10 May, 2024
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«41 classi, 850 studenti, ma soprattutto, un’offerta formativa unica in tutto il sud della Sardegna, profondamente radicata nell’identità culturale e nella storia urbanistica e artistica della città di Cagliari e del suo hinterland: questo rappresenta il Liceo Artistico di Cagliari.»
Lo sostiene il parlamentare cagliaritano dei Riformatori Pierpaolo Vargiu che, rivolgendo un’interrogazione urgente al Ministro Giannini, sottolinea ancora: «La qualità dell’offerta del LAC, anche nella sua nuova, apprezzatissima sezione musicale, è fortemente messa a rischio dalle continue pellegrinazioni logistiche del Liceo che, spezzettato in più sedi, si allontana sempre più dal centro storico della città e viene ospitato in locali inadatti, privi di laboratori e di supporti didattici, distanti e mal collegati tra loro».
«Il Liceo artistico è patrimonio e ricchezza dell’intera città di Cagliari: la sua sofferenza è dunque un impoverimento della intera comunità cittadina e sarda!», conclude Vargiu, che chiede l’intervento urgente del ministro Giannini e dell’Ufficio Scolastico Regionale per la soluzione definitiva del problema, che individui la sede definitiva, coerente con la vocazione dell’istituto, restituendo identità e qualità al prestigioso Liceo cittadino.

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Questa mattina i Riformatori sardi hanno presentato in Consiglio regionale una proposta di legge che punti sul golf per allungare la stagione estiva. Il testo, primo firmatario Michele Cossa,auspica che in Sardegna vengano realizzati soprattutto campi da 18 buche sui terreni dei privati ma anche su quelli della Regione dati in concessione attraverso un bando a evidenza pubblica. La dotazione finanziaria prevista è di 7,5 milioni di euro/anno per sei anni.

«Il nostro sogno da molto tempo – ha detto Cossa – è fare della Sardegna l’isola dei campi da golf creando un circuito che possa attirare i turisti medio alti nei mesi di “spalla”. Nella scorsa legislatura approvammo la legge dei Riformatori, della quale si occupò particolarmente Franco Meloni, ma questa maggioranza l’ha abrogata con un comma, sbagliando. Oggi scopriamo con piacere che la stessa maggioranza sta rivedendo questa posizione e dunque abbiamo pensato di portare un testo organico di legge nell’agenda politica.»

In Sardegna ci sono quattro campi di 18 buche  (Is Molas, Is Arenas Golf e Country Club, a Narbolia, Tanka Golf Club, a Villasimius) più due campi da nove buche (“Sa Tanca” a Flumini e un campo stagionale a 9 buche a San Teodoro).

I numeri del settore in Europa sono stati illustrati – anche alla presenza dei vertici della rappresentanza sarda della Federazione golf – da Roberto Frongia, presidente del partito: «Sette milioni di giocatori nei paesi dell’Unione europea, 80 nel mondo e circa 100mila in Italia. Un giro di affari in Europa di 50 miliardi di euro. Ma il dato più interessante è rappresentato dalla spesa pro capite: un turista mediamente lascia ogni giorno 53 euro alla terra che lo ospita mente un golfista mediamente spende 90 euro».

Di “sfida culturale” hanno parlato espressamente Pietrino Fois (a lungo consigliere regionale e assessore) e il deputato Pierpaolo Vargiu: «C’è un pezzo di Sardegna, del quale si deve tenere conto, che non capisce questa potenzialità rappresentata dal golf e dai soggiorni negli alberghi e nelle club house del golf. Non si tratta di uno sport solo per miliardari e dunque non ha ragione di essere questa ostilità preconcetta, anche sotto il profilo delle risorse ambientali. Per irrigare un campo da diciotto buche bastano i reflui irrigui di un paese di tremila abitanti».

Per il consigliere regionale Attilio Dedoni e Franco Meloni, protagonista della prima legge sul golf, abrogata all’inizio della legislatura in corso, infine, «questa scalcagnata maggioranza ha perso due anni e mezzo sulla materia e ora vorrebbe tornare a legiferare ripristinando la vecchia norma ma senza le cubature. E’ chiaro che i campi da golf non servono a nulla e nessuno ci va se non sono legati alle strutture ricettive. Ed è anche chiaro che il golf è una potenzialità grandiosa per allungare la stagione, specie in autunno e in inverno, quando i costi dei trasporti verso la nostra isola sono molto inferiori».

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Vecchio ospedale Marino di Cagliari 1 copia

«Non è tanto importante che ieri il TAR Sardegna abbia sancito quello che tutti già sapevano e cioè che la Regione non se la caverà gratis con i titolari della casa di cura che ha i diritti sull’ex Ospedale Marino, quanto piuttosto avere la certezza che la Regione non intenda aggiungere errori ai tanti disastri che ha già combinato in questa vicenda!»  Lo sostiene il deputato dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, commentando l’ultimo capitolo della “never ending story” dell’ex Colonia Dux del Poetto.

«Dal dicembre 2014, quando la Regione dichiarò di voler restituire l’immobile allo sviluppo turistico ed economico della città – aggiunge Pierpaolo Vargiu – sono passati quasi due anni: tutto è fermo e siamo all’ennesimo agosto con il Poetto sfregiato dal rudere fatiscente e inutilizzato.»

«Faccia in fretta dunque la Regione a trovare una transazione che ristori il danno subito dai proprietari della casa di cura – conclude il parlamentare e consigliere comunale – e, sopratutto, faccia in fretta a far partire il nuovo bando per l’assegnazione del bene: Cagliari non ha bisogno del solito scaricabarile di responsabilità, ma ha invece necessità di risolvere il problema dell’ex Ospedale che rischia di restare uno scempio ambientale e un monumento all’incapacità della politica, invece che una risorsa per la città.»

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Cambiano i vertici dei Riformatori sardi: Pietrino Fois (ex assessore regionale dei Lavori pubblici ed ex consigliere regionale) è il nuovo coordinatore regionale, Roberto Frongia (ex assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio) è il nuovo presidente. Sono stati eletti all’unanimità lo scorso 14 luglio dal coordinamento regionale, riunito ad Oristano, alla presenza dei consiglieri regionali Attilio Dedoni, Michele Cossa e Luigi Crisponi e del deputato Pierpaolo Vargiu. Il coordinamento ha ringraziato Michele Cossa per il lavoro svolto alla guida dei Riformatori sardi negli ultimi dieci anni. Un lungo periodo in cui il partito, fondato da Massimo Fantola un quarto di secolo fa, ha raggiunto importanti risultati, tra i quali i dieci referendum di semplificazione burocratica e anti sprechi, votati dai sardi nel 2012. 

Il partito si riorganizza e si rinnova anche partendo da un ufficio di staff composto da giovani che affiancheranno il coordinatore: Marina Adamo, Carla Poddana, Lucia Tidu, Antonio Scampuddu.

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Centrale Enel 1

«Mentre in Sardegna, il dibattito politico sulla metanizzazione dell’Isola e sulle fonti energetiche sembra sempre bloccato all’anno zero, la Corsica va avanti e fa le sue scelte di economia sostenibile». La denuncia arriva dal deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, che diffonde il bando del governo francese, adottato in attuazione della Programmazione pluriennale dell’energia in Corsica dello scorso dicembre, per la costruzione dell’infrastruttura per il GNL e di un ciclo combinato entro il 2023.

«La Corsica – puntualizza Pierpaolo Vargiu –  ha deciso di puntare su un rigassificatore galleggiante (Frsu) alimentato da piccole metaniere. Il ministero dell’Ecologia e delle Sviluppo sostenibile ha infatti pubblicato un bando per la realizzazione – entro il 2023 –  di un terminale galleggiante di stoccaggio e rigassificazione da 40mila mc da ancorare al largo di Lucciana, sulla costa nord-est della Corsica. Il bando riguarda anche al costruzione di una centrale a ciclo combinato a gas da 250 MW che andrà a sostituire quella di Vazzio, attualmente alimentata a olio combustibile.»

«La differenza di speranza futura tra le due Isole è tutta qui – conclude Pierpaolo Vargiu -: mentre la Corsica ha il coraggio delle scelte e prova a risolvere i propri problemi, la Sardegna cincischia in chiacchiere e Comitati del NO e affonda nella peggiore crisi economica e sociale della propria storia.»

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massimo Zedda 2 copia

Si è insediato questo pomeriggio il Consiglio comunale di Cagliari eletto lo scorso 5 giugno. «È un piacere osservare che questa consiliatura, rispetto alla precedente che vedeva tra i banchi soltanto di due donne, presenta invece una loro partecipazione consistente» ha esordito così il rieletto sindaco Massimo Zedda, in una sala gremita da tantissimi cittadini, giornalisti, curiosi ed ex consiglieri.

Massimo Zedda, rieletto al primo turno con il 50,87% dei voti, ha anche annunciato la nuova Giunta, composta da 9 assessori. Come vicesindaco è stata riconfermata Luisa Anna Marras (in passato è stata assessora tecnico del comune di Carbonia, in una delle giunte guidate da Antonangelo Casula), che avrà anche le deleghe alle Politiche della casa e Mobilità. Gli altri sono: Danilo Fadda, assessore al Personale e Affari generali; Paolo Frau, anche lui riconfermato ma con delega alla Cultura e Verde pubblico; Yuri Marcialis allo Sport a cui aggiunge le deleghe alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili; Francesca Ghirra, cede la carica di consigliera per fare l’assessora alla Pianificazione strategica e urbanistica; Claudia Medda sarà assessora alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano; Ferdinando Secchi, consigliere fino a poco tempo fa, diventa assessore alle Politiche sociali e Salute; Giovanni Chessa, rinuncia anche lui alla carica di consigliere per la delega ai Lavori pubblici; a Marzia Cillocu è andata la carica di assessora alle Attività produttive, Turismo e Politiche alle pari opportunità. Rimarranno invece in capo al primo cittadino Polizia Municipale, Bilancio, tributi e Società partecipate e Avvocatura.

A seguito dell’ingresso in Giunta di Francesca Ghirra, Giovanni Chessa e Marzia Cillocu, i consiglieri eletti sono quindi:
– per il Partito democratico, Guido Portoghese, Fabrizio Rodin, Fabrizio Salvatore Marcello, Rita Polo, Benedetta Iannelli, Matteo Lecis Cocco Ortu, Davide Carta, Giorgia Melis, Rosanna Mura e Marco Benucci;
– per Sinistra Ecologia e Libertà, Anna Puddu, Matteo Massa, Alessio Alias ed Andrea Dettori;
– per il Partito Sardo D’Azione, Francesco Stara, Gabriella Deidda, Aurelio Lai e Monia Matta;
– per Sardegna Vera – La Base, Raffaele Bistrussi;
– per Rosso Mori, Filippo Petrucci;
– per il Partito dei Sardi, Roberto Tramaloni;
– per il Movimento 5 Stelle, Pino Calledda e Maria Antonietta Martinez;
– per Massidda Sindaco, Pierluigi Mannino e Antonello Floris più il candidato sindaco Piergiorgio Massidda;
– per Riformatori Sardi, Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius;
– per Fratelli D’Italia, Alessio Mereu;
– per Popolari Sardi per Cagliari, Federico Ibba;
– per Forza Cagliari, Stefano Schirru, Loredana Lai e Alessandro Balletto;
– per Nessun Dorma, Alessandro Sorgia.

Oltre al sindaco Massimo Zedda, i 34 nuovi consiglieri sono così suddivisi: 21 alla maggioranza, 11 alle liste collegate al candidato sindaco Piergiorgio Massidda e 2 al Movimento 5 Stelle. All’unanimità il Consiglio comunale ha votato Guido Portoghese come presidente, mentre a maggioranza sono stati eletti Alessandro Balletto (vicepresidente) e Aurelio Lai (vicepresidente vicario).

«Assieme alla Giunta garantirò un rapporto corretto con tutta l’Assemblea e i consiglieri per lo sviluppo della città e di tutta la comunità cagliaritana», ha assicurato in ultimo Massimo Zedda facendo riferimento anche alle nuove prospettive che si sono aperte con l’istituzione della Città Metropolitana di Cagliari.

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L’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale dei Pensionati di Confartigianato, plaude all’iniziativa del deputato sardo PierPaolo Vargiu, medico ed ex presidente della XII Commissione “Affari Sociali” della Camera, la scorsa settimana fa ha depositato una mozione sulla malattia di Alzheimer e sulle altre sindromi dementigene.

«E’ un segnale politico molto importante – afferma la presidente regionale dell’ANAP Confartigianato Pensionati, Paola Montis – per continuare a combattere una malattia che in Sardegna vede moltiplicare i casi in modo esponenziale». «Siamo molto soddisfatti della mozione -aggiunge la Montis – perché è stata presentata anche a seguito delle interlocuzioni che l’ANAP Sardegna ha avuto con il Parlamentare, dopo la giornata di predizione sulla malattia e dopo la pubblicazione di aprile del nostro report proprio sull’Alzheimer e sulle altre malattie neurodegenerative.»

«Non si deve assolutamente mollare la presa – conclude Paola Montis – anzi, ora è il momento di continuare nella prevenzione e nell’informazione. Presto organizzeremo degli incontri, attraverso i quali la popolazione potrà essere adeguatamente informata.»

In Sardegna le persone che soffrono di Alzheimer o altre demenze senili sono 14mila, l’8,4 per mille della popolazione sarda. La natura di queste malattie le porta a concentrarsi quasi totalmente tra le persone con 65 anni di età: sopra questa fascia, ben 41 persone ogni 1.000 soffrono di queste patologie.

Sono i dati che emergono dal dossier “Alzheimer, demenze senili e invecchiamento della popolazione”, realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato per l’ANAP e l’ANCOS su dati OCSE e ISTAT.

Nella nostra isola negli ultimi 8 anni, la progressione di queste malattie è stata impressionante: si è passati da una incidenza del 4,4 x 1.000 del 2005 all’8,4 x.1.000 del 2013, registrando una crescita di 4 punti.

La media nazionale dice che in Italia i malati sono 560mila, con una incidenza totale del 9,3 x 1.000, di cui 544mila malati sopra i 65 anni di età.

Applicando il tasso di crescita previsto al 2030 del +43% nei paesi del G7 (fonte Alzheimer Disease International 2015) i malati in Italia saranno 800.800 con un ritmo di crescita di 39 nuovi malati al giorno.

Al primo gennaio, la popolazione sarda era composta da 1.663.286 abitanti; il 21,6% ha più di 65 anni (359.003) con una media di 45,3 anni. L’indice di vecchiaia, l’incidenza percentuale degli over 65 sugli under 15) è di 180,7 contro la media italiana di 157,7%  e contro i 242,7 della Liguria, regione più vecchia d’Italia.

L’analisi dell’indice di salute mentale dei sardi (MHi, Mental Health index) degli anziani con 65 anni ed oltre – mediante il quale viene sintetizzata la percezione di ansia, depressione, perdita del controllo comportamentale ed emozionale e benessere psicologico (Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, 2016) – evidenzia una miglior performance degli uomini con un valore di 67,3 contro il 58,4 delle donne.

Nell’arco degli otto anni tra il 2005 e il 2013 lo stato di salute è in lieve miglioramento dello 0,2 generalizzato per uomini e donne (uomini con percentuale immutata 0,0% e donne in calo dello 0,5%). Al livello nazionale, al contrario, lo stato della salute mentale peggiora dello 0,6%.

La malattia di Alzheimer colpisce almeno 5mila persone in Sardegna, con circa 900 nuovi casi annualmente riscontati e destinati ad aumentare con l’aspettativa di vita. E’ la forma più frequente tra le varie forme di deterioramento cognitivo e responsabile di circa il 50-60% delle demenze, e colpisce il 6-8% degli over 65enni e oltre il 30% degli over 80. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni. Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di vene, arterie e apparato cardiocircolatorio in generale e porta, se non curato in tempo, a crisi nelle quali il cuore è l’organo che viene colpito in maniera devastante.

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Ieri l’appello di Pierpaolo Vargiu, candidato a sindaco di Cagliari della coalizione CA_mbia #Cagliari, a Piergiorgio Massidda, candidato a sindaco di una coalizione civica, a fare un passo indietro per unire tutte le forze alternative al centrosinistra e la presentazione di un candidato unitario; oggi la risposta di Piergiorgio Massidda, che riportiamo integralmente.

Caro Pierpaolo, da sempre apprezzo il tuo impegno per la città, ma questa volta non ti capisco. Sei riuscito, come me, a riunire tante persone su un progetto di cambiamento, le hai portate a votare a delle primarie che sono state un bel momento di partecipazione, e adesso che fai?

Come sai e leggi anche noi stiamo coinvolgendo migliaia di persone su un progetto veramente civico, innovativo e inclusivo che superi le gabbie del centrosinistra, centrodestra o cinque stelle e che unisca tutti su un programma di rinascita di Cagliari senza interferenze dei partiti nazionali, che obbligano spesso i propri iscritti a seguire strade diverse da quelle necessarie alla propria comunità.

Per questa scelta coraggiosa tanti di noi vengono oltraggiati e derisi e perciò pagano un alto prezzo per difendere la loro libertà di credere in vie diverse da quelle percorse nel passato.

E tu ora che cosa mi chiedi di fare? Di dire alla nostra gente “ragazzi, è stato bello, abbiamo scherzato!”. Dopo la alleanza del tuo polo civico e parte di Forza Italia dovrei dire loro: “Adesso si torna dai partiti a chiedere loro che cosa si deve fare!”. Andiamo a chiedere ai colonnelli, che hanno perso tutte le ultime battaglie politiche in città, ma soprattutto la credibilità, come battere il centrosinistra?

Mi dispiace Pierpaolo, questo, a parere nostro, non è un passo indietro ma è un’inversione a ‘U’, non è “Cambia Cagliari” ma “Continua Cagliari”, con i partiti romani che ci guarderanno bisticciare come i polli di Renzo. La nostra battaglia non è contro uno o più singoli, foss’anche Zedda. La mia, e quella di tanti amici, è contro un sistema di potere che ha mortificato l’impegno e l’intelligenza dei cagliaritani che, come oggi avviene ancora grazie al Pd, dovevano passare attraverso il partito di governo per essere ascoltati.

Mi dispiace Pierpaolo ma non mi interessa sedermi per discutere di assessorati o di chi sarà il prossimo governatore della Sardegna. Per la prima volta, da decenni, qualsiasi cagliaritano potrà ambire a rappresentare le sue istanze, senza liste predefinite ed amministratori predeterminati dalle segreterie di partito. Ti ricordo che questa si chiama democrazia liberale, quella per la quale io e te ci siamo spesi sin da ragazzi.

Pertanto se le tue proposte non sono, come diciamo a Cagliari con le solite “trasse” e “murighi” dei noti politicanti ma una vera volontà di rispondere alla richiesta di larga parte dei cittadini di far fare un passo indietro alle logiche dei partiti, con segnali indiscutibili di anteposizione degli interessi della nostra comunità, incontriamoci al più presto per unirci.

Ma se tu non condividi questo nostro obiettivo, è meglio che entrambi si segua la nostra strada, io come candidato a sindaco scelto da parte di tanti cittadini provenienti da esperienze politiche diverse (centrodestra, centrosinistra, cinque stelle e identitari), e tu, legittimato da primarie, abbi il coraggio di candidarti senza farti condizionare dagli umori dei colonnelli alleati.

Con amicizia,

Piergiorgio

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Dopo aver raccolto l’adesione del coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci all’appello per l’unità, il candidato sindaco di #CA_mbia  CA_ gliari scrive a Piergiorgio Massidda: «Caro Piergiorgio, le coalizioni civiche stanno svolgendo un ruolo determinante, coinvolgendo tanti cagliaritani prima lontani dal l’impegno diretto, che vogliono generosamente mettersi al servizio della propria comunità per il grande progetto di innovazione e radicale cambiamento per cui ci battiamo. Noi due – che non siamo “nuovi della politica”- abbiamo la responsabilità di portare la “gente nuova” alla guida della città. Non possiamo sprecare l’occasione: la nostra disponibilità a fare un passo indietro, diventa un grande passo avanti per la vittoria delle idee in cui crediamo. Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentate un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».

Qui sotto il testo integrale della lettera.

«Caro Piergiorgio,

Le elezioni di Cagliari sono imminenti e non c’è più tempo da perdere.

La amministrazione che oggi governa la città si è dimostrata totalmente inadeguata.

Non le contestiamo l’incapacità di rifare selciati e di proporre rotatorie.

Le contestiamo l’assoluta assenza di un progetto sulla identità della città, che produca opportunità, cultura d’impresa e nuovi posti di lavoro, che salvino Cagliari dal destino di desertificazione a cui sembra condannata.

Non c’è dubbio che altri cinque anni di questa amministrazione piatta e senza anima sarebbero un disastro per la città.

Le coalizioni che noi guidiamo lo hanno capito.

E hanno fatto un lavoro straordinario e indispensabile, che la politica non era in grado di fare.

Noi siamo entrati nelle case dei cagliaritani, di quelli che non si sono mai occupati di amministrazione e gli abbiamo detto la verità: la politica è esausta, ha perso credibilità. 

Da sola, la politica non ce la fa più: oggi c’è bisogno che tutti i cagliaritani di buona volontà e di capacità “ci mettano la faccia” per contribuire al cambio di marcia che permetta a Cagliari di vivere, senza accontentarsi di sopravvivere.

Stiamo entrambi lavorando come matti, da tempo: grazie all’aiuto dei tanti che stanno al nostro fianco, credo che possiamo essere orgogliosi del messaggio che abbiamo lanciato e dell’entusiasmo che siamo riusciti ad accendere.

Ma ora ci aspetta il passaggio più difficile.

Ciascuno di noi è pronto a servire – da sindaco – la propria comunità: siamo percepiti come guida dai tanti cagliaritani straordinari che abbiamo coinvolto e ci stanno seguendo.

Ma siamo entrambi consapevoli che non possiamo dividere le nostre forze e neppure assumere atteggiamenti sprezzanti verso la parte sana della politica, che sta dimostrando di aver capito il valore aggiunto dell’impegno civico che noi e le nostre coalizioni incarniamo.

Noi non siamo in campo per una battaglia di testimonianza: vogliamo e dobbiamo vincere le elezioni!

E non vogliamo vincere per soddisfare il nostro desiderio di essere personalmente utili a Cagliari, che pure è assolutamente legittimo.

Vogliamo invece che vinca il progetto di cambiamento radicale che è la nostra bandiera, perché abbiamo capito che non è più sufficiente “cambiare le carte in tavola”:

il tavolo “va rovesciato” e Cagliari e i cagliaritani devono prepararsi ad una vera rivoluzione, che ci porti fuori dal circolo vizioso dell’assistenza e della rassegnazione, che ci sta togliendo l’aria per respirare.

Nel lavoro che abbiamo fatto sinora, abbiamo entrambi dimostrato grande generosità e ci siamo appellati ad altrettanta generosità dei cagliaritani “civici” verso la propria comunità.

Ora, spetta a noi due essere generosi sino in fondo!

Dobbiamo essere entrambi disponibili al personale passo indietro che serve per vincere, per unire le nostre forze a quelle di chi crede nel progetto di cambiamento per cui noi ci battiamo.

Ce lo chiede Cagliari, ce lo chiede la città che entrambi amiamo sul serio, ce lo chiedono i tanti cagliaritani che abbiamo coinvolto e coinvolgeremo nel nostro lavoro.

Divisi, rischieremmo di non essere compresi.

Uniti, vinceremo e faremo vincere i cagliaritani.

E – con le maniche rimboccate- partiremo tutti insieme per l’impresa di cambiare la città…..e la Sardegna intera!

Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentare un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».

Pierpaolo Vargiu

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Il deputato Pierpaolo Vargiu ha vinto le elezioni primarie di #CA_mbia Cagliari, con il 58,7% dei voti (1.826 preferenze), contro il 35,2% dell’avvocato Giandomenico Sabiu (1.004) e il 6,1% (187) del funzionario dell’agenzia regionale Laore Piero Aldo Liori. Le primarie hanno registrato una grande l’affluenza alle urne: ben 3.107 elettori si sono recati all’ex Hotel Agip di via Santa Maria Chiara ed hanno fatto la fila prima di votare in uno dei cinque seggi allestiti dai volontari.

«I cagliaritani hanno dato un grande segnale di cambiamento – ha commentato il candidato sindaco Pierpaolo Vargiu – un segnale inequivocabile: ne hanno le tasche piene di un’amministrazione comunale senza idee, senza progetti e senza sogni. Ora c’è bisogno di una grande coalizione alternativa a questa sinistra che vola basso e non ha coraggio: Cagliari città metropolitana deve diventare il motore del riscatto dell’intera Sardegna!»

Da domani per il candidato di #CA_mbia CA_gliari inizia la vera sfida. A sostenerlo, per ora, le sette liste che hanno partecipato alle primarie: Cagliari TTT (tolerance, talent, technology), Cambiavento, Cittadini Italiani, Grande Cagliari, Innovazione, L’Altra Cagliari, Metropolis e Riformatori Sardi.

«Siamo pronti per confrontarci con tutti – ha concluso Pierpaolo Vargiu – non poniamo alcun ostacolo al dialogo con chi, come noi, vuole battere questo centrosinistra fallimentare e un sindaco incapace di dare risposte al grido di dolore di una città a cui mancano opportunità e buste paga!»

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