5 December, 2025
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L’Iglesias a Tortolì ha superato il primo esame di maturità, centrando la prima vittoria esterna. La squadra di Giampaolo Murru si è presentata al Comunale Fra’ Locci di Tortolì con un classifica importante, costruita quasi interamente al Monteponi con 13 punti in 5 partite giocate, assai meno fuori casa, dove in 3 partite aveva messo insieme 1 solo punto. Era evidente che per coltivare sogni di primato, fosse necessario e indispensabile cambiare marcia lontano dal Monteponi. Detto, fatto! A Tortolì un goal realizzato dal centravanti brasiliano Joel Salvi Costa, ha dato all’Iglesias una meritata quanto preziosa vittoria e 3 punti che lanciano la squadra al terzo posto in classifica, a due sole lunghezze dalla capolista Tempio e ad una dalla vicecapolista Nuorese.

La squadra sta dimostrando di poter reggere il confronto con tutte le avversarie, nonostante un organico ancora “corto” che il presidente Giorgio Ciccu è intenzionato a completare alla riapertura dei termini per i tesseramenti, con almeno un paio di innesti di primissima scelta. Dopo il cambio del portiere titolare fatto due settimane fa con il ritorno di Riccardo Daga al posto di Vincenzo Riccio e l’inserimento del difensore francese Romain Leroux-Batte, definito dopo la partenza di Lorenzo Mechetti, tra i nuovi obiettivi potrebbe esserci un attaccante di peso in grado di capitalizzare la grande mole di gioco creata dalla squadra.

Nell’immediato, domenica prossima, quando si giocheranno le partite della decima giornata, un terzo del cammino, il calendario propone all’Iglesias una grande occasione per confermare se non addirittura migliorare l’attuale già brillante posizione di classifica. Al Monteponi, infatti, arriverà la matricola Buddusò, mentre la capolista Tempio giocherà sul campo dell’Ilvamaddalena, diretta concorrente per il salto di categoria, “arrabbiata” per un avvio di stagione inferiore alle attese e, soprattutto, per la sconfitta subita ieri a Gavoi. Il Tempio finora ha costruito il suo primato al “Nino Manconi”, dove ha fatto bottino pieno (15 punti su 15), mentre in trasferta non ha ancora vinto, pareggiando tutte le quattro partite giocate. La Nuorese, inoltre, giocherà sul difficile campo del Lanusei, finora inviolato.

Prima della decima di campionato, intanto, l’Iglesias mercoledì sarà di scena a Villasimius, nella gara d’andata della semifinale della Coppa Italia, contro la squadra di Antonio Prastaro, battuta ieri 3 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Villasimius, contrariamente a quanto fin qui fatto in campionato da Tempio e Iglesias, pressoché insuperabili in casa, in campionato è la squadra che ha fatto meglio di tutte in trasferta, con 3 vittorie e 9 punti in 5 partite giocate, mentre in casa ha fin qui raccolto solo 4 punti in 4 partite giocate, con 1 vittoria, 1 pareggio e ben 2 sconfitte.

Giampaolo Cirronis

Sono stati sufficienti tre minuti all’Iglesias, per sbloccare il risultato nell’incontro casalingo con il Sant’Elena, fanalino di coda della classifica, e incanalare la partita verso un risultato praticamente scontato. L’Iglesias s’è presentata all’appuntamento reduce dalla sconfitta di Uri in campionato e dalla qualificazione alle semifinali della Coppa Italia, fortemente determinata a tornare al successo per stabilizzare la sua posizione in area playoff. Nell’undici iniziale Giampaolo Murru ha inserito Riccardo Daga tra i pali, tornato in rossoblù dopo due stagioni, al posto di Vincenzo Riccio, accasatosi alla Villacidrese, in Promozione regionale, che ha esordito già mercoledì in Coppa Italia, sul campo della Ferrini.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Nino Falchi, icona del calcio iglesiente, scomparso il 26 ottobre scorso all’età di 86 anni. L’avvio dell’Iglesias è stato veemente e al 3′ è arrivato il goal: fuga si Fabricio Alvarenga sulla sinistra, traversone preciso che dall’altra parte dell’area ha trovato pronto all’appuntamento Nicolas Capellino, il cui diagonale non ha lasciato scampo al giovanissimo portiere Gabriele Sanna (18 anni il prossimo 15 novembre).

Il Sant’Elena ha accusato il colpo ma pian piano ha preso fiducia e al 19′ c’è voluta un’uscita coraggiosa di Riccardo Daga per impedire ad Alessio D’Agostino la conclusione a rete, togliendogli il pallone dai piedi con un’uscita provvidenziale.

 

Al 25′ è arrivato il raddoppio dell’Iglesias: calcio d’angolo dalla destra, Fabricio Alvarenga ha “inventato” una parabola perfetta per Vincent Di Stefano che è svettato su tutti i difensori e ha messo il pallone alle spalle di Gabriele Sanna. Il doppio svantaggio ha messo ko il Sant’Elena che prima del riposo ha rischiato di subire ancora altri goal, sulle incursioni di Nicolas Capellino, Fabricio Alvarenga e Joel Salvi Costa.

Il secondo tempo non ha avuto storia, il Sant’Elena ha cercato di affacciarsi dalle parti di Riccardo Daga, senza molta convinzione e nel finale l’Iglesas ha dilagato, sfiorando diverse volte il terzo goal, con la difesa quartese in continuo affanno, fino a trovarlo ancora con Nicolas Capellino, su assist di Fabrizio Frau. Il risultato avrebbe potuto assumere proporzioni ancora maggiori anche dopo il terzo goal, con una fuga solitaria del giovane Alberto Piras, arrivato stanco alla conclusione che ha visto il pallone perdersi oltre la traversa a portiere battuto.

Iglesias: Daga Riccardo I, Crivellaro, Arzu (81′ Mancini), Fidanza, Di Stefano, Abbruzzi (83′ Tiddia), Piras Edoardo (76′ Piras Alberto), Frau, Salvi Costa (492′ Corrias), Alvarenga, Capellino (80′ Cancilieri). A disposizione: Slavica, Pintus, Daga Riccardo II. Allenatore: Giampaolo Murru.

Sant’Elena Quartu: Sanna G., Cogoni, Pitzalis (80′ Secci), Delogu, Angiargia (46′ Iesu), Mancusi, Minerba, Ndour (76′ Diouf), Oli Oro (63′ Piras Alessio), Manca, D’Agostino. A disposizione: Pisu, Cuccu, Boi, L. Sanna, Giancarli. Allenatore: Maurizio Rinino.

Arbitro: Andrea Truocchio di Sassari.

Assistenti di linea: Francesco Serusi di Oristano e Luigi Antonio Urtis di Sassari.

Marcatori: 3′ e 79′ Capellino (I), 25′ Di Stefano (I).

Note: ammoniti Mancusi (SE), Delogu (SE), Diouf (SE); espulso Diouf (SE) per doppia ammonizione.

Spettatori: 200.

L’Iglesias in casa con il Sant’Elena, il Carbonia a Lanusei. L’ottava giornata del campionato di Eccellenza propone impegni ricchi di interessi per le due squadre del Sulcis Iglesiente. L’Iglesias, reduce dalla qualificazione alle semifinali della Coppa Italia e dalla sconfitta di misura subita a Uri, cerca il riscatto in campionato con la squadra quartese che in settimana ha cambiato allenatore, con Maurizio Rinino (un ritorno a distanza di due anni per lui), al posto di Antonio Madau, e cerca di reagire all’ultimo posto in classifica (3 punti messi insieme in 7 giornate). In settimana la società rossoblù ha cambiato portiere, con il rientrante Riccardo Daga (dal Monastir) al posto di Vincenzo Riccio e ha tesserato il difensore francese Romain Leroux-Batte, 21 anni, al primo anno in Italia dopo esperienze con le formazioni B di Ajaccio e Pau, oggi non ancora convocato. Questi i 19 convocati da Giampaolo Murru: Daga Riccardo I, Slavica, Crivellaro, Arzu, Mancini, Fidanza, Di Stefano, Piras Edoardo, Piras Alberto, Frau, Abbruzzi, Pintus, Alvarenga, Cancilieri, Costa, Capellino, Tiddia, Corrias, Daga Riccardo II, Tiddia, Corrias. Dirige Andrea Truocchio di Sassari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Luigi Antonio Urtis di Sassari.

Il Carbonia si presenta a Lanusei con la rosa al completo, per la prima volta in stagione, dopo il pieno recupero di Ayrton Hundt e Hérnan Zazas e di Andrea Porcheddu che ha scontato una giornata di squalifica a Santa Teresa Gallura dopo l’espulsione per doppia amminizione subita nel finale della partita con la Nuorese. Graziano Mannu ha un piacevole imbarazzo delle scelte, sia in difesa sia in attacco. Dopo la bella vittoria di Santa Teresa Gallura, la squadra può affrontare l’impegno odierno serenamente, con la consapevolezza di essere in crescita e di poter affrontare senza timori tutti gli avversari, anche un Lanusei che pur reduce da una sconfitta di misura subita a Tempio Pausania, resta da matricola una rilevazione di questo avvio di stagione. I 20 convocati da Graziano Mannu: Floris, Mastino Fabio, Chidichimo, Mastino Andrea, Ponzo, Nannini, Pavone, Coulibaly, Massoni, Melis, Saiu, Carboni, Boi, Artese, Gurzeni, Zonchello, Serra, Hundt, Porcheddu, Zazas. Dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Nicolò Pili di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia.

Sugli altri campi di giocano: Atletico Uri-Taloro Gavoi, Calangianus-Buddusò, Ferrini-Tempio, Ilvamaddalena-Tortolì, Ossese.Santa Teresa e Villasimius-Nuorese.

 

L’Iglesias ha travolto 3 a 0 l’Ilvamaddalena e ha trascorso una notte solitaria in testa alla classifica. Scese in campo con gli stessi punti in classifica incamerati nella prima tre giornate, cinque, frutto di una vittoria e due pareggi, le due squadre nel primo tempo si sono equivalse, sfiorando il goal solo nei minuti che hanno preceduto l’intervallo. E’ stata prima l’Iglesias ad andare vicinissima al vantaggio, con Antony Cancilieri che si è trovato il pallone tra i piedi ad alcuni metri da Marco Manis, bravo a deviare un pallone insidioso proveniente dalla sua destra, ma non ha avuto la freddezza necessaria per toccare di precisione e il suo destro è stato respinto dallo stesso portiere maddalenino (42 anni ma non li dimostra), veloce a rialzarsi e a respingere con i piedi.

 

Poco dopo il pallone del goal lo ha avuto Vittorio Attili che da posizione ottimale ha angolato troppo nell’intento di superare Vincenzo Riccio (ancora imbattuto in campionato) e non ha centrato lo specchio della porta.

Nelle battute conclusive della prima frazione di gioco, si è verificato l’episodio che ha segnato il resto della partita: un calciatore dell’Ilvamaddalena è finito a terra dopo uno scontro di gioco, dolorante alla testa, l’azione è proseguita, quando l’arbitro, Rosanna Barabino, ha interrotto il gioco Vittorio Attili ha ecceduto nelle proteste ed è stato mandato anzitempo negli spogliatoi con un cartellino rosso. Ilvamaddalena in 10 per tutta la ripresa.

   

Al ritorno in campo dopo il riposo, l’Iglesias ha approfittato subito della superiorità numerica ed ha sbloccato il risultato al 5′: conclusione di Fabrizio Frau dalla sinistra, respinta di Marco Manis, sul pallone s’è avventato Antony Cancilieri che ha anticipato Matteo Pulci, s’è fatto perdonare l’errorfe commesso nel finale del primo tempo e ha portato in vantaggio l’Iglesias.

La squadra di Sandro Acciaro ha accusato il colpo, al 9′ ci ha provato con Caio De Cenco ma al 20′ ha rischiato di subire il secondo goal al 20′ quando Nicolas Capelllino, subentrato una dozzina di minuti prima all’autore del goal, Antony Cancilieri, s’è liberato sulla destra, ha calciato in diagonale ma ha angolato troppo e il pallone s’è perso sul fondo a fil di palo,. alla destra di Marco Manis.

 

E’ stato il preludio del raddoppio, giunto 5′ dopo, autore lo stesso attaccante argentino: calcio di punizione di Fabricio Alvarenga (il migliore in campo) dalla sinistra, assist perfetto per la testa di Nicolas Capellino che ha anticipato tutti e ha spedito alle spalle di Marco Manis: 2 a 0 al 70′.

A quel punto la partita è apparsa decisa, con un’Ilvamaddalena ormai rassegnata e al 74′ è arrivato il terzo goal rossoblù: il centravanti brasiliano Joeal Salvi Costa è stato lanciato in profondità, ha “bricato” sullo scatto Mario Vrdoljak e con un destro potentissimo a mezza altezza ha superato Marco Manis, vanamente proteso in tutto alla sua sinistra. 3 a 0!

La partita non ha avuto più storia, l’Iglesias ha festeggiato la vittoria e i tre punti, con la porta ancora inviolata ed è balzata solitaria in testa alla classifica, in attesa delle partite delle altre squadre in programma questo pomeriggio.

Iglesias: Riccio, Fidanza (79′ Mancini), Arzu, Di Stefano, Mechetti, Abbruzzi, Frau, Piras Edoardo, Salvi, Alvarenga (83′ Pintus), Cancilieri (53′ Capellino). In panchina Slavica, Crivellaro,  Piras Alberto, Pitzeri, Tiddia, Daga. Allenatore Giampaolo Murru.

Ilvamaddalena: Manis, Maisto (54′ Canu), Pulci, Bert (14’ st Lima), Bonu (14’ st Galvani), Esposito, Alvarez (63′ Mondino), Vrdoljax, De Cenco, Attili, Bulla (54′ Munua). In panchina Verardi, Vitelli, Zalayeta, Serra. Allenatore Acciaro.

Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia.

Marcatori: 50′ Cancilieri, 70′ Capellino, 74′ Salvi.

Ammoniti: Fidanza (Ig), Abbruzzi (Ig), Bonu (Il), De Cenco (Il), Manis (Il).

Espulsioni: espulso Vittorio Attili (Il) con cartellino rosso diretto.

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis

 

Il tridente d’attacco formato da Fabricio Alvarenga, Joel Salvi Costa e Nicolas Capellino ha trascinato l’Iglesias alla vittoria nell’esordio in campionato: 2 a 0 al Calangianus. Un goal per tempo, dopo 4′ dal fischio iniziale il primo, al 4′ di recupero finale il secondo, in una partita che ha visto la squadra di Giampaolo Murru costruire tante occasioni da goal e mostrare un potenziale davvero importante.

Con tutti i componenti della rosa a disposizione, Giampaolo Murru ha confermato tra i pali Vincenzo Riccio, Mirko Fidanza in difesa e Mauro Abbruzzi a centrocampo come fuoriquota, e i tre attaccanti in avanti nel modulo 4-3-3. L’avvio rossoblù è scoppiettante e produce subito i suoi frutti: Fabricio Alvarenga affonda sulla destra, chiude con un gran diagonale che esalta le qualità del portiere gallurese Davide Congiunti che spedisce il pallone in angolo.

 

Sulla bandierina si porta lo stesso Fabrizio Alvarenga che mette in mezzo un pallone “velenoso” a filo d’erba, sul quale si avventa Nicolas Capellino anticipando tutti sul primo palo e mette alle spalle di Davide Congiunti: 1 a 0 al 4′.

 

Il Calangianus accusa il colpo, l’Iglesias insiste e va vicinissima al raddoppio, prima con un ispirato Joel Salvi Costa, poi con il capitano Edoardo Piras che coglie la traversa a portiere battuto con un gran destro dai 25 metri e con Stefano Crivellaro. La squadra di Simone Marini cerca di scuotersi ma produce poco e Vincenzo Riccio non rischia praticamente niente fino al riposo (solo una volta il Calangianus arriva alla conclusione con Niccolò Moreo, a metà tempo).

Nel secondo tempo il Calangianus cerca di organizzare una reazione ma così si espone ai contropiede dell’Iglesias che sulla fascia sinistra imperversa con Fabrizio Alvarenga che impegna due volte Davide Congiunti. Poi è Joel Salvi Costa a sfiorare il 2 a 0 con una botta ravvicinata che spedisce il pallone sull’incrocio dei pali.

Nonostante le tante occasioni create, l’Iglesias non chiude i conti e con il risultato in bilico il Calangianus ci prova ma non va al di là di una conclusione di Niccolò Moreo neutralizzata da Vincenzo Riccio e un calcio di punizione che sfiora il palo alla destra del portiere rossoblù.

Il contropiede dell’Iglesias è letale e se una prima volta Congiunti dice di no a Joel Salvi Costa, al 94′ non può niente sul colpo di testa dello stesso centravanti brasiliano che di testa mette alle sue spalle, all’angolino basso alla sua sinistra, un delizioso assist dello scatenato Fabricio Alvarenga.

Iglesias: Riccio, Crivellaro (71′ Mancini), Arzu, Fidanza (72′ Di Stefano), Mechetti, Abbruzzi, Piras Edoardo, Frau, Salvi Costa, Alvarenga, Capellino (78′ Cancilieri). A disposizione: Slavica, Piras Albrto, Pintus, Pitzeri, Daga, Corrias. Allenatore Giampaolo Murru.

Calangianus: Congiunti, Serra, La Rosa, Dombrovoschi, F. Mamia, Valentini (77′ Tamponi), Moreo, Saiu (80′ Pirina), Ruiz Sanchez, Perez (6’ Mauro), Tusacciu. In panchina Coscione, Giaccheddu, Concas, Delogu, A. Mamia, Zannetti. Allenatore Simone Marini.

Arbitro: Nicola Mele di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia.

Marcatori: 4′ Capellino; 94′ Salvi Costa

Note: ammoniti Fidanza, Ruiz Sanchez, F. Mamia.

Giampaolo Cirronis

L’Iglesias ha supera 2 a 1 il Carbonia nella partita di ritorno degli ottavi di finale e ha rotto il tabù della Coppa Italia, qualificandosi per i quarti di finale per la prima volta dal suo ritorno in Eccellenza regionale. Nelle ultime tre stagioni era uscita due volte con il Carbonia e una volta con la Villacidrese.

Giampaolo Murru ha recuperato l’attaccante Nicolas Capellino mentre ha dovuto rinunciare ancora a Vincent Di Stefano. Tra i pali ha riproposto Vincenzo Riccio (il 18enne croato Fabio Slavica, titolare nell’andata a Narcao, non è stato convocato). Graziano Mannu ha presentato un undici privo degli infortunato Fabio Mastino e Ayrton Hundt, con tutti fuoriquota in panchina.

L’Iglesias ha approcciato meglio la partita, tenendo l’iniziativa, anche grazie a diversi svarioni della difesa del Carbonia, in evidente difficoltà per le forzate assenze di due titolari di peso come Mastino e Hundt. La squadra rossoblù è andata vicina al goal del vantaggio, al termine di un’azione nella quale ha colto un palo a portiere battuto.

Nella seconda parte del tempo il Carbonia è cresciuto e ha costruito due nitide palle goal, concluse da Tomas Pavone e Adama Coulibaly, sui quali si è esaltato con due interventi prodigiosi Vincenzo Riccio.

Scampato il pericolo, l’Iglesias si è riproposta con grande determinazione in avanti e negli ultimi minuti del tempo prima ha sciupato un’occasione d’oro con Nicolas Capellino, che ha calciato alle stelle da favorevole posizione, poi ha battuto Maurizio Floris con lo stesso attaccante argentino: 1 a 0 al riposo.

 

Il secondo tempo ha ricalcato quello di Narcao, con un’Iglesias padrona del campo, ripetutamente vicina al goal del raddoppio, trovato con un grande colpo di testa di Nicolas Capellino (doppietta per lui  all’esordio stagionale), e diverse occasioni sulle quali s’è esaltato il portiere biancoblù Maurizio Floris, autore di alcune parate straordinarie che hanno tenuto in partita il Carbonia.

   

Nel calcio quando una squadra che costruisce tanto non riesce a chiudere le partite, spesso rischia di tenerle aperte fino al 90′ ed è successo anche ieri. All’83’ il Carbonia ha trovato il goal al termine di un’azione costruita in ripartenza da Andrea Porcheddu, arrivato alla conclusione, sulla quale Vincenzo Riccio ha respinto in una zona dove avanzava liberissimo l’ex Tomas Pavone che ha controllato agevolmente e spedito il pallone in fondo alla rete. Il Carbonia ha perso Andrea Mastino, espulso per proteste.

    

A quel punto il Carbonia ci ha provato, l’Iglesias s’è spaventata quando il giovanissimo Riccardo Zonchello (2008) ha concluso appena entro l’area, spedendo il pallone non lontano dall’incrocio dei pali.

 

Da lì in avanti, anche nei minuti di recupero, non è accaduto niente di significativo e l’Iglesias ha così portato in porto una meritata vittoria con la quale accede ai quarti di finale che la vedranno opposta alla Ferrini di Nicola Manunza che ha eliminato il Sant’Elena Quartu, battuto sia all’andata (3 a 1) sia al ritorno (2 a 0).

Il Carbonia lascia la Coppa Italia, manifestazione nella quale tre anni fa giunse in finale, perdendo ai calci di rigore con il Budoni dopo essere stato raggiunto al 122′, e un anno fa uscì in semifinale con il Villasimius, sempre ai calci di rigore, ed ora si prepara al campionato che scatterà domenica prossima.

Giampaolo Cirronis

Secondo derby tra Iglesias e Carbonia, questo pomeriggio, al Monteponi, dove si decide il passaggio ai quarti di finale della Coppa Italia (fischio d’inizio ore 17.00, dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Michele Piras di Olbia e Mattia Capotosto di Oristano). L’accesso dei tifosi è consentito solo nelle tribune laterali (la tribuna centrale è ancora un cantiere aperto), con tifoserie separate su disposizione della prefettura di Cagliari e del comune di Iglesias, i tifosi dell’Iglesias sistemati sulla tribuna laterale sinistra, i tifosi del Carbonia sulla tribuna laterale destra.

Iglesias e Carbonia partono dall’1 a 1 maturato sette giorni fa al Comunale di Carbonia, con goal di Andrea Porcheddu (Carbonia) al 2′ e Mirko Fidanza (Iglesias) all’82’. In caso di parità verranno disputati subito i calci di rigore per stabilire la squadra che accederà ai quarti di finale, in programma il 15 e il 29 ottobre.

Giampaolo Murru recupera Nicolas Capellino e Vincent Di Stefano, ma non ha convocato il giovane portiere Fabio Slavica, impiegato dall’inizio a Narcao. Ritorna tra i pali Vincenzo Riccio. Questi i 2o convocati:  Riccio, Murru Nicolò, Alvarenga, Arzu, Abbruzzi, Crivellaro, Cancilieri, Capellino, Costa, Di Stefano, Fidanza, Frau, Mechetti, Piras Alberto, Piras Edoardo, Pintus, Mancini, Pitzeri, Corrias, Scano.

Graziano Mannu deve rinunciare agli ex infortunati Fabio Mastino (dovrebbe esserci all’esordio in campionato, domenica prossima a Tortolì) e Ayrton Hundt (capitano, è convocato e andrà in panchina per stare vicino ai compagni) e deve rivoluzionare la difesa. Ha a disposizione solo 9 calciatori “over”, tutti nell’undici iniziale. Questi i 20 convocati: Floris, Saiu, Serra, Carboni, Cocco, Zonchello, Gurzeni, Ponzo, Scano, Tatti, Pavone, Coulibaly, Artese, Mastino Andrea, Chidichimo, Porcheddu, Hundt, Nannini, Melis, Ollargiu.

Ieri sono stati disputati due anticipi e sono maturate le prime qualificazioni ai quarti di finale. Ossese-Atletico Uri è terminata senza goal e dopo l’1 a 1 dell’andata, si è qualificato l’Atletico Uri ai calci di rigore. Il Santa Teresa ha bissato in casa l’1 a 0 esterno di domenica scorsa con la favoritissima Ilvamaddalena, eliminata.

Sugli altri campi si giocano: Buddusò-Taloro (andata 2 a 1), Nuorese-Tortolì (andata 3 a 0), Sant’Elena-Ferrini (andata 1 a 3), Tempio-Calangianus (andata 1 a 0) e Villasimius-Lanusei (andata 2 a 1).

Il primo derby stagionale tra Carbonia e Iglesias, ieri pomeriggio al Comunale di Narcao, è terminato in parità 1 a 1, il passaggio ai quarti di finale si deciderà domenica 7 settembre a Iglesias. Il Carbonia di Graziano Mannu è sceso in campo con la migliore formazione possibile in questo avvio di stagione, con Adama Coulibaly e Costantino Chidichimo, in leggero ritardo di condizione rispetto ai compagni, inizialmente in panchina, e i nuovi arrivati Mario Artese e Rosario Gurzeni fuoriquota. Giampaolo Murru ha dovuto fare a meno degli infortunati Nicolas Capellino e Vincent Di Stefano e ha proposto un undici con tre fuoriquota, gli ex Mauro Abbruzzi e Mirko Fidanza e il portiere Fabio Slavica, l’ultimo arrivato (il portiere “over” Vincenzo Riccio non è stato convocato).

Al fischio d’inizio, davanti ad una tribuna piena (circa 250 spettatori), il Carbonia ha spinto subito sull’acceleratore e ha impiegato solo due minuti per sbloccare il risultato. L’azione si è sviluppata sulla fascia sinistra, Mario Artese (2007) s’è liberato del pari età Mirko Fidanza, è entrato in area e ha servito un pallone d’oro davanti alla porta iglesiente, sul quale s’è avventato Andrea Porcheddu, toccando agevolmente in rete. Per il trequartista oristanese è stato il miglior ritorno possibile, dopo la stagione vissuta a Ossi.

    

L’Iglesias ha accusato il colpo del goal subito a freddo e il Carbonia ha cercato di approfittarne, mostrato buona padronanza in mezzo al campo e un gioco arioso sulle fasce. Il secondo goal è arrivato ma è stato annullato giustamente per la posizione di fuorigioco di Lorenzo Melis che ha toccato il pallone già destinato in rete dopo il tocco di Tomas Pavone che, viceversa, si trovava in posizione regolare.

Con il passare dei minuti l’Iglesias ha cercato di reagire, con un ispirato Fabrizio Alvarenga, senza impensierire Maurizio Floris. E proprio in uno scontro con il portiere biancoblù, s’è infortunato l’ex Ayrton Hundt, che è riuscito a tornare il campo dopo alcuni minuti di pausa per le cure del caso (ha dovuto poi lasciare il campo nella ripresa).

Poco prima del riposo è andato ko un altro ex, Fabio Mastino, che ha riportato una forte botta al viso che ne ha annebbiato la vista ed è stato sostituito ad inizio ripresa. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia avanti 1 a 0.

Nel secondo tempo la “musica” è completamente cambiata, l’Iglesias ha preso in mano le redini del gioco e non le ha più lasciate. Il Carbonia si è abbassato molto, più per merito dell’Iglesias che per scelta, e si è difeso con qualche affanno, anche perché l’Iglesias ha fatto sue quasi tutte le seconde palle.

 

L’Iglesias ha sentito la mancanza di una seconda punta a fianco del brasiliano Joel Salvi Costa e più volte è mancata nella finalizzazione delle occasioni create e quando Graziano Mannu ha inserito Adama Coulibaly al posto di Tomas Pavone (autore di un ottimo primo tempo), ha rischiato di subire il secondo goal che probabilmente avrebbe chiuso la partita, su una imperiosa sgroppata dell’attaccante francese, conclusa con un tiro che ha sfiorato il palo della porta iglesiente a portiere battuto.

Scampato il pericolo, l’Iglesias ha ripreso a costruire gioco e all’82’ ha trovato il meritato pareggio con Mirko Fidanza che s’è fatto perdonare la marcatura leggera su Mario Artese nell’azione che ha portato al goal del Carbonia, facendosi trovare pronto a ribattere in rete una respinta di Maurizio Floris sulla conclusione centrale di Fabricio Alvarenga.

 

Nel finale l’Iglesias ha cercato anche il goal della vittoria e il Carbonia ci ha provato ancora con Adama Coulibaly ma il risultato non è più cambiato.

Il risultato di parità, alla fine, è stato accolto positivamente da entrambe le squadre che si giocheranno la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, domenica prossima, a Iglesias.

Giampaolo Cirronis

 

 

 

 

 

La lunga attesa è terminata, alle 17.00 il derby di Coppa Italia Carbonia-Iglesias apre la nuova stagione di Eccellenza, al Comunale di Narcao. Dirige Gabriele Mulas di Oristano, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia. Le due squadre si presentano al primo appuntamento stagionale con grande fiducia per il raggiungimento dei rispettivi traguardi.

L’Iglesias, tornata al lavoro il 4 agosto, ha chiuso il campionato scorso al quinto posto ed è rimasta fuori dai playoff per l’eccessivo divario con la seconda classificata, il Monastir di Marcello Angheleddu, poi promosso attraverso i playoff nazionali. L’obiettivo è confermare la posizione, questa volta con l’accesso ai playoff. La società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha rinnovato l’organico, confermando l’intero staff tecnico guidato dall’allenatore Giampaolo Murru puntando sull’allargamento della base dei calciatori italiani, sull’abbassamento dell’età media e la valorizzazione dei migliori elementi del settore giovanile, anche per andare incontro alle esigenze imposte dal ritorno all’impiego obbligatorio di due fuoriquota. La rosa è stata costruita sulla base costituita dalla conferma di Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino e l’inserimento di tre nuovi stranieri, Vincent Di Stefano, Joel Salvi Costa e Fabio Slavica (2006), Fabrizio Frau, Tommaso Arzu e Nicolo Pio Murru reduci dalla promozione con il Monastir, e dei fuoriquota ex Carbonia Mauro Abbruzzi e Mirko Fidanza. Confermati Vincenzo Riccio, Stefano Crivellaro, Anthony Cancilieri, Lorenzo Mechetti, Alberto Piras ed Edoardo Piras.

La presenza del Carbonia al via della nuova stagione è già di per sé un primo grande risultato, perché al termine della stagione scorsa, dopo il raggiungimento della salvezza diretta all’ultima giornata, la critica situazione societaria e le dimissioni del presidente Stefano Canu, hanno messo in pericolo la stessa presenza della squadra al via della nuova stagione agonistica. La svolta societaria, maturata con l’elezione del nuovo presidente Andrea Meloni, ha portato rapidamente alla costruzione di un nuovo progetto, con il ritorno in panchina di Graziano Mannu e quelli in società del direttore sportivo Sebastian Puddu e del direttore generale Checco Fele. In una decina di giorni è stato costruito il nuovo organico, al lavoro per preparare Coppa Italia e campionato di Eccellenza dal 10 agosto scorso. Il primo obiettivo è costituito dall’assestamento della società e la salvezza. Confermati Costantino Chidichimo, Tomas Pavone, Fabio Mastino, Danilo Cocco e Giovanni Carboni, il diesse Sebastian Puddu ha riportato a Carbonia Andrea Porcheddu, Ayrton Hundt e Andrea Mastino, e ha definito gli arrivi di Maurizio Floris, Adama Coulibaly, Lorenzo Melis, Matteo Nannini, Fabricio Ponzo e dei fuoriquota Mario Artese e Rosario Gurzeni. L’organico è stato completato con l’inserimento di alcuni giovani.

I convocati delle due squadre.

Carbonia: Carrus, Floris, Chidichimo, Coulibaly, Gurzeni, Hundt, Mastino Fabio, Mastino Andrea, Melis, Nannini, Pavone, Porcheddu, Serra, Carboni, Cocco, Artese, Ponzo, Zonchello, Ollargiu, Saiu.

Iglesias: Murru, Slavica, Alvarenga, Arzu, Abbruzzi, Crivellaro, Cancilieri, Costa, Di Stefano, Fidanza, Frau, Mechetti, Piras Alberto, Piras Edoardo, Pintus, Mannini, Daga, Scanu, Pitzeri, Corrias.

Sugli altri campi si giocano: Ferrini-Sant’Elena, Lanusei-Villasimius, Tortolì-Nuorese, Taloro Gavoi-Buddusò, Atletico Uri-Ossese, Calangianus-Tempio. Ieri si è giocato l’anticipo Ilvamaddalena-Santa Teresa, che ha registrato la vittoria del Santa Teresa con un goal di Ortiz all’87’.

Risulteranno qualificate le squadre che al termine dei due incontri di andata e ritorno avranno ottenuto il maggior numero di reti. In caso di parità nelle reti segnate, l’arbitro procederà direttamente a far eseguire i calci di rigore al termine delle partite di ritorno.

I quarti di finale sono previsti il 15 e 29 ottobre, le semifinali il 12 e 26 novembre, la finalissima in giorno, orario e campo ancora da definire.

L’Iglesias ha iniziato la preparazione in vista del prossimo campionato di Eccellenza regionale. Agli ordini del confermato tecnico Giampaolo Murru, affiancato dal vice Maurizio Quaglieri, si sono presentati i calciatori confermati dalla scorsa stagione (erano assenti solo il brasiliano Antonny Cancilieri che arriverà martedì 5 agosto, e Stefano Crivellaro, arrivato nel pomeriggio in città): Fabricio Alvarenga, Nicolas Capellino, Vincenzo Riccio, Lorenzo Mechetti, Edoardo Piras, Alberto Piras, Bryan Mancini. Con loro alcuni giovani della squadra juniores e tutti i nuovi innesti: il centrocampista Fabrizio Frau, classe 1995, e l’esterno sinistro difensivo Tommaso Arzu, classe 2003, entrambi protagonisti della promozione del Monastir in serie D; Vincent Di Stefano, classe 1993, centrale difensivo francese di origini abruzzesi; Joel Salvi Costa, classe 1997, centravanti italo-brasiliano; Mauro Abbruzzi, classe 2007, cresciuto nel Carbonia con numerose presenze in prima squadra nelle ultime due stagioni; Nicolò Murru, classe 2007, portiere, lo scorso anno al Monastir; Mirko Fidanza, classe 2007, centrocampista cresciuto nel Carbonia, proveniente dal Perdaxius; Nicola Pintus, classe 2006, esterno alto, nell’ultima stagione alla Tharros. 

Al termine della prima seduta di allenamento, abbiamo intervistato il tecnico Giampaolo Murru.