29 March, 2024
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Legambiente Sardegna: «L’ordinanza del Consiglio di Stato sul DPCM riapre la possibilità di definire gli scenari energetici della Sardegna con politiche avanzate»

«L’Ordinanza del Consiglio di Stato che concede la sospensiva del Decreto Energia, fino all’udienza di merito del 23 febbraio 2023, può permettere a Regione, Governo, Comune di Portoscuso, Enti Locali e Parti Sociali di rivedere i contenuti anche per attualizzarli ai nuovi scenari europei. La discussione alla COP 27 conferma che è fondamentale tenere conto delle direttive europee e internazionali seguite agli accordi di Parigi del 2015 e dell’ultimo rapporto IPCC sulla urgenza di ridurre le emissioni dei gas a effetto serra.»

Lo scrive, in una nota, Legambiente Sardegna.

«Il nuovo scenario esige di mettere al centro la valorizzazione delle risorse locali anche per ridurre la dipendenza dall’esterodichiara Marta Battaglia, direttrice di Legambiente Sardegna -. Il fatto che la Sardegna non sia stata inclusa finora nella rete di metanizzazione può permetterle di entrare direttamente tra le regioni leader nello sviluppo delle FER; grazie all’abbondanza di risorse come il Sole e il Vento, con ulteriori 10.000 MW da fonti rinnovabili al 2030 la nostra regione potrebbe attuare in pieno la transizione energetica e ambire a diventare la prima grande “isola verde” del Mediterraneo proponendosi a livello internazionale come laboratorio di sperimentazione delle politiche innovative della transizione energetica e campo di applicazione degli obiettivi indicati dalle direttive europee e nazionali.»

«Nella prospettiva di un futuro incentrato sulle rinnovabiliaggiunge Vincenzo Tiana,  responsabile Energia di Legambiente Sardegna il progetto SNAM di posizionare una supermetaniera con rigassificatore  da 140.500 mc  nel piccolo porto di Portovesme è inaccettabile: sproporzionato e controcorrente rispetto alle direttrici UE per la riduzione del 15% deconsumi nazionali di gas, in contrasto con le criticità legate alla bonifica e al disinquinamento  della zona industriale, tecnicamente inattuabile per i problemi insormontabili che gravano sul dragaggio e le interferenze con le norme sulla sicurezza

 

Venerdì sera, in bi
Sono 690 i nuovi cas

giampaolo.cirronis@gmail.com

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