27 April, 2024
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Il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna si avvia verso la riforma, la fine del commissariamento e quindi la piena operatività.

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Il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna si avvia verso la riforma, la fine del commissariamento e quindi la piena operatività. La conferenza di servizi decisoria sul Parco Geominerario, infatti, ha concluso ieri, 22 marzo, i lavori sulla riforma del decreto istitutivo e dello statuto del Parco Geominerario.

I punti salienti della riforma riguardano:

  • la limitazione del regime di tutela e dei correlati pareri preventivi sulle opere edilizie, ai soli siti e complessi minerari e alle formazioni geologiche rilevanti. Conseguentemente negli 81 comuni del parco, la più gran parte degli interventi edilizi non sarà più assoggettata al faticoso parere preventivo del Parco che potrà dedicare le sue energie alle attività più utili;
  • più robusti strumenti a disposizione per valorizzare per finalità culturali, sociali e produttive, il grande patrimonio di archeologia industriale;
  • la semplificazione della gestione e dei controlli;
  • un più ampio riconoscimento del ruolo dei Comuni e della Regione  sia nell’assemblea comunitaria  che nella composizione del direttivo che viene aperto anche alla partecipazione di un rappresentante delle associazioni; la semplificazione della gestione;
  • il Parco avrà un ruolo scientifico e culturale sull’intera piattaforma geologica della Sardegna.

L’esito della Conferenza decisoria sarà ora oggetto di un decreto del ministro dell’Ambiente d’intesa con il presidente della Regione. Una delle conseguenze pratiche della riforma, sarà anche il superamento della lunga gestione commissariale e la  ricostituzione dei normali organi di gestione.

Il coordinamento del Piano Sulcis si è occupato della messa a punto della proposta della Regione in cooperazione con diversi assessorati e con il Parco e ha curato il rapporto con il Ministero dell’Ambiente. «Grazie ad un dialogo costruttivo fra Regione e Governo – commenta il coordinatore Salvatore Cherchi – in un tempo relativamente breve è stata sbloccata una riforma impantanata da anni».

Il Parco Geominerario ha avuto lo scorso anno il riconoscimento UNESCO; si è finalmente dato un piano di gestione la cui approvazione è in corso; ha effettuato i concorsi per l’assunzione del personale. La Giunta regionale ha fissato con chiarezza i compiti del Parco e quelli dell’Igea per cooperare e non sovrapporsi. Con la riforma ha più efficaci strumenti per operare. Ora è responsabilità della dirigenza perseguire tutti gli obiettivi istituzionali.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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