30 April, 2024
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La segreteria territoriale UGL di Nuoro auspica che il nuovo Governo mantenga “Quota 100” almeno per il periodo 2020-2021.

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La segreteria territoriale UGL di Nuoro auspica che il nuovo Governo mantenga “Quota 100” almeno per il periodo 2020-2021.
«Finora 167.000 lavoratori italiani hanno fatto la domanda per usufruire di questa possibilità, e in futuro si attendono i dipendenti pubblici per i quali la legge prevedeva una dilazione. A questi bisogna aggiungere 98.000 lavoratori che, a prescindere dall’età, hanno raggiunto 43 anni di contribuzione.
Si tratta quindi di un numero abbastanza consistente di persone che hanno accolto di buon grado quella norma e che hanno liberato dei posti di lavoro.
A questo proposito, si è detto che non vi è la totale sostituzione automatica dei pensionati con nuovi assunti.
Questo è certamente vero, ma comunque la norma in questione ha conseguito tre risultati positivi:
1) esaudire il legittimo desiderio di chi abbia lavorato per circa quattro decadi versando i relativi
contributi di potersi staccare dal lavoro e dedicarsi al riposo fisico e alle sue attività preferite di tipo culturale, ricreativo, familiare;
2) consentire ad un numero abbastanza cospicuo di giovani (se è il 30%, come si afferma, si tratta di circa 80.000 persone) di avere un’occupazione; ABOLIZIONE“QUOTA 100”?
UN’INGIUSTIZIA.
3) Agevolare le imprese che ottengono una riduzione dei costi del lavoro sia perché i pensionamenti alleggeriscono il numero dei dipendenti sia perché i nuovi assunti in sostituzione avranno una retribuzione minore in quanto sono ad inizio carriera.
Vi è poi una considerazione di carattere generale.
Si parla dei maggiori costi per l’INPS per effetto di questa anticipazione dell’età pensionabile.
Ma poiché essa è legata agli anni contributivi, in teoria i pensionandi si sono in gran parte pagata la loro pensione con l’accumulo dei contributi versati e capitalizzati: d’altra parte, non si capisce perché si esalti tanto l’introduzione del metodo contributivo (che prescinde dall’età: si ottiene quello che si è versato in base a calcoli di matematica attuariale per gli anni di vita residua) e poi non si accetti il pensionamento basato sugli anni di contribuzione!
Ci auguriamo che, almeno per il periodo 2020-2021 previsto dalla legge in vigore, questo meccanismo sia mantenuto, in attesa di una valutazione generale del sistema previdenziale.
Un’ultima considerazione: alcuni commentatori affermano che quella norma riguarda indiscriminatamente tutti senza limitarsi ai lavoratori con problemi di salute o usuranti. Ma queste casistiche sono già abbastanza regolamentate: e, comunque, aver lavorato per circa 40 anni, in qualsiasi mansione lo si faccia, è di per sé “usurante” nella vita di un uomo, tenendo conto che ha sacrificato la propria giovinezza iniziando a lavorare a 22-24 anni.»
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