20 December, 2025
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Mauro Pili è il sesto candidato alla presidenza della Regione Sardegna. Lo ha designato l’assemblea di “Sardi liberi”, l’aggregazione formata dai movimento Unidos e Progres e da alcuni ex del Partito Sardo d’Azione (tra i quali il consigliere regionale Angelo Carta e l’ex presidente Giovanni Columbu), nel corso della riunione tenuta ieri mattina alla Torre aragonese di Ghilarza.

52 anni (è nato a Carbonia il 16 ottobre 1966), giornalista professionista dal 1990, leader di Unidos, di formazione socialista (è figlio di Domenico, più volte consigliere ed assessore regionale) ha iniziato la sua attività politica a Iglesias, sua città d’adozione, prima da consigliere comunale di minoranza, poi da sindaco. Eletto una prima volta primo cittadino all’età di 27 anni il 5 dicembre 1993 alla testa di un’aggregazione civica, al ballottaggio, con una clamorosa rimonta sul candidato del centrosinistra Nico Grillo (passò dal 22% del primo turno al 53%), venne rieletto nel novembre 1997, quando si impose al ballottaggio ancora sul candidato del centrosinistra, Marco Marras, dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno (si fermò al 49,15%).

Nel 1999, dopo aver aderito a Forza Italia, si dimise dalla carica di sindaco il 5 luglio e venne candidato alla presidenza della Regione, ottenendo 151.962 preferenze al primo turno e superando al ballottaggio il candidato del centrosinistra Gian Mario Selis ma, dopo una serie di contrastate vicende politiche interne al centrodestra, riuscì ad essere eletto alla massima carica solo il 15 novembre 2001 e restò in carica fino al 25 agosto 2003. Nel 2004 si ricandidò alla presidenza della Regione e con il 44,18% perse il confronto con Renato Soru, candidato del centrosinistra, che venne eletto con il 45,89%.

Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati nelle liste di Forza Italia, confermato prima nel 2008, poi nel 2013, con il neonato Popolo della Libertà. Il 30 settembre 2013, a pochi mesi dall’inizio della XVII legislatura, ha lasciato il gruppo del Popolo della Libertà ed ha formato il movimento autonomo Unidos, aderendo a Montecitorio al gruppo Misto.

Nel febbraio 2014 si è candidato alla presidenza della Regione alla testa di una coalizione di quattro liste (Unidos, Mauro Pili Presidente, Fortza Paris Azione Popolare Sarda e Soberania), ottenendo 42.236 voti (5,72%) da presidente e 37.059 voti (5,43%) con le liste, fallendo l’ingresso di suoi rappresentanti in Consiglio regionale perché la legge elettorale prevede per le coalizioni uno sbarramento al 10%, contro uno al 5% per le singole liste (Mauro Pili, comunque, non sarebbe stato eletto, perché la stessa legge prevede l’elezione automatica in Consiglio solo per i due candidati alla presidenza più votati).

Ora, a distanza di cinque anni, il leader di Unidos sarà nuovamente candidato alla presidenza, alla testa di una singola lista: “Sardi liberi”.  Ad oggi la sua è la sesta candidatura, dopo quelle di Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Massimo Zedda (Centrosinistra), Christian Solinas (Centrodestra), Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) e Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi). Nei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzata anche la settima, quella del magistrato del Tar del Lazio Ines Pisano, che ha annunciato recentemente la sua “discesa in campo” per le elezioni regionali che, quasi certamente, si terranno il 24 febbraio 2019.

 

 

 

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Domani, lunedì 22 ottobre alle ore 10.30, nella Sala del Retablo del Consiglio Comunale di Cagliari, verrà presentata alla stampa di “Connessioni 2018” – Fiera del Volontariato Internazionale e della Mobilità Culturale in Sardegna – che si terrà a Cagliari, nell’ex Manifattura Tabacchi, il 26 e 27 ottobre.

“Connessioni”, giunta alla sua terza edizione, è una manifestazione che si tiene ogni anno in Sardegna per promuovere il volontariato internazionale, la mobilità culturale, lo scambio di buone pratiche, l’ideazione di nuovi progetti. L’evento, è realizzato dal Comitato delle Associazioni sarde per la mobilità internazionale, con i patrocini della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato – Sardegna Solidale,  

L’edizione 2018 è realizzata in collaborazione con i festival “I libri aiutano a leggere il mondo” e Il “Festival Transistor”. Tra gli appuntamenti in programma vi sono una tavola rotonda sull’Europa di domani a cui prenderanno parte gli europarlamentari Salvatore Cicu e Renato Soru che risponderanno alle domande di una platea di giovani provenienti da varie parti d’Europa, un incontro con Folco Terzani, figlio del celebre scrittore, una fiera delle associazioni a cui prenderanno parte 50 organizzazioni provenienti da 11 Paesi europei, conferenze d’approfondimento, workshop e momenti ricreativi.  La partecipazione a “Connessioni” è gratuita e aperta a tutti.

All’incontro con la stampa interverranno il presidente del Consiglio comunale Guido Portoghese, Nanda Sedda del Centro Servizio per il Volontariato e i rappresentanti del Comitato promotore dell’evento.

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Lunedì 22 ottobre, alle ore 10.30, nella Sala del Retablo del Consiglio comunale di Cagliari, verrà presentata “Connessioni 2018” – Fiera del Volontariato Internazionale e della Mobilità Culturale in Sardegna – che si terrà a Cagliari, nell’ex Manifattura Tabacchi, il 26 e 27 ottobre.

“Connessioni”, giunta alla sua terza edizione, è una manifestazione che si tiene ogni anno in Sardegna per promuovere il volontariato internazionale, la mobilità culturale, lo scambio di buone pratiche, l’ideazione di nuovi progetti. L’evento, è realizzato dal Comitato delle associazioni sarde per la mobilità internazionale, con i patrocini della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari ed il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato – Sardegna Solidale.  

L’edizione 2018 è realizzata in collaborazione con i festival “I libri aiutano a leggere il mondo” e il “Festival Transistor”. Tra gli appuntamenti in programma vi sono una tavola rotonda sull’Europa di domani a cui prenderanno parte gli europarlamentari Salvatore Cicu e Renato Soru che risponderanno alle domande di una platea di giovani provenienti da varie parti d’Europa, un incontro con Folco Terzani, figlio del celebre scrittore, una fiera delle associazioni a cui prenderanno parte 50 organizzazioni provenienti da 11 Paesi europei, conferenze d’approfondimento, workshop e momenti ricreativi. La partecipazione a “Connessioni” è gratuita e aperta a tutti.

All’incontro con la stampa, interverranno il presidente del Consiglio comunale Guido Portoghese, Nanda Sedda del Centro Servizio per il Volontariato ed i rappresentanti del Comitato promotore dell’evento.

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Andrea Murgia, 46 anni, funzionario della Commissione Europea, sarà il candidato di Autodeterminatzione alla presidenza della Regione. Questa mattina l’annuncio ufficiale durante una conferenza stampa in Consiglio, presenti i rappresentanti delle 8 sigle confluite nel movimento: Rossomori, Sardigna Natzione, Irs, Liberu, Sardegna Possibile, Gentes e Radicales Sardos.

«La candidatura di Andrea Murgia è il frutto di un lavoro complesso, di un percorso condiviso da tutte le forze riunite intorno ad Autodeterminatzione – ha detto il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula – è un segnale di speranza per portare avanti il progetto di emancipazione della Sardegna.»

«Autodeterminatzione riparte dopo aver superato il traumatico post elezioni politiche – ha aggiunto il presidente del movimento Fabrizio Palazzari – il nostro è un movimento aperto, nato per rappresentare la Sardegna e i sardi che vivono fuori dall’Isola. Il nostro candidato, a differenza di quelli delle altre coalizioni indicati da Milano e Roma, è stato scelto a Tramatza.»

Andrea Murgia, che nel 2009 venne candidato nel listino da Renato Soru e nel 2014 partecipò alle primarie della coalizione del centrosinistra, ha aderito ai Rossomori il 2 luglio scorso, giorno della scomparsa di Gesuino Muledda che di quel partito fu fondatore e leader politico. «Ho deciso di lasciare il perimetro del centrosinistra e del Pd dopo il referendum sulle trivelle – ha spiegato Andrea Murgia – il mio dialogo con Autodeterminatzione è iniziato un anno fa. Ho sposato questo progetto perché vedo assoluta lealtà tra le forze politiche che lo sostengono e camminano nella stessa direzione. Voglio portare Autodeterminatzione dentro il Consiglio regionale, nonostante una legge elettorale che ci penalizza ma con la quale occorrerà confrontarsi».

Incalzato dai giornalisti, Andrea Murgia ha chiarito la collocazione politica del Movimento: «E’ scontato che non guarderemo a destra – ha detto Andrea Murgia – in passato io sono stato vicino al centrosinistra ma, anche in quel caso con una proposta tutta sarda. Escludo inoltre qualsiasi ipotesi di accordo con il Pds di Paolo Maninchedda. Vogliamo dare un segnale di discontinuità: chi ha appoggiato la Giunta Pigliaru, anche con incarichi di Governo, non può essere nostro alleato. In caso contrario si creerebbe solo confusione».

Sul programma di governo, Andrea Murgia ha puntato molto sul rapporto con l’Europa: «Io lavoro a Bruxelles dove mi occupo di fondi europei – ha affermato il candidato di Autodeterminatzione -, l’Europa mette a disposizioni moltissime risorse che andrebbero sfruttate meglio. Oggi la nostra capacità di spesa è di circa mezzo miliardo di euro all’anno mentre potrebbe arrivare a 1,5 miliardi. Nella prossima programmazione saranno disponibili circa 10 miliardi di euro, un’opportunità per i giovani sardi, i disoccupati, gli studenti e gli incapienti».

Altri fronti su cui concentrarsi saranno la sanità “oggetto di scelte economiciste”, la legge urbanistica («per fortuna bloccata sul nascere») e la legge elettorale («che ostacola il principio di rappresentanza, in Europa solo la Turchia ha una soglia di sbarramento oltre il 5%»).

Ancora da capire se Autodeterminatzione si presenterà alle prossime elezioni con un’unica lista o come coalizione: «Non è un passaggio tecnico ma politico – ha rimarcato Murgia – lo valuteremo insieme. In ogni caso sceglieremo i candidati migliori aprendo le nostre porte a tutti i sardi».

 

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Venerdì 28 settembre, dalle 9.30, alla Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, a Cagliari, si terrà il convegno “INVESTEU: Opportunità per le imprese e il territorio”.

I relatori tecnici, tutti altamente qualificati, comprendono esperti della Commissione Europea, della Bei, della Cassa Depositi e Prestiti, di Confindustria, Confcommercio e ABI Regione Sardegna. Sul versante politico interventi dell’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci e degli eurodeputati Renato Soru e Salvatore Cicu. 

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il Gruppo BEI e la Cassa Depositi e Prestiti, ha l’obiettivo di illustrare a piccole medie imprese, associazioni di categoria, banche e istituti di credito, università ed amministrazioni pubbliche le opportunità offerte dal Piano di Investimenti per l’Europa (il cosiddetto “Piano Juncker”) a sostegno degli investimenti e driver essenziale per innovazione, crescita e competitività. 

Programma

9.30 Registrazione partecipanti e welcome coffee

10.00 Saluti di apertura
Alessandro Cossa, dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo del comune di Cagliari
Antonello Chessa – Europe Direct Regione Sardegna

Raffaele Paci – Vice presidente Regione Sardegna con delega ai fondi strutturali “Politiche regionali sugli strumenti finanziari attivati in Sardegna”

10.30 LA CAPACITÀ DI ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO Stefano Prezioso – Svimez

11.00 – 12.00 LE ISTITUZIONI: IL PIANO D’INVESTIMENTI PER L’EUROPA, OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE Moderatore: Antonello Chessa

Daria Ciriaci – CE Commissione Europea “Il Piano d’investimenti per l’Europa: oggi e domani” 
Marco Santarelli – BEI Banca Europea degli Investimenti “I bracci operativi del piano: BEI E FEI”
Fabio Maisto – CDP Cassa depositi e prestiti “Il Piano Juncker: il ruolo di CDP come istituto nazionale di promozione”
 

12.00 – 13.00 IL PIANO JUNCKER IN ITALIA: LA PAROLA ALLE IMPRESE E AL SETTORE BANCARIO GLI INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO DELLA SARDEGNA

Alberto Scanu – presidente Confindustria Sardegna
Federica Caria – Confcommercio Sardegna – L’esperienza in Sardegna: un modello da migliorare
Giuseppe Cuccurese – presidente Commissione ABI Regione Sardegna

IL SETTORE BANCARIO E IL PIANO JUNCKER NELLA REGIONE SARDEGNA

13.00 – 13.30 Tavola rotonda Moderatore: Fabrizio Spada – Parlamento europeo in Italia con la presenza degli onorevoli Salvatore Cicu e Renato Soru – Parlamento europeo

13.30 Sessione Q&A e chiusura evento

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40 delegati in rappresentanza di Italia, Palestina, Algeria, Cipro, Egitto, Germania, Israele, Giordania, Lussemburgo, Malta, Marocco, Slovacchia, Spagna e Turchia a Cagliari per discutere di immigrazione e di rifugiati e della situazione euro-mediterranea. Si è riunita per la prima volta a Cagliari, questa mattina nell’Aula consiliare del Consiglio regionale, la Commissione politica, di sicurezza e dei diritti umani presieduta dall’europarlamentare Renato Soru. La commissione è una delle cinque in cui si articola l’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (AP – Upm) che è stata istituita in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo di Parigi del 13 luglio 2008. L’Assemblea, nel complesso, è formata dalle delegazioni parlamentari dei 28 Paesi membri dell’Unione europea, di quattro Paesi rivieraschi europei (Albania, Bosnia Erzegovina, Principato di Monaco e Montenegro), del Parlamento Europeo e di 11 paesi mediterranei (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Mauritania, Palestina, Siria, Tunisia e Turchia). Le altre quattro commissioni sono: la Commissione economica, finanziaria, per gli affari sociali e l’istruzione (presieduta dal Portogallo), la commissione per la promozione della qualità della vita, degli scambi umani e della cultura (presieduta dal Marocco), la Commissione per i diritti delle Donne del Mediterraneo (presieduta dalla Tunisia), la Commissione per l’energia, l’ambiente e l’acqua (presieduta dalla Giordania).

I lavori di questa mattina sono stati aperti dal presidente della Commissione, l’eurodeputato Renato Soru, che voluto e organizzato la seduta in Sardegna, e dal Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«La Sardegna isola di pace nel Mediterraneo» protagonista in «Un’Europa che non costruisce muri ma affronta, per risolverli, i conflitti mediorientali». Sono queste, in sintesi, le dichiarazioni e gli auspici dell’europarlamentare del Pd, Renato Soru, e del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, a conclusione dei lavori, nell’Aula consiliare, della «commissione politica, di sicurezza e dei diritti umani» (è una delle cinque commissioni in cui si articola l’assemblea parlamentare dell’Ue per il Mediterraneo) presieduta da Renato Soru e che per la prima volta si è riunita in Sardegna.

Nel corso dell’incontro con la stampa, a cui hanno preso parte, oltre al presidente dell’Assemblea sarda, anche Abdallah Khiat e Mehmet Sukru Erdinc, in rappresentanza, rispettivamente, del parlamento algerino e di quello turco, l’eurodeputato dei democratici, ha riaffermato principi e valori contenuti nel «progetto di raccomandazione sul fenomeno migratorio e sullo stato dei rifugiati nel Mediterraneo», che sarà presentato al Parlamento europeo il prossimo gennaio. Trentuno punti che hanno raccolto una sostanziale condivisione da parte dei 40 delegati, in rappresentanza dei 14 Paesi, presenti a Cagliari.

«I contenuti della raccomandazione sono nelle corde del dibattito europeo e non c’è una emergenza migranti – ha dichiarato Renato Soru – il fenomeno va interpretato come una storia nuova con cui dovremo imparare a confrontarci e dopo una prima reazione rappresentata dalla paura, sono fiducioso perché nel prossimo futuro ci sia un momento di maggiore comprensione e di saggezza». «Il fenomeno delle migrazioni – ha aggiunto Gianfranco Ganau – ha come causa scatenante i conflitti in atto nei Paesi del Medio Oriente ed solo è attraverso una loro positiva risoluzione che passa la fine del problema.»

Un tema che, a giudizio della parlamentare algerina Abdallah Khiat, riguarda sì l’Europa ma soprattutto i paesi del Nord Africa, anch’essi interessati da imponenti flussi in arrivo dall’area Sud del Sahara: «Auspichiamo soluzioni condivise ad un problema di grande attualità e che deve essere risolto senza danneggiare i migranti, i loro paesi di origine né quelli di transito e tantomeno quelli che rappresentano la destinazione finale».

«La raccomandazione discussa oggi in Sardegna – ha aggiunto il rappresentante del parlamento turco che avrà la presidenza della commissione per il prossimo semestre, Mehmet Sukru Erdinc – offre spunti interessanti ma serve prevedere un coinvolgimento attivo anche della Lega araba, per affrontare con più efficacia e determinazione il tema dei migranti nell’area del Mediterraneo.»

 

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Venerdì 28 settembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, presso la Sala Eventi della Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, il il convegno “INVESTEU: Opportunità per le imprese e il territorio”. 

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il Gruppo BEI e la Cassa Depositi e Prestiti, ha l’obiettivo di illustrare a piccole medie imprese, associazioni di categoria, banche e istituti di credito, università ed amministrazioni pubbliche le opportunità offerte dal Piano di investimenti per l’Europa (il cosiddetto “Piano Juncker”) a sostegno degli investimenti e driver essenziale per innovazione, crescita e competitività.

I relatori, tutti altamente qualificati, comprendono esperti della Commissione Europea, della Bei, della Cassa Depositi e Prestiti, di Confindustria, Confcommercio e ABI Regione Sardegna. Sul versante politico interventi dell’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci e degli eurodeputati Renato Soru e Salvatore Cicu. 

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«Una legge inadeguata che non tiene conto della realtà sarda e non riavvicina le zone interne alle coste.» Così, la capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha bollato il testo unificato (approvato con i soli voti del centrosinistra nella Quarta commissione consiliare) in materia di urbanistica ed ha preannunciato la battaglia in Aula del centrodestra per migliorare «un provvedimento che ripropone solo un’altra serie di vincoli e divieti». «È una legge bandierina da sventolare in campagna elettorale – ha affermato il capogruppo Udc, Gianluigi Rubiu – che non tiene conto delle esigenze dei sardi né di quelle dei Comuni». Le ulteriori criticità – a giudizio dei rappresentanti dell’opposizione – riguardano l’assenza di norme per combattere lo spopolamento e la mancanza di una visione in favore dello sviluppo.

«La Sardegna ha bisogno della legge urbanistica – ha insistito il capogruppo FdI, Paolo Truzzu – ma il testo esitato dalla commissione introduce nuovi vincoli e ulteriori appesantimenti burocratici mentre svuota gli Enti locali delle competenze in materia di programmazione e pianificazione del territorio». «Non ci piace una legge fatta di “no” – ha fatto eco il consigliere del gruppo Misto, Paolo Dessì – con il pregiudizio che tutti siano speculatori e deturpatori del paesaggio».

Giovanni Satta (Psd’Az) ha insistito sul tema dello sviluppo e sulla definitiva cancellazione del piano casa: «Negli ultimi dieci anni abbiamo perduto circa 30.000 posti di lavoro nel comparto dell’edilizia e 15.000 da quando l’attuale maggioranza ha abrogato il piano casa». «La legge approvata in commissione non è tutta da buttare – ha però affermato il consigliere di Forza Italia, Antonello Peru – e la legge urbanistica manca ormai da tre legislature, la preoccupazione è rappresentata dalla possibilità che le norme inserite nel testo unificato restino senza concreta attuazione e dalla constatazione che sono in vigore alcune norme restrittive del vigente Ppr che devono essere invece modificate». «Ho partecipato al dibattito per il varo del Ppr nella legislatura guidata da Renato Soru – ha concluso Mariano Contu (Forza Italia) – ed oggi c’è la riprova che le denunce fatte allora, circa il rischio della perdita di migliaia di posti di lavoro in edilizia, erano fondate, così come sarà facilmente dimostrabile che, con la legge urbanistica voluta dal centrosinistra, in Sardegna, la crisi economica e occupazionale continuerà ancora».

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L’assemblea regionale del Partito democratico si riunirà lunedì 23 luglio, come chiesto una settimana fa da una cinquantina di delegati, tutti della maggioranza costituita dai renziani e dai popolari-riformisti di Cabras-Fadda. Lo ha deciso ieri la commissione di garanzia nazionale che ha deliberato «la legittimità della richiesta di convocazione per il 23 avanzata da 53 membri ai sensi dello Statuto regionale e del regolamento dell’assemblea».

Il Partito democratico in Sardegna quindi non verrà commissariato, come chiedeva la minoranza che si riconosce sulle posizioni dell’europarlamentare Renato Soru, e sarà l’assemblea ad eleggere il nuovo segretario regionale, chiamato a subentrare al dimissionario Giuseppe Luigi Cucca.

«Bene al di là delle diverse posizioni, la delibera della commissione nazionale di garanzia scioglie i nodi e chiude la discussione che si era aperta due settimane fa in assemblea regionale – ha commentato poco fa l’ex deputato Emanuele Cani, al momento candidato unico alla segreteria, indicato dalla componente popolari-riformisti -. Ora possiamo superare una brutta pagina per il Partito democratico della Sardegna e riprendere a lavorare. Spero che lunedì 23 possiamo ritrovarci tutti insieme per riprendere a costruire una prospettiva per i sardi e la Sardegna – ha concluso Emanuele Cani -, come ci chiedono elettori, iscritti e dirigenti in tutta l’isola.»

 

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Sabato 16 giugno, dalle ore 10.30, la Sala Corpus della Tonnara Su Pranu ospiterà un convegno sul tema “Tonnare fisse: prospettiva di sviluppo ed attrattività turistica per il rilancio della pesca sostenibile”, organizzato dalla Pro Loco di Portoscuso, dalla società Tonnare di Sardegna e dal comune di Portoscuso, nell’ambito delle iniziative per la 48ª Sagra del Tonno di Portoscuso.

Dopo i saluti del presidente della Pro Loco di Portoscuso, Maria Plaisant, interverranno i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Carloforte Salvatore Puggioni e di Favignana Giuseppe Pagoto.

Numerosa ed altamente qualificata la presenza degli ospiti.

Tonnare di Sardegna: «La situazione e le prospettive per lo sviluppo delle tonnare del Sulcis».

Università degli Studi di Cagliari, dottor Pietro Addis: «Le politiche di salvaguardia che hanno favorito la ricostituzione della popolazione del tonno rosso».

Franca Cherchi, ex sindaco di Portoscuso ed ex vicepresidente del Consiglio regionale: «Su Stasoni: Portoscuso, dai ricordi al futuro».

Museo Tonnare Stintino, dott.ssa Emanuela Sias, biarcheologa e responsabile della didattica museale e dott. Gabriele Carenti, archeozoologo e consulente scientifico del Museo: «Il Museo della Tonnara di Stintino: un’esperienza in progress».

Ruben Razzante, giornalista e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «L’importanza dell’informazione e della comunicazione per la valorizzazione e promozione delle attività produttive».

Pasquale Porcu, enogastronomo e giornalista della Nuova Sardegna: «Il Tonno: da piatto della tradizione marinara a cibo glamour della ristorazione di lusso».

Chiara Baschetti, protagonista della fiction “L’Isola di Pietro”.

Salvatore Cicu (Forza Italia) e Renato Soru (Partito democratico), parlamentari europei: «Proposta al Parlamento europeo per l’inserimento delle tonnare fisse nelle liste del patrimonio culturale dell’Unesco e l’implementazione delle quote tonno a favore delle tonnare fisse».

Pierluigi Caria, assessore regionale dell’Agricoltura e della Pesca: «Il vettore della pesca in Sardegna: sfide, prospettive ed opportunità per uno sviluppo sostenibile».

Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio: «Il brand tonno per la destinazione turistica».

I lavori saranno moderati dal giornalista de La Nuova Sardegna Pasquale Porcu.