27 April, 2024
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Tutto è pronto per il 1° Rally Internazionale Storico della Costa Smeralda in programma il 20 e 21 aprile 2018. Nella presentazione effettuata ieri all’Hotel Cervo a Porto Cervo, sono stati svelati i dettagli della manifestazione organizzata dall’Automobil Club Sassari con la partnership della Regione Sardegna, di Aci Storico, dell’Automobil Club d’Italia, del Comune di Arzachena, del Consorzio Costa Smeralda e della Marriott. Un “remake” della celebre gara smeraldina, che ha visto come ospiti d’onore Dario Cerrato e Geppi Cerri, al quale hanno partecipato anche tante vecchie glorie dell’automobilismo isolano come Pier Paolo Seddone (oggi presidente dell’A.C. Nuoro), Vittorio Carlino, Giò Mura, Giambattista Conti, Mauro Sias, Valerio Renna ed Andrea Debidda nonché numerosissimi addetti ai lavori, autorità militari e politiche tra cui l’assessore allo sport del comune di Arzachena Valentina Geromino.

«Il nostro obiettivo – ha commentato Giulio Pes, presidente dell’Automobil Club Sassari – è, anzitutto, quello di festeggiare al meglio i 40 anni di questa manifestazione, con le stesse macchine, gli stessi piloti e le stesse prove speciali che nel frattempo sono state asfaltate. Ho rivisto la stessa atmosfera e passione di allora, un grande entusiasmo e una grande partecipazione da parte di tutti. Per la riuscita della gara ci stiamo avvalendo di tantissime sinergie sul territorio, e del prezioso contributo di tanti appassionati come Antonello Carta, Giuseppe Pirisinu e Mario Ciudino. Prevediamo un congruo numero di iscritti, conservando la stessa filosofia di gara che aveva all’epoca il Costa Smeralda. In pratica – ha aggiunto il responsabile del percorso Nicola Imperio – abbiamo ricalcato il percorso di 40 anni fa inserendo le prove speciali che hanno fatto la storia di questa gara. Nella prima tappa si parte con la mitica Isuledda e con la prova di San Pasquale, proseguendo poi nella seconda giornata con i crono di Campovaglio, Aglientu, Luogosanto e La Crucitta.

In totale sono 12 le prove speciali tutte su asfalto che compongono il percorso del 1° Rally Internazionale Storico Costa Smeralda per un totale di 109,94 km cronometrati.»

L’ospite d’onore Dario Cerrato ha poi ricordato insieme a Gepi Cerri i vecchi tempi del “Costa Smeralda”, una gara entrata nella storia del rallismo e poi diventata valida per il Campionato europeo, anche se in realtà per le sue qualità quella corsa era degna di un mondiale.

 «La mia vittoria del 1985 – ha commentato il pilota piemontese – arrivò dopo due ritiri inaspettati nella tappa finale di Toivonen e della Mouton. Fu la mia prima vittoria di prestigio, quella che in pratica diede una svolta alla mia carriera, visto che quell’anno vinsi il titolo europeo. In pratica quando venni qui a correre nel 1978 per la prima volta finendo terzo assoluto, ho avuto modo di scoprire la Sardegna, l’ospitalità della sua gente, i suoi sapori e i suoi odori primaverili. E’ stata un’esperienza indimenticabile che da allora mi ha legato per sempre a questa terra.»

A breve verranno aperte le iscrizioni della gara, alla quale saranno al via oltre a Cerrato anche altri due grandi protagonisti di quella prima edizione disputatasi 40 anni fa, vale a dire Maurizio Verini che vinse sulla Fiat 131 Abarth e Gianni Del Zoppo che concluse nono assoluto su Alfa Romeo Alfasud.

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Il Sardaigne Historic Rally è giunto all’ultimo metro. Oggi si svolgeranno le ultime due prove speciali, in Gallura, poi ci sarà spazio solo per la festa finale. Il programma della giornata è la degna conclusione di questa manifestazione altamente spettacolare che ha visto in gara alcuni tra i più abili piloti degli anni Ottanta, alla guida di vetture d’epoca perfettamente tenute, ancora velocissime, leggendarie saette traslate da un passato sportivamente lontano, fino ai tempi nostri: icone automobilistiche la cui grandezza le proietta ormai fuori dal tempo, dalle mode, dagli ultimi supporti tecnologici.

Stamattina alle 9,24 è iniziata la penultima prova speciale del rally vintage organizzato dai due ex piloti, il sardo Vittorio Carlino e il corso Yves Loubet: si passerà in località La Prugnola, ad Arzachena. Poco dopo, ultimissima prova, quella di San Giacomo, tra Arzachena e Olbia. Intorno alle 11.00, è previsto il riordino nel waterfront di Olbia, per un attesissimo saluto al capoluogo gallurese. Infine, l’ultima sfilata fino a Palau, per la premiazione e i saluti di rito. Il vincitore salirà sul podio intorno alle 12,30.

E dopo la clamorosa tappa di ieri, il primo posto in classifica generale e la vittoria finale ha un favoritissimo, che risponde al nome del francese Philippe Gache. Nella quarta tappa, quella di ieri sul Monteacuto, il leader provvisorio della classifica generale era Jean Francois Berenguer, con Gache secondo con un distacco piuttosto ridotto. Durante la penultima prova speciale, però, la Opel Manta di Berenguer ha avuto problemi al motore: qualcosa si è rotto, e Berenguer ha dovuto alzare bandiera bianca. Gache, che guida una Mazda, ne ha ovviamente approfittato ed oggi dovrà solo gestire il vantaggio che detiene sul secondo in classifica Anto Wan. Per Gache, insomma, la vittoria è vicina, ma trattandosi di una gara con le auto d’epoca e avendo a che fare con le strade galluresi, non esistono finali già scritti e le sorprese sono realmente dietro ogni curva.

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Trentatré secondi. Tanto è il distacco tra Jean Francois Berenguer, nuovo leader della classifica generale, e il secondo, Philippe Gache. La lotta per vincere la prima edizione del Sardaigne Historic Rally sembra ormai un privilegio riservato a questi due fortissimi piloti francesi. Berenguer, alla guida della sua Opel Manta, ieri nelle prove speciali del Sinis e del Grighine ha messo la freccia e sorpassato il rivale Gache che, sin dalla prima tappa, è sempre stato il leader della gara. Ieri Gache è stato tradito dalla sua Opel Mazda: mentre era impegnato in una delle due prove speciali del pomeriggio, ha sentito rumori non ordinari provenire dal cambio dell’auto. Poco dopo, il cambio si è rotto e Gache ha perso molti preziosi secondi a causa del problema meccanico e ha dovuto lasciare a Berenguer la leadership assoluta. Tuttavia, Gache oggi partirà regolarmente e darà battaglia sul Monte Acuto. Stamattina e questo pomeriggio, infatti, sono previste le prove speciali più veloci e spettacolari dell’intero percorso del Sardaigne Historic Rally: sono ben sei e si svolgeranno nei territori di Buddusò, Pattada, Bitti, Alà dei Sardi e Padru. Uno spettacolo incredibile con le auto d’epoca più veloci del mondo che si contenderanno la vittoria lungo le strade della Sardegna. Un’atmosfera d’altri tempi che potrà essere apprezzata in pieno da tutti gli appassionati grazie a una organizzazione predisposta ad hoc dai due ex piloti Vittorio Carlino e Yves Loubet che hanno voluto restituire agli spettatori le stesse sensazioni che si vivevano attorno alle gare di rally negli anni d’oro di questo sport, negli anni Settanta e Ottanta.

Oggi quindi la grande tappa del Monte Acuto, preludio per il finale in Gallura, previsto per domani, quando si svolgeranno le ultime prove speciali tra Arzachena ed Olbia e la premiazione e la festa finale, a Palau.

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Come in un rally d’altri tempi. Una Mazda dotata di motore rotativo precede una Ford Escort Mk2: una sfida recuperata direttamente dagli anni Ottanta, quando questi due siluri sfrecciavano e vincevano sulle strade delle maggiori competizioni mondiali. Oggi, grazie al Sardaigne Historic Rally gli appassionati della Sardegna possono rivivere in presa diretta il rally old style, con le auto e i piloti degli anni Settanta e Ottanta che magicamente tornano a competere per una vittoria, riportando indietro le lancette dell’orologio e facendo rivivere le vecchie sensazioni del rally storico. La manifestazione organizzata da Vittorio Carlino e Yves Loubet ha preso ufficialmente il via ieri pomeriggio dal porto di Palau: 62 partecipanti si sono diretti verso le strade dell’entroterra gallurese per affrontare due spettacolari prove speciali a La Prugnola e a San Giacomo, tra Arzachena, Sant’Antonio di Gallura e Olbia. La prima prova è stata vinta da Anto Wan sulla sua Ford Escort, mentre la seconda, più lunga, è andata a Philip Gache. Entrambi i piloti sono francesi e sono loro che comandano la classifica generale dopo queste prime prove. Il terzo posto della classifica generale è detenuto attualmente dal belga Bernard Munster, sulla mitica Porsche 911, una vettura che rappresenta una vera icona della storia dell’automobilismo. I primi dieci posti della classifica sono monopolizzati dai due Paesi francofoni, Francia e Belgio. Il parco macchine della top ten è da capogiro: Ford Escort, Porsche 911, Opel Manta, la Talbot in versione grintosissima, la Nissan 240, la Opel Ascona; la Mazda in cima a tutte. Al termine delle prove, su 62 concorrenti partiti, sono arrivati in 55. In 7 hanno dovuto fare i conti con guasti meccanici, ma tutti riparabili e tutti continueranno la corsa.

«Primo giorno assoluto di questa manifestazione: per me è una soddisfazione immensa – spiega Vittorio Carlino, organizzatore del Sardaigne Historic Rally – l’accoglienza ad Arzachena e Palau è stata magnifica, gli equipaggi sono assolutamente entusiasti sia dei percorsi, sia del contesto generale: è proprio come fare un salto nel passato. Questo è quel che volevamo fare e ci siamo riusciti.»

Oggi seconda giornata di gare. In programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula (Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di 14,11. Il riordino è fissato ad Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu. Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.

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L’evento che si svolgerà la prossima settimana lungo le strade del centro/nord Sardegna rappresenta un appuntamento imperdibile per i tantissimi appassionati di motori nell’isola: le migliori auto da rally che hanno gareggiato negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta scenderanno sulle strade in perfetta tenuta, guidate da fortissimi piloti dell’epoca che gareggeranno insieme a collezionisti (e quindi proprietari di queste fantastiche auto) e altri appassionati di comprovata esperienza che hanno deciso di partecipare alla prima edizione dell’International Sardaigne Historic Rally organizzato dall’A.S. Bocche di Bonifacio Racing di Vittorio Carlino insieme all’ex pilota corso Yves Loubet. Stamattina il rally è stato presentato ufficialmente nell’aeroporto Costa Smeralda alla presenza degli organizzatori, del sindaco di Palau Francesco Pala e dell’assessore al Turismo di Palau Maria Piera Pes.

Si partirà martedì 18 ottobre da Palau: la cittadina costiera sarà il centro organizzativo della gara. Auto e piloti saranno impegnati in durissime corse in Gallura, Anglona, nel Sinis, in Barbagia e nel Monteacuto fino al 22 ottobre, giorno in cui si svolgeranno le ultime due prove speciali e, a seguire, il ritorno a Palau per la premiazione. In programma 4 tappe di cui le prime tre su terra e la quarta su asfalto per un totale di 20 prove speciali per oltre 300 chilometri cronometrati sui 1.350 chilometri complessivi. «Intendiamo privilegiare lo spettacolo – ha dichiarato stamattina l’organizzatore Vittorio Carlino – e fare in modo che si riviva il rally di un tempo, non solo tramite le auto e i piloti ma anche nel modo di correre e di rapportarsi col territorio: liberamente, senza eccessivi ostacoli con gli spettatori, e con la massima semplicità. Ci sembra anche l’approccio più efficace per riavvicinare il rally alle persone e viceversa.»

Le macchine in gara hanno fatto la storia dell’automobilismo nel Novecento, non solo a livello sportivo ma anche e soprattutto nel più ampio contesto sociale e culturale. Nomi come l’Alfetta, la Ford Escort, la R5, la Porsche 911, l’incredibile Renault Gordini richiamano immediatamente immagini in bianco e nero o in giallo Polaroid, scolpite nella memoria. E queste sono solo alcune delle auto che gli spettatori potranno ammirare, così come potranno applaudire alcuni velocissimi rallisti di quegli anni: tra gli iscritti, infatti, figurano ex campioni delle rispettive Nazioni, oltre a ex piloti di fama internazionale. Ci saranno, tra gli altri, i belgi Philipe Gache al volante di una Ford e Gregorie De Mevius, Nissan; l’argentino Jorge Perez su Ford, il tedesco Bernard Munster, Porsche e l’altro belga Chistophe Jacob su Madza RX7. Spiega  l’organizzatore Yves Loubet: «Tutti gli iscritti sono piloti molto veloci, la metà sono ex campioni, l’altra metà sono appassionati che, dopo una vita di lavoro, si possono permettere ora un’auto da rally d’epoca e vogliono sperimentare quel che si provava a gareggiare tanti anni fa. Sarà come stare in un museo, ma in movimento, non statico, e perciò molto più divertente e affascinante».

Settanta auto iscritte, centoquaranta tra piloti ed equipaggi, più un team di sei persone in media per ciascuna vettura: il Sardaigne historic rally sta portando nell’isola circa 500 persone, a ottobre. La pianificazione in bassa stagione turistica di una manifestazione internazionale di grande prestigio rappresenta ovviamente una ottima occasione per generare ulteriori flussi economici nelle strutture ricettive interessate. I partecipanti all’International Sardaigne Historic Rally hanno altissime (per qualcuno, infinite) capacità di spesa e l’isola quindi potrà giovarsi di un evento sportivo che crea notevoli opportunità turistiche.

Martedì 18 ottobre, prologo a La Prugnola, di 9,34 km, con la prima vettura che partirà alle 14,54. A seguire la speciale di San Giacomo, di 18,46 km, e il riordino ad Arzachena.

Mercoledì 19 ottobre, seconda giornata di gara: in programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula (Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di 14,11. Il riordino è fissato a Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu. Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.

Giovedì le gare si spostano nell’Oristanese: alle 9,56 parte la Sinis 1, di 14,99 km, nel territorio di Mogorella, dove spesso Petter Solberg testava la sua Subaru Impreza WRC. A seguire la Grighine 1 di 21,64 km e il riordino di Cabras. Nel pomeriggio Sinis 2, Grighine 2 e parco chiuso a Oliena.

Venerdì si torna al nord, nel Monteacuto. In programma la Bitti-Buddusò, Pedru Pintu, di 14,12 km, la Sos Nurattolos, Nuraghe Ruiu, di 14,85, e la Sa Conchedda-Monte Lerno, la speciale più lunga del rally, tutta da guidare con i suoi 22,36 km. Dopo il riordino di Pattada, nel pomeriggio si replica sempre con la Bitti-Buddusò, la Sos Nurattolos, e la Sa Conchedda-Monte Lerno. Il parco chiuso è a Palau.

Sabato ultimo giorno di corsa, tutta in Gallura. In programma le ultime due speciali di Prugnola e San Giacomo, e l’arrivo di Palau.

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Castelsardo sarà una delle sedi di tappa del Rally.

Castelsardo sarà una delle sedi di tappa del Rally.

E’ tutto pronto, a Palau, per la prima edizione dell’International Rallye Sardaigne Historique. Settanta fra le più belle vetture due ruote motrici da rally che attraversarono le strade europee tra il 1970 e il 1985, si daranno battaglia nella cinque giorni organizzata dalla A.S. Bocche di Bonifacio Racing dal 17 al 22 ottobre.

Giovedì 13 ottobre, alle ore 11.00, al Meeting and Business Center dell’Aeroporto Costa Smeralda di Olbia si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione organizzata dall’A.S. Bocche di Bonifacio Racing, associazione che, con il Rally delle Bocche di Bonifacio, per prima sperimentò dal 2007 al 2011 manifestazioni automobilistiche sovra-nazionali fra Sardegna e Corsica.

Alla conferenza stampa parteciperanno alcuni dei rappresentanti delle istituzioni regionali e dei comuni di riferimento, attraversati dalla corsa. Tra gli altri l’assessore de Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Francesco Morandi, il vicesindaco ed assessore dello Sport e Turismo del comune di Palau Maria Piera Pes, e gli organizzatori del rally Yves Loubet e Vittorio Carlino.

La manifestazione, fissata nel periodo autunnale, quindi in bassa stagione, rappresenta un significativo volano per l’economia turistica regionale grazie alla partecipazione di equipaggi provenienti da tutta Europa appartenenti a un target economico di rilievo.

Arriva anche in Italia quindi un rally storico simile al Giru de Corsica Historic e al Rally del Marocco: grazie all’intraprendenza dell’ex pilota Lancia Yves Loubet, in collaborazione con l’amico Vittorio Carlino (ex pilota di rally) ecco questo primo International Rallye Sardaigne Historique. Una scelta non casuale quella dell’Isola, da sempre legata al mondo del rally, che qui, negli sterrati galluresi ha trovato scenografie di gare ideali prima con il pionieristico Rally di Sardegna e poi all’indimenticabile Costa Smeralda degli anni d’oro dei vari Alen, Auriol, Zanussi, Mouton (solo per citarne qualcuno), sino ai giorni nostri con le prove del Mondiale WRC. La scenografia sarà quella tipica della Sardegna: prove speciali di grande spessore sportivo e scenari incantevoli in luoghi meravigliosi, molti dei quali sono proprio gli stessi delle edizioni mitiche di quelle corse che hanno fatto la storia del rally in Sardegna.

In programma 5 tappe, tutte su terra, per un totale di 19 prove speciali per quasi 300 chilometri cronometrati sugli oltre 1.500 chilometri complessivi.

La sede della competizione sarà Palau, centro nevralgico di tutto il rally. Altre sedi di tappa saranno Castelsardo e Oliena, tuttavia l’iniziativa coinvolgerà buona parte dell’Isola e i territori delle province di Olbia-Tempio, Sassari, Oristano e Nuoro.

Questo il programma della manifestazione: lunedì 17 ottobre, primo giorno di gara, con l’apertura dei servizi e l’accoglienza dei concorrenti a Palau. Martedì 18 ottobre, prologo a La Prugnola, di 9,34 km, con la prima vettura che partirà alle 14,54. A seguire la speciale di San Giacomo, di 18,46 km, e il riordino ad Arzachena.

Mercoledì 19 ottobre, seconda giornata di gara: in programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula (Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di 14,11. Il riordino è fissato a Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu. Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.

Giovedì si scende più a sud, con una serie di crono nell’Oristanese: alle 9,56 parte la Sinis 1, di 14,99 km, nel territorio di Mogorella. A seguire la Grighine 1 di 21,64 km e il riordino di Cabras. Nel pomeriggio Sinis 2, Grighine 2 e parco chiuso a Oliena.

Venerdì si sale tra i graniti galluresi, nella piana che ha visto alcune delle giornate più belle nelle ultime edizioni del WRC sardo. In programma la Bitti-Buddusò, Pedru Pintu, di 14,12 km, la Sos Nurattolos, Nuraghe Ruiu, di 14,85, e la Sa Conchedda-Monte Lerno, la speciale più lunga del rally, tutta da guidare con i suoi 22,36 km. Dopo il riordino di Pattada, nel pomeriggio si replica sempre con la Bitti-Buddusò, la Sos Nurattolos, e la Sa Conchedda-Monte Lerno. Il parco chiuso è a Palau.

Sabato ultimo giorno di corsa: si finisce lì dove si era partiti. In programma le ultime due speciali di Prugnola e San Giacomo, e l’arrivo di Palau.

Fra gli iscritti figurano personaggi dell’economia sudamericana, europea e araba, piloti degli anni Settanta e Ottanta come Philipe Gache e Gregorie De Mevius, l’argentino Jorge Perez, il tedesco Bernard Munster e l’altro belga Chistophe Jacob.

L’obiettivo della prima edizione del Rallye Sardaigne Historique è quello di ritagliarsi uno spazio importante nel settore delle auto storiche, già strutturato in un Campionato europeo della FIA, numerosi campionati nazionali indetti dalle Autorità sportive nazionali e una serie di grandi eventi internazionali dalla stessa FIA.

In questo contesto, l’International Rallye Sardaigne Historique si candida a diventare un grande evento dedicato alle auto storiche e organizzato per i numerosi gentlemen drivers che partecipano a questo tipo di manifestazioni e fra i quali vi sono personalità dell’industria, della finanza e liberi professionisti di tutto il mondo, dotati di una ampia capacità di spesa, ritenuti “opinion maker” nei propri settori professionali. Sia grazie al palcoscenico sportivo, sia attraverso la promozione delle bellezze del territorio e delle sue peculiarità, il primo International Rallye Sardaigne Historique punta ad ampliare la visibilità e la conoscenza dell’Isola presso privilegiati pubblici di riferimento, ritenuti moltiplicatori di consenso.