29 April, 2024
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I 24 candidati della lista “Pietro Morittu Sindaco”, una delle 6 liste in campo a sostegno della candidatura a sindaco del capogruppo uscente del Partito democratico, Pietro Morittu, per le elezioni amministrative di Carbonia.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Roberto Abis, Valentina Brotza, Andrea Campus, Ignazio Canè, Manuela Caria, Gianluca Casu, Eleonora Cera, Andrea Corrias, Sara Curreli, Alessandro Fois, Ylenia Foti, Diego Fronterrè, Giorgia Garau, Stefania Guidotti, Luca Grussu, Serenella Lai nota Serena, Maria Francesca Marongiu nota Francesca, Michela Mei, Renzo Mongittu, Gianluca Pilloni, Rosaria Pitzalis, Martina Romano, Christian Sechi, Alessandra Stara.

Sarà una corsa 3, a Carbonia, per la successione alla sindaca di Carbonia uscente Paola Massidda, alle elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi. Dopo il clima di grande incertezza vissuto fino alla vigilia nella coalizione di centrodestra e in quella di sinistra nata in alternativa al centrosinistra, i giochi si sono conclusi senza sorprese. Con Pietro Morittu, capogruppo uscente del Partito democratico, investito da diverse settimane della leadership della coalizione di centrosinistra, cresciuta negli ultimi giorni con l’ingresso della lista civica “Uniti per rinascere” che inizialmente aveva indicato candidato a sindaco l’ex primo cittadino Giuseppe Casti, ed ora formata da 6 liste (lista Pietro Morittu sindaco, Partito democratico, lista civica “Carbonia Avanti”, lista civica “Ora x Carbonia”, lista civica “Sviluppo & Ambiente – Cittadini per Carbonia”, lista civica “Uniti per rinascere”), saranno della partita Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO, candidato di una coalizione di 4 liste (Articolo UNO, Movimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano), e Daniela Garau, consigliera di minoranza del Patto civico, che guiderà la coalizione di centrodestra, formata da 3 liste (lista della candidata sindaco, Lega ed una terza lista formata da candidati espressione di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Riformatori sardi, “Noi con Voi”).

Scaduti i termini per la presentazione delle liste, dopo la verifica delle stesse, lunedì dovrebbe essere effettuato il sorteggio per la composizione della scheda elettorale e partirà ufficialmente la campagna elettorale che, come sempre, si preannuncia molto animata.

A breve, pubblicheremo tutte le liste in campo per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale di Carbonia.

Giampaolo Cirronis

A San Giovanni Suergiu due donne in campo per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale.

Lista “Riprendiamo il filo”.

Candidata alla carica di sindaco: Elvira Usai.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Marco Zusa, Camilla Melis, Gianfranco Ghisu, Giuseppe Pinna, Giampiero Cabras, Alessandra Manca, Francesco Cocco, Marco Lambroni, Michele Colella, Giorgia Garau, Alessia Coni, Barbara Forresu, Arianna Steri, Siso Locci, Nadia Piras, Andrea Basciu.

Lista “SiAmo San Giovanni Suergiu – Eloise Carboni sindaca.

Candidata alla carica di sindaco: Eloise Carboni.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Valeria Amadori, Piero Franco Argiolas (noto Franco), Chiara Bellu, Pietro Cabras, Alessandra Chia, Mario Cocco, Francesco Collu, Valentina Cuccu, Laura Deidda, Antonio Fanni, Erika Floris, Eliano Locci, Valentina Piga, Francesco Piredda, Marzia Porru, Serenella Usai.

Allegate le foto di Elvira Usai ed Eloise Carboni.

Sono tre le liste presentate a Perdaxius, per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale.

Lista civica “Perdaxius cambia – Luca Argiolas sindaco”

Candidato sindaco: Luca Argiolas.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Sandro Manai, Ignazio Manca, Giorgia Pinna, Eusebio Dessì, Gino Serra, Michela Pasci, Federico Tiru, Vanessa Argiolas, Arianna Meloni, Miriana Serventi, Francesco Piu, Silvia Serventi.

Lista “Perdaxius imparis”

Candidato sindaco: Gianluigi Loru.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Arianna Cara, Sebastian Fadda (noto Sebi), Emanuela Gallus, Raffaele Loddi, Elena Marongiu, Valentina Melis, Gian Franco Monni (noto Franco), Gian Nicola Mulas, Stefano Nocco, Stefano Pinna, Alfonso Sanna, Riccardo Serventi.

Lista “Insieme per Perdaxius”

Candidato sindaco: Giacomo Santus.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Emanuele Cirillo, Alessia Ecca, M. Immacolata Ghessa, Anna Rita Manai, Valentino Montei, Anna Murgioni, Jessica Pateri, Francesco Pisanu, Pierpaolo Porcu, Stefania Pudda, Davide Sacceddu, Verardo Trullu.

Allegate le foto, nell’ordine, dei candidati alla carica di sindaco Luca Argiolas, Gianluigi Loru, Giacomo Santus.

C’è grande attesa per l’ultima serata della Rassegna Cinematografica AngoLazioni – visioni di donne fra Sardegna e Africa, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la collaborazione della Società Umanitaria – CSC Carbonia La Fabbrica del Cinema, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi).

Domenica 12 settembre salirà sul palco una prima assoluta che nasce dall’idea di creare un prodotto di dialogo musicale tra la Sardegna e l’Africa. Quattro musiciste Africane, Fadimatou Wallet Oumar (Tuareg del Mali), Nawal Mlanao (Isole Comore), Hanta Gasy (Madagascar), Yagaré Kouyaté (Burkina Faso) e due artiste sarde, Gisella Vacca e Rosalia Potettu, si sono conosciute per la prima volte nella giornate della Rassegna. Hanno messo insieme le loro professionalità e le loro specificità artistiche, contaminandosi vicendevolmente, al fine di creare un prodotto originale dove le musiche tradizionali si sono incontrate e hanno camminato insieme. Per la precisione ogni artista, presso l’incantevole Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, proporrà un brano del suo Paese di provenienza e le altre componenti della formazione artistica lo interpreteranno insieme arricchendolo dei loro suoni e dei loro ritmi. Il concerto darà anche la possibilità di vedere sullo stesso palco strumenti tipici di diverse zone dell’Africa e della Sardegna. Lo spettacolo sarà, inoltre, arricchito dalla presenza di una danzatrice del vecchio continente. Il concerto sarà preceduto, alle 21.00, dalla proiezione del film Saint Louis Blues” di Dyana Gaye (Sénégal).

La giornata di ieri venerdì 10 settembre, invece, è iniziata con un omaggio alla regista sarda Maria Piera Mossa e la proiezione del suo documentario “Una fabbrica inventata su un paese reale, Bitti”. A renderle omaggio e a farla conoscere ai presenti il cugino Mario Mossa. “Maria Piera, che è sempre stata per me un faro, ha dimostrato un interesse per la documentazione sin da giovane e già da allora sembrava un genio. Tutta la sua vita è stata improntata dal rigore e dalla professionalità. Vincitrice del concorso nazionale alla RAI, prima regista donna sarda, ha dedicato la sua vita professionale al raccontare la Sardegna, il lavoro, l’identità e le donne dell’Isola. A lei non piacevano i fronzoli, voleva scomparire per dare spazio alle immagini e a ciò che documentava”. La serata è proseguita con la proiezione dei Cortometraggi: Lyiza” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda), “Aya go to beach” di Maryam Touzani (Marocco), “Tu seras mon allié” di Rosine Mfetgo Bakam (Camerun), “Soubresauts” di Leyla Bouzid (Tunisia) e “Sur la route du paradis” di Uda Benyamina (Marocco). A presentarli è stata la professoressa ed esperta cinematografica camerunese Marie Nadége Tsogo. Nel suo intervento ha rilevato come «il cinema al femminile in Africa è rinato subito dopo l’indipendenza, quando qualche donna ha preso in mano la cinepresa. In particolare il numero delle registe è aumentato considerevolmente all’inizio di questo secolo con l’arrivo del digitale. Grazie al lavoro delle donne gli spettatori scoprono l’Africa con un altro sguardo, con una visione diversa da quella proposta dai colleghi uomini».

Nella giornata di oggi, sabato 11 settembre, alle ore 21.00, Maria Grazia Perria presenta il suo ultimo lavoro: “Cercando Grazia”. Il film racconta la storia di undici ragazze che hanno partecipato al Casting per realizzare un film sulla scrittrice sarda e Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, facendo emergere sia il ritratto della Deledda da giovane sia scorci della vita delle 11 protagoniste del casting. A seguire saranno presentati due nuovi cortometraggi di registe africane: “Quand ils dorment” di Maryam Touzani (Marocco) e “Zakaria” di Leyla Bouzid (Tunisia 2013).

Un dibattito pubblico sulle proposte per la neutralità climatica della Sardegna. La due giorni organizzata da Sotacarbo, Enea e Università di Cagliari
punta a favorire un momento di sintesi e di confronto tra le diverse opzioni sul tavolo, per contribuire all’individuazione delle strategie regionali più efficaci per far conseguire alla Sardegna il traguardo della neutralità climatica entro il 2035-2040.
Nel programma della prima giornata, che si terrà presso l’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, è prevista in apertura la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, dei rettori delle Università di Cagliari e Sassari Francesco Mola e Gavino Mariotti, degli assessori regionali a Programmazione, Industria e Ambiente, del neo presidente dell’Enea Gilberto Dialuce, di Maurizio Delfanti, amministratore delegato
Rse, e, in rappresentanza del ministero della Transizione ecologica, Marcello Capra, delegato nazionale nel Set Plan europeo sulla ricerca e innovazione energetica e Esperto del Cluster Energia del Programma europeo Horizon Europe. Mario Porcu, presidente della Sotacarbo, e Giorgio Graditi, direttore Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’Enea, presenteranno l’iniziativa per la creazione di un Centro di Eccellenza sull’Idrogeno nella Regione Sardegna. Nel pomeriggio una tavola rotonda sui contributi per la transizione energetica della Sardegna metterà a confronto programmi e visioni di Enel, Snam, Medea-Italgas, RFI e Confindustria.

La transizione ecologica è una rivoluzione industriale e sociale che può attuarsi solo con la condivisione degli obiettivi da parte dell’intera società. Un percorso che necessita di ripensare intere filiere produttive e di progettarne di nuove. Il saldo occupazionale atteso è positivo ma è necessario prevedere strumenti e risorse per la gestione della transizione e formare datori di lavoro e lavoratori con programmi per la creazione delle competenze e dei profili professionali necessari.
Nella seconda giornata, ospitata nel Centro ricerche Sotacarbo di Carbonia e aperta dall’assessore regionale alla Programmazione Giuseppe Fasolino, si parlerà del ruolo della ricerca e dell’industria nella transizione ecologica isolana, con interventi dei rappresentanti delle Università di Cagliari e Sassari, di Sardegna Ricerche, del Crs4.

Una sessione dedicata ai progetti industriali nell’Isola, che vedrà la partecipazione di Saipem, Imi Remosa, Matrica, Italgas e Arst, sarà presieduta nel pomeriggio dal professor Sergio Garribba, esperto per l’Energia presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La due giorni verrà conclusa con una sessione dedicata al ruolo dell’efficienza energetica in relazione all’industria e al patrimonio edilizio pubblico, con particolare attenzione alla situazione della Sardegna e allo specifico progetto di recupero e efficientamento realizzato nella miniera di Serbariu da Sotacarbo ed Enea.
L’evento, che sarà diffuso anche in diretta streaming, è gratuito e aperto al pubblico in possesso di regolare green pass. A causa del ridotto numero di posti consentiti dai protocolli sanitari, per poter
presenziare in sala è necessario registrarsi all’evento ai seguenti indirizzi:
Giorno 1 – Cagliari
https://www.eventbrite.it/e/170124989423/
Giorno 2 – Carbonia
https://www.eventbrite.it/e/170468012414/

«L’Europa punta a raggiungere l’obiettivo nel 2050 ma la Sardegna ha le condizioni per diventare carbon free prima del resto del continente. Per riuscirci è però necessario delineare un percorso chiaro e lineare, non dettato da interessi particolari, che anche se legittimi possono risultare fuorvianti. Il workshop vuole avviare un confronto aperto, che metta insieme la politica, il mondo dell’industria e della ricerca, perché tutti avranno un ruolo importante in questo percorso per passare dalle dichiarazioni di intenti a provvedimenti concreti ha detto l’ing. Mario Porcu, presidente Sotacarbo -. Non si tratta di un percorso facile né scontato, perché gli interessi in gioco sono tanti e spesso non ammettono scelte di compromesso. Ma la Sardegna può sfruttare la transizione energetica per ripensare il proprio modello di sviluppo economico e industriale. In questo senso un ruolo importante è quello della cooperazione internazionale e di collaborazioni come quella col National Energy Technology Laboratory degli Stati Uniti, che parteciperà al workshop e che in queste settimane ha deciso di ampliare l’accordo esistente con Sotacarbo per sviluppare nel Centro ricerche di Carbonia nuovi progetti legati all’idrogeno, che è una delle vie su cui l’Unione Europea punta con più convinzione per risolvere il problema delle emissioni di CO2.»
«La scuola, l’università e i centri di ricerca hanno un ruolo fondamentale per formare diplomati, laureati e ricercatori con competenze e approccio innovativo e multidisciplinare, per aiutare imprenditori e lavoratori ad affrontare le sfide della nuova rivoluzione industriale, contribuendo all’innovazione di processi e prodotti e alla creazione di nuova imprenditoria, e per promuover la crescita della Società con l’adozione di politiche di terza missione
orientate all’inclusività ed alle riduzione delle diseguaglianzeha aggiunto il prof. Fabrizio Pilo, prorettore al territorio e all’innovazione dell’Università di Cagliari -. La Sardegna ha tutte le condizioni per diventare la prima “green island” del Mediterraneo: risorse naturali, un sistema industriale e della ricerca specializzato nelle tematiche chiave della transizione, dell’innovazione e del green, un sistema economico e sociale attento all’ambiente e al turismo. Grazie alla transizione ecologica la Sardegna sarà più accogliente, attrattiva e inclusiva. Accogliente e attrattiva per i sardi, per i turisti e per gli imprenditori che potranno trovare le condizioni per operare in un contesto che coniuga impresa, qualità della vita, ambiente e cultura. Inclusiva per la possibilità di realizzare impresa nelle zone interne dell’isola, favorendo l’innovazione nei settori più tradizionali e rafforzando il contesto sociale intorno a comunità energetiche che esaltano la tipicità e la koinè sarda e promuovono un uso diverso del territorio.»
«L’Università di Cagliari, grazie al lavoro dei propri ricercatori, presenti in tutte le filiere di ricerca nazionali e internazionali relative alla transizione ecologica e al green, è a disposizione del territorio e degli stakeholder per contribuire alla concretizzazione di un percorso che vede il coinvolgimento delle aree scientifiche, mediche, umanistiche, giuridiche ed economiche dell’Ateneoha concluso Fabrizio Pilo -. Trasformare l’Isola in una “valley” della transizione ecologica è possibile creando una rete di centri di formazione e ricerca eccellenti che alimentino un tessuto di start-up innovative e formino giovani talenti in grado di portare idee distruttive nel campo dell’energia e dei suoi utilizzi, coniugando e mettendo a rete competenze e discipline differenti.»

Anche la seconda giornata della terza edizione della Rassegna Cinematografica “AngoLazioni – visioni di donne fra Sardegna e Africa, è stata in grado di suscitare molta attenzione e curiosità nelle tante persone che hanno scelto di partecipare.

Ad aprire la serata, così come per tutte le giornate della Rassegna, sono stati i bambini e le bambine del gruppo folk San Domenico Savio.

Il primo incontro è stato quello con la scrittrice Somalo-Italiana Ubah Cristina Ali Farah che, introdotta dal Direttore Artistico Mohamed Challouf, ha presentato il suo ultimo libro ”Le stazioni della luna”. A dialogare con la scrittrice è stata Anna Lai della libreria Lilith, che ha descritto l’appuntamento come “strumento di decolonizzazione reciproca”. Cristina Ali Farah dopo aver descritto la sua infanzia e il suo arrivo prima in Europa e poi in Italia dalla Somalia, ha raccontato il suo rapporto con lo scrivere. Dopo aver scritto per tanti anni nella sua infanzia e adolescenza, dopo la guerra civile Somala e il suo arrivo in Europa la sua vocazione si blocca. Si sblocca quando dopo anni di permanenza in Italia, va ad incontrare il padre che si trova in Olanda insieme ad una comunità della diaspora Somala. Lì rinasce la scelta di voler scrivere per raccontare la storia e le storie “non conosciute”, la necessità di voler scrivere come scelta di responsabilità civile e storico-sociale. La scrittrice Somalo-Italiana ha posto l’accento anche sull’importanza dei festival e degli incontri letterari come luoghi fondamentali per il confronto e per la formazione e circolazione del pensiero. Ali Farah parla poi del suo libro dove fa conoscere ai lettori una serie di personaggi destinati ad accompagnarli per tutta la durata della narrazione e fa luce su un periodo poco conosciuto della storia dell’Italia e sui suoi rapporti con l’ex colonia.

Dopo la presentazione di “Le Stazioni della Luna” è stata la volta dei cortometraggi di animazione e l’incontro con la loro regista, la Tunisina Nadia Rais. I corti proposti al pubblico sono stati: Ambouba”, “L’Mrayet”, “Sabaa Arwah” e “Briska”. La regista è stata molto chiara nel dire come i suoi lavori, che si fondano su pochi elementi basilari e poco sulla parola e sul dialogo, non sono assolutamente neutrali ma, al contrario, decisamenti schierati politicamente. Nei lavori di Nadia Rais si parla, infatti, di speculazione edilizia e valorizzazione e conservazione del patrimonio dei popoli, della rivoluzione tunisina ai tempi di Ben Ali, dei pensieri che potrebbero nascere nella testa di chi vive in una situazione di integralismo, dell’attuale situazione tunisina e della riscoperta della cultura araba e africana.

Al termine della proiezione dei cortometraggi è stata la volta del film-documentario “En Attendant les Hommes” di Katy Lena Ndiaye dove è emersa la figura delle donne che si organizzano quando i maschi sono costretti all’immigrazione.

La Rassegna “AngoLazioni 3” proseguirà nella serata di oggi, venerdì 10 settembre, presso il Centro di Aggregazione Sociale con un omaggio alla regista sarda Maria Piera Mossa e la proiezione del suo documentario “Una fabbrica inventata su un paese reale, Bitti”. Ad omaggiarla sarà presente la figlia Martina Pilleri. A seguire saranno proiettati cinque lavori alla presenza della professoressa camerunese Marie Nadége Tsogo che avrà il compito di introdurre al pubblico presente i film in programma, realizzati dalle donne del continente africano. Le pellicole in proiezione sono:Lyiza” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda), “Aya go to beach” di Maryam Touzani (Marocco), “Tu seras mon allié” di Rosine Mfetgo Bakam (Camerun), “Soubresauts” di Leyla Bouzid (Tunisia) e “Sur la route du paradis” di Uda Benyamina (Marocco).

 

Ieri i carabinieri della stazione di Carbonia, hanno deferito a piede libero per guida in stato di ebbrezza alcolica un 24enne del luogo, il quale controllato in via Dalmazia a bordo della sua auto, è stato sottoposto ad accertamento alcolemico il cui esito era pari ad un tasso di 2.09 g/l. La patente è stata ritirata ed il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.

Sono 156 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 5.008 test eseguiti (2.685 molecolari e 2.323 antigenici), il 3,11%.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 25 (nessun incremento rispetto a ieri).
I pazienti ricoverati in area medica sono 220 (7 in meno rispetto a ieri).
5.287 sono i casi di isolamento domiciliare (157 in meno rispetto a ieri).
Si registra 1 decesso: una donna di 85 anni residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Si avvia alla conclusione la lunga estate di Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica popolare (quest’anno alla sua quattordicesima edizione) promossa dall’associazione culturale Elenaledda Vox con la direzione artistica di Mauro Palmas. E proprio il compositore e strumentista cagliaritano sarà tra i protagonisti degli ultimi appuntamenti in calendario: “Azadì”, il concerto di musica e poesia tra Sardegna e Kurdistan, in programma domani sera (sabato 11) a Iglesias, nel Chiostro di San Francesco (oppure, in caso di pioggia, al Centro Culturale in via Deledda), con inizio alle 21.00; e “Il Divino Cammino”, l’originale lettura della Divina Commedia fra teatro e musica che vede insieme a Mauro Palmas l’attore, regista e autore veneto Alessandro Anderloni: in scena venerdì 24 settembre nella chiesa di Sant’Efisio a Nora, nei pressi di Pula (ore 19.00) in una versione incentrata solo sul “Paradiso” dantesco, e due giorni dopo – domenica 26 (ore 17.00) – nella Miniera di Ingurtosu, frazione del Comune di Arbus, nella forma completa che abbraccia e interpreta tutt’e tre le cantiche.