4 May, 2024
HomeAttualitàInformazioneIgnazio Locci (FI): «E’ giusto e doveroso garantire un sostegno all’informazione sarda, esteso anche alle piccole emittenti locali e al mondo del web».

Ignazio Locci (FI): «E’ giusto e doveroso garantire un sostegno all’informazione sarda, esteso anche alle piccole emittenti locali e al mondo del web».

Ignazio Locci 7 copia

«E’ giusto e doveroso garantire un sostegno all’informazione sarda, alle prese con una crisi che ha colpito violentemente il settore. Ma ancora più giusto è estendere l’opportunità di contributo alle piccole emittenti locali e al mondo del web, che con la legge oggi al vaglio del Consiglio regionale (Norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda), risultano tagliati fuori, in quanto non idonei all’accesso del beneficio.»

Lo ha dichiarato oggi Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«Le suddette norme, infatti, individuano tra i requisiti – sottolinea Locci – quello di avere una copertura di segnale non inferiore al 60 per cento del territorio regionale e al 60 per cento della popolazione. Tale requisito lascia fuori le aziende di piccole dimensioni, nonostante assolvano al ruolo di strumento informativo al pari delle emittenti con coperture di segnale ben più importante. Non permettere loro di accedere ai contributi, con gli inserzionisti pubblicitari che scarseggiano e i fondi ministeriali ridotti all’osso, significa assestare un duro colpo ad aziende che proprio su quei fondi avevano fino a oggi contato.»

«E se scopo della legge (già approvata dalla commissione competente) è garantire la pluralità dell’informazione, allora escludere alcune società isolane, in quanto di piccole dimensioni, significa andare in direzione contraria. Quanto al mondo del web, sarebbe opportuno individuare requisiti (esempio: chi assicura un certo numero di buste paga) per garantire l’accesso alle agevolazioni a quelle piattaforme web che offrono, nei modi e nelle forme da stabilire, la pluralità dell’informazione. Del resto siamo di fronte a un fenomeno, quello della diffusione online della notizia, in continua espansione. Sempre più utenti, di tutte le età, si rivolgono al web a caccia dell’informazione. Un web che potrebbe sicuramente contribuire alla “produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda”. Ecco perché la legge è da considerarsi perfettibile. E auspico – conclude Ignazio Locci – che in sede di discussione consiliare possa essere modificata cercando di garantire in Sardegna, il più possibile, la pluralità dell’informazione.»

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