5 May, 2024
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Dinamo Banco di Sardegna 3

Non c’è stata storia, tra Grissin Bon Reggio Emilia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari, in gara 1 della finale scudetto 2015. La squadra di Massimiliano Menetti s’è imposta nettamente, con il punteggio di 82 a 63, primo tempo 52 a 32, dominando dall’inizio alla fine.
Se in gara 5 e in gara 6 della semifinale con l’EA7 Emporio Armani, la Dinamo aveva avuto black out pesantissimi nel terzo quarto, oggi a segnare il solco decisivo tra Grissin Bon e Dinamo, è stato il secondo quarto, chiuso dagli emiliani sul 29 a 14, dopo il +5, 23 a 18, del primo quarto,
Sul rendimento della squadra di Meo Sacchetti ha pesato notevolmente, sia tecnicamente sia psicologicamente, l’assenza dello squalificato Shane Lawal, ma forse è stata ancora più decisiva una flessione mentale, dopo la grande impresa compiuta in gara 7 di semifinale al Forum di Assago con l’eliminazione dei campioni d’Italia di Luca Banchi.
La Dinamo è partita bene, 5 a 2 con una “bomba” da tre punti di David Logan al 2′ e punteggio in equilibrio fino al 7′, 10 a 10. Da lì gli emiliani hanno preso il volo con un parziale di 8 a 0, 18 a 10, e dopo una timida reazione sassarese, hanno chiuso il quarto avanti di 5 punti: 23 a 18.
Il secondo quarto, come già evidenziato, non avuto storia. Due canestri di Jerome Dyson e Rakim Sanders hanno portato la Dinamo a -3, 25 a 22, ma poi la Dinamo ha infilato una serie di errori dai 6,75, con Sosa, Brooks, Logan e ancora Edgar Sosa e David Logan e la Grissin Bon è volata via a + 20 a metà gara, 52 a 32, con Riccardo Cervi, Andrea Cinciarini e Achille Polonara in evidenza.
In avvio di terzo quarto, il vantaggio emiliano si è ulteriormenre dilatato, arrivando a +24 al 24′, 58 a 34, e una reazione prima dell’ultimo intervallo breve ha fissato il punteggio sul +18: 64 a 46.
Dell’ultimo quarto la Grissin Bon ha gestito il vantaggio, la Dinamo ha raggiunto il -12 a 3 minuti dalla fine, 73 a 61, ma poi ha ripreso a sbagliare tanto e Achille Polonara, Ojars Silins e Amedeo Della Valle hanno fissato il risultato finale sull’82 a 63.
Il miglior realizzatore della Grissin Bon è stato Achille Polonara, autore di 18 punti, seguito da Rimantas Kaukenas (13), Darius Lavrinovic (12) e Ojars Silins (10); nella Dinamo, su tutti Rakim Sanders, 19 punti, davanti a Jeff Brooks (10). La differenza tra le due squadre l’hanno fatta le percentuali al tiro: 20 su 32 da due punti, 10 su 25 da tre punti e 12 su 15 ai tiri liberi per la Grissin Bon; 18 su 41 sa due punti, 5 su 24 da tre punti e 12 su 20 ai tiri liberi.
La Dinamo deve dimenticare subito la batosta subita e preparare al meglio gara 2, in programma martedì sera ancora al Palabigi di Reggio Emilia. Tornerà disponibile Shane Lawal, l’uomo decisivo della semifinale con l’Olimpia Milano. Per conquistare lo scudetto, alla Dinamo occorrerà centrare almeno un successo esterno, perché Reggio Emilia, in virtù del miglior piazzamento nella “regular season”, 3^ contro 5^, avrebbe il vantaggio del fattore campo in un’eventuale gara 7. Non sarà certamente un’impresa facile, sia per la forza dell’organico a disposizione di Massimiliano Menetti, sia per i precedenti tra le due squadre che non hanno mai visto la Dinamo vincente sul parquet del Palabigi in campionato.

E’ in programma questa sera, alle 20.45, sul parquet del Palabigi di Reggio Emilia, gara 1 della finale per l’assegnazione dello scudetto del basket 2014/2015, tra Grissin Bon Regio Emilia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Si tratta della finale più sorprendente degli ultimi anni, nella quale non ci sono EA7 Emporio Armani Milano e Umana Reyer Venezia, le due squadre che hanno dominato la “regular season”, eliminate in semifinale rispettivamente da Dinamo e Grissin Bon, entrambe in 7 partite.

La Dinamo affronta la nuova squadra del grande ex Drake Diener, passato da Sassari a Reggio Emilia la scorsa estate, che in campo non ci sarà in tutta la serie, perché messo fuori causa da un grave infortunio, una lesione di secondo grado al gluteo della gamba destra, rimediato in gara 5 della semifinale con l’Umana Reyer.

Il grande spettacolo delle finali avrà inizio a Reggio Emilia (si giocherà ogni due giorni, le prime due volte a Reggio Emilia, le successive due a Sassari ed eventualmente la quinta a Reggio Emilia, la sesta a Sassari e la settima ancora a Reggio Emilia), dove questa sera il coach sassarese Meo Sacchetti non potrà disporre il giocatore più in forma, Shane Lawal (sul quale pare abbia messo gli occhi addosso il Barcellona), squalificato per una giornata (la squalifica subita era inizialmente di due giornate ma è stata poi ridotta a seguito di un ricorso della società sassarese). Come è già avvenuto prima con la Dolomiti Energia Trento, poi con i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano, la Dinamo Banco di Sardegna affronta la sfida con l’handicap di dover giocare l’eventuale “bella” di gara 7 in trasferta, a causa del peggior piazzamento ottenuto al termine della “regular season” (quinta contro terza). E, dopo aver superato prima lo scoglio Trento, poi quello ben più arduo di Milano, Sassari non ha alcuna intenzione di fermarsi ed è certa di centrare il tris che varrebbe il primo scudetto della sua storia, il “triplete” di una stagione straordinaria e forse irripetibile che l’ha già vista imporsi prima nella Supercoppa, contro Milano, poi in Coppa Italia – seconda consecutiva -, ancora contro Milano.

Il bilancio stagionale tra le due squadre vede in vantaggio la Dinamo per due vittorie a una. Nella semifinale di Coppa Italia, disputata il 21 febbraio a Desio, la Dinamo ha vinto per 77 a 65, approdando in finale, poi vinta contro l’EA7 Milano. In campionato hanno vinto una volta a testa.

E’ la prima volta che la finale scudetto vede protagoniste due squadre che non hanno mai vinto uno scudetto. La finale scudetto vedrà in campo giocatori di 11 nazioni diverse: almeno 10 italiani: (Cinciarini, Polonara, Della Valle, Pini, Cervi per la Grissin Bon; Formenti, Devecchi, Chessa, Sacchetti e Vanuzzo; 3 americani: Brooks, Sanders e Dyson, tutti per la Dinamo, in quanto Diener è infortunato; 2 lituani: Lavrinovic e Kaukenas per la Grissin Bon; 1 lettone: Silins per la Grissin Bon; 1 giocatore dello Zimbabwe, Chikoko, per la Grissin Bon; 1 ceco, Pechacek, per la Grissin Bon 1 nigeriano: Lawal, per la Dinamo; 1 polacco: Logan, per la Dinamo; 1 dominicano: Sosa, per la Dinamo; 1 camerunense, Kadji, per la Dinamo; e, infine, 1 senegalese: Mbodj, per la Dinamo.

Dinamo Banco di Sardegna 3