7 May, 2024
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Lettera aperta di un gruppo di guide al governatore Francesco Pigliaru sull’emergenza dei siti minerari del Geoparco, a rischio chiusura.

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Un gruppo di guide ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla grave situazione in cui versano i siti del Parco Geominerario che potrebbe compromettere l’attività del parco, con grave danno per la già difficile economia locale e la visibilità della Sardegna.

Di seguito il testo integrale.

Gentile Presidente Pigliaru,

siamo un gruppo di Guide che fanno parte, come liberi professionisti, della Short List istituita dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna (attraverso deliberazione del commissario straordinario n. 34 del 14.07.15), e che si trovano impegnate a prestare il proprio servizio nei siti del Parco Geominerario dei comuni di Iglesias (Porto Flavia, Villamarina, Grotta di Santa Barbara) e Buggerru (Galleria Henry) attualmente aperti al pubblico.

Ci rivolgiamo a Lei per segnalarLe una serie di gravi problematiche connesse alla nostra esperienza lavorativa, sperando che possa intervenire al più presto per trovare una soluzione che possa migliorare il servizio reso e garantire continuità e programmazione per la fruizione turistica dei siti.

Attualmente ci troviamo in una situazione di “emergenza” per cui, a causa del mancato o precario accordo tra Parco, Igea e Comuni, l’apertura dei siti non è garantita come da calendario e ciò comporta, oltre che una conseguente mediocre gestione di questi ultimi, anche la mancata certezza del loro destino.

Chiediamo:

  1. che venga firmato questo accordo
  2. che venga fatto in maniera lungimirante
  3. che sia valido per un lasso di tempo ampio, che possa permettere una corretta gestione dei siti.

Chiediamo, inoltre, che venga fatta luce sulle motivazioni che hanno portato il ministero dell’Ambiente alla mancata approvazione del bilancio preventivo del Parco Geominerario che, peraltro, aveva già trovato approvazione presso il ministero dello Sviluppo economico.

Oltre a questo, diversi sono stati gli eventi che hanno portato ad una escalation di disservizi nei siti minerari: a titolo esemplificativo si può citare il fatto che fino ad un mese fa, seppur con alcune criticità, i siti erano a regime, anche attraverso una turnazione delle guide professioniste che, in maniera improvvisa, è stata smantellata.

Perché pare che nessuno voglia permettere di portare avanti la fruizione corretta e continuativa dei siti di questo Parco?

Come Lei ben sa, la situazione del nostro territorio è gravata da problematiche importanti, tra cui una depressione economico-industriale senza precedenti.

La fruizione di tali siti rappresenta non solo una possibile ricchezza in termini economici per la zona ma anche un rilancio e una riqualificazione in termini di promozione per l’intero territorio regionale: non dimentichiamo che le immagini dei nostri siti minerari fungono ancora da importante attrattore per tantissimi visitatori; l’immagine della galleria di Porto Flavia vista dal mare ne è solo un esempio.

Gli arrivi nel Sulcis Iglesiente sono in crescita rispetto allo scorso anno, anche grazie al lavoro degli operatori turistici, guide comprese e questa situazione di assurdo disagio manda all’aria dei piccoli, ma importanti, traguardi che dovevano essere solo l’inizio di una nuova vita per il territorio.

Ciò che a noi sta a cuore è garantire un buon servizio e fare in modo che chi viene a visitare la nostra isola non solo vada via con uno splendido ricordo di essa, ma restituisca dei feedback positivi sui servizi trovati, capaci di contribuire a generare flussi turistici in ingresso e non mortificare un territorio già in ginocchio che dovrà, inevitabilmente, puntare sul turismo e sul suo patrimonio ambientale storico e culturale per riuscire a risollevare le proprie sorti.

In ultimo, non per importanza, rimane da affrontare l’incertezza del nostro futuro: i nostri profili sono tutti diversi, alcuni hanno lauree, altri dottorati, scuole di specializzazione, esperienza pluriennale nel campo del turismo, quasi tutti parlano una o due lingue straniere. Tanti profili diversi, ma con una passione comune per il mondo minerario. Professionalità e competenze che rappresentano una risorsa per i siti e per il territorio in generale e che hanno permesso di registrare un buon numero di visitatori che hanno potuto usufruire di servizi di visite guidate in italiano e in lingua durante tutto l’anno.

Certi che possa comprendere le nostre preoccupazioni e che possa intervenire per dirimere tale situazione e prendere una posizione chiara e forte al riguardo.

Le porgiamo i nostri più cordiali saluti

Le guide turistiche e ambientali

Maria Cristina Batzella

Maria Irene Pellizer

Laura Sedda

Marta Macrì

Mattia Sanna Montanelli

Oscar Cara

Maria Laura Mocci

Valeria Mele

Sara Marrocu

Stefano Sedda

Matilde Omezzolli Gadducci

Emanuela Rubiu

Francesca Romana Casula

Tiziana Dedòla

Patrizia Deidda

Renato Capocchia

Fiorella Caria

Francesca Contini

Emanuela Atzeni

Anna Maria Sanna

Silvana Curti

Tiziana Puddu

Marco Serra

Giovanna Orrù

Roberto Angius

Michele Pinna

Mario Pilloni

Lorella Steri

Fabiano Concas

Francesca Serra

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