12 December, 2025
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La sede della Direzione generale Innovazione e Sicurezza IT dell’assessorato degli Affari generali, ha ospitato la Defcon CTF (Capture The Flag), un’entusiasmante maratona digitale che ha coinvolto 40 giovani studenti universitari e delle scuole superiori (a partire dai 16 anni) del team di Cybersecurity dell’Università degli Studi di Cagliari, guidati dal professore Davide Maiorca, docente e ricercatore nel settore della sicurezza informatica.

La Defcon CTF, organizzata nell’ambito della storica conferenza Defcon che si tiene annualmente a Las Vegas, è una delle competizioni più ardue e riconosciute a livello internazionale nel mondo della cybersecurity. L’obiettivo delle sfide proposte è quello di risolvere problemi legati alla sicurezza informatica, scoprendo vulnerabilità in sistemi simulati, decifrando codici, analizzando software malevoli e difendendo infrastrutture digitali, il tutto in un contesto protetto e altamente formativo. La sfida, della durata di circa 48 ore, ha preso il via sabato 12 aprile e si è conclusa alle 2 del mattino di lunedì 14 aprile. Un’intensa maratona di problem solving informatico che ha visto i ragazzi confrontarsi con sfide complesse e stimolanti in ambito di sicurezza digitale.

«Abbiamo creduto fortemente in questa iniziativadichiara l’assessora regionale degli Affari generali, Mariaelena Motzoperché rappresenta un’opportunità concreta per i nostri giovani di mettersi alla prova, acquisire competenze strategiche e diventare protagonisti del cambiamento tecnologico che sta trasformando la società. La Regione vuole essere al loro fianco in questo percorso, sostenendoli con strumenti, strutture e visione.»

La Regione ha fornito ai partecipanti supporto tecnico e logistico, oltre a un contesto motivante e di grande valore simbolico. «Come istituzioni, è nostro dovere creare le condizioni affinché le ragazze ei ragazzi possano esprimere il loro potenziale e costruire il proprio futuro qui, nella loro terra. Investire in cybersecurity significa puntare su crescita, sicurezza e competitività della nostra regione. Con iniziative come questa, la Sardegna si candida a essere sempre più un polo di innovazione e formazione digitale a livello nazionale, sostenendo i propri giovani e investendo nel loro futuro.»

«Questa partecipazione non è soltanto un’esperienza didattica di altissimo livelloevidenzia Davide Maiorca -, ma anche una straordinaria occasione per mettere alla prova, in un contesto internazionale, le competenze dei nostri studenti. La Sardegna ha grandi potenzialità nel settore tecnologico e della sicurezza informatica, e iniziative come questa sono fondamentali per valorizzare il talento locale,»

L’attività si inserisce nel quadro delle iniziative strategiche di collaborazione tra la Regione e l’Università degli Studi di Cagliari. «In un mondo sempre più digitalespiega Simone Cugia, referente per la cybersicurezza della Regione Sardegnaè fondamentale investire nelle competenze informatiche delle nuove generazioni. Con questa azione, non solo rafforziamo il legame tra istituzioni e università, ma contribuiamo a formare professionisti capaci di affrontare le sfide della sicurezza informatica a livello globale.»

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«Stiamo facendo una capillare azione di informazione sulle opportunità offerte dal nuovo bando per le reti di videosorveglianza e per incentivare l’adesione dei comuni. Non solo copriamo tutto il territorio regionale ma miglioriamo il servizio sul piano tecnologico. Gli strumenti a disposizione ci consentiranno di avere maggiori informazioni, pur nel rispetto del diritto alla privacy, con vantaggi concreti in termini di dissuasione e prevenzione dei reati ma anche per i dati che gli investigatori potranno acquisire durante le indagini.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha partecipato a Cagliari, al Centro regionale di formazione professionale, insieme all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, all’incontro di approfondimento sulla seconda fase del progetto per le nuove reti di monitoraggio e controllo del territorio promosso dalla Regione. Con il nuovo avviso il piano viene esteso a tutti i comuni della Sardegna.

Sono intervenuti inoltre il sindaco di Cagliari e presidente della Città Metropolitana Massimo Zedda, il prefetto Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo e il direttore generale dell’assessorato Affari generali Antonello Pellegrino insieme a Piero Berritta, Giampiero Mugheddu e Simone Cugia che fanno parte del gruppo di lavoro che segue il progetto per la realizzazione dei nuovi sistemi.

«La qualità istituzione – ha aggiunto Filippo Spanu – è soprattutto capacità di collaborare e interagire proficuamente con altre istituzioni. Con la videosorveglianza stiamo dialogando in modo molto costruttivo con le prefetture, le questure e i comuni per assicurare maggiore sicurezza ai cittadini. La Regione, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale (RTR) come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.»

L’assessore Cristiano Erriu ha messo in evidenza che la «Sardegna ha fatto da apripista con le nuove reti di videosorveglianza. Abbiamo investito ingenti risorse, in totale 27 milioni di euro, a fronte dei 30 milioni che il Governo ha stanziato per tutto il territorio nazionale. Stiamo realizzando nuovi impianti e sostituendo quelli preesistenti ormai obsoleti. Tutto questo nell’ambito di un grande progetto di cooperazione tra comuni e di collaborazione tra i comuni e le forze dell’ordine per creare un perfetto raccordo tra carabinieri, polizia di Stato, Guardia di finanza da una parte e polizia locale dall’altra».

Cristiano Erriu ha inoltre ricordato che «la Regione ha organizzato corsi di formazione specifici sulle reti di videosorveglianza e sulla privacy rivolti al personale della polizia locale».

Sinora 120 Comuni, su un totale di 267 centri coinvolti in questa seconda fase, hanno presentato la domanda per ottenere il finanziamento che deve essere redatta esclusivamente on line. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/. Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento. Il prossimo 19 novembre contenuti e finalità del nuovo avviso per le reti di videosorveglianza saranno illustrati nel corso di un incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.