19 April, 2024
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Al via il percorso di programmazione territoriale dell’Unione dei Fenici.

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L’Unione di Comuni Fenici avvia il suo percorso di programmazione territoriale puntando su incentivi alle imprese, infrastrutture, valorizzazione delle risorse ambientali in particolare zone umide, stagno e fiumi, itinerari di collegamento costa interno in chiave turistica, servizi sociali e di assistenza a infanzia e famiglie in genere. L’assessore della Programmazione Raffaele Paci, accolto dal sindaco Andrea Pisu Massa e dal presidente dell’Unione di Comuni Antonello Figus, ha presieduto l’avvio del tavolo istituzionale con la Regione, con la presentazione della manifestazione d’interesse da parte di 5 Comuni e 11.300 abitanti.
«Con questa programmazione territoriale abbiamo fissato poche regole ma importanti. Le prime due sono il coinvolgimento delle imprese e l’associazione di quanti più Comuni possibile per elaborare progetti strategici per territori vasti, e da queste non si deroga – dice Raffaele Paci -. È necessario avere investitori privati che sostengono i progetti, che ci credano e li finanzino, altrimenti non andiamo da nessuna parte. In questa zona abbiamo raggiunto un risultato molto importante: quello di Oristano sarà il primo porto in Sardegna ad avere gli impianti di deposito del metano con tutti i collegamenti. La Giunta Pigliaru col Patto per la Sardegna è riuscita ad avere il finanziamento della dorsale; siamo un’isola ma facciamo parte della rete nazionale, il che significa avere le stesse tariffe di Roma o Milano, e questo dà certezze fondamentali per il futuro. Su queste certezze ma anche sulla consapevolezza che solo attraverso l’alta tecnologia anche i settori più tradizionali possono essere produttivi, bisogna progettare il futuro. Investendo, mettendosi in gioco, credendoci, ben lontani da qualunque mentalità assistenzialistica pur nella certezza che la Regione c’è e fa la sua parte. Abbiamo visto gli ultimi dati incoraggianti su Pil, export del settore primario, occupazione: dobbiamo consolidare questi dati – conclude Raffaele Paci – con la certezza che l’insieme di tutte le attività, l’unione delle forze ci dà la forza per dare risposte alle comunità locali.»
Articolata in tre azioni specifiche: supportare lo sviluppo competitivo delle imprese, adeguare le infrastrutture strategiche territoriali e valorizzare il capitale sociale inespresso. Per lo sviluppo competitivo delle imprese, gli obiettivi sono attivazione di sinergie fra agroalimentare e turismo, connessione con il polo universitario di Oristano, innovazione, comunicazione del territorio puntando su specificità culturali, qualità ambientale e dei centri urbani. Per le infrastrutture si punta alla valorizzazione del sistema portuale, allo sviluppo di itinerari tra le aree interne e quelle costiere in particolare tra le zone umide e il Parco di Monte Arci, all’incremento della banda larga, alla creazione del distretto energetico del gas naturale liquefatto, al recupero di spazi dismessi. Infine, il capitale sociale: creazione di una rete d’imprese, servizi per la famiglia e in particolare per l’infanzia, progetti di co-housing e housing sociale, integrazione sociale.
Tra progetti chiusi, avviati e in corso sono coinvolte 30 Unioni per un totale di 284 Comuni. Considerando che dalla programmazione territoriale sono escluse alcune zone coinvolte in piani specifici (per esempio Sulcis o Nuorese), si tratta dell’88% dei centri sardi. A disposizione ci sono 300 milioni di euro.
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