26 April, 2024
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Sarà celebrata venerdì pomeriggio, 13 dicembre, alle 16.00, nella cappella San Pietro di Palazzo Clemente, la messa in onore di Santa Lucia, patrona della vista e della Clinica oculistica dell’Aou di Sassari.

A celebrare la funzione religiosa, con i cappellani degli ospedali don Piero Bussu, padre Eugenio Pesenti e don Paolo Mulas, sarà l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba.

La celebrazione della festa in onore della santa di Siracusa è una tradizione che si rinnova nella clinica di Oculistica da cica 40 anni.

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È pronto il calendario per la Settimana Santa, con l’orario delle messe che saranno celebrate nelle cappelle del presidio ospedaliero dell’Aou di Sassari.

Nella cappella al piano terra del Palazzo Clemente, i cappellani don Paolo Mulas e don Eugenio Pesenti celebreranno le messe domenica 14 aprile, alle ore 10,15, con la benedizione delle palme.

Giovedì 18 aprile, alle ore 16,30, sarà celebrata la messa in “Coena Domini mentre alle ore 20,30 si svolgerà la “Ora Santa, la veglia all’altare della reposizione.

Venerdì 19 aprile nei vari reparti, a partire dalle ore 9.00, ci sarà l’adorazione della Santa Croce.

Domenica 21 aprile, la messa per la Pasqua di Resurrezione sarà celebrata alle ore 10,30.

Nella cappella al settimo piano del Santissima Annunziata, invece, don Luigi Usai, domenica 14 aprile, alle ore 9,30, celebrerà la benedizione delle palme e la messa.

Giovedì 18 aprile, alle 16,30, è in programma la messa in “Coena Domini”.

Venerdì 19 aprile, alle ore 15.00, si terrà la celebrazione della “Passio Domini”.

Domenica 21 aprile, infine, alle 9,30, sarà celebrata la messa della Pasqua di Resurrezione.

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Sono tumori che pochi conoscono, perché pochi sono gli “sponsor”, ex pazienti o testimonial d’eccezione, che ne parlano. Tumori che, anche dopo la cura portano a un peggioramento della vita. Sono quelli della laringe che, nell’ultimo trentennio, se da una parte hanno fatto registrare un calo dell’incidenza, dall’altra hanno fatto registrare un peggioramento della prognosi. Diverse le modalità di intervento ma resta fondamentale la diagnosi precoce.

Questo quanto emerso ieri nell’incontro scientifico organizzato dall’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Aou, diretta da Francesco Bussu, nell’aula A della Facoltà di Medicina. Un’occasione per celebrare anche San Biagio, vescovo e martire, protettore dei malati di gola e patrono degli specialisti otorinolaringoiatri, alla quale ha partecipato una rappresentanza di direttori di dipartimento e di strutture, docenti ed ex docenti della Facoltà di Medicina, studenti e personale medico e infermieristico. A completare le celebrazioni in onore del santo anche una messa con l’arcivescovo di Sassari e l’esposizione della reliquia di San Biagio.

A fare un quadro della situazione, e in particolare delle diverse metodiche di intervento chirurgico, è stato Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. A lui è spettato il compito di illustrare, attraverso la sua relazione, l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli nella chirurgia oncologica della laringe.

Il docente della Cattolica ha sottolineato come «l’incidenza di questo tipo di tumore – ha detto – è in fase di decrescita, anche per la riduzione del tabagismo. Tuttavia c’è un peggioramento della prognosi, dovuto in parte alle nuove modalità di trattamento finalizzate ad evitare la tracheostomia permanente». Sono state illustrate quindi le metodiche chirurgiche e non chirurgiche al momento a disposizione.

Operatori e pazienti quindi si sono ritrovati nella piccola cappella al piano terra del Palazzo Clemente dove l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, coadiuvato dai cappellani dei presidi ospedalieri dell’Aou, don Luigi Usai, don Eugenio Pesenti e don Paolo Mulas, ha celebrato la funzione religiosa. L’alto prelato nell’omelia ha ricordato il progetto per la pastorale della Salute e ha posto l’accento sulla necessità di garantire la salute e l’assistenza a tutti, in un periodo in cui sembrano regnare le divisioni. È stata letta quindi una preghiera dei laringectomizzati.

A margine della funzione religiosa, il direttore generale Antonio D’Urso ha sottolineato come l’unità operativa di Otorinolaringoiatria sia un punto di riferimento per la città di Sassari. «Un plauso va alla squadra diretta da Francesco Bussu. La struttura è in forte crescita – ha detto -, in costante aumento i casi presi in carico e la loro complessità, segno di come l’unità operativa sia un’articolazione importante dell’Aou e un punto di riferimento per la didattica e la sanità della città e del territorio».

L’arcivescovo quindi, nel reparto al secondo piano della stecca bianca di viale San Pietro, ha salutato i degenti e ha esposto la preziosa reliquia del santo incastonata in un reliquario d’argento del 1500, oggetto di secolare devozione per i sassaresi.

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«L’Aou, un’azienda fatta di condivisione»

Ieri la direzione aziendale ha incontrato il personale per il tradizionale scambio di auguri, alla presenza del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e dell’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba.

«Le aziende sono costituite da un gruppo di persone che hanno bisogno di tempo per amalgamarsi. Le aziende non si fanno con atti ma attraverso la condivisione delle storie». Così ieri il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso si è rivolto ai direttori delle strutture ospedaliere, al personale medico e infermieristico riunito al settimo piano del Santissima Annunziata per il tradizionale scambio degli auguri natalizi. Un’occasione per condividere il cammino fatto nell’anno che si avvia a conclusione e gli obiettivi del prossimo anno.

Il manager ha ripercorso alcune tappe fondamentali, dall’atto aziendale ai fondi contrattuali, dai lavori per il nuovo ospedale alle stabilizzazioni. «Oltre 200 persone passeranno da tempo determinato a indeterminato: si tratta di un passaggio epocale», ha detto.

Il direttore generale inoltre ha sottolineato il ruolo fondamentale degli ospedali sassaresi e del ruolo centrale dell’Aou di Sassari, riferimento del Nord Sardegna, per quanto riguarda l’assistenza, la didattica e la ricerca. «Qua ci sono competenze che la rendono una grande azienda. Ci sono ancora tanti gap da superare ma – ha concluso – permettetemi di ringraziarvi perché ognuno di voi ha contribuito alla realizzazione di quello che siamo e che saremo».

All’incontro, oltre al direttore generale, al direttore sanitario Nicolò Orrù e al direttore amministrativo Lorenzo Pescini, erano presenti anche il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba.

Il rettore dell’Ateneo turritano ha rimarcato l’importante ruolo dell’Aou di Sassari sia sul versante dell’assistenza sia della ricerca e della formazione. «Ho sempre creduto che questa azienda potesse essere il riferimento per il Nord Sardegna e per la regione – ha detto – e, inoltre, che per l’Università di Sassari e la città la Sanità rappresenti il biglietto da visita. Se non avessimo avuto l’Aou, certe scuole di specializzazione non ci sarebbero state», ha concluso.

Monsignor Gian Franco Saba nel rimarcare che «un ospedale è segno di civiltà perché luogo di accoglienza», ha ricordato l’attività svolta attraverso la pastorale per la Salute. La sua presenza, inoltre, è stata anche l’occasione per la presentazione dei nuovi cappellani dei presidi ospedalieri dell’Aou. All’ospedale Santissima Annunziata sarà presente don Luigi Usai e alle cliniche, assieme a don Eugenio Pesenti, ci sarà don Paolo Mulas.

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Nelle strutture ospedaliere dell’Aou di Sassari, pazienti e fedeli possono partecipare agli appuntamenti che avvicinano al Natale. I cappellani del Santissima Annunziata, don Luigi Usai, e delle Cliniche di viale San Pietro, don Paolo Mulas e don Eugenio Pesenti, hanno fissato il calendario delle funzioni religiose sino all’Epifania.

Nella cappella al settimo piano dell’ospedale civile Santissima Annunziata, la messa della vigilia, il 24 dicembre, è fissata per le ore 18,30. La messa del giorno di Natale, invece, è per le ore 9,30. Il 26 dicembre, Santo Stefano, la celebrazione eucaristica è fissata alle ore 9,30. Il 31 dicembre, alle ore 18,30, sarà celebrata la messa con “Te Deum” di ringraziamento. Il giorno dell’Epifania, 6 gennaio, la messa è per le ore 9,30.

Nel complesso ospedaliero delle cliniche, nella cappella San Pietro di Palazzo Clemente, al piano terra, la messa di Natale sarà celebrata appunto il 25 dicembre alle ore 10,30. Il 6 gennaio alle 10,30 è in programma la messa per l’Epifania.

Nella cappella al quinto piano del Materno Infantile, gli orari delle messe sono stati fissati alle ore 20,20 per il 24 dicembre, messa della Vigilia, quindi il 5 gennaio, alle ore 17.00, la messa per l’Epifania.

In clinica Ostetrica, poi, le novene del Santo Natale, vengono celebrate alle ore 17,40.

Il 24 dicembre, inoltre, a mezzanotte, è in programma la veglia e l’adorazione del Bambino Gesù in Terapia intensiva neonatale. La celebrazione è riservata ai soli genitori dei bambini ricoverati e al personale del reparto.

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L’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, ha celebrato giovedì sera la festa dedicata a Santa Lucia, la patrona della Clinica oculistica, che quest’anno è stata festeggiata nell’Aou di Sassari per il trentanovesimo anno.

Nella piccola cappella al piano terra del palazzo Clemente in tanti, medici, fedeli e utenti si sono ritrovati per un momento di fede e di raccoglimento in onore della santa siracusana, morta martire nella sua città per aver manifestato la sua fede, all’epoca delle persecuzioni cristiane sotto l’imperatore Diocleziano.

L’arcivescovo, che ha concelebrato assieme ai cappellani delle cliniche don Eugenio Pesenti e don Paolo Mulas, ha invitato i presenti a una riflessione sulla scienza e sulla medicina ed al ruolo dei medici davanti alla fragilità e al dolore.

Alla celebrazione erano presenti il direttore generale Antonio D’Urso, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore sanitario Nicolò Orrù ed il direttore della Struttura di Oculistica Francesco Boscia insieme ad altri medici ed infermieri del reparto.

 

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«Questa è una liturgia di festa, perché è una festa quella dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria. Nella vita dell’uomo sperimentare l’annuncio della parola del Signore è l’esperienza più bella.» Con queste parole, ieri sera, l’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba ha aperto la celebrazione per la patrona dell’ospedale Santissima Annunziata.

L’alto prelato si è rivolto ai numerosi fedeli, medici, infermieri, personale amministrativo dell’ospedale civile di Sassari e, soprattutto, ai pazienti presenti nella cappella del nosocomio di viale Italia per i festeggiamenti della patrona.

«Quello che chiediamo al Signore per ciascuno di voi – ha detto monsignor Gianfranco Saba – per chi vive l’esperienza del dolore e della malattia, è il dono di parteciparlo in mezzo a noi.»

L’arcivescovo quindi ha esortato i presenti all’esercizio della prossimità verso l’altro e ad essere «noi segno visibile della presenza di Cristo che si fa compagno di strada».

La messa per le celebrazioni della Santissima Annunziata è stata officiata con la partecipazione oltre che del cappellano dell’ospedale, don Bastianino Pirino che a conclusione della liturgia eucaristica ha ringraziato l’arcivescovo per la sua presenza, anche del cappellano delle cliniche don Eugenio Pesenti che sostituisce don Mario Tanca, del parroco di San Vincenzo don Salvatore Fois.

La solennità della patrona dell’ospedale di Sassari rappresenta un importante appuntamento, un momento di ritrovo e di raccoglimento per la comunità sassarese, oltre che per gli operatori sanitari dell’ospedale civile di Via De Nicola e per i pazienti.

Alla celebrazione eucaristica infatti erano presenti numerosi medici, infermieri, pazienti, familiari e operatori del mondo del volontariato. E proprio a questi ultimi, in particolare ai volontari della Sorgente, del Vos e dell’Avo, che si è rivolto monsignor Saba ricordando l’impegno quotidiano verso i pazienti.

Sono intervenuti anche il direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini e numerosi primari del Santissima Annunziata.

La celebrazione eucaristica è stata animata dal coro dei bambini di San Pio X, con la partecipazione del musicista Franco Sechi mentre alla fine della messa si è esibita la Corale studentesca di Sassari diretta dal maestro Vittorio Cossu.

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È attivo nei nuovi locali da poco più di due mesi e ha, a sua disposizione, spazi ampi, attrezzati e più confortevoli. È il nuovo day hospital oncologico situato al terzo piano della Clinica di Malattie infettive la cui apertura, da subito, ha rappresentato un salto di qualità nell’assistenza dei pazienti, seguiti in precedenza nel vecchio Dh situato nella palazzina di Clinica Medica.
I nuovi spazi sono composti da una sala d’attesa, un’accettazione, tre ambulatori medici, tre sale per la terapia, spogliatoi e bagni, una stanza per la segreteria e un’altra per l’archivio.

Nel Dh sono state installate, inoltre, dieci nuove poltrone per le sedute di chemioterapia. Nuove e confortevoli, le poltrone sono state donate dalle associazioni Mariangela Pinna Onlus, Fidapa e Lions Club Sassari Monte Oro. Ciascuna poltrona ha un costo di circa 4.300 euro. La donazione ha arricchito la dotazione a disposizione della struttura.

Questa mattina la direzione aziendale dell’Aou ha voluto presentare i nuovi locali che «ci consentono di fare un passo avanti nell’assistenza agli utente – ha detto il direttore generale Antonio D’Urso – in linea con la nostra mission che punta a rendere migliore l’esperienza del paziente in ospedale. Questo di oggi è un risultato che abbiamo raggiunto anche con l’aiuto delle associazioni che ci hanno fornito uno stimolo importante». Il manager ha voluto ringraziare anche il direttore della Clinica di Malattie infettive, Sergio Babudieri, che «in un’ottica di squadra ha messo a disposizione questi spazi».

È stato il direttore della struttura di Oncololgia Medica, Antonio Pazzola, a illustrare il progetto del nuovo day hospital e a ricordare il finanziamento con fondi regionali resi disponibili dall’assessore Luigi Arru. Il primo cittadino di Sassari Nicola Sanna ha sottolineato «come questo sia un momento importante perché dà la consapevolezza che l’ospedale non sia un luogo di tristezza. Inoltre è il segno dell’attenzione e dell’impegno corale». Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha voluto evidenziare il fatto che i nuovi locali e l’arredo con le nuove poltrone siano «il risultato dell’ottima intesa tra pubblico e privato». L’assessore regionale della Sanità Luigi Arru ha rimarcato il «bell’esempio di sanità. Ci fa capire – ha detto – che in attesa del cambiamento, con la realizzazione del nuovo ospedale, non è possibile restare fermi mentre è importante lavorare per risolvere i problemi esistenti».

All’incontro nei nuovi locali erano presenti anche il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù quindi i presidenti delle associazioni che hanno contribuito a donare le nuove poltrone per le chemioterapie: Antonio Contu per Mariangela Pinna Onlus, Ersilia Fiori della Fidapa sezione di Porto Torres e Gavino Terrosu past president del Lions Club Sassari Monteoro. È stato il cappellano delle cliniche don Eugenio Pesenti, infine, a benedire i nuovi locali.
La direzione strategica dell’Aou con l’apertura del nuovo day hospital ha dato il via a una riorganizzazione programmata degli spazi che consentirà, inoltre, di iniziare i lavori anche per la ristrutturazione del Dh oncologico del Santissima Annunziata.

Infatti, al terzo piano della Clinica di Malattie infettive è previsto, in una fase successiva e per il tempo necessario alla ristrutturazione dei locali, anche il trasferimento della struttura situata al primo sottopiano del nosocomio sassarese. Una volta terminati i lavori, i due day hospital oncologici, che fanno capo all’Unità operativa complessa di Oncologia diretta da Antonio Pazzola, saranno trasferiti al Santissima Annunziata. Diventerà, così, un’unica struttura, moderna ed efficiente, in grado di accogliere l’intera attività diurna oncologica e tutto il personale medico e infermieristico attualmente suddiviso nelle due strutture di Dh.

Per la realizzazione delle opere di ristrutturazione l’Aou di Sassari ha ricevuto dalla Regione un finanziamento finalizzato dell’importo di 500mila euro. L’ufficio tecnico dell’azienda di viale San Pietro sta completando il progetto per l’avvio della gara d’appalto.
I lavori prevedono la realizzazione di sei ambulatori medici, una sala Pis, cioè punto di informazione e supporto, un ambulatorio psicologico, quattro sale terapie dove saranno suddivise 14 poltrone per chemioterapie e 6 letti, quindi una sala d’attesa, un archivio e spazi di supporto.

L’unità operativa complessa di Oncologia medica dell’Aou, diretta da Antonio Pazzola, prende in carico ogni anno circa 1200 nuovi pazienti malati di tumore. Il day hospital situato al primo sottopiano del Santissima Annunziata effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e registra circa 400 prime diagnosi ogni anno alle quali si aggiungono circa 2.500 accessi ambulatoriali, tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali.

Il day hospital al terzo piano di Malattie infettive effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e fa registrare circa 450 prime diagnosi ogni anno oltre a circa 1900 accessi ambulatoriali tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali.

L’Oncologia medica, inoltre, al quarto piano dell’ospedale di via De Nicola ha a che un reparto per le degenze ordinarie (ricoveri ordinari diurni e notturni h24), con 18 posti letto. Sono circa 1.300 i ricoveri annui. Allo stesso piano è presente una sala per le terapie brevi che registra circa 350 prime diagnosi ogni anno e circa 2.250 accessi ambulatoriali tra visite e terapie per tossicità da chemioterapia, visite di follow-up, chemioterapie brevi, biopsie.

L’unità operativa complessa di Oncologia Medica è composta da un direttore, quattro medici che operano nel reparto degenze del Santissima Annunziata, quattro medici presenti nel day hospital al primo sottopiano del Santissima Annunziata, tre medici al day hospital di Malattie infettive. A questo personale si aggiunge una coordinatrice del reparto degenze del Santissima Annunziata, 13 infermieri professionali per il reparto degenze, una coordinatrice per i due day hospital, quindi quattro infermieri per il day hospital del Santissima Annunziata e tre infermieri per il day hospital al terzo piano di Malattie infettive.

La struttura effettua oltre 6mila sedute di terapia all’anno.

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Prenderanno il via domani, 16 dicembre, anche nelle strutture ospedaliere dell’Aou di Sassari gli appuntamenti con le novene del Natale. I cappellani del Santissima Annunziata, don Bastianino Pirino, e delle Cliniche di viale San Pietro, don Antonio Tanca e don Eugenio Pesenti, hanno fissato il calendario delle funzioni religiose sino all’Epifania.

Nella cappella al settimo piano dell’ospedale civile le novene saranno alle ore 18.00 e, a seguire, la messa. La messa della Vigilia sarà alle ore 20.00, la mattinata di Natale alle ore 9,30. Quindi il 26 dicembre, alle 9,30, sarà officiata la funzione per Santo Stefano martire.

Sempre nella cappella del Santissima Annunziata, il 30 dicembre dopo la messa delle ore 18.00 si svolgerà la rappresentazione del Presepe vivente a cura dell’associazione “La Sorgente”. Il 31 dicembre sono due le messe in programma: la prima alle 9,30 e la seconda alle 18,30 con il Te Deum.

Il primo gennaio 2018, alle 9,30 sarà celebrata la messa per “Maria Santissima Madre di Dio”. Il giorno dell’Epifania la messa è fissata per le 18,30. Il 7 gennaio, infine, ricorrenza del battesimo del Signore, la messa sarà alle 9,30.

Nel complesso ospedaliero delle Cliniche, nella cappella San Pietro di Palazzo Clemente, al piano terra, le messe del 24 dicembre, di Natale, dell’ultimo dell’anno quindi del 1° gennaio, dell’Epifania e del 7 gennaio sono programmate per le ore 9,30.

Nella cappella al quinto piano del Materno Infantile, gli orari delle messe sono stati fissati alle ore 20,15 nei giorni 23 e 24 dicembre quindi 30 e 31 dicembre e poi ancora 5 e 7 gennaio.

Il 20 dicembre, nella Clinica di Ginecologia e Ostetricia, al quarto piano del Materno Infantile, alle ore 19.00 è in programma il concerto dei “Cantori della Risurrezione”, il coro di Porto Torres diretto dal maestro Fabio Fresi.

Il 28 dicembre, infine, nella ricorrenza dei Santi Innocenti, a partire dalle ore 19.00, al Nido, in Pediatria e in Neonatologia, l’esibizione del coro “Logudoro” di Usini diretto dal maestro Dario Pinna.

 

 

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«Una grande attenzione ai servizi delle strutture, dai servizi di Chirurgia alla Medicina e all’assistenza umana, materiale e spirituale, per fare in modo che la persona trovi qualcuno che porga la mano e lo aiuti a camminare lungo un percorso per superare le stanchezze. La Chiesa, le Istituzioni e la società sono chiamate a dialogare per un nuovo umanesimo dell’incontro.»

Così ieri sera l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, si è rivolto ai tanti fedeli che hanno assiepato la piccola cappella del Palazzo Clemente. L’occasione l’ha offerta la festa dedicata a Santa Lucia, la patrona della Clinica oculistica, che quest’anno è stata festeggiata nella struttura sassarese per il trentottesimo anno. Per l’arcivescovo si è trattato della prima visita alle strutture ospedaliere cittadine.

L’arcivescovo nella sua omelia ha ricordato la figura della santa siracusana, morta martire nella sua città per aver manifestato la sua fede, all’epoca delle persecuzioni cristiane sotto l’imperatore Diocleziano. «Lei, patrona dei luoghi di cura – ha aggiunto l’arcivescovo – è un modello perché l’uomo impari ad apprendere e amare in profondità. E Santa Lucia, protettrice della vista, aiuti a sviluppare gli occhi della mente così da aiutare l’uomo a orientarsi».

Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato i due cappellani delle cliniche, don Antonio Tanca e don Eugenio Pesenti, il cappellano dell’ospedale Santissima Annunziata don Bastianino Pirino ed il rettore del seminario di Sassari don Diego Pinna con alcuni seminaristi. Ad animare la messa, invece, il coro dei volontari e delle volontarie del Vos.

A conclusione della funzione religiosa, il direttore generale Antonio D’Urso, con il direttore amministrativo Lorenzo Pescini e il direttore della Clinica Oculistica Francesco Boscia, ha accompagnato l’arcivescovo per una visita in alcuni reparti della seconda stecca bianca.

Monsignor Saba si è soffermato a dialogare con i pazienti nelle stanze di degenza sia in Oculistica che nei due reparti attigui, Chirurgia pediatrica e Chirurgia maxillofacciale.

Il direttore generale, che ha illustrato all’alto prelato l’organizzazione dell’azienda ospedaliero universitaria sassarese, e il direttore della Clinica oculistica quindi lo hanno ringraziato per la sua presenza e l’attenzione «che è un riconoscimento della nostra attività».

«Sono convinto che una buona sinergia tra le istituzioni sia un beneficio per tutti e, se posso essere d’aiuto, la mia porta è sempre aperta», ha concluso monsignor Gianfranco Saba.