18 April, 2024
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La Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna si schiera ancora al fianco del soprintendente ai Beni Culturali Fausto Martino.

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La Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna si schiera ancora al fianco del soprintendente ai Beni Culturali Fausto Martino.

«Questa volta la colpa ascrittagli da parte del sindaco di Cagliari – si legge in una nota della Consulta – è di aver censurato i lavori di manutenzione effettuati dal Comune sulla Torre dell’Elefante, e manifestato l’intento di valutare la congruità di un ponteggio messo in opera con un ancoraggio alla torre. Cosa impensabile in tempi di ponteggi leggeri e autoportanti. Martino dovrà valutare i danni: ben 50 fori di trapano segnano infatti la facciata: una ferita inferta a un monumento di immenso valore architettonico e storico, uno dei simboli della città, la cui importanza travalica l’ambito regionale. È sorprendente la minimizzazione del presunto danno da parte di esperti, non tutti competenti nella materia del restauro, sicuri che un paramento murario antico valga quanto una superficie per il tiro a segno.

La Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna ritiene inevitabile e doveroso l’intervento del Soprintendente, il quale fa solo quanto è parte dei suoi compiti istituzionali. Quando gli interventi sono svolti con criteri dubbi e il danno è palese, un Sovrintendente ha il dovere di intervenire nell’interesse pubblico. La Legge italiana ha istituito, come organismi deputati a tale superiore funzione per terzietà e competenza, proprio le Soprintendenze ai Beni culturali. Fortunatamente esse si esprimono sui principi della Tutela e non in base ad opportunità contingenti della politica.»

«Il patrimonio culturale e ambientale del Paese vive nel flusso delle generazioni ed appartiene alle comunità grazie alla Costituzione. Esso può sopravvivere agli interventi umani solo attraverso un monitoraggio tecnico eseguito con gli adeguati strumenti  culturali. La tutela, operata mediante controlli, non è mai vincolo ostruzionistico, ma garanzia di salvaguardia della ricchezza materiale e immateriale dei nostri monumenti, luoghi, territorio. È interesse di ciascuno – conclude la Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna – stare dalla parte di chi presidia tali valori impedendo che si disperdano.»

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