29 March, 2024
HomePoliticaConsiglio regionale della SardegnaIl Consiglio regionale ha approvato ieri la proposta della Giunta che prevede 41 milioni di euro per garantire la sicurezza delle guardie mediche.

Il Consiglio regionale ha approvato ieri la proposta della Giunta che prevede 41 milioni di euro per garantire la sicurezza delle guardie mediche.

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Il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, ha approvato ieri le disposizioni urgenti che prevedono lo stanziamento di 41 milioni di euro per il servizio di sicurezza per le guardie mediche della Sardegna, 3 milioni e mezzo per la manutenzione delle scuole dell’infanzia, un milione per l’interramento dei cavi telefonici e 500mila euro per la fondazione Sardinia Film Commission.
«Abbiamo utilizzato il primo momento utile in Aula per una legge di manutenzione del Bilancio che con una serie di aggiustamenti fra missioni e programmi ci consente di procedere più rapidamente sulle urgenze», ha detto l’assessore del Bilancio Raffaele Paci.
Il servizio sarà potenziato con 41 milioni di euro, stanziati dalla Giunta con un emendamento alle disposizioni urgenti approvate ieri. 16 milioni serviranno a coprire il servizio nel 2018, 15 nel 2019 e 10 nel 2020. «Abbiamo risposto a un’esigenza forte e da più parti rappresentata di garantire condizioni di maggiore sicurezza ai medici impegnati nei servizi di guardia medica», ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru.
Grazie alla legge approvata ieri mattina, le scuole dell’infanzia paritarie della Sardegna riceveranno 3,5 milioni aggiuntivi nel triennio (500mila euro nel 2018, 2 milioni nel 2019 e 1 milione nel 2020) per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili dove hanno sede. Un milione di euro è destinato ad interventi di interramento dei cavi telefonici aerei e di eliminazione dei pali, con un doppio obiettivo estetico-ambientale. Infine, 500mila euro, sempre della Giunta, vanno alla Fondazione Sardinia Film Commission per la promozione dell’attività cinematografica in Sardegna.
Si procederà per via amministrativa all’applicazione della legge che prevede il de minimis per l’esenzione Irap delle Onlus. In pratica, la legge regionale del 2003, che stabilisce l’esenzione totale dall’Irap, dovrà essere adeguata alle direttive europee che prevedono un tetto a quella esenzione, massimo 200mila euro nel triennio. «D’ora in poi anche in Sardegna sarà applicato il de minimis all’esenzione delle Onlus dall’Irap. Lo stanno facendo tutte le Regioni – ha spiegato Raffaele Paci – e anche noi siamo tenuti a farlo, non abbiamo altra scelta. In questo modo fra l’altro tuteliamo le imprese, perché se non applicassimo questa legge, a parte mettere a rischio i funzionari, con certezza assoluta l’Unione europea chiederebbe direttamente alle imprese i soldi non versati. È così e non si può fare diversamente». Infine, la legge sarà adeguata alla riforma nazionale del 2017 che prevede la possibilità di estendere le esenzioni a tutto il terzo settore. «Faremo con esattezza i calcoli e presenteremo un adeguamento alla riforma», ha concluso Raffaele Paci.
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