18 April, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna Sassari ha ufficializzato il divorzio da Brian Sacchetti, accogliendo la richiesta del giocatore di interrompere il rapporto che durava dal 2010, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Al suo posto è in arrivo da Reggio Emilia Achille Polonara (1991), ala della Nazionale, che dovrebbe giocare a fianco del sostituto straniero di Dusko Savanovic, il cui profilo prevede la possibilità di offrire qualche minuto anche da centro.

La Dinamo ha bussato alla porta di Reggio Emilia per intavolare una trattativa per la guardia Amedeo Della Valle (1993), una tra le opzioni al vaglio per sostituire Trevor Lacey, ormai diretto all’estero, riservandosi di decidere se accettare il lucroso biennale proposto dal Lokomotiv Kuban oppure attendere offerte alternative in Eurolega. Tra gli obiettivi della Dinamo c’è anche Deron Washington: l’ala di Torino piace molto alla Dinamo, ma il primo abboccamento non è andato a buon fine. La Dinamo, intanto non ha esercitato la clausola di uscita dal contratto fino al 2019 con Francesco Pellegrino, ma non è escluso che a seconda degli sviluppi di mercato possa liberare il giocatore che in A2 ha diversi pretendenti.

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A pochi giorni dalla conclusione della stagione con l’eliminazione nei quarti di finale dei play-off scudetto ad opera della Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna guarda già al futuro e programma all’insegna della continuità del gruppo italiani più che quello degli stranieri.

Gli unici accordi validi per la prossima stagione sono quelli con Rok Stipcevic (il regista croato resterà per il terzo anno in Sardegna e a ora sembra l’unica certezza tra gli 8 stranieri in organico) e Dusko Savanovic, ma sembra improbabile che la Dinamo confermi la 34enne forte ala serba, vista la volontà del Club di aumentare il tasso atletico del roster. Possibile che resti Tau Lydeka come cambio di un centro titolare con doti da intimidatore.

Tutti e cinque gli italiani del roster sono sotto contratto per il 2017-18, con le bandiere Jack Devecchi e Brian Sacchetti che dovrebbero restare insieme a Lollo D’Ercole, mentre per Diego Monaldi che ha escape al 30 giugno e Michele Ebeling c’è la possibilità di rientrare nel progetto Cagliari qualora andasse in porto la trattativa per il titolo di A2 di Ferentino. Improbabile la permanenza di Trevor Lacey, che pure la Dinamo proverà a confermare: la guardia statunitense ha sirene economicamente allettanti dalla Russia e interessi di club di Eurolega.

I primi tentativi in atto riguardano Paul Biligha, che dovrebbe sciogliere entro fine mese la riserva tra la proposta di Sassari e quella di Venezia, e Pietro Aradori, che sembra però orientato a vagliare le sue chances di trovare posto all’estero in Eurolega riaffacciandosi alla competizione assaggiata nel 2014-15 con il Galatasaray Istanbul.

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Il sogno della Dinamo di arrivare fino in fondo nei play-off scudetto si è infranto in Gara3 nei quarti di finale con la Dolomiti Energia Trentino, davanti ai 5.000 del PalaSerradimigni. La squadra di Maurizio Buscaglia si è confermata avversario particolarmente ostico, in grado di mettere in difficoltà la Dinamo, limitandone il potenziale offensivo, imponendo sempre punteggi bassi. E’ sufficiente tornare indietro alle due sfide della regular season che, se pure la Dinamo era riuscito a vincere, era rimasta sempre sotto i 70 punti: 69 a 66 al PalaSerradimigni il 10 dicembre 2016; 66 a 57 a Trento l’8 aprile 2017.

Nei play-off le cose sono andate decisamente peggio, anche perché La Dolomiti Energia si è presentata reduce da una straordinaria striscia positiva e in splendide condizioni di forma. Ha vinto le due sfide casalinghe con punteggio bassi, lasciando la Dinamo a 55 nella prima (65 a 55 il punteggio finale) e a 68 nella seconda (74 a 68). Ieri sera le cose non sono andate molto diversamente, nonostante tutti i tentativi messi in atto dalla squadra di Federico Pasquini per allungare la serie, e Trento ha chiuso i conti con un altro punteggio basso: 69 a 75 (primo quarto 21 a 21; secondo quarto 36 a 34; terzo quarto 55 a 56).

Alla Dinamo non sono bastati i 15 punti di un ritrovato Trevor Lacey, gli 11 a testa di Rok Stipcevic e Gani Lawal: negli ultimi minuti, dopo un match molto equilibrato, gli ospiti hanno trovato la carica per mettere a segno un break che è valso loro il vantaggio e la vittoria.

Si è conclusa comunque tra gli applausi dei 5.000 del PalaSerradimigni la stagione della Dinamo Banco di Sardegna, il popolo biancoblu ha reso omaggio ai suoi campioni, protagonisti di un’altra stagione straordinaria (con le perle della finale di Coppa Italia e dei risultati ottenuti in Champions League, manifestazione che li ha visti fermarsi ad un passo dalle Final Four).

«Credo che la partita di stasera sia facilmente spiegabile dal punto di vista difensivo, su quello che è stato il lavoro extra che abbiamo fatto su alcuni giocatori, come ad esempio Craft e Sutton, che abbiamo limitato molto bene mentre abbiamo pagato su altri giocatori, in primis Gomes e Forray – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. A livello offensivo ci siamo intestarditi un po’ troppo nel cercare di far fallo a Gomes, questa cosa ci ha tolto il ritmo e da lì è iniziato  quell’avvio di quarto quarto dove abbiamo fatto 2 punti in 5 minuti perché abbiamo perso fluidità e perché abbiamo cercato di andare ad affrontarli in uno contro uno in situazioni in cui loro sono stati molto bravi a nascondere il loro ruolo difensivo che è quello che avevano fatto due giorni fa. C’è grande rammarico, eravamo convinti di potercela fare, ma non è stato così. Complimenti a loro che hanno fatto una grande partita. La squadra ha sempre dato il cento per cento, sono molto orgoglioso di questo gruppo, che era totalmente nuovo e che credo che ci permetterà di ripartire non da una situazione non di totale rivoluzione ma di mantenere uno zoccolo duro che permetta di lavorare in continuità con questa qualità nel lavoro e nella voglia di lavorare. Abbiamo trovato dei giocatori legati alla maglia, a Sassari e dei lavoratori veri. Questa è una squadra che nei momenti di difficoltà non ha mai mollato, ha fatto due grandi rimonte clamorose in Champions League e in campionato, una Final Eight bellissima di coppa Italia,  una squadra che ogni giorno ha avuto il gusto di rappresentare al meglio Sassari. Secondo me questo – ha concluso Federico Pasquini -, in un’annata di ripartenza ci può permettere di creare quello zoccolo duro che fa la differenza.»

«Complimenti a Trento per il passaggio del turno – ha detto il capitano Jack Devecchi -. E’ stata una serie strana, di certo è difficile metabolizzare la sconfitta. Trento ha sfruttato bene la propria inerzia, la fiducia per la grande seconda parte di campionato che ha fatto. Noi non siamo riusciti. Ringrazio comunque il club e lo staff per questa bella cavalcata che abbiamo fatto in questa stagione fino ai playoff – ha concluso Jack Devecchi -, peccato per questa uscita di scena così anticipata.»

Dinamo Sassari 69 – Dolomiti Energia 75

Parziali: 21-21; 15-13; 19-22; 14-19.

Progressivi: 21-21; 36-34; 55-56; 69-75.

Dinamo Sassari: Bell 5, Lacey 15, Devecchi 1, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 5, Savanovic 8, Carter 8, Stipcevic 11, Lawal 11, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Dolomiti Energia: Sutton 7, Craft 12, Forray 13, Conti, Flaccadori 11, Lovisotto, Gomes 16, Hogue 9, Lechtaler 1, Shields 6. Coach: Maurizio Buscaglia.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha fallito una grande occasione per pareggiare la serie dei quarti di finale dei play-off scudetto con la Dolomiti Energia che con la vittoria di questa sera (74 a 68, primo tempo 30 a 28) si è portata in vantaggio 2 a 0, compiendo un grosso passo avanti verso la qualificazione alle semifinali. Ora la Dinamo non può più fallire, la serie si sposta a Sassari, dove i biancoblu cercheranno di ribaltare la situazione, per arrivare alla bella che, se raggiunta, verrebbe disputata a Trento.

Nel primo quarto i biancoblu si sono portati avanti con una partenza sprint, nel secondo quarto invece sono stati i padroni di casa a chiudere avanti di misura condotti dal duo Sutton-Craft. Il secondo tempo è una danza infinita, Trevor Lacey e David Bell hanno trascinato la Dinamo fino al +9 con una serie di triple ma la squadra biancoblu ha subito la reazione bianconera che ha riportato il punteggio in equilibrio alla fine del terzo quarto: 54 a 56.

Nell’ultimo quarto la partita è andata avanti ancora a lungo punto a punto, ma lo spunto decisivo è stato della squadra trentina che è riuscita a trovare il break con Sutton e Craft ed ha chiuso sul 74 a 68.

Dolomiti Energia 74- Dinamo Sassari 68

Parziali: 12-14; 18-14; 24-28; 20-12.

Progressivi: 12-14; 30-28; 54-56; 74-68.

Dolomiti Energia: Sutton 17, Bernardi, Craft 9, Forray 11, Flaccadori 7, Lovisotto, Gomes 11, Hogue 12, Lechtaler, Shields 7. Coach. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari: Bell 17, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 2, Lydeka 4, Savanovic 11, Carter 9,  Stipcevic 7, Lawal 2, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

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La Dolomiti Energia Trentino s’è aggiudicata la prima sfida dei quarti di finale dei play-off scudetto con la Dinamo Banco di Sardegna (65 a 55, primo tempo 27 a 26).

Dopo un primo tempo equilibrato (16 a 15 per i padroni di casa al termine del primo quarto, vantaggio di cinque lunghezze per la Dinamo 21 a 16 e 27 a 26 all’intervallo lungo), la squadra di Maurizio Buscaglia ha preso il largo con un terzo quarto letteralmente dominato, concluso con un parziale di 25 a 8 che ha segnato il resto del match. La Dinamo, infatti, chiuso il terzo quarto sotto di ben 18 punti, 52 a 34, hanno provato a reagire ma con la determinazione che sarebbe stata necessaria per compiere il miracolo e Gara1 è andata così in archivio con il punteggio di 65 a 55.

Federico Pasquini ha recuperato Trevor Lacey è lo ha lanciato subito nella mischia nel quintetto iniziale con David Bell, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Tau Lydeka. Alla fine ha giocato 20 minuti, andato a segno solo una volta da due punti, segno evidente di una condizione ancora da rifinire. I migliori nella Dinamo sono risultati Gani Lawal (9 punti in 19 minuti, 3 su 5 da 2 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 1 stoppata, 16 di valutazione finale) e Brian Sacchetti (1 punto in 25 minuti, 1 su 2 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 assist, 11 di valutazione).

«La disamina della partita è abbastanza semplice – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Nei primi due quarti abbiamo rispettato il piano partita, ovvero fare in modo di togliere ritmo offensivo e possibilità di correre ai nostri avversari, che è la cosa che Trento fa meglio. All’intervallo eravamo pari ma dovuto alle tante palle perse e tanti errori al tiro in situazioni di gioco in cui generalmente facciamo canestro. Poi nel terzo quarto, sul 36-32 del 25’, abbiamo avuto purtroppo tre possessi offensivi e tre difese che hanno acceso il loro ritmo, e loro su questo ritmo diventano devastanti perché fanno valere il loro potere fisico. Noi ci siamo disuniti, abbiamo mosso poco la palla e in un amen ti trovi sotto di 20 punti che, in una partita con un punteggio basso come questa, sono tanta roba. È la prima partita di una serie di playoff, l’unica cosa fa dare è ragione sugli errori, resettare e tornare qua dopodomani più pronti di stasera.»

Aquila Trento 65 – Dinamo Sassari 55

Parziali: 15-16; 12-10; 25-8; 13-21.

Progressivi: 15-16; 27-26; 52-34; 65-55.

Dolomiti Energia Trento. Sutton 9, Bernardi, Craft 7, Forray 5, Conti, Flaccadori 8, Lovisotto, Gomes 17, Hogue 12, Lechtaler, Shields 7. Coach. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari. Bell 10, Lacey 2, Devecchi 2, D’Ercole 6, Sacchetti 1, Lydeka 9, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 9, Monaldi, Lighty, Ebeling. Coach. Federico Pasquini.

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La Dinamo ha espugnato il Palatrento (57 a 66, primo tempo 33 a 30) ed aggancia la Dolomiti Energia a quota 30 punti in classifica.

La squadra sassarese ha iniziato bene l’incontro, trascinata da un ottimo David Bell, alla seconda sfida consecutiva a quota 20 punti, ed ha chiuso il primo quarto avanti di 5 punti: 15a 20. La squadra di Maurizio Buscaglia ha reagito bene nel secondo quarto, riagguantando la Dinamo e, grazie a una prodezza di Moraschini, ha fissato il punteggio all’intervallo lungo sul 33 a 30 a proprio favore.

Nel secondo tempo Sassari e Trento si sono affrontate a viso aperto, la Dinamo ha chiuso avanti di misura al 30’ (47 a 48) e nei minuti finali ha trovato l’allungo vincente per portare a casa i due punti, trascinata dalle triple decisive di Lighty, Stipcevic e Bell.

Determinante un David Bell in grande spolvero, 20 punti alla fine per lui, con 3 su 6 da tre, mentre Brian Sacchetti – alla presenza numero 255 in maglia biancoblu – ha sfiorato la doppia doppia con 9 punti e 10 rimbalzi, cui ha aggiunto 4 preziosi assist. Bene David Lighty, ex del match che nella sfida di andata militava nelle fila bianconere, autore di 7 punti e 6 rimbalzi e un buon apporto dalla panchina del solito Rok Stipcevic (11 punti) e del ritrovato Josh Carter (6 punti e 5 rimbalzi), sostituto dell’infortunato Trevor Lacey.

Aquila Trento 57 – Dinamo Sassari 66

Parziali: 15-20; 18-10; 14-18; 10-17.

Progressivi: 15-20; 33-30; 47-48; 57-66.

Dolomiti Energia Trento:  Sutton 16, Bernardi, Craft 7, Moraschini 7, Forray 3, Conti, Flaccadori 9, Lovisotto, Gomes 8, Hogue 7, Lechtaler. Coach: Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari: Bell 20, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 9, Lydeka 6, Savanovic 3, Carter 6, Stipcevic 11, Lawal 4, Monaldi, Lighty 7, Ebeling. Coach: Federico Pasquini.

David Bell.

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Federico Pasquini.

Jack Devecchi.

La Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera, alle 20.45, la sfida con la Dolomiti Energia Trento. Al PalaTrento Jack Devecchi e compagni affrontano i ragazzi di coach Maurizio Buscaglia che, dopo una striscia positiva di sei successi consecutivi che ha aperto il 2017, hanno scalato la classifica approdando al quarto posto. Sono due squadre in difficoltà quelle che si incontreranno sul parquet trentino: i padroni di casa si presentano, infatti, senza Devyn Marble e Filippo Baldi Rossi, fermati entrambi da infortunio. I sassaresi invece sono arrivati in Trentino senza Trevor Lacey, rimasto in Sardegna dopo l’infortunio alla mano.

Non c’è tempo però per i piagnistei, Sassari e Trento conoscono il valore del match e si affronteranno a viso aperto consapevoli che in palio c’è la permanenza nella zona alta della classifica: l’Aquila siede, infatti, al quarto posto a quota 30 punti, la Dinamo ha invece 28 punti ed è settima. Come sempre nei momenti di maggiore difficoltà tutta la squadra è chiamato a dare quel qualcosa in più sul parquet per sopperire alle assenze: lo sa bene coach Federico Pasquini che, all’antivigilia del match, aveva sottolineato come gli infortuni per la Dolomiti Energia potessero rappresentare una motivazione aggiuntiva per gli avversari. Ora tocca ai giganti biancoblu che sono chiamati a portare sul parquet energia e aggressività, dando tutti -nessuno escluso – il 100 per cento nei quaranta minuti, pronti a sbucciarsi le ginocchia in ogni singolo possesso.

«Andiamo a giocare una partita molto importante, come dice la classifica, contro una squadra che ha fatto qualcosa di incredibile al girone di ritorno – ha commentato Federico Pasquini nella consueta conferenza stampa pre partita -. Dipenderà molto da noi, da che approccio avremo alla partita e da come arriveremo: perché è chiaro che loro a livello di energia e di spinta che avranno in questo momento saranno pronti, visto che dovranno giocare anche per Marble e Baldi Rossi. Trento è una squadra che sta bene, ha atletismo e due-tre giocatori che possono scalare di una posizione dentro il campo e questa grande energia, questa capacità di giocare uno contro uno ha fatto sì che ognuno di loro all’interno di questo sistema abbia trovato la possibilità di giocare al meglio, di crescere molto rispetto al girone di andata. L’esempio su tutti è il playmaker, Aaron Craft, che sta giocando una grande pallacanestro rispetto ai tanti up&down dell’andata. Gli innesti di Sutton e Marble hanno dato alla squadra la possibilità di aprire il campo facendo crescere molto anche gli altri giocatori come Gomes e Flaccadori.»

Quella di stasera sarà la partita numero 255 di Brian Sacchetti in maglia Dinamo Banco di Sardegna: l’ala originaria di Moncalieri eguaglia il numero di presenze in biancoblu dello storico capitano Emanuele Rotondo.

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La Dinamo ha superato l’Enel Brindisi di Meo Sacchetti al fotofinish (79 a 78) ed ha fatto un fondamentale passo avanti verso i play-off scudetto. E’ stato un match equilibrato nei primi due quarti e dai due volti completamente contrastanti negli altri due, con la Dinamo prima avanti 66 a 49 al termine del terzo quarto e poi sotto di un punto a 4 secondi dalla sirena, prima del tiro decisivo di Trevor Lacey.

I ragazzi di Federico Pasquini, trascinati per 30′ da un grande David Bell (20 punti) hanno sprecato il vantaggio conquistato in un terzo quarto stellare, concluso con un break di 31 a 15; l’Enel dell’ex Meo Sacchetti, tornato per la prima volta da avversario a Sassari, contro la squadra che ha condotto alla conquista dello storico triplete, ha reagito alla grande, trascinata da Phil Goss e Nic Moore ed ha rimesso il naso avanti con 2′ da giocare. La Dinamo ha accusato la stanchezza per l’impegno infrasettimanale di Champions League con il Monaco che ha segnato la fine della straordinaria esperienza europea, ma nel finale, punto a punto, quando tutto sembrava perduto, con soli 4’’ sul cronometro, Trevor Lacey ha attraversato il campo, appoggiando al vetro il canestro della vittoria. Al PalaSerradimigni, pieno in ogni ordine di posti, è esplosa la gioia senza freni dei tifosi.

Trevor Lacey è stato l’uomo del match (10 punti, 4/5 da due, 4 rimbalzi e 4 assist) ma va segnalata la partita pazzesca di Gani Lawal, che ha stravinto il duello con l’ex Olimpia Samardo Samuels ed ha chiuso con 15 punti (7/11 da due, 8 rimbalzi e 20 di valutazione). Bene anche Tau Lydeka (8 punti, 4 su 5 da due punti e 7 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti e 3 rimbalzi). In evidenza in avvio il capitano Jack Devecchi che, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, ha infilato la prima tripla del match.

Dinamo Sassari 79 – Enel Brindisi 78

Parziali: 20-18; 15-16; 31-13; 13-29.

Progressivi: 20-18; 35-34; 66-49; 79-78.

Dinamo Sassari. Pennacchi, Bell 20, Lacey 10, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 8, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 15, Lighty 2, Ebeling, Monaldi. All. Federico Pasquini.

Enel Brindisi. Scott 12, Carter 12, Goss 17, Fiusco, Cardillo, Moore 29, Donzelli, M’Baye 4, Samuels 1, Joseph 3, Sgobba, Spanghero. All. Meo Sacchetti.

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna nella partita di ritorno dei quarti di finali della Champions League, contro il Monaco. La squadra transalpina ha confermato tutto il suo valore e la Dinamo esce dalla competizione continentale, fallendo una storica qualificazione alle Final Four, a testa altissima, tra gli applausi quasi senza fine dei suoi 5.000 sostenitori che, come previsto, hanno trasformato il PalaSerradimigni in un teatro colmo di calore ed entusiasmo.

Coach Pasquini inizialmente ha mandato in campo Bell, Lacey, Sacchetti, Lydeka e Lighty; coach Mitrovic ha risposto con Wright, Gladyr, Aboudou, Fofana e Caner-Medley. È stato Caner Medley a rompere il ghiaccio, la Dinamo ha aperto la sua serata con una tripla di David Bell (alla fine il miglior realizzatore con 20 punti) e una schiacciata di Tau Lydeka. Gli ospiti hanno provato a scappare via ma il break di 7 punti, firmato Lighty, Sacchetti e Lydeka ha scritto il vantaggio biancoverde. Controparziale di 9 lunghezze di Monaco: Lawal ha accorciato le distanze e le due squadre hanno chiuso il primo quarto con Monaco avanti di 3 punti: 15-a 18.

In avvio di secondo quarto un’altra tripla di David Bell ha firmato il sorpasso sassarese. Contro-break di Monaco condotto dal cecchino Gladyr dai 6,75 e squadre negli spogliatoi sul punteggio di 34 a 37.

Al rientro dall’intervallo lungo, Bost e Wright hanno condotto avanti Monaco, Rok Stipcevic ha suonato la carica ai suoi, seguito da David Bell e Trevor Lacey, a segno dalla lunga distanza, ma il break in chiusura di terzo quarto firmato Wright e Davies ha portato Monaco avanti di 9 punti (54 a 63) che, sommati al +11 del match di sette giorni prima, hanno praticamente chiuso il discorso qualificazione, con un -20 da recuperare per la Dinamo in soli 10 minuti, impresa quasi impossibile.

La Dinamo, comunque, ci ha provato, con grande orgoglio, Dusko Savanovic si è caricato la squadra sulle spalle insieme a David Bell e la Dinamo si è riportata a un solo possesso di distanza e poi, a poco più di 2’ dalla fine, sul 71 a 75, grazie a una bomba di Trevor Lacey. Monaco ha spento anche gli ultimi tentativi della Dinamo, ha chiuso il match sul 79 a 76 a suo favore ed ha centrato la qualificazione alle Final Four, sogno invece svanito sul più bello per la Dinamo e tutto il basket sardo.

«Complimenti a Monaco – ha commentato a fine gara il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini -, ha fatto una partita solida, fisica, con grande durezza a livello di esecuzione. Noi abbiamo provato un po’ di tutto ma non è bastato. Loro sono stati bravi ad attaccarci su tutte le nostre caratteristiche e a complicare ogni nostra esecuzione. In questi ottanta minuti di sfida sono stati più forti e meritano di andare alle Final Four, complimenti a loro. Per noi resta una grandissima esperienza, un’esperienza che ci ha fatto perdere molte risorse fisiche e mentali ma che ci ha fatto crescere molto, come gruppo e come chimica di squadra. Essere comunque arrivati fin qui ci riempie di orgoglio anche se riusciamo a godercela poco perché chiaramente volevamo le Final Four.»

«E’ stata una partita da ottanta minuti e sicuramente abbiamo pagato un po’ di errori fatti nei primi quaranta – ha commentato il playmaker biancoblu David Bell -. Stasera abbiamo cercato di portarla a casa ma non è bastato. Sicuramente faremo tesoro di quest’esperienza, che ci servirà a lavorare al massimo per le sfide di campionato.»

«Voglio ringraziare per questa atmosfera perché sia io sia la squadra siamo stati davvero entusiasti di fare parte di questo – ha detto il coach dell’AS Monaco Zvezdan Mitrovic -. Ci aspettavamo questo  clima  caldo in casa di Sassari e per questo avevo detto ai miei ragazzi di non contare sulla differenza canestri ma di fare conto di partire dallo zero a zero. Abbiamo giocato molto bene, con un’ ottima percentuale di tiri da tre, ma allo stesso tempo abbiamo  fatto anche una grande difesa. Non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno giocato davvero bene.»
Dinamo Sassari 76 – As Monaco 79

Parziali: 15-18; 19-19; 20-26; 22-16.

Progressivi: 15-18; 34-37; 54-63; 76-79.

Dinamo Sassari: Bell 20, Lacey 18, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 2, Lydeka 10, Savanovic 10, Stipcevic 6, Lawal 4, Lighty 4, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Monaco: Davies 14, Bost 11, Wright 24, Sy, Gladyr 20, Poinas, Aboudou, Rigot, Fofana 4, Caner-Medley 4. Coach. Zvezdan Mitrovic.

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Una Dinamo Banco di Sardegna dai due volti, bellissima nei primi 7′ e normale, a tratti in ombra per oltre mezz’ora, ha trovato una reazione d’orgoglio nei due minuti finali, quando la partita sembrava ormai compromessa, rimontando uno svantaggio di 6 punti e vincendo di un solo punto sulla Vanoli Cremona dell’ex Darius Johnson Odom, grazie a due tiri liberi realizzati da David Lighty.

Proprio l’ultimo arrivato s’è reso protagonista di una grande partita, soprattutto nel primo tempo , il migliore (19 punti, 4 su 5 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi decisivi, 2 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione) dietro uno straordinario Trevor Lacey (24 punti, 5 su 7 da 2 punti, 3 su 5 da 3 punti, 5 su 5 ai riti liberi, 6 rimbalzi, 3 assist, 30 di valutazione).

Coach Federico Pasquini all’inizio ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Lacey, D’Ercole, Sacchetti, Lawal e Lighty, coach Lepore ha risposto con Johnson Odom, Harris, Biligha, Turner e Thomas. La Dinamo ha iniziato alla grande, prima con Trevor Lacey, 6 punti consecutivi con un’azione da 3 punti e una tripla in pochi secondi, poi con un David Lighty in grande spolvero, autore di un primo quarto perfetto con 10 punti, 2/2 da due, 2/2 da tre e 3 assist, 8 punti consecutivi in poco più di un minuto con 2 triple. La Dinamo è scappata sul +10 con Lacey, Sacchetti e Lighty, Cremona ha reagito con Harris e Turner. Avanti sul 21 a 9, la Dinamo ha subito la reazione dei padroni di casa che si sono riportati rapidamente in parità con Biligha, l’ex Johnson Odom e Carlino, concludendo il primo quarto sul 27 a 27.

In avvio di secondo quarto, la Vanoli Cremona ha allungato con due triple di Wojciechowski e s’è portata avanti di 7 punti, 37 a 30, ma la Dinamo ha operato un contro break, con 5 punti di Lacey, una tripla del capitano Devecchi e una di un super Lighty, ribaltando il punteggio sul 37 a 41, con un parziale di 11 a 0.

Botta e risposta dai 6.75 tra Stipcevic e Johnson Odom e una seconda tripla del play croato ha mandato le due squadre al riposo all’intervallo lungo sul 48 a 49.

L’inizio del terzo quarto è stato tutto di marca cremonese. Con un parziale di 14 a 4 la Vanoli scappa via sul + 9, squadre negli spogliatoi sul punteggio di 48-49. Al rientro dall’intervallo lungo Cremona mette a segno un parziale di 14-4: i lombardi siglano il +8: 61 a 53. Reazione sassarese e squadre divise da soli 4 punti, sul 68 a 64, con due tiri liberi di Trevor Lacey, al 30′.

La prima metà dell’ultimo quarto è stata equilibrata, poi ha allungato la Vanoli sul +7 al 33′, 71 a 64, Due tiri liberi di Trevor Lacey ed una tripla di Rok Stipcevic hanno permesso alla Dinamo di tornare a -2, 71 a 69, ma altre due triple di Mian e Biligha hanno riportato ancora a +6 la Vanoli al 38′: 77 a 71. A quel punto per la Dinamo sembrava tutto compromesso ma la Vanoli non ha più segnato e la Dinamo, punto su punto, ha rimesso in piedi la partita con un 1 su 2 di Dusko Savanovic (opaca la sua partita) dalla lunetta, un canestro da dotto di Rok Stipcevic e un altro tiro libero di Dusko Savanovic: 77 a 76.

A una manciata di secondi dalla fine, la partita si è decisa sulla palla recuperata da Trevor Lacey su Fabio Mian e sul fallo subito da David Lighty che è andato in lunetta a 4′ dalla sirena ed ha realizzato con grande freddezza i due tiri liberi del sorpasso e quindi della vittoria, perché l’estremo tentativo di Darius Johnson Odom con un tiro dalla lunghissima distanza, non è andato a buon fine.

Stanotte la Dinamo rientrerà in Sardegna dove, a partire da domani, preparerà la sfida di ritorno con il Monaco dei quarti di finale di Basketball Champions League, in programma mercoledì alle 20.30 al PalaSerradimigni. L’obiettivo è rimontare il 62 a 73 di Montecarlo ed entrare nella storia con la qualificazione alle Final Four.