuni interessati al voto sono tre: Iglesias, Teulada e Fluminimaggiore. A Iglesias i candidati alla carica di sindaco sono 5, le liste 13 per complessivi 287 candidati alla carica di consigliere comunale. I candidati sindaco sono: Federico Garau (Movimento 5 Stelle), Valentina Pistis (Fratelli d’Italia, Cas@ Iglesias, Riformatori Sardi, Iglesias in Comune, Forza Italia), Mauro Usai (Partito Democratico, Rinnova Iglesias con Mauro Usai, Piazza Sella, Il Tuo segno per Iglesias), Carlo Murru (Progetto per Iglesias, Iglesias Risorge), Asmaa Oug (Sinistra Sarda); a Teulada sono due: Paolo Luigi Dessì (Teulada Adesso) e Daniele Serra (Teulada in Testa); due anche a Fluminimaggiore: Marco Corrias (RipensiAmo Flumini), Ferdinando Pellegrini (Tottus impari po Flumini).

Ricordiamo che gli elettori che dovessero aver smarrito la tessera elettorale o anche in caso di esaurimento sulla stessa dei diciotto spazi destinati all’attestazione dell’avvenuta votazione, per poter votare dovranno richiedere un duplicato presso i rispettivi uffici elettorali che resteranno aperti per tutta la giornata.

Alle 12.00 verrà resa nota la prima percentuale dei votanti, alle 19.00 la seconda.

A urne chiuse, alle 23.00, inizierà subito lo spoglio delle schede. A Teulada e Fluminimaggiore i risultati dovrebbero conoscersi rapidamente, nell’arco di un paio d’ore; più lungo lo spoglio a Iglesias, dove i risultati dovrebbero arrivare in piena notte. Nel capoluogo minerario, qualora nessuno dei cinque candidati dovesse superare la soglia del 50%, i due candidati più votati accederebbero al secondo turno di ballottaggio, già prefissato per domenica 24 giugno.

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E’ stata depositata oggi la lista “Teulada Adesso”, guidata dal candidato sindaco Paolo Luigi Dessì, consigliere regionale del gruppo Misto, già sindaco di Sant’Anna Arresi per tre consiliature consecutive, per le elezioni Amministrative del 10 giugno al comune di Teulada.

Di seguito i 12 candidati alla carica di consigliere comunale, tra i quali vi sono due consiglieri uscenti, Marina Lai e Francesca Monni (entrambe candidate a sindaco non elette cinque anni fa, rispettivamente  con la lista “Trasparenza e Rinnovamento” e con la lista “Insieme per Teulada”).

Silvia Albai (1981)

Gian Franco Boi (1957)

Ruggero Cossu (1969)

Valeria Garau (1997)

Marina Lai (1955)

Alessia Madeddu (1996)

Grazia Manca (1951)

Veronica Mangiamele (1980)

Beniamino Melis (1952)

Nicola Meloni (1995)

Francesca Monni (1969)

Gian Luca Urru (1996).

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I problemi del settore pesca in Sardegna sono stati sviscerati questa mattina, nel corso del convegno “Mare, pesca e lavoro: la Sardegna è una grande risorsa”, organizzato dalla UILA Pesca, nel salone del Centro di aggregazione sociale di Sant’Anna Arresi. Molto qualificata la partecipazione: dal sottosegretario di Stato del ministero delle Politiche agricole settore Pesca Giuseppe Castiglione, al capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio e al deputato del Partito democratico Gessica Rostellato (eletta con il Movimento 5 Stelle), componente della commissione Lavoro; dai consiglieri regionali Piero Comandini (Pd), Gianluigi Rubiu (Udc) e Paolo Dessì (Misto), i primi due componenti della commissione Agricoltura, al dottor Antonio Salis della direzione generale dell’Agricoltura della Regione Sardegna, all’ammiraglio Pietro Verna, caporeparto Pesca del ministero delle Politiche agricole; dal segretario nazionale Uila Pietro Pellegrini, a quello regionale Gaia Garau e a quello regionale UILA Pesca Luciano Marica, ed ancora alla segretaria generale Uilapesca Enrica Mammucari. Presenti in sala il comandante della Guardia Costiera di Sant’Antioco tenente di vascello Maria Teresa Ostuni, il dirigente del commissariato di Polizia di Carbonia dott.ssa Gabriella Comi e al nuovo comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia capitano Lucia Dilio.

I lavori sono stati aperti dai saluti del sindaco di Sant’Anna Arresi Teresa Pintus e dalla relazione della segretaria regionale UILA Gaia Garau. Nel corso del dibattito, sono stati toccati tutti i problemi del settore, dalla mancata tutela degli operatori penalizzati dalla presenza di delfini e cormorani che devastano le reti e si cibano del pesce pregiato (per la quale, finalmente, la Regione Sardegna ha deciso di adottare un provvedimento che prevede adeguati indennizzi), al mancato riconoscimento della pesca come lavoro usurante, alle quote tonno che penalizzano la Sardegna dove operano le uniche tonnare fisse e che non prevedono adeguati spazi per la pesca accidentale.

Nel corso dei lavori abbiamo intervistato il sottosegretario Giuseppe Castiglione, il consigliere regionale Piero Comandini ed abbiamo registrato una parte dell’intervento dell’on. Nicodemo Oliverio. Allegati i tre filmati e un ampio album fotografico.