13 October, 2024
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Il fondo sociale A.D.A. (Associazione Dipendenti Alcoa) è stato al centro di un incontro tra il presidente, Alberto Cacciarru, e Stefano Lai, delegato sindacale UGL.

In discussione gli sviluppi futuri del fondo Associazione Dipendenti Alcoa (A.D.A.), comunemente chiamato Fondo Sociale.

«Nello specifico – si legge in una nota della segreteria provinciale UGL – si è discusso del cambiamento dello statuto avvenuto nell’ultima riunione dei soci che di fatto ha modificato la gestione delle quote in caso di dismissione del fondo, secondo la seguente ripartizione: il 95% ai soci e il 5% ad una O.N.L.U.S.; e della ripartizione del fondo tra i vari soci (ad oggi circa 140), che avverrà secondo criteri di anzianità di iscrizione al fondo, dopo aver stornato i costi di gestione del fondo (notaio e spese di chiusura conto).»

Entro il mese di dicembre l’Assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio, entro gennaio 2015 verranno effettuati i conteggi degli importi da erogare ai soci e a febbraio 2015 verrà erogato a mezzo assegno l’importo spettante ad ogni socio.

Alcoa ingresso

Oggi la Direzione Alcoa, ha convocato il sindacato, rappresentanze di FSM, FIOM, UILM, UGL e CUB, per dare comunicazioni circa la gestione della mobilità e l’organizzazione di stabilimento per il 2015.

«Per quanto riguarda la mobilità – ha detto Stefano Lai, rappresentante della segreteria provinciale UGL – Metalmeccanici UTL Carbonia Iglesias – la Direzione Alcoa ha ribadito il programma relativo al percorso sottoscritto al MiSE, anche con le OO.SS. il 27 marzo 2012. A tal fine, Alcoa invierà già dalla prossima settimana comunicazione a tutti i 440 dipendenti, riguardante la collocazione in mobilità volontaria di tutti i lavoratori per accedere all’integrativo previsto dagli accordi.»

«La Direzione ha precisato – ha aggiunto Stefano Lai – che, nessun integrativo alla mobilità (incentivo all’esodo) sarà erogato in assenza di conciliazione tra le parti, conciliazione da effettuarsi entro e non oltre la data del 29 dicembre 2014. Seguirà a tale comunicazione, una lettera a tutti i dipendenti, di formale collocazione in mobilità del lavoratore. Alcoa ha comunicato anche che dal prossimo 1 dicembre ha predisposto i suoi uffici per ottemperare a questa procedura di cessazione volontaria da parte del dipendente, con relativo calcolo delle spettanze, comprendenti l’integrativo alla mobilità, il TFR e competenze varie. Il tutto sarà erogato al dipendente, in un’unica soluzione, nel mese di gennaio 2015.»

La Direzione di stabilimento, ha anche comunicato la struttura che gestirà l’impianto dal prossimo gennaio. Gestiranno sicurezza, ingegneria, gestione materiali e servizi di stabilimento, un Direttore di stabilimento e sette collaboratori. Rimarrà attivo il servizio di portineria (esternalizzato).

Altre due unità esterne (appalti), seguiranno la gestione “Integrità – Servizi alle Strutture”.

Alcoa, ha precisato che questo organico, dovrà gestire la fase di “smantellamento dell’impianto” o nel caso di conclusione positiva delle interlocuzioni tra Alcoa e Glencore, il possibile “riavvio dell’impianto”.

RSU Alcoa

«La firma, siglata in data odierna a Palazzo Chigi del MoU, da considerarsi un notevole passo in avanti, ma c’è da prendere atto, che solo al completamento della Due Diligence, con esito esaustivo da parte di Glencore, si potrà mettere la parola fine ad una vertenza complessa, che da anni non trova soluzioni.»
Lo ha detto questa sera Stefano Lai, rappresentante sindacale dell’Unione Generale del Lavoro Metalmeccanici.
«Con la firma del Memorandum Understanding, sono state date importanti risposte su energia (ENEL e Terna), infrastrutture e investimenti (Invitalia). La data del 31 dicembre, pone la necessita’ di dover accelerare l’avvio al più presto del negoziato tra le due multinazionali, Glencore e Alcoa. Auspichiamo, adesso, una rapida convocazione da parte del MiSE, perché le preoccupazioni che corrono sul filo delle indiscrezioni, che riportano di problematiche legate ai numeri degli organici ipotizzati da Glencore (richiesta posta come condizione per la conclusione positiva della trattativa), se fossero vere – conclude Stefano Lai – sarebbero davvero una beffa per gli attuali 442 dipendenti Alcoa e i tanti lavoratori dell’indotto, che da tempo si augurano il rientro in fabbrica.»

Attendati Alcoa 2

Il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici Maria Antonietta Vicaro, e il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici Carbonia Iglesias Stefano Laihanno chiesto «un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sulla vertenza Alcoa, anche perché i tempi sono stretti, e il 31 dicembre, data in cui l’azienda abbandonerà definitivamente l’impianto di Portovesme, è dietro l’angolo.»

Maria Antonietta Vicaro e Stefano Lai hanno aggiunto che «nonostante gli impegni presi nel corso dell’ultimo tavolo, che si è tenuto il 23 luglio scorso, ad oggi ancora non c’è nessuna data per avere aggiornamenti e discutere del futuro dei lavoratori, che sono esasperati dall’assenza di certezze e dal rincorrersi di indiscrezioni che non hanno conferme ufficiali».

«Ci chiediamo quale sia il lavoro che sta effettuando la task force creata ad hoc dal Mise per monitorare gli sviluppi di una trattativa complessa ed estremamente delicata. E’ inoltre fondamentale ricevere aggiornamenti su qual è lo stato delle negoziazioni con Glencore e su quali sono le cause del ritardo nella sottoscrizione definitiva del Memorandum of Understanding. Già nelle scorse settimane abbiamo inviato una richiesta di incontro al Mise e alla regione Sardegna, ma ad oggi non abbiamo ottenuto risposte. Non si può lasciar passare altro tempo prezioso – hanno concluso Maria Antonietta Vicaro e Stefano Lai -, perché per i lavoratori è insostenibile continuare a stare in un clima di attesa, in balia di indiscrezioni e incertezze, fronteggiando il timore della perdita del posto di lavoro.»

Industrie Portovesme 3

Il Tribunale dell’Unione europea ha accertato che la tariffa elettrica agevolata è un aiuto di Stato e l’Italia deve recuperarla presso i beneficiari. Con questa motivazione sono stati respinti tutti i ricorsi presentati da Alcoa, Portovesme Srl ed Eurallumina. Il Tribunale ha ricordato che la Commissione Ue il 19 novembre 2009 per Alcoa e il 23 febbraio 2011 per Portovesme e Eurallumina, aveva dichiarato gli aiuti incompatibili con il mercato comune ed aveva ordinato all’Italia di recuperarli. Alcoa ha già rimborsato integralmente i 250 milioni di euro considerati dalla Commissione Europea “aiuti di Stato”.

«La decisione del tribunale dell’Ue di respingere i ricorsi di Alcoa, Portovesme Srl e Eurallumina, relativi alle cosiddette tariffe agevolate – ha commentato Stefano Lai, della Segreteria Provinciale Metalmeccanici UGL – è un duro colpo all’industria di un territorio già pesantemente colpito dalla crisi. Stavolta le Aziende pagano per errori commessi dal Governo. Non avere la certezza del Diritto, è un pessimo biglietto da visita per gli investimenti futuri e getta ombre sulle realtà attuali. I lavoratori sono quelli che come al solito, pagano il tributo più altoe questo è inaccettabile.»

Attendati Alcoa 2

Ci sarebbe la firma sul MoU, di un importante operatore internazionale (firma condizionata ad alcune garanzie e non formale). Ne dà comunicazione, con una breve nota, Stefano Lai, delegato del sindacato UGL.

«La vertenza Alcoa, oramai viene considerata, dati i notevoli passi in avanti fatti in questi ultimi mesi, dovrebbe essere in dirittura d’arrivo – aggiunge Stefano Lai -, in diversi ambienti, viene definita “avviata ad una conclusione positiva”. Le riserve sulla firma “condizionata e non ufficiale” dell’operatore internazionale, sarebbero legate al “parere” della Unione Europea, che sta valutando il tutto (soprattutto sugli aspetti legati all’Interconnector Virtuale/Fisico). La richiesta sembra però molto ben istruita (rispecchia il modello attuato da altri paesi europei, vedi Spagna) e anche dalla UE, ci si aspetta un parere favorevole. Si prevedono notizie ufficiali entro i prossimi 10 giorni e, comunque, la definizione entro il mese di ottobre. Il MoU, contiene condizioni per la fornitura di energia elettrica a tariffa concorrenziale, che varranno a carattere generale, ma solo per operatori energivori. L’interconnessione virtuale/fisico, sarà applicato per acquisire energia da un paese europeo (francese o tedesco).»

«La notizia che Klesch avrebbe abbandonato il tavolo al MiSE è priva di ogni fondamento – sottolinea ancora Stefano Lai -. E’ certo invece, che il MiSE ha richiesto a Klesch ancora ulteriore documentazione, che attesti e garantisca inequivocabilmente, la sostenibilità economica nella fase di riavvio. Klesch resta in attesa dei risultati della perizia commissionata a Pechinei, per conoscere da un operatore terzo, l’importo ipotizzato e necessario per il riavvio, che resta a carico di Alcoa. Pertanto – conclude il delegato UGL – sembrerebbe che la firma non formale e condizionata, sia quella di Glencore.»

Una sala della Biblioteca comunale di Carbonia, gremita come raramente accade in occasioni di presentazione di pubblicazioni (posti a sedere tutti occupati e diverse file di spettatori in piedi)  queste le parole  di Paolo Serra, della società Umanitaria di Carbonia che ha collaborato insieme all’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, alla riuscita dell’evento), che ha presentato l’evento sabato 21 dicembre, e letto personalmente alcuni brani significativi del libro “Carbonia – Romanzo Minerario, storie di vita, di lotta e di sport”, opera prima di Antonello Pirotto, edito da Giampaolo Cirronis. La copertina del libro è caratterizzata da un disegno di Ruggero Soru, noto ed apprezzato disegnatore e vignettista di Carbonia, presente in sala e accomunato, insieme all’autore e all’editore, da calorosi applausi .

A fare da introduzioni gli interventi del sindaco, Giuseppe Casti, e del suo predecessore Tore Cherchi, che hanno preceduto gli interventi dell’editore e dell’autore.

Tra i presenti gli assessori comunali alla Cultura Loriana Pitzalis, Lavori pubblici Franco Manca e Commercio, Giampaolo Puddu, diversi consiglieri comunali e l’ assessore allo sport del comune di San Giovanni Suergiu, Roberto Pucci. Volti noti dello sport locale, Checco Fele, Graziano Milia, Giorgio Melis, Massimo Corda, Gianni Maricca e in particolare Giulio Ravot, bandiera biancoblù, che ha un ruolo importante nello sviluppo del romanzo.

Commozione quando sono stati citati alcuni dei personaggi citati nel libro, da Carlino Zoboli, presenti la vedova Elena e i familiari; a Sergio Usai, presente la figlia Francesca. Non potevano mancare i protagonisti delle lotte operaie di questi ultimi anni, una sorta di filo conduttore, con il passato raccontato nel libro, costruito appunto sulla determinazione a resistere, al ricorrente attacco al sistema produttivo, nello specifico rappresentanti sindacali, della varie sigle e categorie dall’Eurallumina (Mocci, Pulisci, Marongiu), all’Alcoa (Massimo Cara, Stefano Lai, Simone Loi, agli edili (Manuel Piredda), al commercio, artigianato (Claudia Mariani). Oltre alle rappresentanze di importanti associazioni, come gli amici della miniera (Mario Zara), il presidente della Fand (Stefano Garau ), autori di importanti pubblicazioni dello stesso comparto letterario, come l’ingegnere Luciano Ottelli (“Serbariu storia di una miniera”), Franco Reina (“Carbosarda Carbonia, passione per la squadra biancoblù”), Carlo Panio (“Storia del diritto minerario in Sardegna, il caso Carbonia”). Ha chiuso l’incontro un brindisi, con l’augurio di vivere momenti migliori  già a partire dal prossimo anno.

Il volume è disponibile nelle librerie e in alcune edicole di Carbonia ed è inoltre acquistabile contattando direttamente l’editore Giampaolo Cirronis.

Locandina 33x48 presentazione libro Carbonia - Romanzo Minerario