24 April, 2024
HomeSanità“Carbonia Avanti”: «Da oggi, a Carbonia, 4.000 persone sono prive del medico di famiglia. Regione e Asl chiudano l’accordo per l’aumento dei massimali ed attuino una soluzione tampone»

“Carbonia Avanti”: «Da oggi, a Carbonia, 4.000 persone sono prive del medico di famiglia. Regione e Asl chiudano l’accordo per l’aumento dei massimali ed attuino una soluzione tampone»

«Come già preannunciato da più parti nelle scorse settimane, nella giornata odierna circa 4.000 persone della città di Carbonia sono rimaste senza medico di base. L’andata in quiescenza di tre professionisti sanitari senza una repentina sostituzione, rischia di provocare, oltre che ulteriori disagi e disservizi per l’utenza interessata, anche un potenziale, grave, pericolo per la salute di tanti pazienti cronici che grazie al rapporto di fiducia (e conoscenza della propria storica clinica) col proprio medico di famiglia sono sempre stati adeguatamente assistiti. Ma da oggi non più.»

Il gruppo consiliare “Carbonia Avanti” interviene su l’ennesima situazione d’emergenza della Sanità cittadina e territoriale.

«Premesso il fatto non secondario che si sarebbero dovute programmare soluzioni per tempo, ossia anticipatamente rispetto alle attuali criticitàaggiunge “Carbonia Avanti” -, oggi Regione e azienda sanitaria starebbero lavorando a due scenari:
1) una soluzione tampone, temporanea, che, con la dislocazione di personale medico, infermieristico e amministrativo, permetterebbe ai cittadini rimasti senza medico di famiglia di poter essere assistiti tre volte alla settimana, per tutto ciò che compete la medicina generale, all’interno delle guardie mediche;
2) l’aumento dei massimali nel numero dei pazienti assistiti dai medici di base esistenti/rimasti, da 1.500 a 1.800, così come già attuato dalla Regione Emilia Romagna, allo scopo di soddisfare i bisogni sanitari dei cittadini rimasti scoperti.
Per entrambe le soluzioni, evidentemente, serve il via libera da parte delle rappresentanze sindacali del personale medico e un’accelerazione degli iter burocratici che regolano questo genere di confronti/accordi. Soprattutto, per il secondo scenario, legittimamente, è indispensabile il riconoscimento di un adeguato corrispettivo economico ai medici che giocoforza eleveranno il proprio carico di assistenza e quindi di lavoro e responsabilità.»
«Non vorremmo che quest’ultimo aspetto sia lo scoglio su cui si stia arenando o rallentando la trattativa, mettendo così a serio rischio la salute e pazienza dei cittadini di Carbonia conclude il gruppo “Carbonia Avanti” -. Pertanto, invitiamo la Regione e l’azienda sanitaria locale ad accelerare i tempi e ad effettuare, così come peraltro già fatto innumerevoli volte nell’utilizzo delle corpose indennità erogate per le prestazioni aggiuntive nelle strutture ospedaliere, il massimo sforzo per andare incontro alle legittime richieste dei professionisti sanitari e risolvere quella che sta diventando una situazione pericolosa e perciò intollerabile.»

 

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