18 April, 2024
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Tipicità, la manifestazione che unisce l’artigianato di eccellenza con l’agroalimentare a km zero, compie tre anni. E per questo terzo compleanno spegne le candeline alla Passeggiata Coperta del Bastione Saint Remy, a Cagliari. Dal 19 al 23 dicembre l’artigianato e l’agroalimentare saranno protagonisti tra gli archi del bellissimo spazio della Passeggiata. Un luogo della città che riapre al pubblico, dalle ore 10.00 alle 21,30, con ingresso libero e orario continuato, con un evento che offre ai cittadini cagliaritani, ai visitatori e ai turisti la possibilità di conoscere meglio i manufatti di eccellenza, la loro storia, la vera lavorazione, e ancora i prodotti dell’agroalimentare e dell’enogastronomia regionale tipici e di partecipare al contempo ad attività culturali legate alle tradizioni sarde. Le precedenti edizioni di Tipicità sono state organizzate in Manifattura nel Natale 2017 e nella primavera del 2018.

Tipicità 2019 è stata presentata questa mattina durante una conferenza stampa nella sala del Retablo, secondo piano del comune di Cagliari via Roma 145, dal sindaco Paolo Truzzu, l’assessore delle Attività Produttive Alessandro Sorgia, Barbara Fanunza presidente dell’Associazione Imparis e promotrice della manifestazione Tipicità, insieme alla responsabile della comunicazione Daniela Deidda. Ancora, Maria Antonietta Dessi responsabile CNA Artistico e Tradizionale e CNA Alimentare Sardegna, Antonello Piras, presidente del gruppo folklorico di Cagliari “Quartiere Villanova”, ed Alessandra Polo, responsabile di Igers-Sardegna. In occasione della manifestazione si è deciso infatti di realizzare un evento speciale con gli instagramers.

Oltre 50 aziende tra artigiani e produttori. All’evento prenderanno parte circa 50 aziende tra artigiani e produttori. Sono previsti show coking e degustazioni guidate organizzate dal presidio Slow Food e Onav, aperitivi a km Zero, animazione e laboratori creativi per bambini. Una particolare sensibilità verso il sociale caratterizza l’associazione Imparis, per questo motivo all’interno dello spazio espositivo saranno accolte alcune associazioni che operano nel volontariato. Le cinque giornate saranno animate da momenti itineranti di musica tradizionale sarda. Tipicità vuole offrire alla città metropolitana, ai turisti e ai sardi tutti, un ulteriore momento di incontro e relazione nel ritrovato spazio della Passeggiata coperta del Bastione Saint Remy. Si tratta inoltre di una mostra mercato, e sarà quindi anche un’ottima occasione per suggerire idee originali per regali di Natale e souvenir esclusivamente creati in Sardinia.

«L’organizzazione dell’evento nasce da una professionalità maturata sul campo in anni di attività nel settore della promozione locale. L’associazione Imparis – ha sottolineato Barbara Fanunza, presidente di Imparis e promotrice della manifestazione Tipicità – non ha finalità di lucro ma offre ai produttori e agli artigiani sardi l’opportunità di poter promuovere e vendere i propri prodotti.»

All’evento è stato concesso il patrocinio dal Comune di Cagliari e della Regione Sardegna, mentre partner del progetto sono CNA e Confartigianato. Sponsor: Siete Fuentes e Caffè Graffina, entrambe aziende isolane.

Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari. «Sono felicissimo di inaugurare la nuova passeggiata coperta del Bastione di Saint-Remy uno dei luoghi più belli, suggestivi e ricchi di storia di Cagliari. Nei nostri progetti, la Passeggiata coperta è il luogo ideale per iniziative, scambi, mostre, concerti e molto altro ancora. Apriamo con Tipicità, una intelligente rassegna nella quale diamo la possibilità ai nostri cittadini di vedere le migliori e più originali produzioni artigianali e acquistare prodotti buoni e sani, provenienti dai nostri territori

Alessandro Sorgia, assessore della Attività produttive. «Oggi più che mai l’artigianato ha un ruolo centrale nell’economia della Sardegna. Si può e si deve trovare uno sviluppo concreto per il futuro, e questa di tipicità è una iniziativa che può funzionare come apripista per concordare altro di simile con le associazioni di categoria.»

Barbara Fanunza, Barbara Fanunza presidente di Imparis e promotrice della manifestazione Tipicità. «La manifestazione nasce da una esperienza diretta lavorativa che ho avuto in Provincia, dove mi sono potuta avvicinare al mondo delle produzioni e dell’artigianato. Un lavoro che è diventato per me una vera passione: da qui nasce, infatti, Imparis, l’associazione che si occupa di promozione del territorio. Ho sempre creduto nell’importanza della rete e dell’azione collettiva, e che le singole eccellenze che ho avuto modo di conoscere potessero mostrarsi in un’unica vetrina che potesse dar la possibilità ai visitatori di conoscere piccole realtà locali di produzioni e artigianato. La manifestazione di Tipicità è questa vetrina sul mondo. Un momento di incontro con gli artigiani nel quale la cittadinanza si riappropria anche di uno spazio bellissimo della città: la Passeggiata coperta. Sono molto felice che la manifestazione abbia trovato qui la sua “casa”. Tipicità sarà così l’occasione per incontrarsi, passeggiare tra le meravigliose colonne di uno spazio storico e poter pensare agli acquisti natalizi frutto della creatività isolana. Oltre alle produzioni e all’artigianato che rappresentano il cuore della manifestazione, Tipicità è arricchita da tanti eventi che ci raccontano la nostra terra: un vero e proprio momento di promozione del territorio. In ciascuna di queste cinque giornate i visitatori potranno vedere al lavoro alcuni artigiani che riprodurranno la loro bottega, potranno partecipare attivamente a vari laboratori e gustare i nostri aperitivi a km 0 di Orange Caffè, con solo prodotti provenienti dalle aziende ospitate.»

Maria Antonietta Dessì, responsabile CNA Artistico e Tradizionale e CNA Alimentare Sardegna. «Siamo lieti che uno spazio elegante e prestigioso come la Passeggiata Coperta del Bastione Saint Remy venga inaugurata con una mostra mercato dell’artigianato

artistico, tipico e tradizionale, e con le nostre più pregiate specialità alimentari.
Il meglio della produzione isolana avrà, a ridosso delle festività natalizie, uno scenario

unico in cui verranno espressi saperi, arte, cultura e sapori. Invitiamo tutti a visitare questo spazio dove troveranno interessanti idee regalo, ma soprattutto manufatti originali della nostra terra. Questa è una manifestazione che sostiene la Sardegna più autentica.»

Pietro Paolo Spada, segretario Confartigianato Sud Sardegna. «E’ fondamentale che Cagliari, principale vetrina della Sardegna, si doti di uno spazio come questo dedicato alle diverse forme dell’artigianato. Una vetrina che funzioni da immagine per le produzioni e le imprese e che dia maggior visibilità ai territori, magari anche invogliando i compratori e i turisti a visitare le diverse zone dell’isola. Cagliari, quindi, dovrà prendersi questa responsabilità e impegno: veicolare l’immagine delle eccellenze di tutta la Sardegna.

I mestieri che vediamo rappresentano un importante legame con la nostra storia e cultura. Un legame che non va perduto e che si fonde con i prodotti che i nostri artigiani creano e vendono, elevando il valore delle nostre produzioni. In questo senso sono quindi fondamentali i percorsi di valorizzazione del settore – da attuare in rete – per creare circuiti virtuosi dal punto di vista economico, turistico e socio-culturale. Un’azione che implica, inoltre, la valorizzazione degli artigiani quali attori e protagonisti di un lavoro utile e ricco di significato. Abbiamo un patrimonio immenso e prezioso, da sostenere e valorizzare, che deve intercettare nuovi mercati, creare un ponte tra imprese artigiane e operatori commerciali, per offrire al turista, e non solo, una varietà tale di eccellenze che possano coinvolgerlo e attrarlo, in maniera da creare un fruttuoso scambio economico-culturale che garantisca a tutti un beneficio economico e promozionale. Per questo noi diciamo che tutto questo va visto nell’ottica di un processo che unisca imprese, territori e turismo.»

Il calendario degli eventi di Tipicità. Si parte giovedì 19 dicembre alle ore 14.00 con l’inaugurazione della manifestazione, che sarà seguita alle ore 18.00 da un brindisi inaugurale con spumante Brut Chardonnay Caralis offerto dalle cantine di Dolianova insieme alla degustazione del croccante della sposa e del prelibato torrone di Aritzo preparato al momento da Fausto Maxia. Musica dal vivo con i Dejavu.

17.30/20 – Spettacolo di magia bolle e burattini, con Babbo Natale e i suoi elfi, dell’Associazione Brullas. Fino alle ore 21.30 – Aperitivi a Km 0 di Orange caffè con i prodotti delle aziende isolane.

Venerdì 20 dicembre. Ore 10.00/21.30 – Aperitivi a Km 0 con i prodotti delle aziende sarde, proposto da Orange caffè.

Ore 15.00 – Al lume di candela. Come nasce una candela in pura cera d’api. Di Maria Vittoria Sanvido. Alle ore 17.00 Presentazione del libro “Cibo identitario della Sardegna“. Territori, tipicità e tradizionalità in cucina: ricette e menù. Di Alessandra Guigoni.

Ore 17.30 – Laboratorio del gusto Slow Food Cagliari.

Olio, olive e aromi: ricchezze delle biodiversità sardecon Raimondo Mandis.

Max 25. Iscrizioni: slowfood.cagliari@gmail.com o messaggio WhatsApp al 3405529332.

Sabato 21 dicembre. Ore 10.00 – Esposizione di vecchie 500 e Vespe d’epoca.

A cura di Club 4 Mori, Vespa Club Cagliari e Vespa Club Parteolla Trexenta.

Dalle ore 10.00/21.30 – Aperitivi a Km 0 di Orange caffè. E si prosegue alle ore 11.00 con il Laboratorio del gusto Slow Food Cagliari: Sale e colori, tesoro della Sardegna con Fabrizio Mascia e Maria Carla Erdas. Max 25. Iscrizioni: slowfood.cagliari@gmail.com o messaggio whatsApp al 3405529332.

Ore 17.00 – Canti del Coro Terra Mea. E alle 18.30 – Laboratorio del gusto ONAV Cagliari.

Differenze di analisi sensoriali tra vini naturali e convenzionali“. Max 25. Iscrizioni: incontri.onavca@gmail.com

Domenica 22 dicembre. Ore 10.00 – Esposizione di auto d’epoca, dell’Associazione AutoMoto d’Epoca Sardegna.

Dalle 10.00/21.30 – Aperitivi a Km 0 di Orange caffè.

Dalle ore 10.30/13.00 e dalle ore 16.00/19.00 – Vittoriani in Passeggiata.

Alle ore 11.00 – Laboratorio del gusto ONAV Cagliari. “Guida alla degustazione di vini naturali/bio”. Max 25. Iscrizioni: incontri.onavca@gmail.com

Alle ore 17.00 Un the in Passeggiata. Di Theophile Boutique. Prenotazioni: info@theophile.it

Alle ore 18.00 “La filigrana d’oro e il mito delle janas”. Dell’associazione Archeofoto Sardegna. Foto e testi di Nicola Castangia, riprese aeree di Maurizio Cossu, letture di Daniela Deidda e workshop sulla filigrana dell’orafo Pierandrea Carta.

Ore 19.00 – Musica con le launeddas Andrea Pisu.

Lunedì 23 dicembre. Dalle 10.00/21.30Aperitivi a Km 0 con i prodotti delle nostre aziende, di Orange caffè.

Appuntamenti quotidiani. “Casteddu…e is Casteddaius”. Scorci di vita quotidiana che rendono unica la città e i suoi abitanti. Mostra fotografica e di abiti tradizionali. Allestimento di un set fotografico stile ‘800. A cura dell’Associazione Quartiere Villanova, gruppo folk.

Domus de Janas di Sardegna”. Mostra fotografica di Archeofoto Sardegna.

“I mestieri dimenticati”. Mostra fotografica di Gabriella Pira Photo.
“In bianco e colore – Le cuffie”. Mostra fotografica di Alessandro Spiga.

Orario continuato. Ingresso libero. Piazza Costituzione e viale Regina Elena, ingresso per persone con ridotte capacità motorie e disabilità.

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Sono la pesante burocrazia che rallenta, o ferma, la macchina amministrativa regionale, gli insufficienti finanziamenti alle imprese, ritenuti l’indispensabile “benzina” per il sistema produttivo, ma anche l’annosa carenza infrastrutturale e l’irrisolta questione della continuità territoriale merci, le principali problematiche che ostacolano la ripresa del comparto artigiano del Sud Sardegna.

Lo ha voluto mettere nero su bianco, su un documento che verrà divulgato nei prossimi giorni, ieri sera a Cagliari, una rappresentanza dei 13.406 artigiani del Sud Sardegna che nel territorio offrono lavoro a 25.485 occupati.

Durante un’assemblea organizzata da Confartigianato Imprese Sardegna e Confartigianato Sud Sardegna, gli imprenditori hanno definito le priorità artigiane da sottoporre, attraverso il “Rating Sardegna 2019-2023”, ai candidati in vista del rinnovo del Consiglio regionale. Tra gli argomenti ritenuti indispensabili al settore anche il credito, la competitività, il lavoro e la formazione, il territorio e l’ambiente, la riforma dell’Artigianato e l’energia.

«Abbiamo voluto chiedere a nostri colleghi artigiani del Sud Sardegna quali fossero le richieste per un reale sviluppo del comparto – ha affermato Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato Sud Sardegna – questo per presentare noi il programma ai candidati e non viceversa. Sarà, quindi, il sistema produttivo dei piccoli imprenditori a indicare al futuro Presidente e ai futuri Consiglieri, in modo chiaro e verificabile, le azioni da perseguire per uno sviluppo reale e concreto del settore

L’associazione artigiana, in un documento che comprenderà le richieste di tutte le aree produttive della Sardegna, presenterà ai futuri Amministratori Regionali le azioni da compiersi nella prossima legislatura.

«Gli artigiani – ha invece sottolineato Pietro Paolo Spada, Segretario Provinciale di Confartigianato Sud Sardegna – credono fortemente in questo nuovo modo di rapportarsi con la politica ovvero quello di passare dall’essere “parte passiva” del sistema di Governo, a finalmente “parte attiva”·»

Con lo strumento del Rating, durante tutto il prossimo quinquennio, le imprese avranno uno strumento utile per valutare la qualità dell’impegno della Politica sarda rispetto alle necessità del Sistema Artigiano della Sardegna.

Gli incontri con gli artigiani proseguiranno nei prossimi giorni con gli incontri di Oristano e Sassari.

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Gli artigiani di Confartigianato Sud Sardegna hanno donato un defibrillatore all’Oratorio della Parrocchia Madre della Chiesa di Frutti d’Oro, a Capoterra. Nel corso della cerimonia di consegna, alla presenza di diverse decine di piccoli atleti, il prezioso strumento di rianimazione è stato affidato al parroco, il salesiano don Battista Melis, dal Presidente di Confartigianato Imprese Sud Sardegna, Luca Murgianu, e dal segretario della stessa associazione imprenditoriale, Pietro Paolo Spada.

Le società sportive che ruotano attorno alla Parrocchia, che offrono occasioni di incontro, sport e svago a 338 atleti tra i 4 anni ai 65 anni, nel calcio, pallavolo, basket, tennis e trekking, avranno così a disposizione uno strumento “salvavita” frutto della raccolta effettuata col “5 per 1000” dell’ANCOS, l’Associazione di promozione sociale di Confartigianato. L’iniziativa rientra in un progetto nazionale attraverso il quale sono stati distribuiti 45 defibrillatori in tutto il Paese, confermando l’impegno di Confartigianato e ANCOS per la sicurezza del singolo e della collettività.

«Questa bellissima realtà che don Battista ha creato e nella quale operano 36 adulti volontari che allenano, curano, riordinano, trasportano e puliscono – ha spiegato il presidente di Confartigianato Luca Murgianu, durante la consegna – è la cinghia di trasmissione di una macchina organizzativa che offre reali risposte al bisogno di aggregazione di giovani, e meno giovani, delle lottizzazioni di Capoterra e del suo territorio”. “Questo macchinario, bello da vedersi e utile quando necessario – ha aggiunto Luca Murgianu – ovviamente ci auguriamo che la comunità non abbia mai l’occasione di usarlo

«Un’associazione come la nostra ha nel proprio Dna quello di essere a servizio non solo degli imprenditori ma di una intera comunità – ha sottolineato il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada – a maggior ragione in un momento di grave difficoltà economica non solo per le famiglie ed imprese ma anche delle stesse istituzioni che si occupano di fornire importanti servizi di assistenza

Al servizio delle imprese ma anche vicina ai cittadini e ai loro problemi e bisogni anche di carattere sociale. E’ anche questo il ruolo che la Confartigianato Sud Sardegna insieme alle strutture collegate, vuole svolgere sul territorio trasmettendo valori e modelli di comportamento ispirati ai principi di eticità ed integrità. E tra le attività di carattere sociale e di solidarietà c’è, appunto, anche quella del progetto “Defibrillatore”. In questi anni l’ANCOS, insieme all’ANAP provinciale del Sud Sardegna, l’Associazione dei pensionati di Confartigianato, ha promosso diverse iniziative di carattere sociale come quelle sull’Alzheimer o quello sulla Mobilità dei Diversamente Abili.

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Sono 4.578 le imprese, di tutti i settori produttivi, che, con i loro 8.821 addetti, operano nei comuni del Sud Sardegna interessati dall’alluvione e dall’interruzione della viabilità. 258 operano nel manifatturiero, 582 nelle costruzioni e 2.318 nei servizi. Ben 941 sono realtà artigiane che offrono lavoro a 1.648 dipendenti diretti e a circa 5.000 operatori dell’indotto. In questo caso 175 sono manifatturiere, 346 fanno parte delle costruzioni e 408 dei servizi.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi relativa nei 9 comuni più colpiti da rischio idrogeologico realizzata dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di Unioncamere-Infocamere di giugno 2018.

Per salvaguardare le attività produttive, i loro dipendenti e le loro famiglie, considerata la gravità della situazione, Confartigianato Sud Sardegna ha iniziato una mappatura degli eventuali danni e dei disagi che le imprese dei comuni di Capoterra, Sarroch, Pula, Domus de Maria, Teulada e Macchiareddu, ma anche Castiadas, San Vito, Villaputzu e Muravera, potrebbero aver subìto direttamente a causa delle piogge e a conseguenza dell’interruzione della viabilità. Questi potranno servire per fornire numeri utili e certi alle autorità preposte e, soprattutto, accelerare la fase di ricostruzione per coordinare al meglio le varie fasi.

«Abbiamo già ricevuto alcune segnalazioni di attività allagate o con strutture lesionate – commentano Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada, presidente e segretario di Confartigianato Sud Sardegna – ma sono molte di più quelle che hanno interrotto l’attività perché il personale non può raggiungere il luogo del lavoro e perché le merci non riescono ad arrivare nelle attività. Per questo – aggiungono Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada -. E’ urgente conoscere al più presto le indicazioni sulla viabilità alternativa che consenta ai mezzi pesanti e ai veicoli commerciali di raggiungere tutti i centri interessati. In ogni caso apprezziamo la celerità con la quale l’ANAS ha iniziato le operazioni di ripristino della sede stradale della statale 195 “Sulcitana”, per la quale auspichiamo il completamento dei lavori nel più breve tempo possibile.»

Nonostante l’avvio dei lavori, la sede dell’associazione degli artigiani del Sud Sardegna, da questa mattina raccoglierà segnalazioni, dati e informazioni da parte sull’entità dei danni sia delle aziende sia delle strutture connesse, come per esempio le infrastrutture viarie o i sottoservizi.

«Chiediamo la collaborazione degli imprenditori, delle Amministrazioni locali e dei cittadini – concludono Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada – per creare una banca dati da mettere subito a disposizione per accompagnare le imprese nella fase di prima assistenza e accelerare al massimo la ripresa delle attività.»

Confartigianato Sud Sardegna chiederà che l’EBAS, Ente Bilaterale per l’Artigianato della Sardegna, si mobiliti per riconoscere alle imprese iscritte che abbiano subito disagi in seguito all’alluvione un intervento di solidarietà per lenire, almeno in parte, il danno subito.

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Pietro Paolo Spada.

Anche le imprese del Medio Campidano devono adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla protezione dei dati. Lo scorso 25 maggio, infatti, è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, il cosiddetto GDPR (General Data Protection Regulation) che stabilisce limiti precisi per il trattamento dei dati personali. Questo significa, ad esempio, che le aziende che gestiscono database o più semplicemente numeri telefonici o indirizzi riferiti a persone fisiche dovranno rispettare le nuove regole, pena pesanti sanzioni.

Confartigianato Sud Sardegna, per supportare il tessuto imprenditoriale ad affrontare queste importanti novità, giovedì 26 luglio, alle ore 18.00, a Villacidro presso la sala convegni del Caffè Letterario in piazza Zampillo, con il patrocinio del comune di Villacidro, organizza un incontro nel quale verrà illustrato il contenuto della normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese.

Parteciperanno il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada, e altri esperti in protezione dei dati. Attesi anche il sindaco della città, Marta Cabriolu, e l’assessore delle Attività produttive, Gessica Pittau.

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Protezione dei dati e della privacy: scatta l’obbligo anche per le realtà produttive di Portoscuso. Martedì 10 luglio, incontro tra esperti e imprese per conoscere contenuti e adempimenti. Iniziativa gratuita di Confartigianato Sud Sardegna.

Anche le imprese del Sulcis devono adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla protezione dei dati. Lo scorso 25 maggio, infatti, è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, il cosiddetto GDPR (General Data Protection Regulation) che stabilisce limiti precisi per il trattamento dei dati personali. Questo significa, ad esempio, che le aziende che gestiscono database o più semplicemente numeri telefonici o indirizzi riferiti a persone fisiche dovranno rispettare le nuove regole, pena pesanti sanzioni.

Confartigianato Sud Sardegna, per supportare il tessuto imprenditoriale ad affrontare queste importanti novità, martedì 10 luglio, alle ore 18.00, presso la Sala Alcoa di Portoscuso, in via Enrico Fermi (biblioteca comunale), organizza un incontro nel quale verrà illustrato il contenuto della normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese. Parteciperanno il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada, e altri esperti in protezione dei dati.

L’adesione all’incontro è gratuita ma, per ragioni organizzative, è richiesta una pre-iscrizione comunicando, all’indirizzo ppspada@confartigianato-imprese.com , i dati della impresa interessata e della persona che sarà presente all’incontro alla quale verrà consegnato un attestato di partecipazione.

Il Regolamento europeo, in vigore per le imprese già da qualche settimana, implica alcuni importanti cambiamenti. Rappresenta un cambiamento di prospettiva e si applicherà a tutte le aziende, piccole e grandi, nel pubblico e nel privato. Il Regolamento non indica ai soggetti cosa fare nel dettaglio ma prescrive misure adeguate al trattamento dei dati. L’impatto sulle aziende sarà significativo, considerati gli attuali obblighi previsti per non incorrere nelle pesanti sanzioni. Con l’applicazione della nuova legge saranno stabiliti nuovi limiti per il trattamento dei dati personali soprattutto per le imprese strutturate con dipendenti che raccolgono e profilano dati dei clienti.

L’evento, quindi, prevede l’approfondimento delle tematiche legate a Principi generali del Regolamento, ambiti di applicazione della norma, definizioni, Informativa e consenso, diritti dell’interessato, diritto all’oblio, diritto alla portabilità dei dati, privacy by design, privacy by default, obblighi e responsabilità del titolare del trattamento, responsabile del trattamento, documentazione obbligatoria (il principio dell’accountability), sicurezza dei dati e necessità di misure adeguate, data breach (violazione dei dati personali), ecc.

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Anche le 9.534 imprese del Sulcis devono adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla protezione dei dati. Lo scorso 25 maggio, infatti, è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, il cosiddetto GDPR (General Data Protection Regulation) che stabilisce limiti precisi per il trattamento dei dati personali. Questo significa, ad esempio, che le aziende che gestiscono database o più semplicemente numeri telefonici o indirizzi riferiti a persone fisiche dovranno rispettare le nuove regole, pena pesanti sanzioni.

Questa sera, dalle ore 18.00, presso la Sala polifunzionale del comune di Carbonia in piazza Roma, per supportare il tessuto imprenditoriale ad affrontare queste importanti novità, si terrà un incontro organizzato da Confartigianato Sud Sardegna, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia, nel quale verranno illustrati il contenuto della normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese.

Parteciperanno il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, e l’assessore comunale Bilancio, Programmazione, Tributi, Innovazione tecnologica ed Attività produttive, Mauro Manca.

Il regolamento europeo, in vigore per le imprese già da qualche settimana, implica alcuni importanti cambiamenti. Rappresenta un cambiamento di prospettiva e si applicherà a tutte le aziende, piccole e grandi, nel pubblico e nel privato. Il Regolamento non indica ai soggetti cosa fare nel dettaglio ma prescrive misure adeguate al trattamento dei dati. L’impatto sulle aziende sarà significativo, considerati gli attuali obblighi previsti per non incorrere nelle pesanti sanzioni. Con l’applicazione della nuova legge saranno stabiliti nuovi limiti per il trattamento dei dati personali soprattutto per le imprese strutturate con dipendenti che raccolgono e profilano dati dei clienti.

L’evento, quindi, prevede l’approfondimento delle tematiche legate a Principi generali del Regolamento, ambiti di applicazione della norma, definizioni, Informativa e consenso, diritti dell’interessato, diritto all’oblio, diritto alla portabilità dei dati, privacy by design, privacy by default, obblighi e responsabilità del titolare del trattamento, responsabile del trattamento, documentazione obbligatoria (il principio dell’accountability), sicurezza dei dati e necessità di misure adeguate, data breach (violazione dei dati personali), ecc.

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Lo scorso 25 maggio è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, denominato GDPR (General Data Protection Regulation). Una novità con la quale devono farsi trovare preparati non soltanto gli enti pubblici ma anche le imprese. In quest’ambito, Confartigianato Imprese Sud Sardegna ha organizzato, in collaborazione con il comune di Carbonia, un incontro pubblico in cui verranno illustrati i contenuti della nuova normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese. Il convegno si svolgerà martedì 12 giugno, dalle ore 18.00, presso la sala riunioni della Torre Civica e sarà coordinato da Pietro Paolo Spada, segretario di Confartigianato Imprese Sud Sardegna. In rappresentanza del comune di Carbonia sarà presente per i saluti istituzionali l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, secondo cui si tratta di «un’occasione utile per conoscere meglio le specifiche di un regolamento europeo sulla privacy che traccia norme più chiare su informativa, consenso e sull’eventuale violazione dei dati personali. Tuttavia, è necessario fornire alle micro e piccole imprese artigiane una serie di accorgimenti volti a rendere più agevole l’adeguamento alla normativa, cercando di ridurre al minimo gli adempimenti e le incombenze burocratiche per la maggior parte delle realtà economiche del nostro territorio».

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Il “genio” italiano e sardo è sempre più copiato e ogni anno migliaia di prodotti, idee, marchi, software, packaging, macchinari, procedure produttive e brevetti vengono “scippati” e utilizzati da imprese concorrenti di tutto il mondo. Di conseguenza, per tantissime aziende, soprattutto della manifattura, della moda e dell’agroalimentare, aumenta la difficoltà di tutelare ciò che realizzano e commercializzano. Difficoltà che si trasforma in dramma quando ci si accorge di non poter più piazzare i propri beni sui mercati nazionali ed esteri perché avversari sleali hanno registrato o brevettato un brand o una produzione identica. Secondo alcune recenti indagini, alle aziende europee, negli ultimi 5 anni, il “furto” di marchi e brevetti è costato oltre 300 miliardi di euro e circa 2,1 milioni di nuovi posti di lavoro. Responsabili di queste azioni, nel 70% dei casi, sarebbero i Paesi asiatici.

Di questi rischi si parlerà con le imprese domani, venerdì 20 ottobre a Cagliari, nell’incontro organizzato da Confartigianato Sud Sardegna, dalle ore 17.00, presso la sala convegni di via Riva Villasanta, a Pirri. Per informazioni si può chiamare il 3299544864.

Il seminario, dal titolo “Il brand aziendale. Come tutelarlo in Italia e all’estero”, verrà introdotto da Fabio Mereu, vicepresidente di Confartigianato Sud Sardegna e coordinato da Pietro Paolo Spada, segretario della stessa associazione. Successivamente l’intervento di Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Sardegna, dal titolo “Le azioni di Confartigianato per la tutela e lo sviluppo delle piccole imprese sui mercati nazionali ed esteri. La convenzione con la Praxi IP” e di Gabriella Reniero, di Praxi IP, con “Il marchio aziendale: come scegliere un marchio forte. Deposito e tutela in Italia e all’estero”. Al termine le testimonianze di alcune imprese che illustreranno i loro casi aziendali.

Ai partecipanti verranno fornite anche soluzioni chiare per l’individuazione degli elementi forti di un marchio ma anche idee chiare delle azioni possibili da intraprendere per valorizzare e proteggere i propri prodotti sui mercati nazionali e internazionali, oltre che dei vantaggi fiscali che ne derivano.

«I marchi, i brevetti, il design e il know-how rientrano tra i “diritti di proprietà industriale” e rappresentano i principali strumenti di tutela del patrimonio immateriale dell’impresa – afferma Fabio Mereu, VicePresidente di Confartigianato Sud Sardegna – ciò permette alle aziende di “ritagliarsi” un proprio ambito di operatività nel mercato, evitando che i terzi concorrenti possano immettersi nella rete dei loro rapporti commercialiQuindi, se l’imprenditore non ha provveduto a tutelarsi precedentemente – sottolinea Mereu – o subisce la copiatura di un proprio marchio o, addirittura, trova su uno stesso scaffale un prodotto con marchio simile, ma più scadente, magari di qualche concorrente italiano o azienda straniera

Eclatanti sono i casi di molte aziende italiane che, attratte dalle opportunità di conquista di mercati esteri, soprattutto extraeuropei, si sono trovate bloccate nella commercializzazione o nella registrazione del proprio marchio in quanto registrato (identico o quasi) da un produttore concorrente locale per prodotti certamente non italiani.

«È prioritario – sottolinea il vicepresidente – prevenire questi rischi e conoscere tutti gli strumenti di tutela che sono a disposizioneOgni anno vengono depositate nel mondo decine di migliaia di nuovi marchimolti dei quali “copiati” finiscono per affermarsi adeguatamente sul mercatoL’incontro – conclude Fabio Mereu – ha quindi lo scopo di offrire alle imprese informazioni e strumenti con la speranza che possano essere di incentivo per la tutela della propria capacità innovativa, indispensabile in un mercato sempre più globalizzato

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Le imprese artigiane del Sulcis sono al collasso, tra redditi bassi e costo del danaro alle stelle. Sono in 2.128 a dare lavoro a 3.801 persone, in un territorio di 23 comuni, 127.857 abitanti e 54.418 famiglie. Un tessuto produttivo, quello artigiano, che arretra anno dopo anno (il 2016 ha chiuso con -28 imprese) travolto dai tassi d’interesse più cari d’Italia (9,44%), da una fiscalità che arriva al 64,8%, dalla burocrazia che non allenta la morsa nonostante le nuove leggi regionali, da inconcepibili sprechi, da riforme vessatorie, inutili o mai attuate, e da un sistema socio economico devastato dalla disoccupazione che ha sfondato il 20% e da un reddito pro-capite pari a 9.626 euro per abitante, inferiore di 832 euro rispetto alla media regionale.

Sono questi i numeri sul tessuto produttivo del Sulcis Iglesiente che emergono dal dossier realizzato dall’Osservatorio sulle MPMI di Confartigianato Sud Sardegna che, attraverso i dati UnionCamere e Istat della fine del 2016, ha analizzato la struttura imprenditoriale di ogni singolo comune dell’ex provincia Carbonia Iglesias.

«E’ passato un altro anno e, anziché dell’auspicata ripresa, nel Sulcis, mancano all’appello altre 28 imprese artigiane – spiega Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Sud Sardegna – per trovare una platea di imprese così “esigua” nel territorio bisogna tornare con le lancette agli anni 90. Questi dati sono la palese dimostrazione di ciò che diciamo da anni le imprese sarde non sono tutte uguali, soprattutto quelle artigiane di questa zona sono molto fragili e, in più, operano in un contesto economico ancora più problematico.»

Dall’analisi, emerge una situazione critica per un territorio il cui sistema imprenditoriale è costituito per il 96,5% da imprese con meno di 10 addetti e che occupano il 60,2% dei lavoratori del territorio. Se le 9.534 imprese complessivamente registrate hanno segnato +74 unità in più (+0,8%) rispetto allo stesso periodo del 2015, l’artigianato, con 2.128 realtà, pari al 22,3% del totale delle attività registrate presso le Camere di Commercio, ha subìto un decremento dell’1,3%, contando 28 imprese in meno. Delle oltre 9 mila imprese, il 7,3% è costituito da attività Manifatturiere (692), il 13,0% da Costruzioni (1.237) e il 50,5% da Servizi (4.817) mentre nell’artigianato il 22,5% opera nel Manifatturiero (479), il 36,6% nelle Costruzioni (778) e il 40,4% nei Servizi (858). In ciascuno dei tre macro-settori esaminati l’artigianato rappresenta il 69,2% del totale delle imprese nel Manifatturiero, il 62,9% del numero totale di imprese delle Costruzioni e il 17,8% delle imprese dei Servizi. Le aziende artigiane, con dimensione media di 2,3 addetti/impresa, contano complessivamente 3.801 occupati, di cui 1.628 dipendenti (42,8%) e 2.173 indipendenti (57,2%).

Tra i comuni a più alto tasso di imprenditorialità, ben 476 imprese artigiane si trovano a Carbonia, 426 a Iglesias, 180 a Sant’Antioco e 158 a Carloforte, 114 a Domusnovas e 96 a San Giovanni Suergiu. Nelle imprese manifatturiere primeggia Iglesias con 102 realtà, seguita da Carbonia con 96 e Carloforte con 49. Nelle costruzioni, prima Carbonia con 154, seguita da Iglesias con 125 e Sant’Antioco con 67. Stesse posizioni anche nei servizi: prima Carbonia con 224 e seconda Iglesias con 196 e terza Sant’Antioco con 73.

«Le nostre imprese hanno bisogno di attenzioni particolari riguardo i finanziamenti, l’accesso al credito, la riduzione degli oneri fiscali e il taglio della burocrazia – commenta Norella Orrù, artigiana e dirigente regionale di Carbonia per Confartigianato Sud Sardegna – è innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti». Norella Orrù sottolinea la necessità di continuare, da parte della Regione, sull’incentivazione delle micro, piccole e medie imprese, attraverso i sostegni automatici fino al 50% che consentono finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e servizi. «Il recente successo dei bandi per le imprese, pubblicati pochi mesi fa, sono la prova di quanta sia la voglia di crescere e di investire da parte delle piccole realtà imprenditoriali anche nel Sulcis – sottolinea l’artigiana di Carbonia – l’auspicio è che anche i prossimi bandi, i tanto attesi T0, i voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, possano venire pubblicati quanto prima per consentire alle imprese di accedere agli incentivi nel minor tempo possibile» Per Norella Orrù, le imprese del sud ovest Sardegna hanno resistito e continuano a farlo in condizioni difficilissime. «Stiamo dimostrando di avere capacità ben superiori a quelle europee, e questo ci è riconosciuto da tutti. Al contrario, la Politica insiste con le vessazioni fatte di tasse alte, burocrazia asfissiante e pagamenti perennemente in ritardo».

E’ molto negativa la situazione creditizia verso le imprese a causa del costo del denaro e della diminuzione del totale erogato. Il territorio, infatti, è al primo (non invidiabile) posto nazionale per il costo dei finanziamenti: 9,44% e un gap di +482 punti base rispetto alla media nazionale. Per quanto riguarda le erogazioni, rispetto al 2015, il Sulcis ha perso il 3,8% dei finanziamenti, attestandosi a 45 milioni di euro distribuiti alle aziende.

«La situazione è durissima – afferma Pietro Paolo Spada, Segretario di Confartigianato Sud Sardegna – i cordoni della borsa per gli artigiani del Sulcis sono sempre più stretti e la condizione creditizia non migliora perché, purtroppo, il credito alle piccole realtà resta ancora legato alla percezione di un alto rischio di insolvenza e quindi la dinamica di queste erogazioni resta frenata.»

«Per migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle piccole imprese – sottolinea il segretario – vi è la necessità di rilanciare il ruolo dei Consorzi Fidi che in questi anni di crisi hanno prestato garanzie per centinaia di migliaia di euro. La riforma dei contributi regionali al Fondo Rischi dei Confidi, sulla quale Confartigianato aveva espresso da subito forti perplessità, non sta riuscendo a dare il suo contributo per l’attenuazione di questa problematicità.»

Per il Segretario la ripresa del territorio potrebbe passare dalle tanto auspicate – e mai affrontate con la dovuta serietà – bonifiche ambientali di tutto il territorio, soprattutto se queste fossero realizzate con il coinvolgimento delle imprese locali: «Se la riqualificazione del territorio fosse finalmente finanziata, oltre al recupero di uno straordinario contesto ambientale – conclude Pietro Paolo Spada – si metterebbe in moto una economia che coinvolgerebbe le imprese di movimento terra, del rimboschimento, dei trasporti, della depurazione insieme a tanti professionisti esperti in questo tipo di interventi, all’alloggio necessario per accogliere le maestranze, alla ristorazione ma anche alla formazione del personale, oramai assente dal territorio. Insomma, una parte importante dell’economia potrebbe ripartire».

La situazione critica delle imprese, inevitabilmente, si ripercuote sulla popolazione, soprattutto dal punto di vista economico. I dati dicono che reddito pro-capite, calcolato mettendo a rapporto il reddito imponibile delle dichiarazioni dei redditi del 2014, anno d’imposta 2015, con il numero di residenti a inizio 2016, è pari a 9.626 euro per abitante, 832 euro in meno rispetto ai 10.458 euro pro-capite calcolati a livello regionale.

Poi la provocazione di Luca Murgianu: «E se domattina, d’improvviso, la provincia di Carbonia Iglesias fosse senza i suoi 2.128 artigiani? Noi abbiamo provato a fare una simulazione e il risultato è impressionante”. “Non possiamo permetterci che l’ex provincia, come del resto tutta la Sardegna – aggiunge il Presidente – possa perdere le sue imprese. Ecco perché continueremo a chiedere alle Amministrazioni Locali, alla Giunta e al Governo, una nuova visione, una maggiore consapevolezza e meno autolesionismo».

La simulazione fatta da Confartigianato dice che l’impatto sulla popolazione sarebbe, tutto sommato, abbastanza contenuto: l’1,8% circa in meno. Ma gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie. Il valore aggiunto diminuirebbe di 214 milioni di euro, pari a un calo del 12,3%. Considerando senza lavoro i 1.628 dipendenti dell’artigianato, il numero di disoccupati aumenterebbe del 35,3% ed il tasso di disoccupazione passerebbe dal 20,6% al 25,6% aumentando di 5 punti. Rimarrebbero 52.010 abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione. Rimarrebbero inanimati 1.740 impianti fotovoltaici senza una adeguata installazione e manutenzione di artigiani della filiera delle rinnovabili. Nei magazzini delle imprese di produzione e alle porte di negozi ed uffici rimarrebbero 3,2 milioni di tonnellate di merci che non verrebbero più gestite dalle imprese artigiane di autotrasporto. Vi sarebbero 42.400 famiglie che possiedono almeno un’automobile e, nel complesso, un parco di 79.576 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe anche la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada. Rimarrebbero 52.400 famiglie che possiedono una lavatrice e 31.000 famiglie che possiedono un lettore dvd senza artigiani riparatori di elettrodomestici da chiamare in caso di malfunzionamenti. Sarebbero senza assistenza tecnica anche le 23.000 famiglie che possiedono condizionatori e climatizzatori. Sarebbero 17.300 le famiglie che non trovano più le botteghe aperte per la riparazione delle biciclette e la sostituzione di pezzi di ricambio. E le 31.700 famiglie che possiedono Personal computer rimarrebbero senza i servizi e la competenza degli artigiani dell’informatica per installazioni, manutenzioni e cablaggi. Sarebbero 17.500 famiglie che possiedono un’antenna parabolica e altre 39.900 famiglie con decoder digitale terrestre a non poter vedere programmi vista la mancanza degli installatori artigiani di antenne. Gli sposi, 798 matrimoni celebrati in un anno, non potrebbero indossare un abito nuziale realizzato e provato in una sartoria artigiana; nessun fotografo professionista alla cerimonia e il banchetto sarebbe senza la torta nuziale realizzata da una pasticceria artigiana specializzata. Un disastro della qualità per 61.600 italiani che mangiano dolci almeno qualche volta alla settimana e che vedrebbero sparire pasticcerie, cioccolaterie e gelaterie artigiane. Per 23.000 cittadini che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a disposizione.

Per 127.857 cittadini che rimangono dopo la sparizione degli artigiani, sarà ancora possibile, vestirsi, arredare la casa e fare un regalo, ma sparirà la qualità e la perizia degli artigiani, ad esempio, negli articoli di abbigliamento, in pelle e pellicce, nei prodotti in legno e nei mobili, nell’oreficeria, nel vetro e nella ceramica. Sarebbero 58.888 le donne con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti. Considerando come potenziali visitatori di beni culturali nella provincia i residenti e i turisti, sarebbero 188.801 le persone che non potrebbero apprezzare alcun restauro realizzato da artigiani specializzati di monumenti e delle opere d’arte presenti nei 225 musei, aree archeologiche, chiese, palazzi storici e giardini sia pubblici che privati regionali. Una débâcle anche per il turismo: i 60.843 arrivi turistici non potrebbero né utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane indispensabili per il soggiorno nè accedere alla qualità dei prodotti dell’artigianato.