5 October, 2024
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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, hanno incontrato i presidenti dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, e del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna, Giuseppe Casti, per discutere della gestione e del costo di smaltimento dei rifiuti e del gestore del servizio idrico.
Piersandro Scano e Giuseppe Casti hanno manifestato il grave disagio sociale e la tensione istituzionale che la pressione fiscale e tariffaria prodotta dalle politiche di finanza pubblica sta generando nella società sarda. In particolare è stata sottolineata la connessione tra la crisi dei redditi e il clima di tensione e di ostilità verso le istituzioni che va diffondendosi nell’Isola. L’analisi dei problemi e delle relative possibili soluzioni si è concentrata nell’incidenza della Tari e dei conguagli regolatori di Abbanoa.
«Il confronto con ANCI e Cal sui rifiuti, importante e proficuo, si è concluso con l’istituzione di un tavolo congiunto che dovrà elaborare entro trenta giorni una proposta di intervento sulla tariffazione relativa al costo di smaltimento – spiega l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano -. Questo consentirà prima di tutto ai comuni più virtuosi nella raccolta differenziata di ottenere una riduzione dei costi a tutto beneficio dei cittadini.»
Per quanto riguarda i conguagli regolatori di Abbanoa, l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha comunicato che è in corso una importante interlocuzione con Cassa Conguagli e con l’Autorità per l’Energia per ottenere un’anticipazione e una rateizzazione più compatibili con l’attuale situazione economica della Sardegna. «I contatti sono quotidiani – ha assicurato Maninchedda – e comunque la Regione intende definire la questione prima del 30 marzo, data della scadenza delle prime bollette Abbanoa.»
Impianto di trattamento dei rifiuti di Sa Terredda 5 copia

Gli assessori regionali della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu si sono confrontati oggi con i presidenti di Anci e Cal, Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti, insieme a Gianluca Cadeddu e Graziella Pisu del Centro regionale di Programmazione, sui temi legati a programmazione territoriale, programmazione unitaria e fondi comunitari.

Sulla programmazione territoriale, Anci, Cal Sardegna e tutto il partenariato socio-economico regionale saranno regolarmente coinvolti nel dialogo istituzionale con i territori, ed è stata ipotizzata la possibilità di dare continuità a progetti locali già presentati in passato finora rimasti senza copertura finanziaria, purché coerenti con la nuova strategia regionale.

«Sulla programmazione unitaria, abbiamo ribadito l’intenzione della Giunta – peraltro già inserita nella legge finanziaria – di istituire una cabina di regia con tutte le autorità di gestione degli strumenti finanziari della programmazione unitaria 14-20, in modo da garantire il miglior coordinamento possibile ed evitare così che ciascun fondo vada per conto suo», ha spiegato l’assessore Paci. Infine, i fondi comunitari: il direttore del Crp Cadeddu ha spiegato che si sta intervenendo sul documento Po Fesr 2014-2020 sul quale la Commissione Europea ha espresso le sue osservazioni, per migliorare il documento nel suo complesso e in particolare sul Piano di rafforzamento amministrativo.

«Questi incontri sono per noi importanti per individuare insieme al partenariato istituzionale e sociale un metodo che porti a una strategia condivisa nell’azione di governo sul territorio», ha sottolineato il vicepresidente della Regione.

«Abbiamo espresso forte apprezzamento per il metodo imboccato – hanno detto Scano e Casti -. Era appunto la nostra proposta che il confronto avvenga prima delle decisioni e non a cose fatte. Sulla programmazione territoriale abbiamo sottolineato due punti: il primo che i territori abbiano il medesimo accesso agli strumenti e alle risorse con parità di opportunità. Secondo, che la programmazione avvenga attraverso procedure trasparenti e processi di valutazione ancorati a criteri oggettivi e non determinati dalla volontà politica.»

Per quanto invece riguarda il confronto sui fondi europei, i presidenti di Anci e Cal hanno detto «di aver manifestato la preoccupazione del sistema delle autonomie locali per i ritardi accumulati e soprattutto per la severità delle osservazioni rivolte al nostro Fesr dalla commissione europea. Va straordinariamente rafforzata la capacità di programmazione, attuazione e gestione».

«Da ultimo – hanno concluso – abbiamo sottolineato la necessità di un coinvolgimento effettivo del partenariato istituzionale e socio-economico.»

Paci-Pigliaru 2 copia

La Giunta regionale domani siglerà un accordo con gli Enti Locali per il trasferimento di risorse finanziarie destinate a superare le emergenze più volte sottolineate dai Comuni e dalle Province sarde. L’intesa sarà firmata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal presidente dell’#ANCI Sardegna Pier Sandro Scano. 

È quanto emerso dall’incontro, svoltosi oggi ad Abbasanta, al quale hanno partecipato l’assessore al Bilancio Raffaele Paci, i sindaci dell’ANCI e i rappresentanti del #Consiglio delle Autonomie Locali. È in discussione in queste ore un possibile accordo con gli Enti locali che potrà portare benefici finanziari destinati a superare i vincoli del Patto di stabilità. 

«Si tratta di un buon accordo – afferma l’assessore Paci – la Regione ha deciso di condividere con gli Enti locali la metà delle risorse fuori Patto, frutto dell’intesa con lo Stato. Ora si apre una nuova fase del rapporto con i sindaci e i rappresentanti delle Autonomie locali basata sulla comune responsabilità istituzionale.»

Pier Sandro Scano A

Inizia questa mattina alle 10.30, nella sala convegni dell’#Hotel Holiday Inn, a Cagliari, l’assemblea dell’#Anci Sardegna chiamata ad eleggere il nuovo presidente, al posto di Cristiano Erriu, ex sindaco di Santadi, dimessosi da entrambi gli incarichi dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali.

Alla vigilia il favorito è l’ex consigliere regionale Piersandro Scano, attuale sindaco di Villamar, del Partito Democratico. I sindaci aventi diritto al voto sono 374, quanti i comuni associati sui 377 complessivi.

L’assemblea, nel corso della riunione convocata per l’elezione del nuovo presidente, discuterà sul tema “I Comuni sardi tra patto di stabilità e nuovo ordinamento degli enti locali”.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha ribadito stamane, nell’incontro con i sindaci della Sardegna che si è tenuto questa mattina in Consiglio regionale, che «la Regione farà di tutto per ottenere dal Governo l’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità». All’appuntamento si sono presentati circa 120 primi cittadini in fascia tricolore.

Domani a Roma, ha annunciato il presidente della Giunta, ci sarà un altro importante confronto con il Governo per ottenere un innalzamento del tetto di spesa fissato per la Sardegna a 2,4 miliardi di euro, «risorse insufficienti per far fronte alle necessità dell’Isola».

«La nostra regione – ha detto Pigliaru – sta contribuendo al risanamento delle finanze pubbliche: entro giugno arriveranno le proposte per la razionalizzazione della spesa regionale, per la riforma di enti ed agenzie e per rendere più efficiente il funzionamento della macchina amministrativa. Noi faremo la nostra parte ma il Governo deve riconoscere l’anomalia sarda. Siamo l’unica regione per la quale a un aumento delle entrate fiscali non è corrisposta una crescita dei trasferimenti statali.»

Francesco Pigliaru, dopo aver ricordato i primi provvedimenti adottati dall’esecutivo sul fronte degli investimenti, si è detto ottimista sull’esito dell’interlocuzione con il Governo. «Le recenti elezioni europee – ha detto – hanno cambiato il quadro politico. Adesso è il momento di andare oltre l’austerity. Per superare la crisi servono politiche keynesiane».

Il presidente si è inoltre soffermato sul Fondo Unico per gli Enti Locali. «Abbiamo sbloccato 197 milioni di euro a favore dei comuni (circa il 40% della somma stanziata) nei prossimi giorni discuteremo con voi la destinazione di altri 155 milioni. L’obiettivo è quello di incrementare il Fondo con l’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità».

Diversi gli interventi in Aula. Per Emidio Contini, vicepresidente di Anci Sardegna, «senza una revisione del Patto di stabilità, i comuni sono destinati alla paralisi. Non sarà possibile garantire nemmeno i servizi minimi». Per Contini è necessario inoltre escludere dal Patto il Fondo Unico per gli Enti Locali. «I comuni – ha detto – hanno già contribuito pesantemente al risanamento delle casse dello Stato, oltre il livello attuale non si può andare».

Per il sindaco di Cagliari Massimo Zedda «lo Stato non può usare i comuni per salvare se stesso». Zedda ha ricordato gli interventi della sua amministrazione sul fronte del contenimento della spesa. «Noi abbiamo dovuto fare tagli pesanti, lo stesso non hanno fatto Stato e Regione. Recuperare risorse è possibile – secondo Zedda – tagliando gli sprechi dal sottobosco di enti e agenzie».

Il sindaco di Villamar, Pier Sandro Scano, ha invitato tutti i livelli istituzionali a marciare insieme per sciogliere i nodi della finanza regionale e locale. «Solo con un’azione comune – ha detto Scano – riusciremo a superare le difficoltà. Se entro le prossime due settimane non ci saranno risposte da parte del Governo sulla revisione del Patto occorrerà prepararsi a una grande. Il crollo degli investimenti pubblici sta producendo effetti devastanti sul tessuto economico e sociale. La difesa dei nostri diritti – ha concluso Scano – non è una iniziativa per la tutela di interessi particolari, si tratta invece di un’azione utile per noi, per l’Italia e per ottenere un cambiamento anche in Europa».

Giuseppe Casti, presidente del Cal, ha invece invitato la Giunta a recuperare i 50 milioni di euro sottratti al Fondo Unico per gli Enti Locali e a rifinanziare la legge 16. Secondo Casti, sarebbe inoltre necessario provare a ridiscutere con il Governo gli incentivi del “Patto di Stabilità verticale” che hanno consentito in passato ad alcuni comuni di pagare i debiti alle imprese.

Il Capogruppo del Pd Pietro Cocco, a nome della maggioranza di centrosinistra, ha invitato il presidente della Regione ad andare avanti nell’azione di pungolo nei confronti del Governo per ottenere l’allentamento del Patto. «Serve uno sforzo straordinario da parte di tutti per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Il Consiglio farà la sua parte, ha aggiunto Cocco, annunciando per domani l’avvio delle audizioni della Commissione “Autonomia” sul tema delle riforme.

Fuori dal coro l’intervento del capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis che, a nome dell’opposizione, ha segnalato il rischio di un dissesto finanziario per i comuni sardi se non verrà rimpinguato il Fondo Unico, sceso nel 2014 da 578 a 484 milioni di euro. Oltre a contestare il plafond di spesa individuato nella recente delibera di Giunta per i trasferimenti agli Enti Locali, Pittalis ha stigmatizzato la scelta dell’esecutivo di inserire all’interno del Patto le risorse per i comuni. «Una decisione rinunciataria assunta dalla Giunta al tavolo tecnico con la Ragioneria dello Stato. Occorre avere più coraggio – ha concluso Pittalis – anche perché in passato il Governo non ha impugnato la legge regionale che teneva fuori dal Patto le somme del Fondo Unico».

Soddisfazione da parte del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau per l’esito dell’incontro. «Oggi – ha detto Ganau – sono stati presi impegni importanti. Le interlocuzioni con il Governo sono in corso. La Conferenza Regione-Enti Locali  annunciata per i prossimi giorni sarà un momento di ulteriore confronto. Il Consiglio – ha concluso il presidente rivolgendosi ai sindaci – sarà sempre la casa di tutti».