29 March, 2024
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La Giunta regionale ha approvato le nuove norme sui contratti pubblici.

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La Giunta regionale ha dato il via libera alle nuove norme per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nelle materie riconducibili alla competenza legislativa esclusiva della Regione, tra cui la programmazione, l’organizzazione amministrativa e la centralizzazione della committenza.
Il disegno di legge, approvato su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e che passa ora all’esame del Consiglio regionale, è stato elaborato nel rispetto dello Statuto speciale della Sardegna e del decreto legislativo 50 del 2016 dopo un confronto, costruttivo e partecipato, con tutti gli attori interessati per superare il disallineamento rispetto alle attuali normative nazionali ed europee.
L’obiettivo è dare risposte al sistema delle imprese, delle professioni e delle autonomie locali attraverso meccanismi premianti (interventi di volontariato e sussidiarietà), incentivanti (borse di studio, giovani professionisti, concorsi) e qualificanti (stazioni appaltanti, elenchi di operatori economici).
«Una delle direttrici generali del progetto di riforma è il riordino e dunque la semplificazione degli strumenti di programmazione della spesa per le opere pubbliche di competenza della Regione e degli altri enti – spiega Paolo Maninchedda –. Saranno potenziate dal punto di vista infrastrutturale le opere pubbliche strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo economico e sociale del territorio, verranno ridotti i tempi di approvazione e istruttoria dei progetti e di apertura dei cantieri, valorizzate la qualità architettonica delle opere pubbliche attraverso il nuovo piano triennale e l’unitarietà della gestione attraverso la Centrale Unica di Committenza regionale. Una riorganizzazione radicale che garantisce qualità, efficienza e trasparenza».
La trasparenza delle procedure viene garantita dall’Osservatorio regionale dei contratti pubblici. Ma a far funzionare l’intero, complesso sistema ci sono: il sistema telematico degli elenchi unici regionali di operatori economici qualificati per gli affidamenti di lavori e servizi di ingegneria sotto la soglia comunitaria; il riconoscimento di premialità al sistema delle professioni, delle micro e piccole medie imprese, dei giovani professionisti e delle imprese virtuose che intervengono su base volontaria sul territorio, in funzione preventiva o in situazioni di emergenza nonché al sistema delle autonomie locali; l’introduzione del Piano d’azione per gli acquisti verdi, nel più generale quadro di promozione della sostenibilità ambientale nei contratti pubblici; la qualificazione del responsabile unico del procedimento quale responsabile di progetto, per la programmazione, la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione del contratto pubblico, secondo le tecniche del project manager.
«Pur all’interno dei ristretti margini tracciati dal legislatore statale e dalla Corte Costituzionale rispetto alla competenza legislativa regionale in materia, queste nuove norme sono una significativa risposta della Regione alla complessità dei temi che investono il settore, per valorizzare e aprire il mercato degli appalti e delle concessioni – conclude Paolo Maninchedda -. La norma è molto tecnica. Mi auguro che possa essere sostenuta da tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione, e diventare così un patrimonio di efficienza di tutta la Sardegna.»
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