26 April, 2024
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Si terrà oggi, 17 gennaio, la prima giornata di formazione del progetto “Gio…Canto”, il primo laboratorio in Sardegna interamente dedicato ai più giovani ideato dall’Associazione Corale “Luigi Canepa” di Sassari e finanziato da Fondazione di Sardegna, Regione Sardegna e col patrocinio del comune di Sassari.

L’iniziativa, rivolta a ragazzi dai 9 ai 13 anni e ai loro docenti, sarà tenuta da Franca Floris, insegnante di grande esperienza in particolare per i più piccoli. Il corso sarà diviso in due fasi: la prima, nella giornata di oggi, è riservata ai docenti, circa 30, molti dei quali direttori di coro. Dalle ore 16.00, nella sede della Corale in via Sant’Anna, saranno approfondite le tecniche didattiche di divulgazione musicale per le voci bianche. La seconda fase è in calendario nei giorni 1 e 2 febbraio all’Auditorium del Convitto Canopoleno e prevede audizioni per ogni singolo coro partecipante, momenti di formazione di docenti ed allievi e di condivisione tra i ragazzi, circa 200, in cui si apprenderanno nuovi brani. I giovani impareranno a conoscere e riconoscere diverse tecniche compositive e a creare un repertorio corale che avranno modo poi di eseguire nel concerto conclusivo della manifestazione, in programma domenica 2 febbraio.

L’unicità del progetto consiste nell’affiancare alla didattica un approccio giocoso, con l’intento di sviluppare la creatività musicale, di utilizzare metodologie adatte ai giovanissimi promuovendo l’aggregazione tra gruppi, superando barriere caratteriali e socio-culturali.

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I cori di voci bianche insieme per il primo laboratorio in Sardegna interamente dedicato ai più giovani, con un occhio di riguardo per le realtà multiculturali e le scuole di frontiera. È il progetto “Gio…Canto”, ideato dall’Associazione Corale “Luigi Canepa” di Sassari, la più antica istituzione corale dell’isola, e finanziato da Fondazione di Sardegna, Regione Sardegna e col patrocinio del comune di Sassari.

L’iniziativa è rivolta a ragazzi dai 9 ai 13 anni e ai loro insegnanti e sarà tenuta da Franca Floris, fondatrice e direttore del Complesso vocale di Nuoro e del Coro di Voci bianche “Piero Borrotzu” dell’Istituto Comprensivo n. 2 di Nuoro, membro della Commissione artistica della Feniarco che raduna tutte le associazioni corali regionali.

“Gio…Canto” si articolerà in due momenti: il primo, giovedì 9 gennaio, con un incontro formativo in cui verranno coinvolti principalmente i docenti, nella sede della Corale in via Sant’Anna per ampliare le proprie conoscenze e apprendere tecniche didattiche di divulgazione musicale; il secondo, nei giorni 1 e 2 febbraio all’Auditorium del Convitto nazionale Canopoleno, con delle audizioni per ogni singolo coro partecipante e gli “atelier musicali”, cioè momenti di formazione di docenti ed allievi e di condivisione tra i ragazzi, in cui si apprenderanno nuovi brani. Attraverso metodologie guidate dalla docente, i ragazzi impareranno a conoscere e riconoscere diverse tecniche compositive e a creare un piccolo repertorio corale che avranno modo poi di eseguire nel concerto conclusivo della manifestazione, in programma per la serata di domenica 2 febbraio.

L’unicità del progetto consiste nell’affiancare alla didattica un approccio giocoso, stimolante e gratificante, con l’intento di sviluppare la creatività musicale, di utilizzare metodologie particolarmente adatte ai giovanissimi promuovendo la socialità e l’aggregazione tra gruppi, superando barriere caratteriali e socio-culturali.

«Le voci bianche rappresentano il cuore pulsante di un’associazione corale: grazie ad esse un coro nasce, cresce e si evolve in un ciclo perpetuo che nella Corale Canepa procede da oltre 140 anni – spiega il presidente della Canepa, Federico Tolu -, sui giovani dobbiamo scommettere se vogliamo costruire solide basi per il futuro.»

La stessa Canepa parteciperà direttamente con il proprio Coro di Voci bianche, creato nel 1986 e affidato dal 1995 a Salvatore Rizzu.

Agli “atelier” potranno inoltre partecipare docenti-uditori (direttori di coro, docenti di musica, musicisti e coristi), per osservare la metodologia di lavoro e indagarne i risultati, anche attraverso un confronto diretto col docente.

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Concerti, conferenze, masterclass e seminari per riscoprire tutta la bellezza del repertorio barocco e non solo. Da giovedì 19 ottobre entra nel vivo il VI Festival degli strumenti antichi, attesissimo appuntamento organizzato dalla sezione interdipartimentale di Musica antica del Conservatorio di Cagliari.

Numerose sono le novità dell’edizione 2017. Tra tutte, c’è la nutrita presenza di esperti di fama internazionale: da Roberta Invernizzi e Rebeca Ferri, protagoniste delle masterclass di Canto barocco e di Violoncello barocco, a Paolo Grazzi e Carlo Ipata che terranno (alcuni sono stati svolti nelle passate settimane) dei seminari sull’oboe barocco e classico e sul traversiere.

Giovedì 19 (tranne gli ultimi due, tutti i concerti si terranno alle 21.00, nella Chiesa di San Michele, in via Ospedale) si comincia con un concerto dal titolo “Nuova Musica- Musica ritrovata”: gli allievi dell’“Officina delle voci”, il laboratorio corale guidato dal docente del Conservatorio Michele Napolitano, proporranno al pubblico un programma che spazierà da W.A. Mozart a T. Tuveri.

Si prosegue sabato 21 ottobre con “Il caro Sassone e le sue opere”, un omaggio a Georg Friedrich Händel, che vedrà in scena il soprano Elisabetta Scano, il controtenore Ettore Agati e il Bizzarria Ensemble. Venerdì 27 ottobre sarà la volta di richiami d’amore nella canzone italiana del XVII secolo con l’ensemble Musici di Castello che proporrà il concerto “Ninfe, zefiri e cicale”. Il cavicembalo sarà protagonista, il 4 novembre, della serata intitolata “Händel, Scarlatti e le loro sfide tra spade e cembali”: si esibirà al clavicembalo Fernando De Luca. Giovedì 9 novembre le musiche di N.A. Porpora e J.S. Bach saranno al centro della serata intitolata “Vocalità italiana e virtuosismo tedesco”, con il soprano Roberta Invernizzi, Carlo Ipata al traversiere, Attilio Motzo e Luca Persico ai violini, Sara Meloni alla viola, Fabrizio Meloni al violoncello, Alessio Povolo al contrabbasso e Fabrizio Marchionni al clavicembalo.

Il ciclo di concerti si chiude con i due appuntamenti “Mozart – Hummel, il maestro e l’allievo” e “Dal classicismo al romanticismo: Parigi e Vienna”, in programma l’11 e il 18 novembre nel Palazzo Siotto, organizzati in collaborazione con l’associazione Mozart Italia.

Ricco è anche il cartellone delle conferenze: le prime, partite già a settembre, proseguono il 25 ottobre alle 18.30 nell’aula magna del Conservatorio con un incontro curato dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “La registrazione sonora e la riscoperta della musica antica”, mentre l’8 novembre Carlo Ipata, esperto internazionale di traversiere, parlerà di “Il traversiere: lo strumento e il suo repertorio”.

I seminari si avvarranno della collaborazione di Paolo Grazzi, uno dei maggiori esperti internazionali di Oboe barocco e classico. Di Franca Floris, direttrice del complesso vocale di Nuoro. Di Rebeca Ferri, che terrà anche in questa edizione il seminario di Flauto dolce e la Masterclass di violoncello barocco. Di Carlo Ipata, altro esperto internazionale di traversiere che terrà un seminario di musica da camera e traversiere. Di Roberta Invernizzi, tra le maggiori interpreti di musica barocca a livello internazionale, protagonista di una Masterclass di canto barocco. Chiude l’elenco dei corsi il seminario tenuto da Fernando De Luca, titolare della cattedra di clavicembalo e Tastiere storiche al Conservatorio di Cagliari, dal titolo “Il clavicembalo” mentre Francesco Giammarco, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, proporrà un incontro sul “Il pianoforte viennese”.

L’ingresso ai concerti nella Chiesa di San Michele e alle conferenze è libero e gratuito.  Per i concerti in programma al Palazzo Siotto il costo dei biglietti è di 8 euro.

 

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Quali affinità possono esistere tra una forma compositiva come il madrigale, che ha avuto il suo periodo di maggior sviluppo nel Seicento, e l’estetica di una musica mutevole, interculturale e variegata come il jazz del ventunesimo secolo? Prende le mosse da questo quesito di fondo “Il fior d’ogni bellezza”, la produzione originale in programma domani sera (sabato 26) a Nuoro, con inizio alle 21.00, nel consueto spazio dei cortili del Museo del Costume – nell’ambito della rassegna di concerti che accompagna la ventinovesima edizione dei Seminari Jazz. Un progetto che vede impegnati il Complesso vocale di Nuoro diretto da Franca Floris ed un quartetto strumentale formato dal pianista Salvatore Spano (suoi gli arrangiamenti), il sassofonista Emanuele Cisi, il contrabbassista Salvatore Maltana (tutti docenti dei seminari) e il batterista Massimo Russino, in un’interpretazione e riscrittura jazz della Sestina di Claudio Monteverdi, uno dei lavori forse più noti del grande compositore cremonese vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, tra Rinascimento e Barocco. Attraverso la giustapposizione e il dialogo tra l’ensemble corale e i quattro jazzisti si sviluppa un percorso sonoro che porta l’ascoltatore a effettuare una sintesi e a trovare relazioni talvolta nascoste o appena accennate; un percorso che a poco a poco svela la ricchezza di un matrimonio stilistico che pur prendendo spunto da un passato ormai remoto trova il modo di comunicare la sua freschezza anche alla nostra epoca.

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Da domani, martedì 11 ottobre, sino al 12 novembre, ritorna il “Festival degli strumenti antichi”, organizzato dal Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Cagliari.

Giunta alla V edizione la manifestazione, realizzata in collaborazione con l’associazione Studium Canticum, il Festival Echi lontani, il Bizzarria Ensemble e, per la prima volta, il Complesso vocale di Nuoro, anche stavolta ospiterà nomi di primo piano come Rebecca Ferri, che terrà una masterclass di violoncello barocco e di flauto dolce, Massimo Marchese, apprezzato liutista, e Pierpaolo Scattolin, direttore di coro di fama internazionale che dirigerà un concerto incentrato su musiche della Scuola bolognese.

Domani alle 21 nel Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114) si comincia con un concerto che vedrà protagonisti Francesco Giammarco al fortepiano, Attilio Motzo al violino e Fabrizio Meloni al violoncello. In programma due trii di F. J. Haydn e una sonata per fortepiano.

Il 24 ottobre, alla stessa ora, nella chiesa di San Michele in Stampace, concerto del  clavicembalista Fernando De Luca dedicato al 400° anniversario della nascita di Johann Jacob Froberger (1616-1667). Mercoledì 26 ottobre, alle 21.00, ancora una volta nella chiesa di San Michele, protagonisti del terzo concerto saranno i giovani musicisti dell’ensemble “Musici di Castello Baroque”, che affronteranno un programma dedicato alle musiche di ispirazione francese. Il 27 ottobre (alle 21.00 nella chiesa di San Michele) sarà la volta di Fabrizio Marchionni al clavicembalo, che proporrà le monumentali Variazioni Goldberg di J.S. Bach. Il 29 ottobre, alle 21.00, ci si sposta nella chiesa di San Sepolcro per un concerto dedicato alla scuola Bolognese con Pierpaolo Scattolin impegnato nella direzione del Bizzarria Ensemble e del coro Studium Canticum. Sabato 5 novembre (alle 21.00, nella chiesa di San Michele) penultimo appuntamento della rassegna: Franca Floris dirigerà il suo complesso vocale di Nuoro in collaborazione con il Bizzarria Ensemble, diretto da Attilio Motzo. Il 12 novembre (ore 21.00, Palazzo Siotto) il sipario sul festival cala con un concerto che avrà due giovani protagoniste: Enrica Sirigu al traversiere e Manuela Giardina al fortepiano proporranno un programma interamente dedicato ai figli del grande Johann Sebastian Bach.

Da segnalare anche mercoledì 19 ottobre, alle 17.00, nell’aula magna del Conservatorio la lezione – concerto dal titolo “Parole, suoni, canti e contrappunti: esercizio e ricreazione nel madrigale” tenuta da Michele Napolitano e Concetta Assenza, docenti rispettivamente di Musica corale e Biblioteconomia nel Conservatorio. Per l’occasione si esibirà il Gruppo vocale del Triennio di direzione e composizione corale.

Ai concerti si affiancano le conferenze, tenute da importanti studiosi e docenti del Conservatorio, che si svolgeranno alle 18.30, nell’aula magna: il 14 ottobre Angelo Castaldo, docente di organo, parlerà di “Arte e fede a Napoli tra ‘600 e ‘700: la storia della Cappella musicale del Tesoro di San Gennaro”. Il 24 ottobre sarà la volta di Myriam Quaquero, docente di Storia ed estetica della musica, che illustrerà le Variazioni Goldberg di J. S. Bach. Il 3 novembre il padre gesuita Davide Magni, esperto di meditazione orientale, parlerà di “Musica e meditazione. La danza dello Spirito”.

I seminari e laboratori saranno tenuti da docenti di chiara fama del Conservatorio di Cagliari.

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito.

Attilio Motzo Fabrizio MeloniFrancesco Giammarco

Complesso vocale di Nuoro ph. Coro polifonico turritano

Dopo le tappe delle scorse settimane a Borutta (SS) e Dolianova (Ca), sabato 23 maggio, alle 20.00, la rassegna “I Segreti delle Cattedrali” si sposta nella Chiesa di Santa Giusta, nell’omonimo centro in provincia di Oristano.

Continua così il viaggio alla riscoperta delle chiese romaniche della Sardegna organizzato dall’associazione culturale Incontri Musicali in collaborazione con la FARSACO (Federazione regionale sarda associazioni corali) che per l’occasione coinvolgerà il Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris, il Coro Giovanile Sardo diretto da Tiziana Puggioni e Tobia Simone Tuveri, il Coro Orchestra Città di Oristano diretto da Massimo Dotto, il Coro Polifonico Stella Maris diretto da Giovanni Maria Tedde, il Coro Polifonico Turritano diretto da Laura Lambroni.

Lo spettacolo si articolerà, come già avvenuto nei primi due appuntamenti, su testi teatrali di Mariano Cirina e sulla ricerca e uno studio fatto sulle cattedrali coinvolte da Pier Paolo Peralta e Giovanni Frau.

La mattina è previsto un incontro con le scuole, arricchito dall’esibizione dei cori di voci bianche dell’Istituto Comprensivo di Santa Giusta.

Dopo quello di sabato, il prossimo appuntamento con “I Segreti delle cattedrali” è per il 30 maggio nella chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio a Ozieri (OT), tappa con cui si chiuderà il sipario sulla rassegna.

La direzione artistica della manifestazione è di Giacomo Medas. La parte teatrale è scritta, diretta e interpretata da Mariano Cirina, con la partecipazione di Pierpaolo Peralta e Giovanni Frau.

I segreti delle cattedrali è realizzato con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato al Turismo. Con il patrocinio dei comuni di: Borutta, Dolianova, Ozieri e Santa Giusta.