14 December, 2025
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«L’accelerata impressa dalla Regione avvicina l’avvio delle bonifiche nell’area industriale di Porto Torres. Questa è indubbiamente un’ottima notizia e se i tempi verranno rispettati a breve potrà partire il cantiere per realizzare la piattaforma polifunzionale, indispensabile per l’attività di bonifica ma anche la base per la creazione di un polo tecnologico per le altre bonifiche future in altre aree dell’isola. Per questo primo importante intervento, che durerà diversi mesi, si deve rispettare quanto previsto prima nell’accordo di programma sulla chimica e poi dalla stessa gara con la quale sono stati affidati i lavori alla Astaldi: un adeguato coinvolgimento di imprese e lavoratori locali.»

Lo afferma, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai che nei mesi scorsi si era occupato di questa vicenda con un’interrogazione inviata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.

«Le bonifiche sono giustamente considerate un’occasione importante per Porto Torres e per il nostro territorio, prima di tutto per il risanamento ambientale dell’area ma anche per il suo futuro riutilizzo e lo sviluppo di tecnologie innovative proprio nel campo delle bonifiche. Per questo motivo con l’interrogazione avevamo chiesto di porre fine ai ritardi che impedivano l’avvio dei lavori. La conferenza di servizi convocata ieri dalla Regione ha sbloccato l’iter per la concessione della Valutazione di Impatto Ambientale. Ora con l’ultimo passaggio burocratico dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, in capo alla Provincia il conto alla rovescia, per l’apertura dei cantieri si avvia finalmente a conclusione. A questo punto – conclude il senatore del Partito democratico – è necessario vigilare con attenzione perché questa importante opportunità occupazionale per il nostro territorio non venga persa ma venga messa a disposizione dei lavoratori fuoriusciti dal petrolchimico dopo l’abbandono di Eni e delle imprese locali. Su questo punto non può e non si deve arretrare di un solo passo.»

 

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Giudizi positivi del senatore Silvio Lai e del deputato Emanuele Cani (Pd) sulla visita a Nuoro del ministro dell’Interno Marco Minniti. 

«La proposta del ministro Minniti presentata oggi in Sardegna, sui patti territoriali sulla sicurezza, è attuabile in tempi strettissimi e è una risposta concreta al fenomeno degli attentati agli amministratori in Sardegna – scrive in una nota il senatore Silvio Lai -. Condivido pienamente anche la scelta di un coordinamento che abbia come cabina di regia la Regione e che prevede un ruolo attivo di tutti gli enti locali: dalla Regione alle province e fino ai Comuni. La conoscenza diretta delle singole realtà territoriali consente di individuare gli interventi e gli strumenti necessari per prevenire e bloccare la lunga serie di attentati e atti intimidatori nella nostra regione e soprattutto di dare maggiore sicurezza e serenità agli amministratori, ai cittadini ed in generale alle nostre comunità.»

«Positiva la presenza del ministro Marco Minniti in Sardegna e l’attenzione verso i territori e gli enti locali, troppo spesso bersaglio facile di intimidazioni e attentati – dice il deputato Emanuele Cani -. La proposta dei patti territoriali sulla sicurezza è sicuramente positiva e attuabile in tempi abbastanza rapidi per contrastare il fenomeno della violenza. Solo attraverso un lavoro che non sia solo di controllo ma anche di conoscenza e prevenzione di questi fenomeni si riesce a garantire la sicurezza sia a chi amministra le istituzioni locali in nome dei cittadini, sia ai cittadini delle diverse comunità.»

 

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«È un fatto che questo Governo ha invertito la politica di tagli nei confronti delle università e della ricerca ed ha fatto nuovamente crescere il fondo di finanziamento ordinario degli atenei. Investire sulla cultura e sul diritto allo studio, assumere personale della ricerca e stabilizzare i precari sono atti ed impegni concreti che la ministra Fedeli ha giustamente evidenziato nel suo intervento questa mattina all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Sassari.»

Lo scrive, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«In questa occasione non posso non sottolineare i risultati che l’Università di Sassari ha raggiunto, con l’aumento degli studenti iscritti e l’innovazione in didattica e ricerca. Importanti saranno i nuovi corsi di laurea presentati oggi, in particolare ingegneria informatica e sicurezza alimentare che rispondono alle esigenze formative più attuali ed alle richieste del mondo del lavoro – aggiunge Silvio Lai -. Giustamente il Magnifico Rettore Carpinelli ha sottolineato l’inversione di tendenza che indubbiamente c’è stata ma ha richiamato anche l’esigenza di uno sforzo ancora maggiore che il prossimo parlamento ed il prossimo governo dovranno fare perché puntare su università e istruzione significa puntare sul nostro futuro. Abbiamo docenti e ricercatori tra i più preparati al mondo, dobbiamo fare in modo che possano contare su un sistema universitario competitivo ed essere messi nelle condizioni di rimanere nel nostro Paese. E bisogna continuare con la politica degli investimenti – conclude Silvio Lai -, come quello che nella ultima legge di bilancio ha portato alla stabilizzazione dei precari degli istituti zooprofilattici e degli istituti di ricerca sanitari.»

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«Zona franca urbana nei territori dei comuni sardi colpiti dall’alluvione del 2013. Con il via libera del Cipe si avvicina un risultato concreto per le imprese di Olbia e delle altre zone colpite dal ciclone Cleopatra. È una risposta che come parlamentari sardi abbiamo sollecitato, dapprima presentando e facendo approvare un apposito emendamento nel decreto enti locali e poi seguendo fino ad oggi la sua efficacia.»

Lo afferma in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai, primo firmatario dell’emendamento approvato in commissione bilancio del senato.

In quella occasione era stata richiesta l’istituzione della ZFU in analogia alle zone terremotate dell’Emilia ed erano stati stanziati i primi 5 milioni (finanziamento solo iniziale) per le agevolazioni a favore delle imprese localizzate all’interno della perimetrazione. Perimetrazione che al momento del finanziamento non era stata ancora predisposta da comuni e regione né presentata alla Ue.

Con lo schema di decreto approvato dal Cipe nell’ultima seduta, sono state definite le agevolazioni e la perimetrazione dopo l’ok del Mef a settembre e della Regione Sardegna a novembre. Successivamente il ministero dello sviluppo economico e il Cipe con il parere favorevole espresso nella riunione del 22 dicembre scorso hanno chiuso il lungo iter avviato proprio con l’approvazione dell’emendamento.

«Era un diritto avere anche in Sardegna lo stesso trattamento dell’Emilia, una battaglia sulla quale non abbiamo mai mollato la presa – aggiunge Silvio Lai – perché le imprese danneggiate da quell’alluvione potessero anche a distanza di anni beneficiare di un’occasione di rilancio imprenditoriale. I primi 5 milioni di euro sono importanti ma sono stati stanziati per permettere l’avvio dell’iter della ZFU. Il prossimo parlamento deve aumentare le risorse per allargare il più possibile la platea dei beneficiari. La palla ora passa alla Regione che può integrare le risorse oltre che scegliere i destinatari e le priorità. Il decreto, infatti, prevede che si possano destinare prioritariamente i contributi alle aziende che hanno subito i danni, ma anche estendere ad altre aziende che nascono, anche precedentemente danneggiate e poi chiuse, se utile per rilanciare il sistema delle attività locali, di un quartiere o di un piccolo paese, e dovrà essere la Regione a decidere.»

«Le imprese potranno ottenere contributi nei limiti del de minimis che permetteranno l’esenzione dell’Irpef sino a 100mila euro, in tre anni, come dell’Irap e delle imposte municipali, ovviamente per le attività situate all’interno della perimetrazione – sottolinea ancora il senatore del Partito democratico -. Può essere anche l’occasione per stimolare l’insediamento di ulteriori attività produttive nello stesso territorio, l’unico limite è dato dalla disponibilità di risorse che vanno associate e integrate anche con risorse europee della programmazione locale.»

«Come detto questo intervento era stato proposto dopo la presentazione di un analogo provvedimento a favore delle imprese danneggiate dal terremoto in Emilia Romagna. Quell’esperienza aveva tracciato una strada virtuosa che si é valutato utile percorrere anche per quanto riguarda le imprese sarde colpite dall’alluvione. A distanza di anni arrivano i frutti di quell’impegno e di quel sostegno che abbiamo sollecitato a favore delle nostre imprese – conclude Silvio Lai -. E di questo, anche con i colleghi Cucca, Angioni e Uras, non possiamo che essere soddisfatti.»

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«Prima la metanizzazione, l’accordo con la difesa, poi l’intesa sull’Alcoa e il sistema dell’alluminio, ora quella su La Maddalena. Già così è un bel bilancio di legislatura. Per la Sardegna si chiude definitivamente un’altra pagina di problemi che vengono da lontano e sono stati affrontati e risolti in questa legislatura. Tutti passi in avanti che ci permettono di guardare con maggiore fiducia al futuro. Energia e industria sono parti essenziali di un sistema economico adeguato per incrementare occupazione stabile che può convivere, in un rapporto fecondo, con le vocazioni della nostra terra: bellezza, ambiente, cultura e turismo.»

Lo scrive, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai, impegnato in questa legislatura, con i colleghi sardi, a trovare le soluzioni a molte problematiche che da tempo riducevano la competitività e lo sviluppo dell’isola.

«Non tutto è risolto, servono migliori trasporti e continuare a dare gambe al nuovo Patto per la Sardegna ma è indubbio che ci sono atti concreti che segnano un deciso cambio di passo nel rapporto tra lo Stato e la Sardegna e non è un caso che sia stato il premier Paolo Gentiloni a voler apporre la sua firma sul patto istituzionale che riconsegna l’ex arsenale de La Maddalena alla gestione della regione dopo un decennio di incuria – aggiunge Silvio Lai -. Radici, cultura e storia si rafforzano quando si incrociano con innovazione e sostenibilità ,in questa direzione abbiamo lavorato in Parlamento per far emergere le criticità e dare risposte conseguenti e concrete. La manovra economica con il decreto fiscale e il decreto Sud attestano questo. Così come le intese ora raggiunte – conclude Silvio Lai -: risultato di un lungo lavoro tra Regione e Governo.»

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«Efficienza, professionalità, trasparenza e migliori servizi al cittadino: sono il tratto distintivo della riforma delle professioni sanitarie che il Senato ha approvato definitivamente questa mattina.» Lo dichiara il senatore Silvio Lai (Pd) relatore del provvedimento in commissione Bilancio.

«Una riforma attesa da anni che giunge a chiusura di una legislatura caratterizzata da un significativo percorso legato alla promozione e al rafforzamento dei diritti civili ed umani. Nella fattispecie la legge delega riguarda più di un milione di professionisti del sistema sanitario del nostro Paese con il riordino degli Ordini professionali. Norme precise anche per sperimentazioni cliniche, medicina di genere, abusivismo professionale e dirigenza del ministero della Salute – aggiunge Silvio Lai -. Questa norma riallinea il nostro Paese al resto d’Europa. Vengono riconosciute nuove professioni sanitarie come gli osteopati e i chiropratici e vengono assegnate al Ministero della salute professioni già riconosciute come i biologi, i chimici, gli psicologi e i fisici. Di assoluto rilievo, a tutela dei pazienti – conclude il senatore del Pd – la norma che colpisce in maniera severa l’abuso dell’esercizio di professione o di un’arte sanitaria.»

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Approvata la riforma del personale della ricerca di zooprofilattici e Irccs, ora può partire un piano di riorganizzazione e superamento del precariato storico.

«Nella legge di bilancio ci sarà la riforma del personale di ricerca degli istituti zooprofilattici e degli Irccs, si tratta di una riforma profondissima del sistema della ricerca pubblica che consentirà di specializzare la funzione della ricerca e di stabilizzare i tanti precari che attendono da anni una soluzione.»

Non nasconde la propria soddisfazione il senatore del Pd Silvio Lai, che aveva proposto un emendamento e sostenuto la soluzione al Senato durante la discussione della legge di bilancio.

«Come deciso su molti temi, riguardanti regioni e sanità, il mio emendamento era stato rinviato alla Camera, e ripresentato dai colleghi della commissione sanità. La sua approvazione è un’ottima notizia che modifica profondamente il sistema della ricerca pubblica nel settore sanitario, introducendo la figura del ricercatore, e consente di avviare un vero processo di superamento del precariato che opera da moltissimi nel settore degli istituti zooprofilattici sperimentali e negli istituti di ricerca, ricovero e cura sanitaria – aggiunge Silvio Lai -. La nuova norma prevede la creazione di un ruolo speciale nel quale vengono inseriti circa 3.000 persone: si tratta di 1.406 ricercatori, 729 operatori di supporto e 726 dipendenti degli istituti zooprofilattici.»

I ricercatori saranno assunti per cinque anni con un contratto a tempo determinato rinnovabile per una sola volta. Ogni anno i ricercatori saranno sottoposti alla valutazione e alla fine dei dieci anni potranno essere assunti a tempo indeterminato, in analogia al modello presente a livello accademico.

La norma era molto attesa anche in Sardegna, dove all’IZS sono diverse le persone interessate alla norma di progressiva stabilizzazione mentre si aprono ulteriori possibilità per l’assunzione di nuovi ricercatori.

«Per la realizzazione della riforma – conclude Silvio Lai – sono stati stanziati, 19 milioni già dal prossimo anno e a regime, 70 milioni di euro all’anno, che si aggiungono alle risorse che annualmente il Ministero della salute già stanzia per finanziare i contratti del personale di ricerca e di supporto alla ricerca.»

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«Siamo di fronte ad un dumping sociale inaccettabile e a condizioni di lavoro e di stress emotivo che, con il tempo, possono mettere a rischio la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori” sono le parole di chi tutela i lavoratori Ryanair ma che condividiamo considerate le condizioni di lavoro denunciate in questi mesi. Per questo abbiamo chiesto al ministro del welfare un intervento urgente per verificare quanto denunciato in questi giorni dai sindacati dei lavoratori della compagnia irlandese Ryanair. Nel nostro Paese è stato programmato per il 15 dicembre uno sciopero dei piloti a cui hanno manifestato l’intenzione di aderire anche gli assistenti di volo.»

Così si legge in un’interrogazione presentata da alcuni senatori del Partito democratico, primo firmatario Silvio Lai.

«La compagnia irlandese – scrivono i parlamentari – è reduce dalla difficile stagione della cancellazione dei voli dovuta proprio alla necessità di far smaltire ferie arretrate al personale. Una situazione questa che ha portato anche all’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sul mancato rispetto dei diritti dei passeggeri. Alla luce anche delle denunce di questi giorni formulate dai sindacati in Germania ed in Irlanda si fa sempre più necessaria l’esigenza di fare chiarezza e sulle condizioni di lavoro e le modalità di retribuzione dei piloti. La gestione complessiva delle risorse umane appare condizionata sino all’estremo per produrre una riduzione dei costi del personale. Per quanto riguarda quello italiano c’è anche un problema in più, quello legato alla richiesta, fino ad ora disattesa, di poter essere assunto secondo le normative del nostro Paese e poter anche costituire una rappresentanza sindacale adeguata alle norme italiane. A tutto questo si aggiunge l’atteggiamento della compagnia che in previsione della giornata di protesta in Italia avrebbe minacciato provvedimenti nei confronti dei lavoratori aderenti allo sciopero: blocco degli aumenti di paga previsti dagli accordi, delle promozioni e dei trasferimenti richiesti.»

«Nell’interrogazione – concludono i senatori del Partito democratico – abbiamo chiesto che vengano verificate le condizioni di lavoro e di quelle operative della compagnia se queste siano coerenti con quanto previsto dalle normative italiane ed europee. Infine abbiamo sollecitato un intervento, congiuntamente al ministero dei trasporti e delle infrastrutture, per favorire una soluzione ed evitare così lo sciopero proclamato per la giornata del 15 dicembre·»

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La nuova intimidazione subita dal sindaco di Pula Carla Medau rilancia l’emergenza sicurezza tra gli amministratori locali. Gli ignoti attentatori hanno preso di mira la sua auto parcheggiata nel posteggio di casa all’aperto: un bastone telescopico per scope attaccato con dello scotch a due pezzi di diavolina, è stato trovato accanto all’auto di Carla Medau e vicino alla fotocellula del cancello d’ingresso del parcheggio è stata rinvenuta della carta di giornali parzialmente bruciata.

Il fatto è accaduto tra il 4 e il 5 novembre, mentre il sindaco di Pula stava partendo per la Penisola, ma la denuncia è stata formalizzata soltanto ieri al suo rientro. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri di Pula.

«Noi siamo con Carla Medau e con tutti gli amministratori locali che ogni giorno lavorano con altrettanto coraggio per dare servizi essenziali a propri cittadini – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che questo pomeriggio ha raggiunto telefonicamente il sindaco di Pula, vittima di un atto intimidatorio -. Ho parlato a lungo con Carla Medau e mi ha confermato, con la fermezza e la determinazione che conosciamo e apprezziamo, che non ha alcuna intenzione di farsi intimidire dal gesto sciagurato di qualche vigliacco. È l’ennesima offesa ai rappresentanti delle istituzioni e ai sardi: tutti insieme dobbiamo dire basta a questa inaccettabile sequenza di atti vili e indegni. Abbiamo portato all’attenzione del ministro Marco Minniti il problema della sicurezza già nell’incontro del giugno scorso al Viminale – ha concluso Francesco Pigliaru – e siamo pronti a ribadire le nostre preoccupazioni e le nostre richieste qui in Sardegna».

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha espresso solidarietà alla collega di Pula Carla Medau.

«I fatti accaduti a Pula sono di una gravità inaudita. Il tentativo di far esplodere l’auto del sindaco Carla Medau è un attentato che condanniamo con fermezza per il suo carattere vigliacco e meschino.  Esprimo, a nome di tutta l’Amministrazione comunale di Carbonia, solidarietà e vicinanza al Sindaco Carla Medau e a tutta la comunità di Pula. Mi stringo alla collega Carla in un forte abbraccio – ha concluso Paola Massidda – e la esorto a non mollare e a continuare nel suo impegno politico al servizio della cittadinanza pulese.»

Solidarietà a Carla Medau anche da parte del senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Voglio prima di tutto esprimere la mia solidarietà e la più totale vicinanza a Carla Medau, sindaco di Pula che la notte scorsa ha subito un grave atto intimidatorio. Mi auguro che i responsabili di un gesto così vile possano essere individuati dagli inquirenti ma si tratta di un fatto sul quale è giusto necessario riporre un’attenzione particolare anche da parte di tutte le istituzioni e dunque anche e soprattutto del governo nazionale. Atti di questo tipo si ripetono oramai con preoccupante frequenza a danno di amministratori locali della Sardegna. Chi ogni giorno lavora al servizio della propria comunità con passione, competenza e senso civico come Carla Medau – ha concluso Silvio Lai – deve poter svolgere il proprio compito in piena serenità. Serenità che deve essere garantita con atti concreti e facendo sentire la presenza dello Stato.» 

Ha espresso la sua solidarietà al sindaco di Pula anche il deputato del Partito democratico Francesco. «Ho parlato con Carla Medau, sindaco di Pula, dopo l’intimidazione vigliacca che ha subito nei giorni scorsi – ha scritto su facebook Francesco Sanna -. A lei – e per suo tramite alla comunità di Pula – ho manifestato tutta la solidarietà che il caso merita e voglio che questo avvenga pubblicamente. Cosa dobbiamo fare, in questo ed in tanti altri casi in cui la violenza contro gli amministratori si manifesta? Intanto, non lasciarli soli. Facendo capire alla zona grigia che rende possibile questi atti – qualcuno che sa, qualcuno che vede e non dice – che la minaccia e l’intimidazione non appartengono al gioco democratico, e chi le usa è fuori dalla comunità.»

«E’ necessario che in Sardegna – la regione dove il fenomeno delle intimidazioni è proporzionalmente il più elevato d’Italia – ha concluso Francesco Sanna – magistratura e forze dell’ordine diano la prova che questa violenza non è consegnata all’impunità ed alla rassegnazione.»

 

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Il riconoscimento dello svantaggio dell’insularità, un primo segnale di disponibilità da parte del governo sulla finanza locale e sul tema degli accantonamenti, l’avvio delle bonifiche nei poligoni militari, importanti risorse a favore del settore agropastorale per i danni causati dalla siccità.

Sono le principali misure a favore della Sardegna previste dal decreto fiscale (approvato in via definitiva dal Parlamento) e dalla legge di bilancio approvata ieri dal Senato ed ora all’attenzione della Camera.

I risultati, frutto di una lunga battaglia parlamentare, sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa dai senatori del Pd Silvio Lai (relatore di maggioranza per il Dl fiscale) e di Campo progressista Luciano Uras, dai presidenti delle commissioni Bilancio ed Autonomia del Consiglio regionale Franco Sabatini e Francesco Agus e dalla consigliera regionale di Cp Annamaria Busia.

«La legge di bilancio nazionale contiene alcuni articoli che accolgono i nostri emendamenti – ha spiegato Luciano Uras – il primo riconosce gli svantaggi dell’insularità e stanzia 15 milioni di euro a favore della Sardegna. E’ un primo segnale positivo che non risolve la questione degli accantonamenti (circa 700 milioni di euro a carico della Sardegna) ma rappresenta un’importante apertura di dialogo da parte del Governo. La legge di bilancio stabilisce un principio giuridico che darà più forza alla nostra Regione nelle trattative future con lo Stato per la ridefinizione del patto sugli accantonamenti.».

«E’ un buon risultato politico ottenuto grazie al lavoro in sinergia di Pd e Campo progressista – ha detto Silvio Lai – quando si fa un lavoro di coalizione si ottengono queste risposte. Abbiamo riflettuto se accettare o meno i 15 milioni di euro, alla fine abbiamo dato il nostro assenso perché il Governo ha riconosciuto formalmente lo svantaggio dell’insularità. Nel 2019, Stato e Regioni dovranno ridiscutere il tema degli accantonamenti sulla base di intese bilaterali. La Sardegna tratterà a condizioni diverse, nel frattempo potrà aprire un contenzioso sulla partita del 2018.»

«Altra misura importante contenuta nella legge di bilancio – hanno sottolineato Lai e Uras – è l’integrazione del Fondo per la finanza locale che stanzia 15 milioni di euro per le province sarde e la Città Metropolitana di Cagliari. Una boccata d’ossigeno per gli enti intermedi isolani che da tempo non incamerano più i tributi propri, destinati al risanamento del bilancio statale. Senza dimenticare i fondi per le bonifiche dei poligoni militari che consentiranno di intervenire in numerose aree occupate attualmente dall’esercito. Soldi anche per i pastori, sotto forma di indennizzo per eventi calamitosi. L’approvazione della norma all’interno del decreto fiscale, consentirà di trasferire più rapidamente le risorse al mondo delle campagne.»

Soddisfatto il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale Franco Sabatini: «E’ un primo segnale importante – ha detto Franco Sabatini – sugli accantonamenti occorrerà in futuro fare fronte comune con le altre regioni speciali». Sabatini ha poi replicato alle accuse degli enti locali: «La Sardegna è la regione italiana che trasferisce più risorse ai comuni – ha sottolineato Franco Sabatini – la battaglia va fatta contro i tagli e i vincoli di spesa decisi dal Governo. La soluzione, da valutare però con molta attenzione, potrebbe essere quella della gestione autonoma della finanza locale».

Il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus, ha annunciato una risoluzione congiunta con il parlamentino del Bilancio per un riequilibrio delle risorse trasferite dallo Stato agli enti locali delle regioni a Statuto speciale rispetto a quelle ordinarie: «C’è una sproporzione evidente che deve essere sanata – ha detto Agus – province e Città metropolitane stanno di fatto svolgendo funzioni non proprie e assicurando servizi vitali (scuole e strade)». Annamaria Busia (Cp) ha ringraziato i senatori per il lavoro svolto: «Tra le norme approvate c’è anche quella a favore delle vittime di reati domestici – ha rimarcato Busia – si tratta di una proposta di legge nata in Sardegna e portata alla Camera dal deputato Roberto Capelli. La previsione di un fondo per le vittime è un passaggio importante, mi auguro che presto si approvi la legge di riforma dell’intero sistema».

Da Luciano Uras, infine, un appunto alla Giunta regionale: «Gli emendamenti sono stati portati avanti in totale sintonia con il Consiglio e l’esecutivo. Quando si lavora insieme si riesce a ottenere questi risultati  – ha concluso il senatore di Campo progressista – questa strategia andava adottata da subito. Purtroppo questo non è avvenuto, fino ad oggi non si è mai convocato un tavolo con i parlamentari sardi».