18 April, 2024
HomeEconomiaBancheFranco Meloni (Riformatori) scrive ad Antonello Cabras: «Fuori la politica dalla governance della #Fondazione Banco di Sardegna».

Franco Meloni (Riformatori) scrive ad Antonello Cabras: «Fuori la politica dalla governance della #Fondazione Banco di Sardegna».

Franco Meloni copia

Antonello Cabras.

«Chiediamo al presidente della Fondazione Banco di Sardegna di farsi protagonista di un cambiamento nella gestione della Fondazione Banco di Sardegna e del suo patrimonio a cominciare dalle regole di governance del sistema, cioè dal fatto che gli amministratori siano nominati in maniera trasparente e scelti tra i migliori, che non si nominino da soli, che siano davvero rappresentativi delle migliori intelligenze della nostra collettività. E, se possibile, senza targa politica». Lo scrive il presidente del Centro Studi in una lettera aperta inviata al presidente della #Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Cabras.

Nella lettera Meloni spiega perché i Riformatori hanno avviato la campagna sulla Fondazione e chiedono a Cabras di essere loro alleato in questa azione di cambiamento.

Questa la versione integrale della lettera aperta

Illustre Presidente,

Noi Riformatori da tempo abbiamo iniziato una campagna rivolta a chiarire alcuni aspetti della gestione e del funzionamento del Banco di Sardegna ma soprattutto della sua azionista di minoranza, la Fondazione Banco di Sardegna.

Con questa lettera cerchiamo di chiarire innanzitutto a Lei, prima ancora che all’intera opinione pubblica il perché della nostra azione, che non è tesa a colpire  gli attuali amministratori, non rivendica ruoli o posti di potere, non è interessata in alcun modo a mandare via questo o quello.

Anzi ci rivolgiamo a Lei proprio perché assolutamente convinti che la sua statura istituzionale le consenta, meglio che a chiunque altro, di comprendere la necessità di cambiare profondamente strumenti e metodi di gestione della Fondazione dando nel contempo la massima trasparenza alla sua azione.

Noi riteniamo infatti indispensabile intervenire sull’iter di nomina dei suoi amministratori ponendo fine alla attuale commistione tra politica e finanza che caratterizza principalmente, ma non solo, il consiglio di amministrazione del Banco nonché delle regole di nomina del comitato di indirizzo che sembrano costruite solo per autopepetuare il gruppo di testa della Fondazione e del Banco..

La Fondazione ha un patrimonio consistente in quasi un miliardo di euro che le è stato dato in forza di legge e che è di proprietà della collettività sarda, accumulato in decenni e decenni di lavoro, di investimenti e di produzione di ricchezza da parte di diverse generazioni di sardi.

Noi siamo convinti che sia interesse primario della Sardegna che la gestione di questo enorme patrimonio torni davvero nelle mani dei sardi tutti, che non sia invece com’è adesso privilegio di una piccola parte della classe politica isolana che si tramanda il potere grazie ad una serie di regolamenti statutari che consentono in sostanza una sorta di auto riproduzione pluriennale.

Presidente Cabras noi non discutiamo delle singole decisioni della Fondazione e del Banco né contestiamo la politica di dettaglio, chiediamo invece che siano introdotte regole di chiarezza e trasparenza che rimettano al centro delle scelte la totalità dei sardi, ribadiamo, i veri proprietari della Fondazione Banco di Sardegna.

Non intendiamo in questa sede occuparci di temi che abbiamo già affrontato in varie forme, come ad esempio la vendita della Sardaleasing che pure non ci convince affatto, ma piuttosto della politica complessiva della Fondazione e di come essa si determina.

Sempre per fare un altro esempio, chi ha deciso e per quali ragioni che la Fondazione debba restare azionista del Banco per il 49 % ?

Questo giova ai sardi? E come?

Non è invece che si vuole mantenere un controllo politico che, oltre che a consentire il recente scambio di poltrone tra Fondazione e Banco, giova solo ad alcuni ma non certo al sistema economico isolano ?

Dicono niente le vicende del Monte dei Paschi ?

Insomma, io spero che il succo sia chiaro, non critichiamo né persone ne atti specifici, come pure sarebbe legittimo e facile fare.

Noi chiediamo invece, e con forza, il cambiamento nella gestione della Fondazione e del suo patrimonio a cominciare dalle regole di governance del sistema, cioè dal fatto che gli amministratori siano nominati in maniera trasparente e scelti tra i migliori, che non si nominino da soli, che siano davvero rappresentativi delle migliori intelligenze della nostra collettività.

E, se possibile, senza targa politica.

Presidente, i Riformatori si impegnano a continuare con determinazione questa difficile battaglia per il cambiamento e per la difesa degli interessi dei sardi e, conoscendo la sua intelligenza e la sua lungimiranza, sono certi che lei sarà al loro fianco.

L'edizione 2014 dell
A causa delle incert

giampaolo.cirronis@gmail.com

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