29 March, 2024
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Alla fine dello scorso ottobre l’Isola ha ospitato una delegazione composta da rappresentanti del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e dell’Agenzia del Demanio, in visita atta a verificare la situazione logistica dello storico Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte e le condizioni di vita e di impiego del personale militare stanziato.

Al termine dell’incontro, verificate l’esiguità e la vetustà delle strutture a disposizione del Circomare, si era addivenuti all’esigenza di procedere in sinergia per individuare percorribili soluzioni alla rilevata non ottimale situazione logistica dell’Ufficio della Guardia Costiera di Carloforte; l’eventuale inerzia, di converso, avrebbe portato alla necessità di operare un declassamento dell’Ufficio a Ufficio Locale Marittimo, gerarchicamente subordinato, con consequenziali riduzioni numeriche dei militari in servizio e perdita della motovedetta di soccorso in uso al Circomare, utilizzata anche per garantire gli essenziali collegamenti di emergenza con l’Isola madre, frequentemente richiesti dalle autorità sanitarie in mancanza di utili partenze dei traghetti, soprattutto in orario notturno.

A distanza di circa nove mesi, nella giornata del 6 luglio, il sindaco, dott. Stefano Rombi ed il comandante del porto di Carloforte, tenente di vascello Giulio Martorella, hanno nuovamente accolto sull’Isola, analoga delegazione di visita del Comando generale della Guardia Costiera, rappresentata dal Capo Reparto V, Amministrazione e Logistica, capitano di vascello Paolo Lavorenti, accompagnato dal direttore marittimo di Cagliari, capitano di vascello Mario Valente, unitamente al direttore della Direzione Servizi al Patrimonio dell’Agenzia del Demanio di Roma, Ingegnere Massimo Babudri ed alla dott.ssa Rita Soddu, Direttrice dell’Agenzia del Demanio della Sardegna.

La delegazione, nel prendere atto dell’avanzato stato procedurale connesso all’implementazione infrastrutturale del comprensorio militare tabarchino, focalizzato alla razionalizzazione delle strutture disponibili con sensibile attenzione alla gestione dell’energia ed all’efficientamento energetico, ha assistito alla formalizzazione del primo step migliorativo, ossia alla consegna del cantiere di lavoro sito presso l’Osservatorio astronomico alla Ditta, individuata dall’Agenzia del Demanio, che si occuperà dei lavori di riqualificazione dei locali da asservire ad accasermamento dei militari della Guardia Costiera di Carloforte, migliorandone sensibilmente le condizioni di vita.

Successivamente, la delegazione si è spostata presso l’immobile “Villa Gandolfo”, attualmente in consegna a ditta individuata dal Comune per l’ultimazione di lavori di ripristino infrastrutturale propedeutici alla riconsegna all’Agenzia del Demanio e, successiva definitiva assegnazione al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte, per il trasferimento degli uffici adibiti allo svolgimento dei servizi di istituto del Corpo delle Capitanerie di porto.

Il Sindaco ed il Comandante del porto, a margine del momento di condivisione e di incontro, hanno espresso estrema soddisfazione sull’andamento del processo di potenziamento infrastrutturale dell’Ufficio Circondariale Marittimo, garantendo, come sinora fatto, il massimo sinergico impegno a cooperare per l’imprescindibile mantenimento dei servizi di Guardia Costiera nell’ambito del Circondario marittimo a beneficio della comunità tabarchina, riqualificando, al contempo, infrastrutture sinora non utilizzate.

L’incontro tra il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni ed il comandante del porto di Carloforte, tenente di vascello Giulio Martorella, ed una delegazione del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, rappresentata dall’Ammiraglio Nunzio Martello, accompagnato dal direttore marittimo di Cagliari, capitano di vascello Mario Valente e dalla dott.ssa Rita Soddu, direttore dell’Agenzia del Demanio della Sardegna, si è svolto la scorsa settimana.

Nel corso della visita, dopo aver verificato l’esiguità e la vetustà delle strutture a disposizione, in relazione al numero dei militari in servizio presso il Circomare, l’Ammiraglio Martello ha evidenziato la necessità di procedere sinergicamente alle altre amministrazioni coinvolte al fine di individuare percorribili soluzioni all’attuale non ottimale situazione logistica in cui versa il Comando della Capitaneria di Carloforte; il mantenimento delle attuali condizioni, infatti, potrebbe palesare la necessità di operare un declassamento dell’Ufficio a Ufficio Locale Marittimo, gerarchicamente subordinato, che provocherebbe una riduzione numerica del personale in servizio ed una consequenziale perdita della motovedetta di soccorso in uso al Circomare, utilizzata anche per garantire gli essenziali collegamenti di emergenza con l’Isola madre, frequentemente richiesti dalle autorità sanitarie in mancanza di utili partenze dei traghetti, soprattutto in orario notturno.

Il sindaco e l’assessore dei Lavori pubblici, Stefano Rombi, hanno manifestato una pronta disponibilità nel voler attivare, nell’immediatezza, le procedure di recupero fondi, finanziamento e ridistribuzione degli immobili di proprietà dell’Agenzia del Demanio localizzati sul territorio del Comune di Carloforte allo scopo di arrivare nel breve periodo ad una soluzione che possa evitare il declassamento degli Uffici della Guardia Costiera, che sarebbe deleterio per la comunità “tabarchina”. L’Amministrazione comunale ha garantito il massimo impegno nel cooperare affinché Carloforte possa continuare a mantenere l’imprescindibile servizio attualmente offerto dall’Ufficio Circondariale Marittimo.

Nei loro colloqui, il Primo cittadino e l’Ammiraglio hanno avuto modo di confrontarsi circa le attività svolte in ambito locale dalla Guardia Costiera, fra cui la gestione della locale marineria, concordando sulla necessità di fare tutto quanto necessario per conservare l’attuale servizio. Da parte sua, l’Amministrazione comunale, nelle persone del Sindaco e dell’Assessore, ha garantito che non permetterà che Carloforte perda uno dei pochi presidi dello Stato rimasti sul proprio territorio.

Il progetto “Garibaldi Agricoltore”, elaborato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, entrerà a far parte dell’importante programma dedicato alla valorizzazione del patrimonio pubblico italiano che abbia valenza storico-artistica e paesaggistica: “Valore Paese – DIMORE” – questo il nome del network che si propone di funzionare come nodo di attrazione ed accoglienza per la domanda turistico-ricettiva orientata verso i beni culturali – include beni pubblici di pregio selezionati in tutta Italia per essere recuperati e riutilizzati a fini turistico-culturali e per lo sviluppo dei territori, attraverso la leva del turismo sostenibile e secondo una strategia di valorizzazione del patrimonio storico mirata al rafforzamento dell’integrazione tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale.

Il portafoglio di “Valore Paese – DIMORE” comprende edifici e siti di grande valore storico-artistico e paesaggistico (fari, isole, ville, palazzi, castelli, archeologie industriali, architetture militari e civili).

L’inclusione di “Garibaldi Agricoltore” all’interno di tale programma di valorizzazione rappresenta un vero e proprio riconoscimento di respiro nazionale per il progetto sviluppato dall’Ente Parco e certifica quindi la bontà dell’iniziativa che da diversi anni esso porta avanti.

Il beneficio che trae l’Ente dall’inserimento del progetto “Garibaldi Agricoltore” in questa vera e propria rete di eccellenza – promossa dall’Agenzia del Demanio, Invitalia e ANCI – Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e del ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) – sta nella possibilità di accedere più agevolmente a finanziamenti comunitari e di usufruire di procedure amministrative più semplici per la gestione degli spazi demaniali: “Valore Paese – DIMORE” può rappresentare, dunque, un canale privilegiato per il progetto di recupero degli “Orti di Garibaldi” promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena sia in ottica di lancio e promozione dell’iniziativa sia nell’esemplificazione di modelli virtuosi di gestione in partenariato pubblico-privato.

Tali prospettive costituiscono ulteriori occasioni di sviluppo in chiave di promozione sostenibile del territorio a partire dai valori storici e culturali espressi dall’Isola di Caprera, che vede collaborare ormai da qualche anno l’Ente Parco con la Soprintendenza di Sassari e Nuoro.

«L’inserimento del progetto dell’Ente Parco all’interno di un così importante programma nazionale di valorizzazione – spiega il presidente del Parco Giuseppe Bonanno – è un’importante e tangibile risultato che è frutto del lavoro di questi ultimi anni ed ha coinvolto molteplici amministrazioni dello Stato. La risposta positiva che ci è stata comunicata negli scorsi giorni sarà fonte di nuovo slancio per l’intero percorso che abbiamo costruito, sotto vari punti di vista.

Non posso non ringraziare il Demanio dello Stato, in particolare nelle persone del dott. Stefano Mantella, Direttore centrale “Strategie, progetti di valorizzazione e partecipazioni”, e del dott. Aldo Patruno, responsabile nazionale per il Demanio dello Stato del progetto Valore paese – DIMORE, che unitamente ai collaboratori coinvolti a livello centrale insieme alla dott.ssa Rita Soddu, direttrice regionale dell’Agenzia, e il dott. Gianluca Palla hanno accolto e sostenuto l’iniziativa del Parco. Un ringraziamento per l’importante e indispensabile collaborazione e sostegno – conclude Bonanno – va infine rivolto alla Soprintendente di Sassari e Nuoro, l’arch. Francesca Casule. Passo dopo passo, in sinergia con le altre amministrazioni coinvolte, sono certo che arriveremo al traguardo di concretizzare il sogno di vedere l’intera isola di Caprera quale museo a cielo aperto.»

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