29 April, 2024
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Ignazio Locci (FI): «Sul terreno messo in vendita dalla Regione a Sant’Antioco grava il “vincolo cimiteriale”».

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Sant'Antioco 48 copia

Chi comprerebbe mai un terreno rientrante in una zona edificabile ma su cui grava il cosiddetto “vincolo cimiteriale”? Probabilmente nessuno. Alcuni giorni fa la Regione ha messo all’asta alcuni beni demaniali, tra i quali un appezzamento di terreno individuato nel Lungomare Cristoforo Colombo di Sant’Antioco. La base d’asta, in quanto considerato edificabile, è di circa 150mila euro. Peccato che su tale porzione di terra insista il cosiddetto “vincolo cimiteriale” (il cimitero cittadino dista poche decine di metri) che ne compromette l’edificabilità e, dunque, riduce drasticamente le possibilità che potenziali compratori si facciano avanti. Una vera e propria beffa, messa in piedi da chi, pur di fare cassa, è capace di rifilare all’ignaro acquirente un fazzoletto di terra invaso dai rovi e destinato a rimanere tale.

Nello specifico, la legge impone il divieto di costruzione entro i duecento metri dal cimitero. Ed è esattamente il caso del lotto di Sant’Antioco messo in vendita dalla Regione. Va da sé che, sebbene rientri in una zona edificabile (il vincolo di inedificabilità assoluta si impone anche sulle previsioni contrastanti del Piano Regolatore), su quell’area non può essere posato un solo mattone. Almeno per ora.

Tale condizione, infatti, può essere modificata per ragioni di interesse pubblico e ridotta a una distanza di cinquanta metri. La competenza è in capo al Comune, che ovviamente ha il dovere di apportare al più presto la variazione per rendere il lotto appetibile. La Regione, titolare dell’area, deve dunque intervenire immediatamente presso l’Amministrazione comunale antiochense affinché provveda quanto prima alla riduzione del vincolo. Anche perché qualcuno potrebbe attenersi al bando della Regione, che configura il lotto come edificabile, e partecipare all’asta. Per poi fare i conti con un’Amministrazione comunale che a sua discrezione potrebbe anche decidere di non ridurre il limite. Nessuno si sogni, quindi, di valutare se togliere o meno il divieto sulla base della simpatia del compratore. Allo stato attuale quel terreno non vale nulla, sia chiaro. Per questo si intervenga immediatamente per creare condizioni uguali per tutti.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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