25 April, 2024
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Inizia questa sera, con la cronometro di 13 km che parte ed arriva a Dusseldorf, in Germania, alle 18.27, la nuova avventura di Fabio Aru al Tour de France. Sarà il quint’ultimo corridore a prendere il via, dopo di lui, nell’ordine, Kung, Contador, Quintana e Froome (vincitore delle ultime due edizioni e dell’edizione del 2013).

Costretto a saltare il Giro d’Italia del centenario partito nella “sua” Sardegna a causa di un infortunio, il campione di Villacidro s’è preparato al meglio, brillando al Giro del Delfinato e trionfando con un’azione solitaria nel campionato italiano, vittoria che gli consente di correre la “Grande boucle” con la maglia tricolore.

Assenti Tom Domoulin e Vincenzo Nibali, protagonisti al Giro d’Italia insieme a Nairo Quintana, i grandi avversari di Fabio Aru, sulla carta, sono Chris Froome, Nairo Quintana, Richie Porte, Alberto Contador, Alejandro Valverde ed Esteban Chaves.

Le prime montagne, terreno privilegiato del “Cavaliere dei 4 Mori”, arriveranno lunedì e mercoledì, ma i primi veri arrivi in salita, sono fissati nelle giornate di sabato 8 (8ª tappa, Dole – Station des Rousses, 187 km) e domenica 9 luglio (9ª tappa, Nantua – Chambéry, 181 km), alla vigilia della prima giornata di riposo. Alla ripresa, 10ª e 11ª tappa pianeggianti, arrivo in alta montagna alla 12ª a Peyragudes, media montagna alla 13ª e 15ª, e nuovo riposo lunedì 17 luglio, a Le Puy en Velay.

La terza settimana, decisiva per la vittoria finale, inizierà martedì 18 luglio, con la 16ª tappa di media montagna e le due successive di alta montagna, con arrivi a Serre.Chevalier e sul mitico Izoard (sul quale l’indimenticabile Marco Pantani trionfò davanti a Lance Armstrong il 17 luglio 2000, al rientro dopo la squalifica ed i tormenti successivi che stravolsero la carriera, fin lì straordinaria, e la vita del campionissimo romagnolo).I corridori “respireranno” nella 19ª tappa, prima della cronometro di 23 km da Marsiglia a Marsiglia, nella quale potrebbe decidersi la vittoria finale, prima della “passerella” finale di 105 km di domenica 23 luglio, da Montgeron ai Campi Elisi, a Parigi, che tutti gli italiani sperano possa consacrare definitivamente il campione italiano Fabio Aru, già vincitore di una Vuelta e due volte sul podio al Giro d’Italia, a 27 anni (festeggerà il suo compleanno lunedì 3 luglio) stella assoluta del ciclismo mondiale.

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Il velocista tedesco André Greipel ha vinto la seconda tappa Olbia-Tortolì (221 km) e, grazie all’abbiono di 10″ spettante al vincitore di tappa, è la nuova maglia rosa del Giro d’Italia. Sul traguardo di Tortolì ha preceduto Roberto Ferrari e Jasper Stuyven, centrando la settima vittoria nella corsa rosa (il suo palmares comprende 11 vittorie di tappa al Tour de France e quattro alla Vuelta). Nella classifica generale, il 34enne campione tedesco precede di 4″ l’austriaco Lukas Postlberger, vincitore della prima tappa, e di 8″ la coppia formata da Caleb Ewan e Roberto Ferrari. Vincenzo Nibali, protagonista di un allungo in discesa nel finale, è 13° a 14″, stesso tempo di 49 corridori compresi tra la 7ª e la 55ª posizione.
Nonostante un percorso caratterizzato da numerosi saliscendi e da una salita di una certa difficoltà qual è quella di Genna Silana, la tappa si è sviluppata a ritmi molto contenuti (alla fine la media è stata di 36.299 km/h), caratterizzata come ieri da una fuga lanciata subito dopo la partenza che non ha mai raggiunto un vantaggio rilevante e condizionata da un forte vento.

Domani, terza e ultima tappa in Sardegna, da Tortolì a Cagliari, per complessivi 148 km. Subito dopo la conclusione della tappa, la carovana del giro si trasferirà in Sicilia, dove sono previste le prossime due tappe, martedì da Cefalù all’Etna e mercoledì da Pedara a Messina.

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E’ stata presentata oggi, ad Alghero, l’edizione numero 100 della corsa rosa che prenderà il via domani mattina dalla cittadina catalana e si svilupperà nell’Isola nelle prime tre tappe, fino a domenica, per complessivi 559 km.

La Sardegna è in festa per questo evento, sul quale hanno investito tanto sia la Regione sia le amministrazioni locali, consapevoli dello straordinario strumento promozionale che rappresenta anche in chiave turistica, nel medio e lungo termine.

Sul piano squisitamente tecnico, vista l’assenza forzata di Fabio Aru che ha dovuto dare forfait per le precarie condizioni fisiche (il camoione di Villacidro, presente al via da spettatore, dovrebbe recuperare la miglior condizione per presentarsi in perfette condizioni al prossimo Tour de France), e la tragica scomparsa di Michele Scarponi che avrebbe dovuto guidare da capitano la squadra dell’Astana proprio al posto di Fabio Aru, tra i grandi favoriti della vigilia ci sono Vincenzo Nibali (vincitore della corsa rosa per la seconda volta un anno fa) e il colombiano Nairo Quintana. Tra loro cercheranno di inserirsi i due capitani del team Sky, il gallese Geraint Thomas e lo spagnolo Mikel Landa; l’altro britannico Adam Yates (team Orica-Scott) che ha vinto la classifica giovani del Tour 2016; l’olandese Steven Kruijswick (team Lotto-Jumbo); il francese Thibaut Pinot (team FDJ) e l’olandese Tom Dumoulin (team Sunweb), il lussemburghese Bob Jungels (team Quick-Step) e lo statunitense Tejay Van Garderen (team Bmc).

Domani, per il via del 100° Giro d’Italia, Alghero verrà letteralmente invasa da decine di migliaia di tifosi e turisti, in una giornata che le condizioni meteo prevedono ancora più bella di quella che ha accompagnato la vigilia e temperature massime in crescita fino a 24 gradi, quasi un antipasto dell’estate.

Le tre tappe sarde: 1ª Alghero-Olbia, 203 km, 2ª Olbia-Tortolì, 208 km, 3ª Tortolì-Cagliari, 148 km.

Vincenzo Nibali è uno dei grandi favoriti per la vittoria finale del 100° Giro d’Italia

 

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E’ stato presentato ieri a Milano il 100° Giro d’Italia che partirà da Alghero il 5 maggio 2017. E’ la quarta volta che il Giro d’Italia partirà dalla Sardegna (le precedenti risalgono al 1961, 1991 e 2007), dove sono previste tre tappe: la Alghero-Olbia di 203 km, Olbia-Tortolì di 208 km e, infine, la Tortolì-Cagliari di 148 km. Saranno tre tappe prevalentemente in pianura, quindi adatte ai velocisti. Dalla Sardegna, dopo il primo giorno di riposo, la carovana del Giro si trasferirà in Sicilia (con un arrivo a Messina, città natale di Vincenzo Nibali), poi toccherà Calabria e Puglia, e si fermerà per il secondo giorno di riposo lunedì 15 maggio a Foligno, dove sono previste iniziative a favore delle zone colpite dal terremoto la scorsa estate.

Il 16 maggio è in programma la prima cronometro individuale, la Foligno-Montefalco, su un percorso ondulato di 39,2 km, tra i vigneti del Sagrantino. Il 22 maggio il Giro si fermerà per il terzo ed ultimo giorno di riposo. La sedicesima frazione, Rovetta-Bormio, il 23 maggio salirà sullo Stelvio, dove è fissata la Cima Coppi, a 2.758 metri di quota.

Il Giro quest’anno si concluderà con una cronometro, con partenza dall’Autodromo Nazionale di Monza ed arrivo in piazza del Duomo a Milano, tappa che potrebbe risultare decisiva per la vittoria finale.

Sono ben 4 gli arrivi in salita: il 9 maggio sull’Etna, il 14 maggio sul Blockhaus, il 20 maggio a Oropa, il 26 maggio a Piancavallo.

Il tracciato molto impegnativo pone automaticamente gli italiani Vincenzo Nibali e Fabio Aru tra i favoriti per la vittoria finale.

Le 21 tappe e i 3 giorni di riposo del 100° Giro d’Italia.
5 maggio 2017, 1ª tappa, Alghero-Olbia, 203 km
6 maggio 2017, 2ª tappa, Olbia-Tortolì, 208 km
7 maggio 2017, 3ª tappa, Tortolì-Cagliari, 148 km
8 maggio 2017, riposo
9 maggio 2017, 4ª tappa, Cefalù-Etna, 180 km (arrivo in salita)
10 maggio 2017, 5ª tappa, Pedara-Messina, 157 km
11 maggio 2017, 6ª tappa, Reggio Calabria-Terme Luigiane, 207 km
12 maggio 2017, 7ª tappa, Castrovillari-Alberobello, 220 km
13 maggio 2017, 8ª tappa, Molfetta-Peschici, 189 km
14 maggio 2017, 9ª tappa, Montenero di Bisaccia-Blockhaus, 139 km (arrivo in salita)
15 maggio, riposo
16 maggio 2017, 10ª tappa, Foligno-Montefalco (cronometro individuale), 39,2 km
17 maggio 2017, 11ª tappa, Firenze (Ponte a Ema)-Bagno di Romagna, 161 km
18 maggio 2017, 12ª tappa, Forlì-Reggio Emilia, 237 km
19 maggio 2017, 13ª tappa, Reggio Emilia-Tortona, 162 km
20 maggio 2017, 14ª tappa, Castellania-Oropa, 131 km (arrivo in salita)
21 maggio 2017, 15ª tappa, Valdengo-Bergamo, 199 km
22 maggio 2017, riposo
23 maggio 2017, 16ª tappa, Rovetta-Bormio, 227 km
24 maggio 2017, 17ª tappa, Tirano-Canazei, 219 km
25 maggio 2017, 18ª tappa, Moena-Ortisei, 137 km
26 maggio 2017, 19ª tappa, San Candido-Piancavallo, 191 km (arrivo in salita)
27 maggio 2017, 20ª tappa, Pordenone-Asiago, 190 km
28 maggio 2017, 21ª tappa, Monza-Milano (cronometro individuale), 28 km
Totale 3.572,2 km

Fabio Aru 1

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Ha sognato a lungo di salire sul podio domani a Parigi e le sue prestazioni hanno avvalorato fino a ieri le sue ambizioni, soprattutto dopo la strepitosa cronoscalata Sallanches-Megeve di giovedì che l’ha visto arrivare alle spalle di Chris Froome e Tom Dumoulin, e tutta l’Italia del pedale oggi lo aspettava a Morzine per un’altra grande impresa. La penultima tappa del Tour de France 2016, invece, ha visto Fabio Aru crollare sull’ultima salita ed arrivare al traguardo con 17’38” di ritardo che lo hanno fatto precipitare dal 6° al 13° posto in classifica. La tappa è stata vinta dallo spagnolo Jon Izagirre con 19″ di vantaggio sul colombiano Jarlinson Pantano e 42″ su Vincenzo Nibali che, una volta verificato il crollo del suo capitano Fabio Aru, ha tentato l’impresa, fallendola nella discesa finale, proprio il terreno a lui più congeniale. I migliori sono arrivati a poco più di 4 minuti e così Chris Froome ha messo il sigillo finale sulla nuova vittoria al Tour de France che ha dominato dall’inizio alla fine.

Per Fabio Aru, delusione odierna a parte, resta un Tour eccellente che fa ben sperare per il futuro. Il campione di Villacidro, alla sua prima esperienza nella Grande Boucle, ha dimostrato di esssere competitivo in salita e di essere migliorato notevolmente nelle prove contro il tempo, condizioni indispensabili per puntare alla vittoria del Tour dopo il trionfo di un anno fa alla Vuelta e i due piazzamenti sul podio, un secondo e un terzo posto, al Giro d’Italia.

Fabio Aru 2016 3

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Nuova grande prestazione di Fabio Aru nella 19ª, terz’ultima tappa del Tour de France, da Albertville a Saint Gervais Mont Blanc, vinta con un arrivo solitario dal francese Romain Bardet. La tappa, controllata a lungo dall’Astana Pro team, la squadra di Fabio Aru, ha offerto tante emozioni, per le difficoltà del percorso e per il maltempo che nel finale ha portato pioggia e provocato numerose cadute che hanno coinvolto anche la maglia gialla Chris Froome, costretto a correre il finale di gara con la salita di 10 km con la bicicletta di un compagno, Vincenzo Nibali, finito a terra proprio per evitare il leader della corsa e Richie Porte.

La tappa si è decisa sull’attacco di Romain Bardet che ha guadagnato circa 1’30” sui migliori, vantaggio gestito nel finale. Alle sue spalle si è scatenata la bagarre che ha fatto una vittima illustre, Bauke Mollema, fino a stamane secondo in classifica alle spalle di Chris Froome ed arrivato al traguardo con un ritardo di.4’26” ed ora 10° in classifica. Fabio Aru ha corso sempre in testa ed ha avuto solo un momento di difficoltà, a circa 3 km dal traguardo ma ha saputo resistere e si è poi ripreso, tentando anche uno scatto, sul quale ha chiuso lo spagnolo Alejandro Valverde. Negli ultimi 300 metri, il campione di Villacidro ha perso leggermente contatto ed alcuni secondi ma alla fine il bilancio della giornata resta ampiamente positivo, con un nuovo passo in avanti in classifica, dal 7° al 6° posto ed un ritardo di 1’33” dalla terza posizione, ora occupata da Nairo Quintana (Romain Bardet, salito al 2° posto, è lontano 1’49”; Adam Yates, 4°, è a 1.14″; Richie Porte, 5°, a 43″).

Domani è in programma l’ultima tappa impegnativa, la Megéve/Morzine-Avoriaz, di 146,5 km con alcune grandi salite, sulle quali Fabio Aru tenterà ancora l’acuto, per una vittoria di tappa e, perché no, un nuovo balzo in avanti in classifica, magari quel terzo posto che sarebbe il coronamento di uno sogno alla sua prima partecipazione al Tour de France, la corsa a tappe più prestigiosa al mondo.

Fabio Aru 01

 

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Uno straordinario Fabio Aru è stato tra i principali protagonisti della cronoscalata Sallanches-Megeve, 18ª tappa del Tour de France 2016, riuscendo a centrare un clamoroso terzo posto, a soli 33″ dalla maglia gialla Chris Froome, dominatore del Tour, e a 12″ da Tom Dumoulin, vincitore della precedente cronometro, nella quale era stato distanziato di ben 4’25”. Il campione di Villacidro si è lasciato alle spalle tutti gli altri pretendenti ad un posto sul podio finale del Tour (eccezion fatta per lo specialista Richie Porte che ha chiuso con il suo stesso tempo), ed ha guadagnato una posizione in classifica generale, nella quale ha scavalcato lo spagnolo Alejandro Valverde, al settimo posto. Fabio Aru ora punta con decisione a salire sul podio domenica a Parigi (oggi il terzo posto è occupato da Adan Yates, s 1’52”, mentre a 2’16” c’è il secondo posto di Bauke Mollema).

Domani e sabato il Tour de France propone altre due tappe molto impegnative, con tante salite, e con un Fabio Aru in grande crescendo, di forma e di convinzione, con una squadra fortissima come l’Astana e un Vincenzo Nibali (vincitore del Tour 2014 e recente vincitore del Giro d’Italia) al suo fianco, sognare un posto sul podio alle spalle dell’inarrivabile Chris Froome, non è azzardato, così come non lo è, dopo aver visto la prestazione odierna, considerato che Fabio Aru, già 2° e 3° in due giri d’Italia e vincitore della Vuelta 2015, è alla sua prima partecipazione al Tour de France, pensare che un giorno non lontano, sul gradino più altro del podio della “Grande Boucle”, possa esserci il “Cavaliere dei 4 Mori”: FABIO ARU, 25 anni, da Villacidro.

Fabio Aru 2016 5Classifica Tour de France Fabio Aru 2016 3

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Fabio Aru “imperatore” di Spagna, “disintegra” Tom Dumoulin sulle ultime salite e fa sua la Vuelta. Il campione di Villacidro ha inflitto al ciclista olandese un distacco di 3’52” ed ha riconquistato quella maglia rossa che era stata sua a lungo nel corso di tre settimane di corsa e domani festeggerà il suo capolavoro sul traguardo di Madrid.

Dopo aver sfiorato la vittoria al Giro d’Italia, Fabio Aru ha confermato di essere l’uomo nuovo delle grandi corse a tappe, trionfando nell’anno in cui la Vuelta ospitava tutti i migliori, escluso Alberto Contador. Al via c’erano anche il compagno di squadra Vincenzo Nibali, escluso dalla giuria in una delle prime tappe, e il trionfatore del Tour De France, Chris Froome.

Fabio Aru ha vinto al termine di una tappa che segna la storia del ciclismo degli ultimi anni, attaccando a 50 km dal traguardo.
La tappa è stata vinta dallo spagnolo Rubèn Plazacon 1’07” di vantaggio sul portoghese Josè Goncalves e 1’29” su Alessandro De Marchi. Fabio Aru è arrivato 24° a 3’38”, Tom Dumoulin 35° a 7’30”.
Fabio Aru ora guida la classifica generale con 1’17” sullo spagnolo Joaquin “Purito” Rodriguez e 1’29” sul polacco Rafal Majka. Tom Dumoulin è scivolato al 6° posto a 3’46”. Domani il grab finale con il trionfo di Fabio Aru, 25 anni, da Villacidro sul tetto del mondo del ciclismo.
Fabio Aru 1