26 April, 2024
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Quindici giorni di appuntamenti in quattro diverse località del nord Sardegna, centoventi proiezioni in lingua originale e sottotitolate, ben diciotto prime europee e tante altre nazionali, oltre duemila opere totali pervenute al concorso. E ancora ospiti d’eccezione, concerti, incontri e masterclass.

Sono i numeri della XIV edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale organizzato dal Cineclub Sassari dedicato al cortometraggio, divenuto uno degli appuntamenti più attesi nell’isola per il cinema indipendente. Sono coinvolti i comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Bosa e Alghero, per un circuito che comprende fiction, documentari, animazioni, sperimentali e videoart.

«Quest’anno si registra un forte incremento di opere dall’ampia tematica sociale che arrivano soprattutto da paesi in via di sviluppo – ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì -. Provengono dalle zone del nord-Africa, dal Medi Oriente, dal Sudamerica e dall’Asia, e non a caso presentano spesso una particolare attenzione alla condizione della donna, ai diritti umani e al lavoro. Questa è la prima edizione senza Nando Scanu, decano e socio fondatore del Cineclub – ha proseguito Dessì – e cercheremo di rendere onore alla grande eredità che ci ha lasciato».

«Ci siamo organizzati per offrire al nostro pubblico una visione privilegiata di punti di vista diversi e restare collegati alla cose del mondo», è il commento del presidente Angelo Tantaro.

Il programma è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa all’Aeroporto Sogeaal di Alghero, alla presenza del direttore artistico Dessì, della project manager Marta Manconi, della direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, del regista Antonello Grimaldi, dei sindaci e degli amministratori dei comuni coinvolti, del garante per i diritti dei detenuti Mario Dossoni, del capo area trattamentale Ilenia Troffa e dell’attivista per le politiche di genere Maria Francesca Fantato.

Il festival sarà anticipato da un’anteprima di due giorni il 14 e 15 giugno all’Accademia Mario Sironi di Sassari, dove saranno proiettati i corti della sezione Experimental e Videoart. Si riparte con una seconda anteprima il 24, 25 e 26 giugno a Palazzo di Città, che accoglie i segmenti Vetrina Italia e Vetrina Sardegna e numerosi eventi collaterali. Tra questi i più attesi sono la tavola rotonda “Focus Donna”, che si terrà il 24 in collaborazione con l’associazione  noi “Donne 2005”, e la masterclass di sceneggiatura che si svolgerà il 25 a cura di Filippo Kalomenidis.

Per i lungometraggi sono in calendario diverse prime assolute da non perdere. Il 25 la proiezione del film “Restiamo Amici” di Antonello Grimaldi, tratto dal romanzo di Bruno Burbi “Si può essere amici per sempre”, e interpretato da Michele Riondino, Alessandro Roja e Violante Placido.

Sempre il 25 da segnalare la presentazione de “L’ultimo pizzaiolo” del giornalista Sergio Naitza, un lavoro che focalizza l’attenzione sulla chiusura delle sale cinematografiche in Sardegna.

Poi il 26, arriva perfettamente restaurata dopo un impegnativo lavoro di recupero la pellicola “Altura” di Mario Sequi, il primo film sardo girato nel dopoguerra (1949). L’opera, che ha avuto come protagonisti Massimo Girotti, Eleonora Rossi Drago e Roldano Lupi con le musiche di Ennio Porrino, è stata recuperata dal circolo Gremio dei Sardi a Roma, grazie a una ricerca di Franca Farina del Centro sperimentale di cinematografica Cineteca Nazionale, che lo ha scovato nella collezione di un privato.

La partenza ufficiale del festival sarà invece il 28 giugno a Villanova Monteleone con tre giornate di appuntamenti nella suggestiva località turistica, per il Premio al Miglior documentario italiano.

A dare il via alle manifestazioni, in qualità di special guest sarà il coro di Neoneli, attraverso una performance a tenore accompagnata dalle launeddas di Orlando ed Eliseo Mascia, che lasceranno spazio a una prima assoluta, quella del documentario “Radici” di Luigi Monardo Faccini, nato da un’idea di Marina Piperno.

Sarà appositamente allestito il palco per le proiezioni in Piazza Piero Arru, mentre gli altri eventi troveranno spazio nelle accoglienti sale di Su Palatu, dove il 29 e il 30 maggio Gennaro Aquino terrà uno workshop sulla figura del location manager nel cinema. L’assegnazione del VII Premio Villanova Monteleone avverrà il 30 giugno.

Dal 1 luglio a fare da cornice del festival per due giornate sarà la meravigliosa cittadina sul Temo, con il V “Bosa Animation Award” dedicato ai corti d’animazione provenienti da tutto il mondo. A fungere da sala di proiezione sarà in questo caso il chiostro dell’ex convento del Carmine.

Già nella serata d’avvio la Sala convegni ospiterà la prima parte del “Laboratorio di lettura e scrittura del fumetto – per bambini e ragazzi” a cura del Centro Internazionale del Fumetto diretto da Bepi Vigna, che proseguirà il giorno seguente. Tra i protagonisti del 2 luglio ci sarà anche Luca Raffaelli, che presenterà al pubblico il suo libro “Le anime disegnate”. In serata saranno proclamati i vincitori della sezione Animazione.

La tappa finale della manifestazione, dal 3 al 7 luglio si terrà nell’incantevole centro storico di Alghero, precisamente a Lo Quarter.  Le proiezioni delle fiction e dei documentari avranno come sede il piazzale del complesso architettonico, mentre gli eventi collaterali si svolgeranno nella Sala convegni Mosaico.

Attesissimo è il focus “Sardinia Animation Net”, uno spazio dedicato alla formazione e all’approfondimento sul cinema d’animazione, che favorirà l’incontro tra filmaker, animatori e produttori. Sarà ancora un appuntamento imperdibile per gli appassionati, l’unico nell’isola a dedicare al tema ben due giornate di proiezioni più due di formazione con protagonisti di fama internazionale.

Il primo momento sarà la masterclass “Breve storia del cinema d’animazione” del giornalista e scrittore Luca Raffaelli (3 luglio). Quindi spazio ai professionisti con il panel “Il cinema d’animazione dall’idea alla distribuzione” (4 luglio) tenuto da Cristian Jezdic, vicepresidente di Cartoon Italia, Pedro Citaristi, sales manager della Superights e Lucia Geraldine Scott di Red Monk Studio, che affronteranno il tema dell’industry.

Una seconda masterclass sul “Mondo della produzione in Italia” sarà (il 5 luglio) a cura di Giannandrea Pecorelli, dirigente televisivo e produttore cinematografico, già responsabile delle produzioni e coproduzioni per RCS FILM & TV, capostruttura di RAI Fiction, dirigente di Sony International, dirigente di Endemol di cui è stato anche produttore esecutivo. “Don Matteo”, “Un Medico in famiglia” e “Notte prima degli esami” sono alcun dei suoi lavori più noti.

Sia Raffaelli che Pecorellli fanno parte delle giurie d’animazione, fiction e documentari composte da esperti del settore, critici e registi. Alla cerimonia di premiazione, prevista per la serata del 7 luglio, sarà possibile accedere previa prenotazione e fino ad esaurimento posti.

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Venerdì 31 maggio, alle 11.00, nella sala Info point dell’Aeroporto di Alghero, si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma del Sardinia Film Festival 2019.

La XIV edizione della kermesse coinvolgerà la città di Sassari, Alghero, Bosa e Villanova Monteleone. Tutti i dettagli del programma saranno illustrati dal direttore artistico Carlo Dessì e dalla project manager Marta Manconi, ai quali seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private partner della manifestazione.

Parteciperanno all’incontro Nevina Satta, Ceo della Fondazione Sardegna Film Commission, il sindaco di Sassari Nicola Sanna con l’assessore della Cultura Manuela Palitta, il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno, il sindaco di Villanova Monteleone, Quirico Meloni, l’assessore alla Cultura del comune di Bosa, Alfonso Campus, e il direttore generale della fondazione META Alghero, Paolo Sirena.

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Cagliari si appresta ad ospitare Cartoon Digital, il master europeo sull’animazione digitale che per la prima volta si svolge in Italia, dal 21 al 23 maggio, grazie all’iniziativa della Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Autonoma della Sardegna e Cartoon Italia, l’associazione nazionale dei produttori di animazione.

È, infatti, sull’animazione che la Fondazione Sardegna Film Commission ha deciso di puntare come settore trainante dei prossimi anni per lo sviluppo della filiera audiovisiva in Sardegna, dell’occupazione e per la promozione del territorio.

Organizzato dall’associazione europea Cartoon Media basata a Bruxelles, Cartoon Digital sarà preceduto, il 20 e 21 maggio, dagli Italian Days, due sessioni rivolte ai nuovi talenti e ai produttori italiani. Un evento nell’evento che si inserisce nell’ambito del progetto NAS, Nuova Animazione Sardegna, grazie al quale sta nascendo un laboratorio di produzione e alta formazione permanente che da Cagliari coinvolgerà in seguito tutta l’isola, dove chi sarà formato sarà immediatamente impiegato sui progetti che verranno prodotti in Sardegna.

«NAS è un progetto ambizioso – ha dichiarato Nevina Satta, direttrice generale della Fondazione Sardegna Film Commission – e quello con Cartoon Digital è un taglio di nastro simbolico, realizzato grazie al supporto di Cartoon Italia e con l’investimento di Rai Ragazzi. Non si potrebbe augurare un migliore inizio alla nostra regione che sta iniziando un percorso trasversale di promozione dei talenti locali e attrazione di operatori internazionali. Per la Sardegna è un’ottima opportunità.»

Di altissimo livello i relatori, che condivideranno le loro conoscenze sugli ultimi sviluppi in tema di animazione digitale e contenuti per gli schermi connessi. Fra gli ospiti, i maggiori broadcaster pubblici europei, come Rachel Bardill (CBeebies – BBC), Sebastian Debertin (Kika, ARD/ZDF), Tiphaine de Raguenel (France Télévision), Yago Fandiño Lousa (RTVE), Luca Milano (Rai Ragazzi), e numerosi produttori ed esperti italiani e internazionali. Fra questi, Maria Bonaria Fois (Mondo Tv Iberoamerica), Roch Lener (Millimages), Tom Van Waveren (Cake Entertainment), Alfio Bastiancich (Showlab), Cristian Jezdic (BeQ Entertainment), Caterina Vacchi (Atlantyca Entertainment), Davide Tromba (Animoka).

 

«Dato che il panorama audiovisivo è ridisegnato da una massiccia offerta di nuovi contenuti digitali e dall’evoluzione dei modelli di consumo dei bambini, è molto importante informare l’industria dell’animazione delle nuove possibilità offerte, in quanto questi cambiamenti possono presentare maggiori opportunità per i loro programmi, da guardare su una scala più globale. – Ha detto Marc Vandeweyer, direttore generale di Cartoon Media – I 36 relatori che convergeranno a Cagliari per questi 3 giorni daranno raccomandazioni significative e pratiche ai produttori su come possono meglio definire le loro strategie digitali grazie a numerosi casi di studio e tavole rotonde. Siamo molto felici di ospitare questo evento su questa isola bellissima e sostenibile e con 220 partecipanti provenienti da 22 paesi diversi non potremmo desiderare un successo maggiore.»

Alla Manifattura Tabacchi, sede dell’evento, anche il mondo dei videogame e della realtà virtuale, con Aymar Azaizia di Ubisoft, Canada, uno dei maggiori sviluppatori di videogiochi con oltre 40 studi e uffici nel mondo, con la presenza dell’Aesvi (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani), di Michel Reilhac, curatore del concorso VR per la Biennale di Venezia, mentre Iole Giannattasio, rappresentante del Mibac, illustrerà ai partner internazionali il sistema di finanziamento pubblico italiano previsto dalla nuova legge Cinema.

Durante gli Italian Days inoltre, professionisti e produttori offriranno la loro esperienza sui temi della scrittura, della produzione, dello storytelling, dando linee guida per presentare un progetto in modo efficace.

Tra i relatori del programma di coaching, Luca Milano ed Annita Romanelli per Rai Ragazzi, Anne-Sophie Vanhollebeke per Cartoon Italia; Nevina Satta per Sardegna Film Commission, il disegnatore, romanziere e regista cagliaritano Igort, uno dei migliori talenti dell’illustrazione che l’isola ha disseminato nel mondo.

Quattro giorni di conferenze ma anche di occasioni di networking nella suggestiva cornice di alcuni fra i luoghi più belli del capoluogo sardo che diventerà il primo “polo dell’immagine” in Italia, contribuendo così alla costruzione di un progetto nazionale unitario e integrato che vede nella creazione di poli specializzati un importante aiuto al sistema italiano dell’animazione, uno dei settori dell’audiovisivo in più rapida crescita.

L’evento, che sarà improntato all’ecosostenibilità, avrà come partner CTM Spa, Accademia Casa Puddu, Oleificio Masoni Becciu, le cantine Santa Maria la Palma Alghero e Su Entu, la collaborazione del Centro Nazionale del Fumetto e di Sardegna Ricerche e la media partnership di Fred Radio e Radio X.

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Il film “Il nostro concerto” di Francesco Piras ha vinto il primo premio FASI del concorso “Visioni Sarde” edizione 2019. La giuria Giovani ha premiato “La notte di Cesare” di Sergio Scavio.

Ecco le motivazioni dei primi premi e degli altri riconoscimenti assegnati dalle due giurie (riunite separatamente nei locali della Cineteca di Bologna, in data 25 febbraio 2019) tra i dieci film finalisti selezionati dalla Cineteca di Bologna.

Primo Premio FASI (assegno di mille euro e targa FASI; pergamena della Cineteca di Bologna): “Il nostro concerto” di Francesco  Piras.                                              

“Il nostro concerto” di Francesco Piras si segnala per la capacità di raccontare, con maturità stilistica e buona tecnica, il delicato rapporto fra due solitudini unite dal web, lasciando trasparire, in una messinscena visivamente efficace, un gioco di raffinate psicologie che arriva – complice la musica, che è un protagonista sotterraneo – al cuore dello spettatore.                                                   

Menzione Speciale (targa FASI e pergamena della Cineteca): “The wash – La lavatrice” di Tomaso Mannoni.

“The wash – La lavatrice” di Tomaso Mannoni trova un equilibrio tra fiction e documentario nell’affrontare il tema delle servitù militari e delle conseguenze mortali delle guerre simulate sulla popolazione sarda; un j’accuse che sceglie l’impatto sonoro come traccia narrativa ed emotiva, eludendo la più scontata via stilistica del cinema verità per cercare nella sperimentazione un modo per chiamare chi guarda alla riflessione di impegno civile.

Menzione Speciale (targa FASI e pergamena della Cineteca): “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu.                 

“Dans l’attente” è in grado in tre minuti, senza dialoghi e con immagini non banali, di restituire il tempo dilatato dell’attesa in un centro di accoglienza.

Premio speciale della giuria Giovani (500 euro del Circolo “Sardegna” di Bologna e pergamena della Cineteca) a “La notte di Cesare” di Sergio Scavio.     

Motiviamo il premio Giovani al film “La notte di Cesare” di Sergio Scavio – per la narrazione di un tessuto sociale poliedrico; – per la resa scenografica accurata;              

– per la capacità di raccontare la complessità culturale verso cui viaggia la Sardegna; – per aver reso con delicatezza un originale scorcio del nuovo paesaggio urbano dell’isola.

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La 25esima edizione dello storico festival “Visioni Italiane” (concorso nazionale per corto, mediometraggi e documentari) ha dedicato la giornata inaugurale a “Visioni Sarde”, sezione riservata alle migliori e più recenti produzioni cinematografiche isolane.

Nata nel 2014, la rassegna è diventata sempre più grande mantenendo la sua vocazione di luogo di vetrina per cinema di qualità prodotto in Sardegna e di scoperta e di valorizzazione dei giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico nazionale e anche internazionale. Il progetto “Visioni Sarde nel Mondo” si propone infatti di diffonderne le opere in più continenti attraverso la rete dei circoli sardi, grazie ai contribuiti della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro (ai sensi della L.R. n. 7/1991 art. 19, nell’ambito del programma per l’emigrazione 2019). Quest’anno i compiti organizzativi sono stati affidati al Circolo “Su Nuraghe” di Alessandria.

I film partecipanti alla finale sono stati raccolti e preselezionati nei mesi passati dagli esperti della Cineteca di Bologna. Questi i titoli rimasti in gara: “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu, “Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi, “Gli anni” di Sara Fgaier, “Il nostro concerto” di Francesco Piras, “L’unica lezione” di Peter Marcias, “La notte di Cesare” di Sergio Scavio, “Sonus” di Andrea Mura, “Spiritosanto – Holy spirit” di Michele Marchi, “The wash – La lavatrice” di Tomaso Mannoni, “Warlords” di Francesco Pirisi.

A giudicarli è stata la giuria costituita da: Paolo Pulina, presidente (vicepresidente della FASI, scrittore e giornalista); Franca Farina (funzionaria del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale); Alberto Masala (poeta e scrittore); Bruno Mossa (cinefilo, manager, imprenditore); Sergio Naitza (critico cinematografico, giornalista professionista, regista); Antonio G. Pirisi (neuropsichiatra infantile); Alberto Venturi (giornalista pubblicista, esperto in comunicazione pubblica); Antonello Zanda (scrittore e critico, giornalista pubblicista); Davide Zanza (critico cinematografico).

È stato assegnato anche l’importante premio “Giovani”, messo a disposizione dal Circolo “Sardegna” di Bologna. La giuria Giovani era composta da: Elisa Carrus (presidente), Lorenzo Busia, Efisia Curreli, Chelu Deiana, Salvatore Pireddu, Alessandra Pirisi, Francesco Rubattu.

Ha coordinato Bruno Culeddu.

Il “best of” del più recente Cinema made in Sardegna si è concluso con un rinfresco a base di prodotti enogastronomici sardi (a cura del Circolo “Nuraghe” di Fiorano Modenese) e con la proiezione, come evento speciale, dell’ultimo lungometraggio di Paolo Zucca “L’uomo che comprò la Luna”. Erano presenti: Paolo Zucca, Benito Urgu e Jacopo Cullin. Presente Nevina Satta, Direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission.

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Un polo produttivo e formativo dedicato al cinema di animazione in Sardegna, unico in Italia, all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico di Pula. 

Il progetto, individuato dalla Sardegna Film Commissione come possibile trend trainante dei prossimi anni per lo sviluppo della filiera audiovisiva in Sardegna, nasce su sollecitazione di Cartoon Italia (Associazione nazionale dei produttori di animazione), Cartoon Media Europa (network europeo dei produttori di animazione e degli investitori,finanziato dal programma Creative Europe Media), Rai con la sottosezione animazione e un gruppo di investitori stranieri interessati alla compartecipazione in un polo produttivo in Italia. Per discutere del progetto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha incontrato, insieme alla direttrice della Film Commission Nevina Satta, Cristian Jedzic, amministratore delegato di Beq Entertainment e vicepresidente di Cartoon Italia.

«La creazione di un polo di produzione e animazione può essere una grande occasione per la Sardegna – dice Raffaele Paci -. Siamo ancora in una fase iniziale, ma è un ottimo segnale che la nostra isola sia stata individuata come possibile sede di un centro unico nel suo genere in Italia, che prende a modello i grandi poli europei di produzione del cinema di animazione.»

In particolare, il modello cui si ispirerebbe il centro sardo è Magelis ad Angouleme (Nouvelle Aquitania), che conta 100 compagnie insediate e oltre 1200 dipendenti, con caratteristiche facilmente replicabili sul territorio sardo. Jezdic, insieme al ceto di Digitoonz Vikas Kumar, ha già visitato l’edificio 2 del Parco di Pula per valutare la possibilità di spostare la produzione di alcune serie animate in Sardegna. Gli ospiti a ottobre scorso hanno visitato Sinnova, dove era presente anche una delegazione di Toon Boom Animation, azienda canadese leader nel settore dei software per l’animazione presente in 125 paesi. 

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Le vedi in tv e ti fanno venire voglia di passarci le vacanze. Dietro il grande successo della prima stagione della fiction Lux Vide “L’Isola di Pietro” trasmessa da Canale 5, non c’è soltanto l’inossidabile popolarità di Gianni Morandi ma anche il fascino delle ambientazioni che fanno da sfondo alla storia: Carloforte e l’isola di San Pietro, insieme alla Sardegna, vedono salire le proprie quotazioni come destinazioni turistiche proprio grazie alla serie. Lo certifica una ricerca – svolta da Ergo Research e commissionata dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e dalla Fondazione Sardegna Film Commission – sull’impatto della fiction nell’immaginario dei turisti italiani, presentata stamattina a Cagliari durante una conferenza stampa.

A raccontare i risultati dello studio – realizzato da Michele Casula per Ergo Research – Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide, Umberto Gnoli, sceneggiatore della fiction, Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide e Giacomo Centola, organizzatore generale della serie.

L’indagine quantitativa si è svolta attraverso 2.000 interviste, somministrate in modalità CAWI (Computer Aided Web Interviewing, sostanzialmente i questionari on line) alla fine di luglio del 2018 tra gli iscritti a un online access panel, cioè un campione di rispondenti potenziali che dichiarano la propria disponibilità a sottoporsi a sondaggi e ricerche. Il target era quello degli utilizzatori di internet, con età compresa tra i 18 e i 64 anni, residenti sul territorio nazionale (Sardegna esclusa), che nell’ultimo anno abbiano trascorso vacanze con più di 5 pernottamenti fuori casa e/o abbiano seguito almeno una serie tv italiana: un target rappresentativo di circa 27,5 milioni di persone. Il questionario era articolato in due sezioni: una sul pregresso turistico 2017 e sulle intenzioni di viaggio per il 2018, l’altra più focalizzata sulla fiction, con un approfondimento sull’isola di San Pietro e il sud ovest della Sardegna come possibili destinazioni turistiche.

Passando ai risultati, i primi elementi da rilevare sono la visibilità e il gradimento del serial con Gianni Morandi. Il 9% del campione (pari a 2,5 milioni di persone) la segue regolarmente, mentre un altro 14% (pari a circa 3,8 milioni) si dichiara spettatore occasionale. “L’isola di Pietro” è comunque nota al 40% degli intervistati, corrispondenti a poco più di 11 milioni di persone: un elemento di grande valore per un prodotto televisivo in cui il titolo corrisponde in pratica alla location principale. Proprio le ambientazioni sono apprezzate in modo quasi unanime dal pubblico: il voto medio assegnato è di 8,5/10, con un punteggio alto assegnato dal 93% degli spettatori regolari e dal 73% di quelli occasionali. Inoltre, il 60% degli spettatori regolari sa correttamente indicare la Sardegna e l’isola di San Pietro come lo scenario delle avventure del pediatra Pietro Sereni. Il giudizio ampiamente positivo sulla fiction è correlato a quello sulle location, come se queste ultime fossero quasi un elemento importante del cast.

Ancora più interessanti le risposte sulla relazione tra la serie Lux Vide e la considerabilità della Sardegna come meta turistica. L’indagine rileva un pregresso turistico solido e recente: il 7% degli intervistati è stato più volte in vacanza nell’isola negli ultimi 4 anni, e questa percentuale sale al 15% tra chi segue la serie e si innalza al 34% se consideriamo chi c’è stato una sola volta. Inoltre, gli spettatori della fiction, sia occasionali che regolari, mostrano una più alta propensione a indicare la Sardegna come possibile destinazione di vacanza per l’estate/autunno 2018 rispetto al campione totale (12,7% contro 8,5%). E se soltanto l’11% del campione indicava il sud ovest sardo come meta per un viaggio negli anni scorsi (dato più o meno identico anche per gli spettatori della serie), dopo la prima stagione de “L’isola di Pietro” questa zona viene adesso indicata dal 20% di chi ha scelto la Sardegna come destinazione di un viaggio per quest’anno, dato che sale rispettivamente al 32% e al24% tra gli spettatori regolari e occasionali.

Il giudizio sulla fiction e le sue location mette in luce un altro aspetto importante: “L’isola di Pietro” si colloca al terzo posto tra le serie tv italiane nella valutazione sull’ambientazione, subito dietro due “veterani” del gradimento tv come “Il comissario Montalbano” e “Don Matteo”. Se già questo è un risultato straordinario per uno sceneggiato che in questi giorni sta andando in onda con la seconda stagione, va anche tenuto in considerazione che la valutazione sulle location supera del 10% quello sulla serie. La serie LuxVide dunque contribuisce in modo decisivo all’appetibilità turistica delle sue location, soprattutto, rispetto ad altri prodotti seriali che hanno riportato un identico punteggio qualitativo (“L’ispettore Coliandro” o “Provaci ancora Prof”, valutati come poco influenti sulle intenzioni turistiche).

La ricerca pertanto evidenzia la creazione di “circoli virtuosi”. La propensione a considerare la Sardegna come possibile destinazione di viaggio 2018 è più alta tra quanti hanno seguito regolarmente la fiction (molti dei quali non avevano un pregresso turistico). A questo elemento si aggiunge il fatto che nelle risposte degli intervistati crescono i riferimenti alle località del sud ovesta dell’isola come possibili mete di un soggiorno o di una visita, e questo vale in maniera più accentuata tra gli spettatori regolari della serie (32% contro il 20% del campione totale). Con la seconda stagione de “L’isola di Pietro” in onda in questi giorni, sono chiari anche i prossimi passi della valutazione sul suo impatto nella promozione turistica della Sardegna: sono previsti un nuovo sondaggio all’inizio del 2019, a breve distanza da messa in onda dei nuovi episodi ed è stata avviata una attività di web monitoring delle conversazioni social inerenti la Sardegna, Carloforte e l’isola di San Pietro.

«I risultati di questa ricerca – commenta Barbara Argiolas, assessora del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna – indicano che stiamo andando nella direzione giusta. Le produzioni cinematografiche e televisive hanno il potere di dare grande notorietà alle location, imprimendole nell’immaginario degli spettatori. L’Assessorato, in questi anni, ha scelto di utilizzare questi media come veicolo di promozione territoriale: riteniamo, infatti, che la moderna industria dell’intrattenimento costituisca un motore di sviluppo per la nostra isola che ha ampi margini di crescita e può generare un incremento dei flussi turistici e dell’indotto occupazionale. I passi compiuti finora grazie all’accordo tra Assessorato e Sardegna Film Commission per l’attuazione di politiche di promozione del territorio, l’attrazione di investimenti, la crescita della filiera e delle maestranze locali puntano quindi a rendere la Sardegna una destinazione sempre più competitiva e attraente per le piccole e grandi produzioni. E come dimostra questo progetto pensato per il mercato italiano, i risultati si vedono.»

«La serie prodotta da Lux Vide – dice Antonello Grimaldi, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission – conferma l’importanza dell’investimento nella filiera audiovisiva con capacità inclusiva anche della serialità televisiva, che stabilizza l’indotto diretto di cui beneficiano anche filiere parallele alle nostre: quella ricettivo turistica, i servizi dei trasporti ed altre importanti catene produttive territoriali. É importante perchè la serialità attiva un fattore di rafforzamento delle capacità delle forze lavoro locali, diventando vera e propria palestra professionale per i giovani collaboratori del territorio. Confidiamo che le prossime stagioni, che ci auguriamo numerose e di successo, possano espandere la rappresentazione della Sardegna non solo come location ma con un incremento di autenticità nel racconto delle storie dell’isola e della sua straordinarie comunità.»

 

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Venerdì 9 novembre, alle ore 11.15, nella Sala Lilliu della Biblioteca Regionale, in viale Trieste 137, a Cagliari, verranno presentati i risultati della ricerca “L’impatto della visione della fiction «L’isola di Pietro» sulla promozione turistica della Sardegna”.

Interverranno:

Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio,

Nevina Satta, direttore della Fondazione Sardegna Film Commission,

Michele Casula, partner Ergo Reasearch e responsabile della ricerca,

Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide,

Umberto Gnoli, sceneggiatore e responsabile di progetto “L’isola di Pietro”,

Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide,

Giacomo Centola, organizzatore generale “L’isola di Pietro”.

 

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217681577219138/

Un doppio appuntamento, una mostra ed un concerto, proposti per la prima volta al pubblico isolano, hanno caratterizzato ieri l’anteprima della 9ª edizione del Carbonia Film Festival.

Negli spazi espositivi della Fabbrica del Cinema, è stata inaugurata, alla presenza del curatore, Claudio Zingarelli, la mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione, una fotografica realizzata dall’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” e dalla Regione Piemonte. Il percorso di Exodos racconta le origini e le cause delle migrazioni contemporanee verso l’Europa, le difficoltà del viaggio, la concretizzazione di una speranza e di un sogno nel territorio italiano.

In serata il primo concerto in Sardegna dei Coma_Cose, duo milanese composto da Fausto Lama, già musicista e produttore, e Francesca alias California, voce e DJ. Attivi dal 2016, in poco tempo sono riusciti a farsi spazio nel panorama della musica italiana per la loro voce forte, riconoscibile, capace di raccontare questi tempi fragili, tra cinismo e malinconia. Si esibiranno, con ingresso gratuito, a partire dalle 22,30 presso La Fabbrica del Cinema.  

Da martedì 9 a domenica 14 ottobre, sarà di nuovo Carbonia Film Festival, per una IX edizione dal respiro internazionale con ospiti e storie in arrivo da tutto il mondo. La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.

Due i temi che da sempre contraddistinguono il festival, legandolo a doppio filo con il territorio: migrazioni e lavoro, assi portanti su cui si regge la storia della città di Carbonia ed elementi centrali del dibattito pubblico contemporaneo. Senza dimenticare però la formazione dei giovani, vocazione primaria della Fabbrica del cinema, con masterclass aperte al pubblico e incontri dedicati alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie della città. 

Tra i molti registi e ospiti dell’edizione di quest’anno, ci sono grandi autori come Laurent Cantet e Pedro Pinho, che hanno ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti internazionali e che hanno fatto del loro essere cineasti un modo per posizionarsi con responsabilità di fronte al presente. Ma nel ricco cartellone del festival sono presenti anche giovani registi e talenti emergenti, che con il loro lavoro si stanno imponendo sulla scena mondiale. Dal greco Marios Piperides alla giovane francese Manon Ott, dal newyorkese Khalik Allah alla svedese Gabriela Pichler, dalla tunisina Mariam Al Ferjani alla danese Julie Walenciack sino all’italiano Ciro D’Emilio. 

Una settimana densa di contenuti di qualità quella del Carbonia Film Festival, con proiezioni, incontri, dibattiti, masterclass e musica, dal mattino sino a tarda sera, in piazza e al cinema, nei bar e negli spazi recuperati all’ombra della Grande miniera di Serbariu. Carbonia sarà dunque ancora una volta un punto di incontro, una comunità che con orgoglio ritiene che isola non significhi isolamento, quanto piuttosto crocevia di viaggi, narrazioni, vissuti, luogo al quale approdare per poi partire ancora. 

Sono due le sezioni competitive del Carbonia film festival, dedicate a lungometraggi e cortometraggi, aperte a tutte le opere di fiction e documentario sui temi delle migrazioni e del lavoro. 

Tra gli otto titoli del Concorso Internazionale Lungometraggi, tutti in anteprima italiana, anche il film diretto da Marios Piperides, vincitore del Best International Narrative Feature al Tribeca Film Festival 2018, dal titolo Torna a casa, Jimi! 10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro. Il film racconta la storia di Yannis, un musicista che sta per lasciare Cipro sperando in un futuro migliore, i cui piani vengono stravolti quando il suo cane attraversa la zona cuscinetto dell’ONU che divide il lato greco da quello turco. Una commedia sull’assurdità e il paradosso dei confini, che arriverà in Italia distribuita da Tucker Film.

E poi ancora, il documentario di Robert Greene Bisbee ‘17 sulla comunità mineraria al confine tra Arizona e Messico che commemora la deportazione di 1.200 lavoratori immigrati lasciati a morire nel deserto; il racconto della più grande discarica elettronica del mondo con Welcome to Sodom di Florian Weigensamer e Christian Krönes, e il ritratto dell’identità giamaicana realizzato dall’acclamato fotografo Khalik Allah in Black Mother. A completare la griglia dei lungometraggi in concorso il ritratto poetico e politico di una periferia operaia parigina con De cendre et de braise di Manon Ottil racconto delle tensioni di classe e razziali presenti in Svezia con Amateurs di Gabriela Pichler, passando per Arábia di João Dumans e Affonso Uchoaovvero l’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato in cui gioie e sofferenze raccontano il recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. E, infine, la storia di una migrazione di ritorno dalla Danimarca e alla Corea del Sud, con una forte riflessione sull’identità, in The Return di Malene Choi

Occhi puntati sui cortometraggi, invece, nella giornata di mercoledì 10 ottobre, con proiezioni a partire dalle 16 al Cine-Teatro Centrale. Una maratona in cui si affronteranno molti temi: distopie inquietanti (A December Journey, Third Kind), riflessioni sul ruolo del potere (Cops are Actors), esperimenti surreali (Joy in People), testimonianze sentite (Optimism, Here there is no earth), ma anche rielaborazioni animate (Untravel) e sguardi fiduciosi sul futuro (Skip Day). Una selezione di otto corti, composita e sorprendente, che dimostra come anche nel nostro presente poco rassicurante il cinema di qualità resti un porto sicuro.  

Presidente della giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi sarà Laurent Cantet, regista francese pluripremiato in tutto il mondo, già Palma d’oro a Cannes per “La Classe”. Insieme a lui, per una commissione dal grande valore internazionale, anche Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina, apprezzatissima protagonista del film di Ben Hania “La bella e le bestie”, in concorso al Festival di Cannes del 2017; e Hugo Rosak, operatore culturale molto attivo in Europa centrale e orientale e in Medio Oriente con la sua piattaforma KVIFF Eastern Promises, e numero uno dell’Industry Office del Karlovy Vary International Film Festival. 

Sarà questo autorevole giurì ad assegnare il Premio Miglior Film dal valore di 4 mila euro. Mentre il Premio Giuria Circoli del Cinema, assegnato dalla rete dei Circoli del Cinema, e il Premio del Pubblico, assegnato dagli spettatori in sala, avranno un valore di mille euro ciascuno. 

Per quel che riguarda invece il Concorso Internazionale Cortometraggi, la giuria è composta dai selezionatori e organizzatori dei festival della Sardegna dedicati al cortometraggio: Alice Deledda (Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei), Marta Manconi (Sardinia Film Festival), Elisa Meloni (Notorius Film Festival), Silvia Saba (USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival), Sergio Stagno (Skepto International Film Festival). Una commissione di addetti ai lavori che assegnerà il Premio Concorso Internazionale Cortometraggi dal valore di mille euro. Sempre per i corti, due premi speciali saranno assegnati dalla Giuria Giovani, composta dagli under 30 selezioni dal Bando Progetto Cinema Giovani, e dalla Giuria Scuole, con gli studenti delle scuole secondarie della città. Entrambi i riconoscimenti avranno un valore in denaro di 500 euro, per un ammontare complessivo dei premi del festival che si attesta sugli 8 mila e 500 euro. 

Tra i grandi autori del cinema contemporaneo, Laurent Cantet sarà omaggiato con la proiezione di alcuni dei suoi lavori più significativi, cui seguiranno altrettanti incontri con il pubblico (venerdì 12 e domenica 14 ottobre alle 21 al Cine-Teatro Centrale). Il regista francese sarà inoltre coinvolto in una masterclassche lo vedrà salire in cattedra di fronte a una platea di giovani e giovanissimi.  

Tra i grandi ospiti che il festival intende omaggiare c’è anche Pedro Pinho, vincitore di numerosi festival internazionali fra i quali il premio FIPRESCI al Festival di Cannes 2017. Un autore che, soprattutto in A Fábrica de nada, ha saputo affrontare i temi del lavoro e dello sfruttamento su cui il festival da sempre si concentra. Al regista portoghese, che sarà protagonista di masterclass e incontri con il pubblico, sarà dedicata una retrospettiva nelle giornate di martedì 9 e giovedì 11 ottobre.  

Fuori concorso, il Carbonia Film Festival offre al pubblico anche due eventi speciali. A partire dall’incontro con Ciro D’Emilio, regista e sceneggiatore, una delle voci più interessanti nel panorama dei giovani autori italiani, e dalla proiezione del suo primo lungometraggio Un giorno all’improvviso (alle 21.00, al Cine-Teatro Centrale, sabato 13 ottobre), che ha concorso quest’anno in Orizzonti alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Insieme a lui l’attore Giampiero De Concilio. 

In programma poi un focus sul cinema sardo (nel pomeriggio di domenica 14 ottobre con inizio alle 16.00, al Cine-Teatro Centrale) dedicato alla formazione e alla produzione cinematografica come possibilità di sviluppo del territorio. Un incontro dal titolo Spazio Sardegna. Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà, con la proiezione di teaser e corti di Peter Marcias, Giuseppe Casu, Manuela Tempesta e Alberto Diana. In sala anche il coordinatore del Celcam – Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità Antioco Floris, e il produttore Alessandro Bonifazi.

Attraverso il Bando Programma Cinema Giovani 2018, il festival ha selezionato un gruppo di giovani under 30 tra studiosi di cinema, studenti delle università italiane, critici, filmmaker e operatori culturaliche, oltre a comporre la Giuria Giovani del Concorso Internazionale Cortometraggi, saranno ospiti dell’organizzazione della manifestazione, partecipando gratuitamente con un ruolo da protagonisti a tutte le attività del Carbonia Film Festival. A loro si rivolgono in particolare le masterclass, un’occasione unica per confrontarsi con i prestigiosi registi ospiti di questa edizione.

Gli appuntamenti, in programma da giovedì a domenica negli spazi della Fabbrica del cinema, vedranno coinvolti Pedro Pinho; Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina protagonista del film “La bella e le bestie”, molto apprezzato a Cannes nel 2017, nella sezione Un Certain Regard, Khalik Allah, giovane e talentuoso regista e fotografo newyorkese di madre giamaicana e padre iraniano; e Laurent Cantet. Tutte le masterclass saranno inoltre aperte al pubblico sino a esaurimento posti e si terranno in lingua inglese con traduzione.

Il Festival prosegue il suo impegno sulla formazione attraverso il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado della città. Ancora una volta il mondo della scuola, le sue ragazze e i suoi ragazzi, sono protagonisti attraverso la partecipazione alla Giuria delle Scuole, che assegnerà un premio per il miglior film della sezione “Concorso Internazionale Cortometraggi”, e gli incontri mattutini con gli ospiti del Festival. 

Appuntamenti in programma nelle mattine di martedì 9 e mercoledì 10 ottobre con il documentarista e studioso Pietro Cingolani, e nei giorni seguenti durante gli incontri previsti per il Programma Cinema Giovani con Pedro Pinho e Mariam Al Ferjani.

Ancora la musica protagonista sabato 13 settembre a partire dalle 23.00: in consolle Rachele Bastreghi, personalità tra le più riconosciute e ammalianti della scena pop-rock italiana, cantante, compositrice ed anima femminile dei Baustelle. Al GSG concept store darà vita a una selezione musicale dal titolo Gli anni in tasca, un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo fortemente incentrato sulle grandi colonne sonore della storia del cinema.

Carbonia Film Festival è anche un luogo di confronto e scambio, spazio informale in cui condividere impressioni sui contenuti della rassegna ma anche momenti di leggerezza. Da giovedì 11 a sabato 13 ottobre, con appuntamento alle 19,30, gli “Aperitivi sonori” saranno un’occasione di incontro tra gli ospiti, il pubblico e lo staff, sempre accompagnati da una serie di dj-set d’autore. Tre appuntamenti in collaborazione con i locali del centro (Neb Cafè, Centrale 38, Suzie Q) e alcuni dei migliori selezionatori in circolazione (Zeta Tilt, Vanvera, Progetto Mayhem). 

Piazza Roma, sulla quale si affaccia il Cine-Teatro Centrale, cuore nevralgico del Festival, ospiterà la seconda edizione del Festival Village, sabato 13 e domenica 14 ottobre, dalle 10.30 alle 21.00. Espositori, artigiani, artisti, piccoli produttori dell’agro-alimentare, laboratori e giochi gratuiti, per bambini e adulti. Un modo per coinvolgere la città e offrire al pubblico del festival un momento colorato di svago e incontro. Un’occasione per promuovere le professionalità e le risorse del territorio. Per provare a gustare il Festival da un’altra prospettiva, in maniera inclusiva e popolare. 

Il programma completo. 

Sabato 6 ottobre – Anteprima

Ore 18.00 – Fabbrica del Cinema

Inaugurazione della mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione

Ore 22.30 – Fabbrica del Cinema

Coma_Cose live

Martedì 9 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema

Carbonia Film Festival scuole

Incontro con Pietro Cingolani (Fieri) 

Proiezione di When Paul came over the sea di Jakob Preuss (Germania, 2017, 97’)

Paul è un migrante che viene dal Camerun, Jakob un regista tedesco: storia di una grande amicizia in un contesto politico turbolento.

Ore 17.00 – Cine-Teatro Centrale 

Omaggio a Pedro Pinho
Proiezione di As Cidades e as Trocas di Luísa Homem e Pedro Pinho (Portogallo, 2014, 139′)

Un viaggio su un’inattesa rotta atlantica per scoprire le trasformazioni fisiche e sociali del territorio prodotte dall’industria del turismo di Capo Verde.

Incontro con il regista Pedro Pinho

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale 

Inaugurazione

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Torna a casa Jimi! Dieci cose da non fare se perdi il tuo cane a Ciprodi Marios Piperides (Cipro, 2018, 93’)

Yiannis vuole lasciare Cipro per cercare fortuna come musicista all’estero, ma quando il suo cane Jimi (Hendrix) scappa passando dalla zona di amministrazione greca a quella turca dell’isola comincia per lui un’avventura comica e surreale che lo costringe a confrontarsi con l’assurdità dei confini, reali e immaginari.

Incontro con il regista Marios Piperides

Mercoledì 10 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema

Cff scuole

Incontro con Pietro Cingolani (Fieri) 

Proiezione di Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen di Laura Halilovic (Italia, 2009, 50’)

La vita di una ragazza Rom che abita in un quartiere popolare alla periferia di Torino: le difficoltà della nuova vita stanziale, lo scontro quotidiano con i pregiudizi della società e il sogno di diventare regista raccontati in prima persona.

Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Cortometraggi

Distopie inquietanti (A December Journey, Third Kind), riflessioni sul ruolo del potere (Cops are Actors), esperimenti surreali (Joy in People), testimonianze sentite (Optimism, Here there is no earth), ma anche rielaborazioni animate (Untravel) e sguardi fiduciosi sul futuro (Skip Day): una selezione di otto corti, composita e sorprendente, che dimostra come anche nel nostro presente poco rassicurante il cinema di qualità resti un porto sicuro.  

Ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di De cendre et de braise di Manon Ott(Francia, 2018, 70′) 

Un ritratto poetico e politico di una periferia operaia in cambiamento ci fa ascoltare le voci degli abitanti di Les Mureaux, quartiere della periferia di Parigi, e del loro rapporto indissolubile con la fabbrica Renault-Flins. 

Incontro con la regista Manon Ott

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Bisbee ‘17 di Robert Greene (USA, 2018, 112′)

Tra documentario, western e musical, una cittadina dell’Arizona fa i conti con la pagina più buia della sua storia locale: la deportazione nel deserto messicano di circa duemila minatori immigrati in sciopero, abbandonati a morire di fame nel 1917. 

Giovedì 11 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema

Omaggio a Pedro Pinho

Proiezione di Bab Sebta di Pedro Pinho e Frederico Lobo (Portogallo, 2008, 110′)

Bab Sebta, in arabo, indica la Porta di Ceuta, il nome di una delle due enclave spagnole del nord del Marocco. È proprio qui, attraverso questa porta, che molti di coloro che migrano dall’Africa all’Europa si trovano a passare.        

Carbonia Film Festival scuole

Masterclass e incontro con il registaPedro Pinho

Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Omaggio a Pedro Pinho

Proiezione di A Fábrica de nada di Pedro Pinho (Portogallo, 2017, 178’)

Un gruppo di operai decide di occupare una fabbrica per opporsi alla sua chiusura. I dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere come gestire una fabbrica mezza vuota, in un mondo dove la crisi sta riscrivendo le regole dell’economia del lavoro.

> Incontro con il regista Pedro Pinho

Ore 19.30 – Neb Caffè

Aperitivi Sonori

Zeta Tilt dj-set

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Amateurs di Gabriela Pichler (Svezia, 2018, 102′)

Per convincere una catena tedesca ad aprire una filiale a Lafors offrendo nuovi posti di lavoro, un impiegato dell’amministrazione locale si incarica di girare un video promozionale della comunità. Ma anche due adolescenti partecipano, rivolgendo i loro smartphone verso tutto quello che non andrebbe mostrato…

> Incontro con la regista Gabriela Pichler 

Venerdì 12 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema 

Carbonia Film Festival Scuole/masterclass

Proiezione di La bella e le bestiedi Kaouther Ben Hania e Khaled Walid Barsaoui

(Tunisia/Francia/Svezia/Norvegia/Libano/Qatar/Svizzera, 2017,100′)

Durante una festa studentesca, Mariam, una giovane donna tunisina, incontra il misterioso Youssef ed esce con lui. Inizia una lunga notte, durante la quale dovrà combattere per i suoi diritti e la sua dignità. Ma come può avere giustizia quando si trova dallo stesso lato dei suoi aggressori?

> Incontro con l’attrice protagonista Mariam Al Ferjani

Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Welcome to Sodomdi Florian Weigensamer, Christian Krönes

(Austria, 2018, 90′)

Agbogbloshie, Accra, in Ghana, è uno dei luoghi più tossici del pianeta: la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. Circa 6000 tra donne, uomini e bambini vivono e lavorano qui. La chiamano Sodom. Volti, corpi, voci e musiche per raccontare uno spazio di resilienza e umanità. 

Ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di The Returndi Malene Choi (Danimarca, 2018, 84′)

Due ragazzi adottati in Danimarca fanno ritorno in Corea del Sud, dove sono nati. Intrigati dallo spirito della loro terra natia, Karoline e Thomas sono catapultati in un viaggio emotivamente disorientante che li porta a farsi domande sulla loro identità e il loro destino.  

> Incontro con la produttrice Julie Walenciack

Ore 19.30 – Centrale 38

Aperitivi Sonori

Vanvera DjSet 

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Omaggio a Laurent Cantet

Proiezione di Risorse umane di Laurent Cantet (Francia, 1999, 100’)

Un giovane laureato ritorna nella sua città natale in Normandia per fare uno stage manageriale nel reparto risorse umane della fabbrica in cui il padre lavora come saldatore da 23 anni. Una storia in cui il lavoro porta a galla orgoglio familiare e rivalità.

> Incontro con il regista Laurent Cantet

Sabato 13 ottobre

 ore 10.30 – piazza Roma

Apertura Festival Village

ore 11.00 – Fabbrica del Cinema

Masterclass – Khalik Allah

 ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Arábia di João Dumans e Affonso Uchoa (Brasile, 2017, 96’)

L’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato in cui gioie e sofferenze raccontano il recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. Un esordio sorprendente, intenso come una ballata di Springsteen.

ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Black Motherdi Khalik Allah (USA, 2018, 77′)

Immersa nel sacro, nel profano, e in tutto ciò che vi sta in mezzo, un’esplorazione e insieme un’ode personale e sentita della Giamaica odierna e del suo turbolento passato. Il nuovo lavoro di uno dei fotografi e registi più importanti della new wave americana.

> Incontro con il regista Khalik Allah

ore 19.30 – Suzie Q

Aperitivi Sonori

Progetto Mayhem DjSet 

ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Evento Speciale

Proiezione diUn giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio (Italia, 2018, 88’)

Antonio, diciassette anni, ha una situazione familiare complessa e vive in una cittadina della provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. Ma per fortuna ha un sogno: diventare un calciatore.

> Incontro con il regista Carlo D’Emilio e l’attore Giampiero De Concilio 

 ore 23.00 – GSG Concept Store

Rachele Bastreghi in Gli anni in tasca, un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo

Selezioni Musicali 

Domenica 14 ottobre

ore 10.30 – piazza Roma

Apertura Festival Village

ore 11.00 – Fabbrica del Cinema

Masterclass – Laurent Cantet 

ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Spazio Sardegna: Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà – Formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio

presentazione clip del film FANGO ROSSO di Alberto Diana

presentazione del teaser del film RITRATTI DI FAMIGLIA di Manuela Tempesta 

presentazione del cortometraggio “Tre uomini e una troupe” di AA.VV.

presentazione del cortometraggio L’UNICA LEZIONE  di Peter Marcias 

presentazione del teaser del film BALLATA IN MINORE di Giuseppe Casu

lancio del concorso CARBONIA INDISCRETA 

ore 18.30 – Cine-Teatro Centrale

Premiazione dei film vincitori

> a seguire

Proiezione di L’atelier di Laurent Cantet (Francia, 2017, 113′)

Olivia, affermata autrice di gialli, deve tenere un laboratorio di scrittura in una città del sud della Francia nota un tempo per i cantieri navali ma ormai in piena crisi economica. Tra i suoi allievi spicca Antoine, ragazzo introverso e di talento, spesso in rotta con gli altri sulle questioni politiche per le sue posizioni razziste ed aggressive.

Incontro con il regista Laurent Cantet e l’attore Matthieu Lucci.

         

     

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Torna in Sardegna l’appuntamento con il grande cinema: da martedì 9 a domenica 14 ottobre, con anteprima sabato 6, sarà di nuovo Carbonia Film Festival, per una IX edizione dal respiro internazionale con ospiti e storie in arrivo da tutto il mondo. La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.

Due i temi che da sempre contraddistinguono il festival, legandolo a doppio filo con il territorio: migrazioni e lavoro, assi portanti su cui si regge la storia della città di Carbonia ed elementi centrali del dibattito pubblico contemporaneo. Senza dimenticare però la formazione dei giovani, vocazione primaria della Fabbrica del cinema, con masterclass aperte al pubblico e incontri dedicati alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie della città. 

Tra i molti registi e ospiti dell’edizione di quest’anno, ci sono grandi autori come Laurent Cantet e Pedro Pinho, che hanno ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti internazionali e che hanno fatto del loro essere cineasti un modo per posizionarsi con responsabilità di fronte al presente. Ma nel ricco cartellone del festival sono presenti anche giovani registi e talenti emergenti, che con il loro lavoro si stanno imponendo sulla scena mondiale. Dal greco Marios Piperides alla giovane francese Manon Ott, dal newyorkese Khalik Allah alla svedese Gabriela Pichler, dalla tunisina Mariam Al Ferjani alla danese Julie Walenciack sino all’italiano Ciro D’Emilio. 

Una settimana densa di contenuti di qualità quella del Carbonia Film Festival, con proiezioni, incontri, dibattiti, masterclass e musica, dal mattino sino a tarda sera, in piazza e al cinema, nei bar e negli spazi recuperati all’ombra della Grande miniera di Serbariu. Carbonia sarà dunque ancora una volta un punto di incontro, una comunità che con orgoglio ritiene che isola non significhi isolamento, quanto piuttosto crocevia di viaggi, narrazioni, vissuti, luogo al quale approdare per poi partire ancora. 

Doppio appuntamento sabato 6 ottobre con una mostra e un concerto che per la prima volta vengono proposti al pubblico isolano.

Si comincia, negli spazi espositivi della Fabbrica del Cinema, con l’inaugurazione della mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione, una fotografica realizzata dall’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” e dalla Regione Piemonte. Taglio del nastro alle 18.00, insieme al curatore Claudio Zingarelli. Il percorso di Exodos racconta le origini e le cause delle migrazioni contemporanee verso l’Europa, le difficoltà del viaggio, la concretizzazione di una speranza e di un sogno nel territorio italiano.

Grande attesa poi per il primo concerto in Sardegna dei Coma_Cose, duo milanese composto da Fausto Lama, già musicista e produttore, e Francesca alias California, voce e DJ. Attivi dal 2016, in poco tempo sono riusciti a farsi spazio nel panorama della musica italiana per la loro voce forte, riconoscibile, capace di raccontare questi tempi fragili, tra cinismo e malinconia. Si esibiranno, con ingresso gratuito, a partire dalle 22,30 presso La Fabbrica del Cinema.  

Sono due le sezioni competitive del Carbonia film festival, dedicate a lungometraggi e cortometraggi, aperte a tutte le opere di fiction e documentario sui temi delle migrazioni e del lavoro. 

Tra gli otto titoli del Concorso Internazionale Lungometraggi, tutti in anteprima italiana, anche il film diretto da Marios Piperides, vincitore del Best International Narrative Feature al Tribeca Film Festival 2018, dal titolo Torna a casa, Jimi! 10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro. Il film racconta la storia di Yannis, un musicista che sta per lasciare Cipro sperando in un futuro migliore, i cui piani vengono stravolti quando il suo cane attraversa la zona cuscinetto dell’ONU che divide il lato greco da quello turco. Una commedia sull’assurdità e il paradosso dei confini, che arriverà in Italia distribuita da Tucker Film.

E poi ancora, il documentario di Robert Greene Bisbee ‘17 sulla comunità mineraria al confine tra Arizona e Messico che commemora la deportazione di 1.200 lavoratori immigrati lasciati a morire nel deserto; il racconto della più grande discarica elettronica del mondo con Welcome to Sodom di Florian Weigensamer e Christian Krönes, e il ritratto dell’identità giamaicana realizzato dall’acclamato fotografo Khalik Allah in Black Mother. A completare la griglia dei lungometraggi in concorso il ritratto poetico e politico di una periferia operaia parigina con De cendre et de braise di Manon Ottil racconto delle tensioni di classe e razziali presenti in Svezia con Amateurs di Gabriela Pichler, passando per Arábia di João Dumans e Affonso Uchoaovvero l’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato in cui gioie e sofferenze raccontano il recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. E, infine, la storia di una migrazione di ritorno dalla Danimarca e alla Corea del Sud, con una forte riflessione sull’identità, in The Return di Malene Choi

Occhi puntati sui cortometraggi, invece, nella giornata di mercoledì 10 ottobre, con proiezioni a partire dalle 16 al Cine-Teatro Centrale. Una maratona in cui si affronteranno molti temi: distopie inquietanti (A December Journey, Third Kind), riflessioni sul ruolo del potere (Cops are Actors), esperimenti surreali (Joy in People), testimonianze sentite (Optimism, Here there is no earth), ma anche rielaborazioni animate (Untravel) e sguardi fiduciosi sul futuro (Skip Day). Una selezione di otto corti, composita e sorprendente, che dimostra come anche nel nostro presente poco rassicurante il cinema di qualità resti un porto sicuro.  

Presidente della giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi sarà Laurent Cantet, regista francese pluripremiato in tutto il mondo, già Palma d’oro a Cannes per “La Classe”. Insieme a lui, per una commissione dal grande valore internazionale, anche Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina, apprezzatissima protagonista del film di Ben Hania “La bella e le bestie”, in concorso al Festival di Cannes del 2017; e Hugo Rosak, operatore culturale molto attivo in Europa centrale e orientale e in Medio Oriente con la sua piattaforma KVIFF Eastern Promises, e numero uno dell’Industry Office del Karlovy Vary International Film Festival. 

Sarà questo autorevole giurì ad assegnare il Premio Miglior Film dal valore di 4 mila euro. Mentre il Premio Giuria Circoli del Cinema, assegnato dalla rete dei Circoli del Cinema, e il Premio del Pubblico, assegnato dagli spettatori in sala, avranno un valore di mille euro ciascuno. 

Per quel che riguarda invece il Concorso Internazionale Cortometraggi, la giuria è composta dai selezionatori e organizzatori dei festival della Sardegna dedicati al cortometraggio: Alice Deledda (Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei), Marta Manconi (Sardinia Film Festival), Elisa Meloni (Notorius Film Festival), Silvia Saba (USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival), Sergio Stagno (Skepto International Film Festival). Una commissione di addetti ai lavori che assegnerà il Premio Concorso Internazionale Cortometraggidal valore di mille euro. Sempre per i corti, due premi speciali saranno assegnati dalla Giuria Giovani, composta dagli under 30 selezioni dal Bando Progetto Cinema Giovani, e dalla Giuria Scuole, con gli studenti delle scuole secondarie della città. Entrambi i riconoscimenti avranno un valore in denaro di 500 euro, per un ammontare complessivo dei premi del festival che si attesta sugli 8 mila e 500 euro. 

Tra i grandi autori del cinema contemporaneo, Laurent Cantet sarà omaggiato con la proiezione di alcuni dei suoi lavori più significativi, cui seguiranno altrettanti incontri con il pubblico (venerdì 12 e domenica 14 ottobre alle 21 al Cine-Teatro Centrale). Il regista francese sarà inoltre coinvolto in una masterclassche lo vedrà salire in cattedra di fronte a una platea di giovani e giovanissimi.  

Tra i grandi ospiti che il festival intende omaggiare c’è anche Pedro Pinho, vincitore di numerosi festival internazionali fra i quali il premio FIPRESCI al Festival di Cannes 2017. Un autore che, soprattutto in A Fábrica de nada, ha saputo affrontare i temi del lavoro e dello sfruttamento su cui il festival da sempre si concentra. Al regista portoghese, che sarà protagonista di masterclass e incontri con il pubblico, sarà dedicata una retrospettiva nelle giornate di martedì 9 e giovedì 11 ottobre.  

Fuori concorso, il Carbonia Film Festival offre al pubblico anche due eventi speciali. A partire dall’incontro con Ciro D’Emilio, regista e sceneggiatore, una delle voci più interessanti nel panorama dei giovani autori italiani, e dalla proiezione del suo primo lungometraggio Un giorno all’improvviso (alle 21.00, al Cine-Teatro Centrale, sabato 13 ottobre), che ha concorso quest’anno in Orizzonti alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Insieme a lui l’attore Giampiero De Concilio. 

In programma poi un focus sul cinema sardo (nel pomeriggio di domenica 14 ottobre con inizio alle 16 al Cine-Teatro Centrale) dedicato alla formazione e alla produzione cinematografica come possibilità di sviluppo del territorio. Un incontro dal titolo Spazio Sardegna. Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà, con la proiezione di teaser e corti di Peter Marcias, Giuseppe Casu, Manuela Tempesta e Alberto Diana. In sala anche il coordinatore del Celcam – Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità Antioco Floris, e il produttore Alessandro Bonifazi.

Attraverso il Bando Programma Cinema Giovani 2018, il festival ha selezionato un gruppo di giovani under 30 tra studiosi di cinema, studenti delle università italiane, critici, filmmaker e operatori culturaliche, oltre a comporre la Giuria Giovani del Concorso Internazionale Cortometraggi, saranno ospiti dell’organizzazione della manifestazione, partecipando gratuitamente con un ruolo da protagonisti a tutte le attività del Carbonia Film Festival. A loro si rivolgono in particolare le masterclass, un’occasione unica per confrontarsi con i prestigiosi registi ospiti di questa edizione.

Gli appuntamenti, in programma da giovedì a domenica negli spazi della Fabbrica del cinema, vedranno coinvolti Pedro Pinho; Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina protagonista del film “La bella e le bestie”, molto apprezzato a Cannes nel 2017, nella sezione Un Certain Regard, Khalik Allah, giovane e talentuoso regista e fotografo newyorkese di madre giamaicana e padre iraniano; e Laurent Cantet. Tutte le masterclass saranno inoltre aperte al pubblico sino a esaurimento posti e si terranno in lingua inglese con traduzione.

Il Festival prosegue il suo impegno sulla formazione attraverso il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado della città. Ancora una volta il mondo della scuola, le sue ragazze e i suoi ragazzi, sono protagonisti attraverso la partecipazione alla Giuria delle Scuole, che assegnerà un premio per il miglior film della sezione “Concorso Internazionale Cortometraggi”, e gli incontri mattutini con gli ospiti del Festival. 

Appuntamenti in programma nelle mattine di martedì 9 e mercoledì 10 ottobre con il documentarista e studioso Pietro Cingolani, e nei giorni seguenti durante gli incontri previsti per il Programma Cinema Giovani con Pedro Pinho e Mariam Al Ferjani.

Ancora la musica protagonista sabato 13 settembre a partire dalle 23.00: in consolle Rachele Bastreghi, personalità tra le più riconosciute e ammalianti della scena pop-rock italiana, cantante, compositrice ed anima femminile dei Baustelle. Al GSG concept store darà vita a una selezione musicale dal titolo Gli anni in tasca, un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo fortemente incentrato sulle grandi colonne sonore della storia del cinema.

Carbonia Film Festival è anche un luogo di confronto e scambio, spazio informale in cui condividere impressioni sui contenuti della rassegna ma anche momenti di leggerezza. Da giovedì 11 a sabato 13 ottobre, con appuntamento alle 19,30, gli “Aperitivi sonori” saranno un’occasione di incontro tra gli ospiti, il pubblico e lo staff,  sempre accompagnati da una serie di dj-set d’autore. Tre appuntamenti in collaborazione con i locali del centro (Neb Cafè, Centrale 38, Suzie Q) e alcuni dei migliori selezionatori in circolazione (Zeta Tilt, Vanvera, Progetto Mayhem). 

Piazza Roma, sulla quale si affaccia il Cine-Teatro Centrale, cuore nevralgico del Festival, ospiterà la seconda edizione del Festival Village, sabato 13 e domenica 14 ottobre, dalle 10.30 alle 21.00. Espositori, artigiani, artisti, piccoli produttori dell’agro-alimentare, laboratori e giochi gratuiti, per bambini e adulti. Un modo per coinvolgere la città e offrire al pubblico del festival un momento colorato di svago e incontro. Un’occasione per promuovere le professionalità e le risorse del territorio. Per provare a gustare il Festival da un’altra prospettiva, in maniera inclusiva e popolare. 

Dichiarazione dell’assessore della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna

Giuseppe Dessena

Il Carbonia Film Festival, arriva alla sua IX edizione. Siamo orgogliosi del fatto che questo progetto sia riproposto negli anni, con originalità e profondità nei temi trattati, a conferma di quanto sia un prodotto valido e di qualità, amato, atteso e soprattutto legato al suo territorio, oltre che vanto per l’intera isola.

Come assessore della Cultura ho promosso e voluto, insieme alla giunta, grandi investimenti nel settore, auspico dunque che il Festival abbia seguito e cresca e che iniziative di questa portata siano fonte di ispirazione anche per altri territori.
Sono grato inoltre agli organizzatori e tutti coloro che ogni anno rendono possibile che questo piccolo-grande miracolo culturale vada in scena.

La Sardegna si è distinta in questi anni nel settore cinematografico ricevendo moltissimi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. In un territorio come quello del Sulcis Iglesiente che, con coraggio, affronta la sua personale sfida a uscire da una difficoltà profonda, un Festival di questo genere è già di per sé un premio che ripaga di moltissimi sforzi.

Dichiarazione dell’assessore alla Cultura, Spettacolo, Turismo del comune di Carbonia

Sabrina Sabiu

Carbonia Film Festival rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama culturale della Città e del territorio ed in particolare per questa edizione 2018, dentro l’Anno europeo del Patrimonio e in concomitanza con le celebrazioni dell’80° anno dall’inaugurazione dell’ultima città del decennio di fondazione, durante il regime fascista.

Nello scorso Maggio Carbonia è entrata a far parte di un importante organismo culturale internazionale, la Rotta Culturale ATRIUM (Architecture of Totalitarian Regims in Urban Management), riconosciuta dal Consiglio d’Europa nel 2014, che si occupa di indagare storicamente e culturalmente il patrimonio dissonante, espressione di un progetto politico totalitario. Il progetto culturale ATRIUM parte dal presupposto che la ricerca e la conoscenza di tutti gli aspetti della vita nei regimi non democratici costituiscono il baluardo di difesa delle democrazie contemporanee.

Per quanto riguarda Carbonia, le architetture, funzionali ad un’organizzazione gerarchica della società e del lavoro, fungono anche da strumento di propaganda del regime, a cui si aggiungono altre forme più dirette ed invasive che incidono pesantemente sulla vita delle persone. Carbonia nasce come città del lavoro minerario, a bocca di miniera, e diventa anche emblema e modello contrastante all’interno di un radicato contesto rurale: contadini e pastori trasmutano in minatori e costruttori per la nuova città arrivano da ogni dove. Il gigantesco cantiere Carbonia è una fucina di mestieri, provenienze ed usanze che devono essere imbrigliate e governate con efficienza ed organizzazione militaresca.

La propaganda di regime promuove questa nuova opera come esito dell’efficientismo e del macchinismo fascista attraverso il prodotto visuale dei vari simboli del regime, presenti negli edifici più rappresentativi, e del film documentario. Il cinema assume il ruolo di grande strumento di formazione popolare e di costruzione del consenso.

A distanza di diversi decenni dalla sua nascita, Carbonia, oggetto del prodotto cinematografico fascista, diventa la città del cinema, grazie ad un interessante percorso culturale e di collaborazione con la Cineteca sarda della Società Umanitaria, che con impegno e rigore professionale realizza presso la Direzione della Grande Miniera di Serbariu La Fabbrica del Cinema, fucina di idee e progetti.

La scelta logistica non è casuale: la città e la miniera trovano una sintesi perfetta, simbolica e concettuale, dove il prodotto cinematografico diventa lo strumento di divulgazione e celebrazione degli elementi che hanno determinato la vita di Carbonia e della comunità che l’ha costruita e vissuta: il lavoro e la migrazione.

Dichiarazione Direttrice Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna

Nevina Satta

Sono frammenti di visione e scaglie di mondo quelle che a Carbonia invaderanno gli schermi, le piazze, i cuori, nelle giornate del Festival. Ritmo di vite raccolte e racconti dei testimoni del fare cinema che sono sempre più essenziali tessitori della memoria sociale condivisa. Proprio nell’urgenza di condivisione, nella certezza che la formazione dei nuovi talenti sia il migliore investimento per un futuro ricco, nella sfida dell’accoglienza del nuovo e del diverso che è risorsa e sviluppo – è in tutte queste polifoniche prospettive che la melodia del mondo si arricchisce. Mai come in questo tempo il cinema si fa impegno dello sguardo, apertura ad arditezze che riportano la comunità al cuore della sua essenza, abbandonando cinismo e riscoprendo l’urgenza dell’investimento sostenibile, nella ricerca della Verità. Diverse generazioni, sensibilità non facilmente commensurabili, forme e ricerche produttive eretiche, consolidati maestri e trepidanti nuovi talenti vivono l’esperienza della residenza condivisa alla Fabbrica del Cinema che è insieme Fucina dei Sogni e Telaio del Futuro. Passo dopo passo, in tanti in Sardegna crediamo e abbiamo creduto in questa possibilità: seminare per il domani, saldando lacerazioni, ricucendo inossidabili rotture, donando gocce di fiducia per far crescere le competenze e rivitalizzare i pensieri liberi. Non è un caso che si confluisca anche questa volta tutti nel Sulcis, magnifica isola contraddittoria nell’isola del bello, all’albeggiare dell’autunno, per rovesciare aspettative e convenzioni e farsi trasportare magicamente nella esperienza dell’arte del racconto per immagini. In questo viaggio alla scoperta del mondo, con gratitudine per l’opportunità donata, come diceva la grande Maria Lai, «lasciamo che l’arte ci prenda per mano».

Il programma completo. 

Sabato 6 ottobre – Anteprima

Ore 18.00 – Fabbrica del Cinema

Inaugurazione della mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione

Ore 22.30 – Fabbrica del Cinema

Coma_Cose live

Martedì 9 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema

Cff scuole

Incontro con Pietro Cingolani (Fieri) 

Proiezione di When Paul came over the sea di Jakob Preuss (Germania, 2017, 97’)

Paul è un migrante che viene dal Camerun, Jakob un regista tedesco: storia di una grande amicizia in un contesto politico turbolento.

Ore 17.00 – Cine-Teatro Centrale 

Omaggio a Pedro Pinho
Proiezione di As Cidades e as Trocas di Luísa Homem e Pedro Pinho (Portogallo, 2014, 139′)

Un viaggio su un’inattesa rotta atlantica per scoprire le trasformazioni fisiche e sociali del territorio prodotte dall’industria del turismo di Capo Verde.

Incontro con il regista Pedro Pinho

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale 

Inaugurazione

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Torna a casa Jimi! Dieci cose da non fare se perdi il tuo cane a Ciprodi Marios Piperides (Cipro, 2018, 93’)

Yiannis vuole lasciare Cipro per cercare fortuna come musicista all’estero, ma quando il suo cane Jimi (Hendrix) scappa passando dalla zona di amministrazione greca a quella turca dell’isola comincia per lui un’avventura comica e surreale che lo costringe a confrontarsi con l’assurdità dei confini, reali e immaginari.

Incontro con il regista Marios Piperides

Mercoledì 10 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema

Cff scuole

Incontro con Pietro Cingolani (Fieri) 

Proiezione di Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen di Laura Halilovic (Italia, 2009, 50’)

La vita di una ragazza Rom che abita in un quartiere popolare alla periferia di Torino: le difficoltà della nuova vita stanziale, lo scontro quotidiano con i pregiudizi della società e il sogno di diventare regista raccontati in prima persona.

Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Cortometraggi

Distopie inquietanti (A December Journey, Third Kind), riflessioni sul ruolo del potere (Cops are Actors), esperimenti surreali (Joy in People), testimonianze sentite (Optimism, Here there is no earth), ma anche rielaborazioni animate (Untravel) e sguardi fiduciosi sul futuro (Skip Day): una selezione di otto corti, composita e sorprendente, che dimostra come anche nel nostro presente poco rassicurante il cinema di qualità resti un porto sicuro. 

 

Ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di De cendre et de braisedi Manon Ott(Francia, 2018, 70′) 

Un ritratto poetico e politico di una periferia operaia in cambiamentoci fa ascoltare le voci degli abitanti di Les Mureaux, quartiere della periferia di Parigi, e del loro rapporto indissolubile con la fabbrica Renault-Flins. 

Incontro con la regista Manon Ott

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Bisbee ‘17 di Robert Greene (USA, 2018, 112′)

Tra documentario, western e musical, una cittadina dell’Arizona fa i conti con la pagina più buia della sua storia locale: la deportazione nel deserto messicano di circa duemila minatori immigrati in sciopero, abbandonati a morire di fame nel 1917. 

Giovedì 11 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema

Omaggio a Pedro Pinho

Proiezione di Bab Sebta di Pedro Pinho e Frederico Lobo (Portogallo, 2008, 110′)

Bab Sebta, in arabo, indica la Porta di Ceuta, il nome di una delle due enclave spagnole del nord del Marocco. È proprio qui, attraverso questa porta, che molti di coloro che migrano dall’Africa all’Europa si trovano a passare.        

Carbonia Film Festival scuole

Masterclass e incontro con il registaPedro Pinho

Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Omaggio a Pedro Pinho

Proiezione di A Fábrica de nada di Pedro Pinho (Portogallo, 2017, 178’)

Un gruppo di operai decide di occupare una fabbrica per opporsi alla sua chiusura. I dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere come gestire una fabbrica mezza vuota, in un mondo dove la crisi sta riscrivendo le regole dell’economia del lavoro.

> Incontro con il regista Pedro Pinho

Ore 19.30 – Neb Caffè

Aperitivi Sonori

Zeta Tilt dj-set

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione diAmateursdi Gabriela Pichler(Svezia, 2018, 102′)

Per convincere una catena tedesca ad aprire una filiale a Lafors offrendo nuovi posti di lavoro, un impiegato dell’amministrazione locale si incarica di girare un video promozionale della comunità. Ma anche due adolescenti partecipano, rivolgendo i loro smartphone verso tutto quello che non andrebbe mostrato…

> Incontro con la regista Gabriela Pichler 

Venerdì 12 ottobre

Ore 10.00 – Fabbrica del Cinema 

Carbonia Film Festival Scuole/masterclass

Proiezione di La bella e le bestiedi Kaouther Ben Hania e Khaled Walid Barsaoui

(Tunisia/Francia/Svezia/Norvegia/Libano/Qatar/Svizzera, 2017,100′)

Durante una festa studentesca, Mariam, una giovane donna tunisina, incontra il misterioso Youssef ed esce con lui. Inizia una lunga notte, durante la quale dovrà combattere per i suoi diritti e la sua dignità. Ma come può avere giustizia quando si trova dallo stesso lato dei suoi aggressori?

> Incontro con l’attrice protagonista Mariam Al Ferjani

Ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Welcome to Sodomdi Florian Weigensamer, Christian Krönes

(Austria, 2018, 90′)

Agbogbloshie, Accra, in Ghana, è uno dei luoghi più tossici del pianeta: la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. Circa 6000 tra donne, uomini e bambini vivono e lavorano qui. La chiamano Sodom. Volti, corpi, voci e musiche per raccontare uno spazio di resilienza e umanità. 

Ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di The Returndi Malene Choi (Danimarca, 2018, 84′)

Due ragazzi adottati in Danimarca fanno ritorno in Corea del Sud, dove sono nati. Intrigati dallo spirito della loro terra natia, Karoline e Thomas sono catapultati in un viaggio emotivamente disorientante che li porta a farsi domande sulla loro identità e il loro destino.  

> Incontro con la produttrice Julie Walenciack

Ore 19.30 – Centrale 38

Aperitivi Sonori

Vanvera DjSet 

Ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Omaggio a Laurent Cantet

Proiezione di Risorse umane di Laurent Cantet (Francia, 1999, 100’)

Un giovane laureato ritorna nella sua città natale in Normandia per fare uno stage manageriale nel reparto risorse umane della fabbrica in cui il padre lavora come saldatore da 23 anni. Una storia in cui il lavoro porta a galla orgoglio familiare e rivalità.

> Incontro con il regista Laurent Cantet

Sabato 13 ottobre

 ore 10.30 – piazza Roma

Apertura Festival Village

ore 11.00 – Fabbrica del Cinema

Masterclass – Khalik Allah

 ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Arábia di João Dumans e Affonso Uchoa (Brasile, 2017, 96’)

L’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato in cui gioie e sofferenze raccontano il recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. Un esordio sorprendente, intenso come una ballata di Springsteen.

ore 18.00 – Cine-Teatro Centrale

Concorso Internazionale Lungometraggi

Proiezione di Black Motherdi Khalik Allah (USA, 2018, 77′)

Immersa nel sacro, nel profano, e in tutto ciò che vi sta in mezzo, un’esplorazione e insieme un’ode personale e sentita della Giamaica odierna e del suo turbolento passato. Il nuovo lavoro di uno dei fotografi e registi più importanti della new wave americana.

> Incontro con il regista Khalik Allah

ore 19.30 – Suzie Q

Aperitivi Sonori

Progetto Mayhem DjSet 

ore 21.00 – Cine-Teatro Centrale

Evento Speciale

Proiezione diUn giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio (Italia, 2018, 88’)

Antonio, diciassette anni, ha una situazione familiare complessa e vive in una cittadina della provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. Ma per fortuna ha un sogno: diventare un calciatore.

> Incontro con il regista Carlo D’Emilio e l’attore Giampiero De Concilio 

 ore 23.00 – GSG Concept Store

Rachele Bastreghi in Gli anni in tasca, un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo

Selezioni Musicali 

Domenica 14 ottobre

ore 10.30 – piazza Roma

Apertura Festival Village

ore 11.00 – Fabbrica del Cinema

Masterclass – Laurent Cantet 

ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Spazio Sardegna: Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà – Formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio

presentazione clip del film FANGO ROSSO di Alberto Diana

presentazione del teaser del film RITRATTI DI FAMIGLIA di Manuela Tempesta 

presentazione del cortometraggio “Tre uomini e una troupe” di AA.VV.

presentazione del cortometraggio L’UNICA LEZIONE  di Peter Marcias 

presentazione del teaser del film BALLATA IN MINORE di Giuseppe Casu

lancio del concorso CARBONIA INDISCRETA 

ore 18.30 – Cine-Teatro Centrale

Premiazione dei film vincitori

> a seguire

Proiezione di L’atelier di Laurent Cantet (Francia, 2017, 113′)

Olivia, affermata autrice di gialli, deve tenere un laboratorio di scrittura in una città del sud della Francia nota un tempo per i cantieri navali ma ormai in piena crisi economica. Tra i suoi allievi spicca Antoine, ragazzo introverso e di talento, spesso in rotta con gli altri sulle questioni politiche per le sue posizioni razziste e aggressive.

Incontro con il regista Laurent Cantet e l’attore Matthieu Lucci.

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Venerdì 20 aprile, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, si svolgerà la giornata informativa dedicata a cambiaMENTI, il programma dello Sportello Startup di Sardegna Ricerche che mira a diffondere metodi e strumenti a supporto di idee e progetti innovativi nei settori dell’industria culturale e creativa e dell’economia sociale, con particolare riferimento ai seguenti ambiti d’intervento:

  • innovazione di organizzazioni culturali e creative già esistenti;
  • nuove idee d’impresa culturali e creative;
  • nuove idee imprenditoriali ad alto valore sociale;
  • nuove idee imprenditoriali orientate al riutilizzo e alla riqualificazione di spazi urbani.

L’infoday inizierà alle 9.30 e si aprirà con i saluti dell’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci. Seguiranno gli interventi di Ugo Bacchella, presidente della Fondazione Fitzcarraldo e docente dell’Università di Bologna; Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Alessandro Bollo, direttore della Fondazione Polo del ‘900 di Torino; Gianfranco Marocchi, direttore della rivista Welfare Oggi e co-direttore della Biennale della Prossimità; Roberto Covolo, project manager di “ExFadda – Officina del sapere” di San Vito dei Normanni (Brindisi). Chiuderà la mattinata Giuseppe Serra, responsabile dello Sportello Startup di Sardegna Ricerche, con la presentazione degli aspetti tecnici e delle modalità di realizzazione del programma.

Durante l’infoday, saranno inoltre introdotti i quattro bootcamp che anticiperanno la pubblicazione del bando di selezione delle candidature e la partenza dei percorsi strutturati, con l’obiettivo di intercettare chi vuole già iniziare a mettersi in gioco in una delle tematiche di cambiaMENTI:

  • Idee e azioni per la rigenerazione urbana” (Cagliari, 12 e 13 maggio);
  • Immaginare l’imprevedibile: la creatività incrocia la tecnologia” (Nuoro, 19 e 20 maggio);
  • L’economia sociale per la costruzione di città e territori collaborativi” (Macomer, 24 e 25 maggio);
  • We-Culture: co-creare imprese culturali” (Cagliari, 13, 14 e 15 giugno).