25 April, 2024
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La Giunta regionale ha approvato ieri pomeriggio il Programma regionale di sviluppo.

Raffaele Paci 12 copia

La Giunta regionale ha approvato ieri pomeriggio il Programma regionale di sviluppo, ovvero il principale documento di programmazione regionale che include l’intero programma elettorale e disegna strategie e obiettivi per l’intera legislatura. Il Prs punta a investire sul capitale umano con istruzione e ricerca, creare lavoro, migliorare le politiche socio-sanitarie, gestire i beni comuni nell’interesse comune, rafforzare infrastrutture e trasporti, costruire istituzioni di alta qualità.

«Dopo aver raccolto e preso in considerazione i contributi arrivati dopo la presentazione del Prs alle parti sociali oggi l’abbiamo approvato in Giunta – dice il vicepresidente della Giunta e assessore a Bilancio e Programmazione, Raffaele Paci -. In questo programma la priorità è assolutamente il lavoro, il lavoro che manca e che dobbiamo fare in modo che si ricominci a trovare, intervenendo direttamente sul sistema economico con opere e cantieri, incentivando le imprese ma anche investendo nel lungo periodo sul capitale umano e l’innovazione tecnologica. E sull’istruzione, un caposaldo per questo esecutivo. Non dimentichiamo neanche la semplificazione della burocrazia, unico modo per attirare imprese nella nostra terra.»

Il documento è articolato in sei capitoli che tracciano il percorso della Giunta, dalla strategia, ovvero l’individuazione di un’idea della Sardegna ai progetti, che da quella idea di Sardegna devono derivare. E poi la crisi economica, come affrontarla attraverso riforme, piani strategici, programmi; l’individuazione delle fonti finanziarie a disposizione, l’analisi socio-economica della situazione regionale e, infine, le schede del progetto con l’articolazione dettagliata di ciascuno.

L’elenco delle strategie messe a punto dal governo regionale parte dall’investimento sulle persone, sul capitale umano dunque passa attraverso l’istruzione e la ricerca universitaria. «Servono interventi strutturali e culturali di cambiamento per competere ad alto livello in questo mondo sempre più globalizzato», ha detto Paci. Elaborate le strategie, si punta a creare lavoro, con una politica per le imprese che parta dalla semplificazione burocratica e si snodi lungo un percorso che prevede meno tasse, più infrastrutture, trasporti migliori, continuità territoriale merci. Fondamentale dedicarsi e investire nelle politiche sociali e sanitarie: «La lotta a povertà e discriminazione si può fare solo garantendo istruzione e lavoro – ha più volte Paci -. Certo le emergenze vanno affrontate, ma se non si mettono tutti i cittadini nelle condizioni di studiare e lavorare le emergenze continueranno a esistere per sempre».

Altri punti strategici del Prs sono la gestione dei beni comuni, a cominciare da quelli artistici e architettonici, le reti infrastrutturali sul territorio, la valorizzazione delle risorse e, infine, la trasparenza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati.

«Serve un approccio complessivo delle risorse che mettiamo a correre nei vari settori e territori ma serve soprattutto un radicale cambio di mentalità – ha detto l’assessore Paci -. È indispensabile risparmiare spendendo in maniera razionale, cominciando dal taglio delle partecipate che costano troppo, come ha sottolineato anche la Corte dei Conti. E poi la Sanità: centinaia di milioni ingoiati con la scusa che era fuori dal patto di stabilità, ma dal 1 gennaio 2015non sarà più così, basta con gli sprechi.»

«Questo documento è il punto di partenza, il nostro programma per l’intera legislatura. Stiamo mettendo a punto numerosi interventi e a sistema le nuove risorse europee oltre 5 miliardi, comprendendo le risorse infrastrutturali che ancora arriveranno. Di sicuro siamo sulla giusta strada, e io sono certo che la Sardegna abbia tutte le carte in regola per potercela fare. Non esiste un unico provvedimento che fa svoltare l’economia di una Regione – conclude l’assessore Paci – esistono tante piccole cose fatte nei tempi giusti e con la giusta attenzione, ma certo questo è un ottimo inizio.»

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