25 April, 2024
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Bilancio positivo per la presenza della Sardegna nei 9 giorni della 24ª mostra/mercato “Artigiano in Fiera” a Milano-Rho, che si è chiusa ieri registrando circa un milione e 200mila visitatori, molti dei quali sono transitati anche negli spazi riservati agli stand delle 109 aziende presenti nei 1.800 metri quadri dello “Spazio Sardegna”, dove sono state ospitate le migliori tradizioni: dall’abbigliamento alla tessitura ed al ricamo, dalla coltelleria alla ceramica, dal corallo ai metalli preziosi, dagli oggetti in cuoio e pelle a quelli in legno, sughero, vetro e pietra, oltre all’agroalimentare con formaggi, salumi, pasta, dolci, vini, birre artigianali ed altre specialità. 

«E’ stata una vetrina importante per la nostra economia – ha spiegato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa -. Migliorare ed uniformare i 1.800 metri quadri dello ‘Spazio Sardegna’ con un’immagine unica, grazie alla regia della Regione, ha avuto un grande risultato, anche in campo mediatico con ampio risalto perfino sulla stampa nazionale. Ma possiamo e dobbiamo fare di più, perciò spero che, sin dalle prossime importanti manifestazioni fieristiche, il coordinamento si possa allargare alla collaborazione con altri assessorati. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta per portare in giro per il mondo un messaggio unico della Sardegna, valorizzando, anche in questi appuntamenti, cultura e tradizioni, come accaduto in questi giorni a Milano.»

Durante la manifestazione, i visitatori sono stati accolti quotidianamente, nell’area eventi dello ‘Spazio Sardegna’, da musica, balli e canti tradizionali, organizzati dalla Fondazione Maria Carta di Siligo ed introdotti dal giornalista Giacomo Serreli, che ha illustrato il patrimonio etnomusicale isolano. Grazie alla presenza degli artisti, tra questi il gruppo a tenore “Sos Emigrantes” composto da emigrati di Orgosolo, Bono e Nuoro che attualmente lavorano nel nord Italia, sono stati realizzati alcuni ‘gemellaggi musicali’ con altri territori presenti ad ‘Artigiano in Fiera’: Puglia, Sicilia, Irlanda e Senegal, coi percussionisti africani che hanno accompagnato una sciampitta eseguita dal gruppo folk “Su Masu” di Elmas. Successo di pubblico anche per la vestizione della sposa, realizzata secondo la tradizione de ‘sa coia antiga’ dalla stilista Rita Cossu con capi risalenti al 1800: sottoveste in lino tessuta al telaio, gonna in habanera di seta rossa, grembiule e ‘su gippone’, sempre in habanera di seta, e velo interamente ricamato a mano.

«La Sardegna – ha evidenziato l’assessore Gianni Chessa – è stata al centro della manifestazione, uno tra gli spazi più visitati, con particolare apprezzamento per la scelta ecologica dei 900 mq degli spazi ‘istituzionali’, allestiti secondo i canoni della sostenibilità con l’utilizzo di materiale ecocompatibile e riciclabile al 100%. Nei prossimi giorni cominceremo a lavorare per chiudere gli accordi e programmare la prossima edizione di ‘Artigiano in Fiera’, una delle più importanti manifestazione al mondo del settore. Sto anche pensando di coinvolgere giovani studenti di design per un concorso di idee sulla grafica degli spazi riservati alla Sardegna.»

Nel settore dell’artigianato, i prossimi appuntamenti per la Sardegna sono nel 2020: a marzo a Monaco di Baviera per “Handwerksmesse”; ad aprile alla Mostra internazionale dell’Artigianato di Firenze. 

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Non una semplice conferenza, ma un vero e proprio spettacolo dove la conoscenza con l’autore avviene attraverso esperienze diverse: dalla lettura alla musica, dalla recitazione alla moda. Si è svolta ieri sera al Caffè Letterario di Villacidro la presentazione de La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis. Donna di Sardegna, libro scritto da Ada Lai ed edito da Palabanda Edizioni.

Arte, cultura e tradizione si sono dunque intrecciate, creando un evento emozionante e ricco di spunti di riflessione. L’autore e il libro al centro di un vero e proprio spettacolo, con la contaminazione di generi artistici differenti tra loro, ma tutti legati da un unico filo: la cultura e la sete di conoscenza.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto dell’incredibile vita di Francesca Sanna Sulis, testimonianza di eccellenza e di talento. Una figura complessa, da scoprire e rivalutare anche alla luce del suo impegno in favore dei diritti delle donne. Una nobildonna vissuta nel Settecento in Sardegna. Nata a Muravera nel 1716, morì a Quartucciu nel 1810, e fu un’importante imprenditrice della seta, benefattrice, abile comunicatrice e stilista famosa in tutta Europa. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni ai poveri con un Pio Legato.

Nel corso della serata hanno avuto un ruolo da protagoniste le affascinanti melodie di Irene Nonis, volto noto della scena musicale italiana e internazionale, che ha addolcito l’appuntamento con le sue incantevoli interpretazioni, tra cui la commovente No potho reposare.

A dare maggior fascino all’evento anche Rita Cossu, prestigiosa artigiana di costumi sardi e abiti da cerimonia che ha esposto alcune delle sue più belle creazioni e ha raccontato trame della sua vita che hanno appassionato il pubblico presente.

Particolarmente emozionanti le letture di Giuditta Sireus, giovane imprenditrice con esperienze nel campo della Cultura, del Turismo e del Management, in grado di regalare ancora più lustro all’incontro.

Una scelta non certo casuale quella di presentare il libro a Villacidro. La città del Medio Campidano è, infatti, sede di una delle Farmacie dell’Arte, ed è per questo che Cristina Fanni, moderatrice del blog Medicina per l’Anima, ha coordinato l’incontro. Luoghi alternativi che la casa editrice Palabanda cerca per i propri autori, e che integrano momenti dedicati alla lettura e all’arte in genere, in un territorio nel quale la divulgazione culturale è molto attiva.