14 December, 2025
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«Con l’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio 38.0.21 si apre una nuova stagione di collaborazione tra sistema militare e civile nella gestione dei controlli ambientali dei poligoni militari, nella linea indicata dal lavoro della commissione di inchiesta sull’uranio impoverito.»

Commentano così l’approvazione notturna i senatori sardi del Partito democratico e di Campo progressista che hanno sottoscritto l’emendamento Silvio Lai, Luciano Uras, con Ignazio Angioni ed il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca.

L’emendamento era stato presentato dal relatore al decreto fiscale, e poi rinviato alla legge di bilancio, perché più complessa del previsto la costruzione della relazione tecnica per la valutazione dei costi e l’approvazione. «Il Governo e la maggioranza hanno mantenuto l’impegno preso in sede di avvio della manovra e la nuova normativa è così giunta al termine e ora passa alla Camera dei deputati per la conferma – ha affermato Silvio Lai -. Lì il testimone passa idealmente a Gianpiero Scanu che ha scritto questa norma condivisa con tutta la commissione di inchiesta sull’utilizzo dell’uranio impoverito e ai colleghi sardi che, siamo sicuri la sosterranno.»

«La nuova normativa proposta da Silvio Lai al decreto fiscale, che interessa in particolare la Sardegna ma copre l’intero territorio nazionale, è stata condivisa da subito da Campo Progressista che ne ha fatto uno dei punti qualificanti per il sostegno all’intera manovra», ha detto Luciano Uras, capogruppo del gruppo misto in commissione bilancio che si è intestato la battaglia in sede di maggioranza parlamentare.

«La nuova normativa avvia una nuova stagione di collaborazione tra sistema militare e civile, e il merito va a Governo e Parlamento, Camera e Senato, al lavoro congiunto e testardo dei parlamentari sardi e alla convinzione ferma del ministro Pinotti – così si legge nella nota congiunta dei senatori sardi -. Per il sistema dei poligoni militari si avvia un percorso nuovo e trasparente, in cui regione, e comuni, sono dotati di nuovi strumenti e assumono nuove responsabilità.

a. Le esercitazioni militari nei poligoni saranno sottoposte a registrazioni che saranno conservate nel tempo per garantire i controlli preventivi e successivi, sui sistemi testati e sulle procedure utilizzate.

b. Diventa obbligatorio per i comandanti dei poligoni militari l’adozione di piani di monitoraggio delle matrici ambientali coinvolte nelle attività svolte e l’estensione dei controlli alle aree adiacenti il poligono.

c. Le attività svolte sono comunicate e condivise con le regioni, le agenzie regionali ambientali e i comuni dove i poligoni hanno sede. Tutti i controlli ambientali sono condivisi con il sistema nazionale ambientale SINANET, tramite un nuovo osservatorio regionale militare civile istituito in ogni regione sede di poligono.

d. Sono definiti attraverso decreto congiunto difesa, ambiente e salute i tempi di utilizzo dei poligoni e demandata ad ISPRA, insieme alle ARPA, la vigilanza sui rifiuti speciali.

e. Sono sancite, infine, le sanzioni a cui sono soggetti i responsabili dei poligoni in caso di violazione delle nuove severe norme introdotte.»

«Si tratta di una normativa che rende evidente una nuova stagione di sinergia e collaborazione, di trasparenza e condivisione tra sistema civile e militare – hanno aggiunto Silvio Lai e Luciano Uras -. Una normativa condivisa costruita in piena collaborazione con il ministro Roberta Pinotti, cui va il nostro pieno apprezzamento. Ora, anche per la Sardegna si può aprire una stagione nuova da concludersi rapidamente, entro questa legislatura con il nuovo accordo tra Regione e Difesa che dovrebbe arrivare a compimento entro pochi giorni. Un accordo che, garantito da un nuovo modello di gestione dei poligoni come approvato nella manovra di bilancio, possa chiudersi con il trasferimento al demanio regionale dei beni militari richiesti dalla regione e, infine, – concludono Silvio Lai e Luciano Uras – con l’avvio della collaborazione sulla ricerca duale che può fare dell’isola il nodo di eccellenza europeo di questo settore.»

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Il Senato ha dato il via libera alla riduzione dei ticket per 60 milioni di euro, proposta con un emendamento alla legge di bilancio, primo firmatario, primo firmatario il senatore di Campo progressista Luciano Uras. «Esprimo soddisfazione per l’approvazione della norma che ho sottoscritto e che consente la riduzione dei ticket per 60 milioni di euro» commenta il relatore al decreto fiscale Silvio Lai (Pd).

«Si trattava di intervenire sul superticket che oltre a generare costi maggiori per i cittadini, aveva reso meno competitive le strutture pubbliche rispetto a quelle private per numerose prestazioni – aggiunge Silvio Lai -. L’emendamento così formulato consente inoltre di intervenire equamente su tutto il territorio nazionale tenendo conto anche delle regioni che non avevano introdotto il superticket, creando le condizioni per una riduzione anche del ticket di base. In questo senso, una norma generale sui superticket avrebbe escluso l’isola che non l’ha introdotto, mentre così per la Sardegna considerate le condizioni sociali ed economiche possono arrivare circa 2 milioni sui 60»

«Tecnicamente si tratta dell’istituzione di un fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta. La ripartizione del fondo sarà definito con un decreto del Ministero della salute previa intesa con le regioni. La norma – conclude Silvio Lai – mira a consentire maggiore equità nell’accesso alle prestazioni dei soggetti vulnerabili.»

Silvio Lai.

Luciano Uras.

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«Abbiamo sottoscritto e sostenuto convintamente l’emendamento della senatrice Venera Padua sull’Istituzione del registro nazionale talassemie e emoglobinopatie. La modifica, approvata in commissione bilancio del Senato nell’ambito della manovra finanziaria, consentirà di migliorare la diagnosi, la prevenzione, la cura e la ricerca su questa patologia che in alcune regioni, tra cui la nostra isola, è purtroppo particolarmente presente. Sarà un contributo importante alla ricerca e alla prevenzione di queste patologie in campo nazionale ed europeo.»

Lo affermano in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai e quello di Campo progressista Luciano Uras. Con l’emendamento vengono stanziati 100mila euro per tre anni. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della manovra il ministro della Salute dovrà emanare un decreto mentre le regioni, entro 60 giorni dall’istituzione del registro, dovranno raccogliere e trasmettere i dati epidemiologici e le altre informazioni utili a propria disposizione.

«L’esperienza della Sardegna nel campo delle Talassemie dimostra che è possibile ottenere risultati ragguardevoli e limitare la diffusione di queste patologie tra le giovani generazioni. Questa esperienza sarà ancora più utile con l’istituzione della Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie – conclude Silvio Lai – che dovrà adottare le linee guida specifiche per la corretta applicazione dei protocolli terapeutici e dei percorsi di assistenza.»

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«25 novembre – giornata simbolica e prima votazione alla legge di bilancio in commissione: con un voto unanime di tutte le forze politiche è stato finanziato il fondo per gli orfani di vittime domestiche e di femminicidio.» Lo afferma il senatore del Partito democratico Silvio Lai in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

«Il fondo è destinato alle spese mediche e assistenziali e all’erogazione di borse di studio, o di attività di orientamento e formazione finalizzata all’inserimento lavorativo per i più grandi – aggiunge Silvio Lai -. Almeno il 70% del fondo è destinato ai minori la restante parte a maggiorenni economicamente non autosufficienti. Il fondo finanziato è quello per le vittime di usura o di reati intenzionali violenti che così cambia denominazione aggiungendo gli organi di vittime di crimini domestici e di femminicidio.»

«Un gesto simbolico del Senato, un drappo rosso nell’aula, per le vittime più piccole dei femminicidi – conclude Silvio Lai -, per fermare la violenza sulle donne, oggi e poi ogni giorno.»

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Una battaglia comune per i diritti dei sardi da portare avanti nella discussione della legge di bilancio ora all’attenzione del Parlamento. E’ la proposta del presidente della I commissione del Consiglio regionale, Francesco Agus, contenuta in una lettera indirizzata ai Senatori eletti in Sardegna Luciano Uras, Silvio Lai, Ignazio Angioni, Giuseppe Luigi Cucca, Luigi Manconi, Emilio Floris, Roberto Cotti e Manuela Serra.

La proposta di manovra, ora al vaglio della commissione Bilancio del Senato, presenta innumerevoli criticità già oggetto dei lavori istruttori portati avanti dalla prima commissione del Consiglio regionale e sintetizzati nella risoluzione n. 25 approvata dal parlamentino a larga maggioranza.

La manovra, se approvata al Senato, difficilmente sarà modificabile alla Camera dove arriverà blindata. Da qui la scelta di scrivere ai senatori per sollecitare un loro intervento.

«Si tratta di problemi vecchi che invece di avviarsi a risoluzione peggiorano i loro effetti. Vi scrivo perché la sensazione comune è quella di essere arrivati all’ultimo appello: senza modifiche alla manovra gli enti locali sardi saranno in grandissima difficoltà.»

Nella lettera, Francesco Agus, richiamando gli esiti dei lavori svolti dalla Commissione sui temi delle entrate regionali e sui tagli alle risorse statali destinate alle province sarde e alla città metropolitana di Cagliari, esprime preoccupazione sulle ripercussioni che avrebbe il testo così come proposto dal Governo sui bilanci degli enti di area vasta.

«La Commissione ha condotto un lungo lavoro di studio e monitoraggio sul tema delle difficoltà finanziarie delle Province. Da tempo si registrano a Roma sistematici tentativi di estromettere i nostri enti di area vasta, Province e Città Metropolitana di Cagliari, dalle ripartizioni delle risorse statali. Quest’anno il danno è aggravato dalla beffa: con la proposta di Bilancio dello Stato per il 2018 in discussione in queste ore in Senato, siamo stati anche esclusi dalla ripartizione del fondo di 352 Milioni di euro destinato alle sole regioni a statuto ordinario. Un pregiudizio inaccettabile nei nostri confronti, una vera e propria tassa sull’autonomia regionale.»

Il presidente Agus si è soffermato inoltre sulla transizione in corso ai sensi della legge 2/2016, che nei prossimi mesi lascerà nelle mani dei Sindaci la guida degli enti di area vasta, e su come, nonostante i sardi paghino le imposte provinciali (Ipt e addizionale Rc Auto) più alte in Italia, nemmeno un euro di queste risorse rimanga nell’isola e contribuisca al suo sviluppo o al mantenimento dei servizi. 

«Queste risorse sono per noi fondamentali per garantire la manutenzione di 5452 km di strade provinciali oggi in alcuni casi al limite della percorribilità e per evitare che gli edifici scolastici diventino luoghi pericolosi per l’incolumità dei nostri giovani studenti – aggiunge Francesco Agus -. La Commissione e il Consiglio hanno fatto la loro parte, ma sarebbe un grave errore pensare di poter risolvere problemi di questa portata in solitudine. Battaglie come questa non si possono condurre a compartimenti stagni, ognuno asserragliato nel proprio palazzo. Abbiamo recentemente dimostrato anche in Consiglio Regionale che quando si viaggia uniti e determinati si possono portare a casa risultati importanti ed immediati per tutta la comunità sarda.»

«Mi rendo disponibile da subito, insieme alla Commissione che presiedo – conclude Francesco Agus -, a fornire tutta la documentazione utile a favorire il vostro lavoro. Davanti a problemi come questo mi aspetto che ciascuno di voi metta accanto alla propria bandiera di partito quella dei sardi, uomini e donne, oggi esclusi da un accesso paritario alle risorse dello Stato.»

 

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«Ho confermato il mio pieno e convinto sostegno alla legge sulla mobilità ciclistica che dopo esser stata approvata alla camera attende ora il via libera definitivo dal senato. Ritengo sia un provvedimento giusto su un argomento che attende da tempo un intervento normativo per disciplinare e diffondere la cultura e l’utilizzo delle biciclette sia in ambito urbano che extraurbano.»

Lo afferma, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«La bici, infatti, può essere sia un mezzo di trasporto utilizzabile in città e per migliorare dunque la qualità dell’aria, sia per attività turistiche e ricreative – aggiunge Silvio Lai -. Penso quindi anche agli effetti positivi che l’approvazione di questa legge avrebbe in Sardegna. La creazione di una rete ciclabile, tra i progetti e gli obiettivi già avviati anche dall’attuale Giunta regionale, consentirebbe infatti di avere a disposizione percorsi naturalistici di rara bellezza e che potrebbero attirare l’arrivo nell’isola dei turisti delle due ruote. A questo proposito ricordo che nella legge di stabilità 2017 il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha previsto la realizzazione di nuove ciclovie, tra cui quella della Sardegna. Nel mese di agosto scorso è stato già firmato anche un protocollo d’intesa. C’è, dunque, un impegno anche da parte del governo e con questa legge si aggiungerebbe un altro fondamentale tassello al percorso che porta alla creazione di una rete nazionale e, in questo caso, di una rete regionale degli itinerari ciclabili in Sardegna.»

«Per quanto mi riguarda – conclude il senatore del Partito democratico – sono pronto a dare il mio contributo per fare in modo che questa legge possa essere approvata entro la fine della legislatura anche in Senato.»

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«I senatori sardi di Pd e Campo progressista stanno dimostrando come le vere alleanze sono quelle che hanno come unico obiettivo l’interesse primario della nostra terra. Nessun calcolo politico vale quanto un risultato che va a beneficio della Sardegna e dei sardi. È stato così nei giorni scorsi in occasione dell’approvazione del decreto fiscale ed è così anche ora nella presentazione degli emendamenti alla legge di bilancio.»

È quanto afferma in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Come relatore del decreto fiscale ho apprezzato molto lo spirito di collaborazione e l’unità di intenti che ha contraddistinto l’impegno comune instaurato con gli altri colleghi sardi di Campo progressista ma anche di altre forze politiche. Siamo riusciti ad ottenere risultati che sono andati anche al di là degli obiettivi fissati, ora con la manovra finanziaria stiamo ripetendo lo stesso schema di lavoro e si stanno creando le condizioni per raggiungere altri importanti traguardi. Tutto questo è reso possibile dall’attenzione posta nei confronti dei problemi reali della nostra isola e mettendo da parte ogni altri tipo di ragionamento. Per questo motivo – conclude Silvio Lai – il mio ringraziamento va ai colleghi sardi per quello che insieme stiamo riuscendo a fare a favore della nostra regione.»

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Potrebbe arrivare dalla legge di bilancio la riforma del personale di ricerca degli zooprofilattici che consentirà di superare il tema dei precari della ricerca, veterinari e biologi.

Sono stati infatti depositati e in fase di discussione gli emendamenti di Pd (41.78) a prima firma Lai e di Ap (41.0.13) Viceconte, che ricalcano il testo anticipato dalla prima bozza della legge di bilancio, poi espunto.

Il testo si pone prima di tutto l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficienza dell’attività di ricerca. Viene delineato uno specifico percorso di sviluppo professionale che permette l’ingresso nei ruoli del Servizio Sanitario nazionale, distinto in due aree: ricercatore e professionalità della ricerca. Gli istituti potranno attivare procedure concorsuali per contratti a tempo determinato della durata di 10 anni, con possibilità di rinnovo per 5 anni, per l’area ricercatore e di 6 anni, con rinnovo massimo di 3 anni per l’area professionalità della ricerca. Con il provvedimento si intende tutelare e valorizzare le professionalità acquisite dal personale che ha operato ed opera negli istituti zooprofilattici ma anche dare stabilità al lavoro che viene svolto e che ha raggiunto in questi anni standard qualitativi elevati.

«Abbiamo voluto sottolineare al Governo il nostro fermo proposito di rivedere il sistema di ricerca degli Izs per poter rilanciare l’ambito e liberare risorse per la stabilizzazione del personale precario, anche quello di supporto – ha detto il relatore del collegato fiscale nella manovra di bilancio, Silvio Lai -. Spero che la proposta rientri tra le priorità condivise in maggioranza, o qui al senato o alla Camera e confido che possiamo chiudere bene una vicenda annosa che richiede la massima attenzione.»

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«Questa mattina in sede di commissione di vigilanza, il direttore della Rai Mario Orfeo ha espressamente indicato la lingua sarda tra quelle che devono essere contemperate nella stesura del contratto di servizio Rai.» Ne hanno dato notizia ieri i senatori sardi del Pd Sivio Lai, Giuseppe Luigi Cucca ed Ignazio Angioni che avevano sollecitato formalmente l’attenzione della delegazione del Partito democratico in commissione e del vicepresidente Francesco Verducci, anche sottoscrivendo l’interpellanza a prima firma Luciano Uras.

«Apprezziamo molto le parole del direttore generale che rappresentano la risposta positiva dovuta al grande lavoro svolto in questi anni dalla nostra delegazione regionale per ottenere il riconoscimento della lingua sarda in Rai e anche alla preoccupazione che il lavoro andasse in fumo dopo l’allarme lanciato dal consigliere Rai Franco Siddi, che ringraziamo per il grande lavoro che sta svolgendo – aggiungono i tre senatori Pd -. Presenteremo, dunque, un emendamento al contratto di servizio Rai, in sede di discussione, lavorando congiuntamente con il vicepresidente Verducci e la delegazione Pd per ottenere la modifica formale ma le parole e l’impegno del direttore generale di questa mattina sono un segnale rassicurante di attenzione e rispetto del lavoro svolto in maniera bipartisan.»

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«Il decreto fiscale sta assumendo una fisionomia sempre più definita oltre che positiva e, con gli emendamenti approvati oggi, possiamo dire che il provvedimento fa un grande salto di qualità recependo diverse modifiche e segnalazioni giunte dal mondo dell’impresa.»

Lo afferma il senatore dem Silvio Lai, relatore del dl fiscale.

«In particolare – spiega Silvio Lai – con il mio emendamento di sintesi approvato relativamente allo spesometro potremo porre la parola fine alla spinosa vicenda che tanti problemi ha recato agli imprenditori e agli artigiani del nostro Paese. Con la norma, viene prevista la possibilità per il contribuente di trasmettere i dati annualmente o semestralmente, semplificando la procedura. Inoltre, si offre la facoltà di riepilogo cumulativo di tutte le fatture di un’impresa inferiori a trecento euro. Per gli errori commessi nell’invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, sono abolite le sanzioni, purché tali errori siano sanati con un nuovo invio da effettuarsi entro febbraio 2018. Un emendamento sulla rottamazione invece consentirà di estendere la domanda anche a quei contribuenti che non l’avevano presentata o che non avevano provveduto al pagamento nel rispetto dei termini fissati. Nello stesso, si amplia la possibilità di nuove rottamazioni delle cartelle fino al settembre 2017. Saranno nel frattempo sospesi, per chi presenta domanda, i versamenti rateali per chi ne aveva fatto richiesta. Altre misure contenute in altri emendamenti daranno ulteriori vantaggi fiscali a imprese e contribuenti virtuosi – conclude Silvio Lai -, in un’idea di un fisco moderno, efficiente e soprattutto sempre più equo.»