28 March, 2024
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Laura Caddeo (Progressisti) denuncia la lentezza dei provvedimenti in favore della scuola.

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«La rapidità con cui si interviene nel mondo della scuola è fondamentale per evitare che all’inizio di ogni anno scolastico parta, in parallelo, anche una corsa ad ostacoli per insegnanti e dirigenti nel tentativo di superare quelle criticità del sistema scolastico che danneggiano gli studenti e le loro famiglie.
Spiace, ben conoscendo le problematiche del mondo della scuola, che a partire dalle più alte istituzioni ci sia stato un certo disinteresse nell’attuazione di norme che avrebbero permesso ai ragazzi di affrontare con serenità il percorso formativo e alle scuole di migliorare la programmazione didattica
”.

A denunciare la lentezza dei provvedimenti in favore della scuola è Laura Caddeo, consigliera regionale dei Progressisti e dirigente scolastico, che si sofferma sulla mancata attuazione delle leggi approvate nella scorsa legislatura dalla massima assemblea sarda.

«L’applicazione della legge regionale n. 15/2018 sui disturbi specifici di apprendimento assicurerebbe agli studenti con DSA uguali opportunità di sviluppo delle capacità personali, psicologiche, culturali e sociali. Chi soffre di questi disturbi mostra grandi difficoltà nella capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. E’ fondamentale prima di tutto garantire urgentemente una diagnosi precoce, per poi intervenire con percorsi didattici specifici. In caso contrario, il percorso scolastico dei ragazzi sarà compromesso. Non capisco perché, dopo oltre 1 anno dall’approvazione della legge, la Giunta non abbia ancora costituito il Comitato tecnico scientifico che ha proprio lo scopo di fornire pareri tecnici e informazioni preziose sulle migliori procedure da adottare per la diagnosi e la certificazione dei DSA

Sulle norme che disciplinano la politica linguistica regionale Laura Caddeo evidenzia che «il ritardo nell’attuazione della legge regionale 22 del 2018 comporta tutta una serie di incertezze anche sull’avvio degli interventi nel settore dell’istruzione. Il comitato interistituzionale previsto nella norma, ad esempio, deve predisporre in accordo con l’Ufficio scolastico regionale specifiche linee guida per l’organizzazione e lo svolgimento dell’insegnamento della lingua sarda e delle sue varianti nelle scuole. Se non si completano tutti i passaggi non potremmo definire la quota regionale dei piani di studio personalizzati e orientati sulla lingua e cultura sarda, uno dei punti qualificanti di questa legge».

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