4 May, 2024
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Il governatore della Sardegna è intervenuto, a Bruxelles, alla Plenaria del Comitato delle Regioni.

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Francesco Pigliaru 3077

Il presidente della Giunta regionale della Sardegna, Francesco Pigliaru, è intervenuto alla Plenaria del Comitato delle Regioni, a Bruxelles, nel dibattito in aula con il Commissario europeo per l’Azione per il clima e l’energia Miguel Arias Canete.
«Sul fronte del cambiamento climatico le collettività locali e regionali sono in prima linea, visto il loro ruolo nella lotta e nella gestione delle conseguenze portate dai mutamenti del clima – ha detto Pigliaru nel suo intervento -. Come Comitato delle Regioni e Commissione Enve, siamo soddisfatti per l’intensa cooperazione con la Commissione europea sul cambiamento climatico, e io come presidente della Regione Sardegna sono particolarmente consapevole della vulnerabilità di certi territori rispetto a cambiamenti che sono già in atto e davanti a fenomeni meteorologici di fortissima intensità. Nelle scorse tre settimane e in corrispondenza di quanto accaduto in Costa Azzurra, la nostra isola ha registrato livelli di allerta meteo mai così alti e ravvicinati – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Ciò ci rende ancor più chiara la necessità di aumentare, tutti, la nostra consapevolezza. Servono strumenti d’azione, piani condivisi e un perfetto coordinamento dei diversi livelli istituzionali, soprattutto in territori in cui la vulnerabilità idrogeologica si accompagna alla distanza o alla difficoltà di connessione con le principali reti che regolano la vita del continente europeo.»
Alla Commissione europea il presidente della Regione ha chiesto «un ulteriore impegno per il riconoscimento formale e politico di questo ruolo centrale dei livelli territoriali nella governance globale dell’azione contro il cambiamento climatico. Rispetto all’Unione energetica, poi, vi è la necessità di lavorare insieme per un quadro coerente che favorisca l’innovazione, la solidarietà tra territori e la transazione verso le energie rinnovabili. Serve un quadro normativo e finanziario chiaro per permettere la transizione energetica e nello stesso tempo garantire la sicurezza dei sistemi elettrici ed energetici e la certezza degli approvvigionamenti o di misure compensative».

 

Venerdì, a Cagliari
Il 2016 potrebbe ess

giampaolo.cirronis@gmail.com

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