17 May, 2024
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La bozza di atto aziendale della Asl è approdata ieri in Consiglio comunale, a Carbonia, dove ha debuttato il neo assessore Manolo Mureddu, nominato dal sindaco Pietro Morittu su indicazione del gruppo Carbonia Avanti, con deleghe ai Lavori pubblici e all’Ambiente, alcune ore dopo le dimissioni di Stefano Mascia.

La seduta del Consiglio comunale, convocata dal presidente Federico Fantinel, si è aperta con le comunicazioni del sindaco Pietro Morittu che ha sottoposto all’attenzione dei presenti l’iter relativo all’approvazione dell’atto aziendale dell’Asl Sulcis, la cui elaborazione è ancora in corso.

«Abbiamo iniziato ha spiegato il sindaco Pietro Morittuunitamente agli altri componenti dell’Unione dei Comuni, una serie di interlocuzioni volte a far pervenire osservazioni utili al miglioramento del documento e che sia rispondente ai bisogni di salute della comunità.»

Al centro della riflessione la norma in merito alle differenze funzionali esistenti tra DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di primo livello e strutture ospedaliere di altro rango da cui derivano sostanziali differenze strutturali e di modalità organizzativa e operativa.

«Essendo definito dagli attiha aggiunto il Sindaco condividendo la nota dell’Unione dei Comuni che nel nostro territorio il DEA di primo livello è stato individuato nel presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, ciò significa che tutte le strutture che praticano la chirurgia d’urgenza ed hanno bisogno della rianimazione devono trovarsi nel DEA: dal laboratorio analisi, all’endoscopia digestiva, al reparto di emodinamica, all’organico degli anestesisti e rianimatori che devono affrontare l’impatto delle emergenze per ogni reparto, h 24 e 7 giorni su 7.»

In attesa che giungano ulteriori osservazioni dai gruppi consigliari, tra le richieste inviate all’attenzione della Asl Sulcis, vi è «una implementazione e programmazione dei servizi di medicina convenzionata, in grado di poter dotare tutte le comunità di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta sufficienti a garantire risposte ai bisogni di salute», ha sottolineato Pietro Morittu.

Il sindaco ha annunciato la nomina di Manolo Mureddu assessore ai Lavori pubblici e Ambiente.

«Ringrazio il sindaco Pietro Morittuha detto il neo assessore per la fiducia accordatami in questa complessa sfida per l’Amministrazione cittadina. All’atto del mio insediamento ho trovato una squadra di maggioranza, tra assessori e consiglieri comunali, che pur nel fisiologico esercizio della dialettica politica, tipica di ogni consesso realmente democratico, ha mantenuto inalterate le ragioni dello stare insieme, nonché la passione e, soprattutto, la grande ambizione di proseguire nel percorso di cambiamento e miglioramento della nostra città.»

«A breve sarà convocato un incontro al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per confrontarci sulle priorità in materia energetica della Sardegna. La viceministra Vannia Gava, mi ha garantito e confermato quanto già preannunciato dal ministro Picchetto Fratin.»

Lo ha annunciato l’assessore regionale dell’Industria, con delega all’energia, Anita Pili, intervenendo in videoconferenza, all’incontro dibattito “Per non fermare l’industria del Sulcis”, svoltosi a Portovesme due giorni fa.

«Il Polo industriale di Portovesme ha un’importanza strategica a livello nazionaleha ribadito Anita Pili -. Per questo è necessario un lavoro congiunto tra tutte le istituzioni coinvolte per tutelare le esigenze dei territori. Con il nuovo Governo affronteremo tutti  gli aspetti legati alla competitività delle aziende sarde, che subiscono il gap infrastrutturale ed insulare. Il sostegno della Regione non è mai mancato, l’azienda garantisca l’occupazione e il mantenimento del presidio industriale, evitando la fermata della linea produttiva di San Gavino.»

Ieri i carabinieri di Carbonia, hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Cagliari. a carico di un disoccupato 34enne del luogo.

L’uomo, il 30 dicembre scorso era stato arrestato nella flagranza del reato di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e detenzione di un’arma clandestina e, nella circostanza, era stato associato alla casa circondariale di Uta.

L’1 luglio scorso, in accoglimento dell’istanza dell’avvocato difensore, la custodia in carcere per il 38enne era stata sostituita con la misura degli arresti domiciliari, ma da quella data era stato denunciato per ben tre volte per evasione dagli arresti domiciliari e altre due volte arrestato in flagranza.

Ieri l’aggravamento della misura di custodia che ne ha disposto nuovamente l’arresto e la traduzione presso la casa circondariale di Uta.  

Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha adottato il PUC in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale dopo un lavoro lunghissimo ed assai articolato durato moltissimi anni. Ora il procedimento prevede la possibilità di presentare delle osservazioni: entro 7 giorni il Piano verrà pubblicato nella sua interezza e chiunque potrà consultarlo per poi, eventualmente, avanzare osservazioni entro i 60 giorni dalla sua pubblicazione, che avverrà sia sul Buras, sia sul sito istituzionale del comune di Sant’Antioco. Nella stessa seduta consiliare svoltasi ieri, il Consiglio comunale ha adottato definitivamente il PUL, Piano di Utilizzo dei Litorali.

 «Si tratta di un tema che coinvolge tutta la città – ha spiegato nell’ambito della discussione consiliare il sindaco Ignazio Locci – non è stato un percorso facile, occorreva invertire la tendenza, sbloccare la situazione di stallo che avevamo avvertito nel 2018. Per ben 15 anni non era stato possibile dare risposte ad imprenditori, cittadini, a tutti coloro che ambivano con le proprie intraprese a produrre effetti positivi per il tessuto locale. In assenza dell’adeguamento, infatti, niente di importante era consentito. Oggi iniziamo un percorso il cui primo risultato, l’adozione in Consiglio, ci inorgoglisce: il cammino vero è iniziato quando la nostra amministrazione lo ha avviato con decisione. Nel 2019, infatti, abbiamo favorito una svolta nella struttura che doveva lavorare all’adeguamento, ovvero l’Ufficio del Piano, cambiando radicalmente l’assetto. Rivendichiamo totalmente questa proposta perché abbiamo lavorato in maniera serrata con il nuovo Ufficio senza buttare via nulla di quello che poteva essere salvato del lavoro precedente. In questa pianificazione, di sicuro, non è previsto consumo ulteriore di territorio ma di certo è un documento migliorabile.»

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore dell’Urbanistica e vicesindaco Francesco Garau: «Siamo davvero felici, questa per noi è la migliore proposta possibile ma naturalmente siamo aperti alle osservazioni e al miglioramento di un documento che prevede la crescita del nostro territorio sotto tutti i punti di vista. Puntiamo sull’incremento dello sviluppo sostenibile e turistico alberghiero nel centro cittadino. Ma anche alla tutela e alla valorizzazione delle zone agricole con previsione di turismo alberghiero e quindi della ricettività in agro. Con il PUC percorriamo anche la strada del recupero del centro urbano: vedremo nuovamente ripartire gli interventi edilizi».

Pirotecnico 3 a 3 questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, nella partita di andata della semifinale della Coppa Italia di Eccellenza regionale. Le due squadre si sono presentate in campo prive di diversi titolari e sotto la pioggia battente per tutto il primo tempo, si sono affrontate a viso aperto, concedendo tanto allo spettacolo.
Il risultato, dopo alcune buone opportunità da entrambe le parti, lo ha sbloccato il Carbonia con un calcio di rigore procurato (fallo di Francesco Foddis) e trasformato da Andrea Porcheddu, bravo a spiazzare il portiere oristanese Filippo Stevanato. Carbonia vicino al raddoppio con Fabio Porru, sulla cui conclusione è stato bravo il portiere della Tharros, e con Andrea Porcheddu su assist di Rafael Monteiro, ma poi la squadra biancoblù ha subito il goal del pareggio, autore l’ex di turno, il centrocampista Joseph Tetteh, bravo a sfruttare un calcio d’angolo battuto da Claudio Fadda. Squadre al riposo sull’1 a 1.
In avvio di ripresa la Tharros è stata cinica in contropiede con il centravanti Simone Calaresu, pronto a sfruttare un prezioso assist di Claudio Fadda. La reazione del Carbonia è stata immediata con il bomber-baby Nicola Muscas, classe 2005, pronto alla deviazione vincente, per il goal del 2 a 2.
La partita è rimasta sul filo dell’equilibrio, in un clima più accettabile grazie alla tregua concessa dalla pioggia, il Carbonia ha chiamato ancora in causa Filippo Stevanato, disimpegnatosi in angolo e sugli sviluppi dell’azione successiva la Tharros s’è portata avanti una seconda volta con Alberto Atzori. I due tecnici hanno effettuato diverse sostituzioni, il Carbonia non s’è arreso e ha pareggiato ancora con Nicola Muscas, freddo nel battere a rete con un tocco imparabile per Filippo Stevanato, su assist del neo entrato Niccolò Agostinelli, sugli sviluppi di un’azione avviata da Andrea Porcheddu.
Nel finale il Carbonia ha provato anche a vincere la partita ed è andato vicino al quarto goal, ma è finita in parità, 3 a 3, e in fondo è giusto così per quanto fatto in campo delle due squadre che si giocheranno la qualificazione alla finalissima il 30 ottobre ad Oristano.
Il finale è stato molto nervoso, con una parte di responsabilità del direttore di gara che prima ha negato un calcio di rigore apparso clamoroso alla Tharros, poi ha fatto altrettanto nell’area della Tharros dove è stato atterrato il capitano Nicola Serra che è stato anche ammonito per simulazione e salterà la partita di ritorno ad Oristano perché precedentemente diffidato. L’arbitro ha affondato il colpo cacciando per proteste tre componenti dello staff del Carbonia in panchina, in testa il presidente Stefano Canu e negli spogliatoi ha allungato la lista degli espulsi, nella quale è finito anche il tecnico Diego Mingioni che aveva chiesto al direttore di gara spiegazioni sulle decisioni adottate in campo. Tra gli ammoniti anche il tecnico della Tharros Giampaolo Murru (altro ex, da calciatore).
Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Orrù, Serra, Hundt, Cappelli, Dore, Porcheddu, Porru, Monteiro, Muscas. A disposizione: Kirby, Fontana, Prieto, Agostinelli, Deluna, Sedda, Idili, Mancini, Cocco. All. Diego Mingioni.
Tharros: Stevanato, Boi, Enna, Foddis, Sardo, Lasi, Fadda, Tetteh, Calaresu, Atzori, Sanna Andrea. A disposizione: Lai, Spiga, Peterle, Sanna Cristian, Sergi, Diana, Lonis, Murru Davide, Fresu.
Arbitro: Andrea Virgili di Olbia.
Assistenti di linea: Paolo Fele di Nuoro e Stefano Siddi di Cagliari.
Marcatori: Porcheddu (rig. C), Tetteh (T), Calaresu (T), Muscas (C), Atzori (T), Muscas (C).
Giampaolo Cirronis

A Domusnovas la Polizia di Stato ha arrestato un 35enne per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Ieri, nell’ambito dei continui servizi mirati al contrasto del fenomeno del traffico delle sostanze stupefacenti, gli agenti della Sezione Anticrimine e delle Volanti del Commissariato di Iglesias, con l’ausilio dei cani del Reparto Cinofili Abbasanta, sono intervenuti all’interno di un’abitazione di un uomo di 35 anni, a Domusnovas, indicata come il luogo di un continuo via vai di persone dedite all’acquisto e consumo di sostanze stupefacenti.

Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno potuto rinvenire e sequestrare circa 165 grammi di cocaina e la somma di 17.200 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio ed occultate in vari rotoli all’interno della cucina, quali frutto dell’attività di spaccio domiciliare.

Inoltre, sono stati recuperati un bilancino di precisione, un coltello a goccia ed altro materiale utilizzato per il confezionamento della droga.

Il 35enne, già noto alle Forze dell’Ordine per gli stessi reati, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ed accompagnato presso la Casa Circondariale di Uta, in attesa dell’udienza di convalida per direttissima.

Si è tenuto ieri sera, presso la sede regionale di Cagliari, un primo fondamentale incontro tra i vertici regionali della Lega, i referenti provinciali e cittadini, i consiglieri regionali e gli assessori. L’incontro è stato fortemente voluto dal commissario regionale Dario Giagoni che durante la riunione ha ridisegnato parte della mappa del partito di Salvini nell’isola.
«La riorganizzazione del nostro partito nel territorio parte dai nostri militanti storici e più fedeli, parte da quelle persone che sono sempre state presenti e che non hanno cercato di cavalcare l’onda del vincitore per poi scomparire, parte da quei militanti che, muniti talvolta di necessario senso critico, sono sempre rimasti al fianco del nostro movimentocommenta Dario  Giagoni. Auguro buon lavoro ed un sincero in bocca al lupo a Michele Ennas, vice coordinatore regionale, Monica Atzori, referente provinciale per la Provincia del Sulcis Iglesiente, Gina Salis, referente della subregione del Montiferru Oristanese. Sono assolutamente certo che ognuno di loro saprà interpretare al meglio lo spirito della Lega a tutela dei nostri territori, delle nostre famiglie, delle nostre imprese e dei nostri militanti, che hanno reso possibile la crescita del partito in Sardegna in questi anniconclude Dario Giagoni -.  Adesso si continuerà a lavorare pancia a terra a sostegno anche di tutti quegli amministratori locali che guardano alla Lega come un punto di riferimento nel nuovo governo del Centrodestra.»

Sono 537 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 3.347 tamponi eseguiti, 52 diagnosticati da molecolare, 485 da antigenico.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 9 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 97 (-6).

Sono 7.419 le persone in isolamento domiciliare (-310).

Si registrano 4 decessi: due donne di 87 e 88 anni, e un uomo di 83, residenti nella provincia di Oristano; un uomo di 84 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

“Non accetteremo passivamente che Ministero ed ENEL trattino la Sardegna da colonia energetica nazionale senza che vi siano compensazioni adeguate per il territorio e per i sardi. Spegnere la centrale Grazia Deledda senza certezze sul futuro occupazionale di centinaia di lavoratori e sulle forniture per le grandi industrie energivore del Sulcis è inaccettabile. Pensare di disseminare la Sardegna di enormi accumulatori al litio-cobalto la cui durata non supera i tre anni significa precostituire un enorme problema ambientale di smaltimento di questi rifiuti altamente inquinanti”.

Il presidente della Regione, Christian Solinas, si è espresso così a proposito della decisione del Governo di trasformare la centrale Enel di Portoscuso in un sito di accumulo elettrochimico di batterie pari a 122 megawatt. Una decisione – ora al vaglio dell’Avvocatura regionale per la valutazione di un possibile ricorso – che il Presidente della Regione definisce “inaccettabile, arrogante, unilaterale e non in linea con le necessità della Sardegna, già mortificata nella sua autonomia energetica e condannata ancora una volta a sopportare nuovi handicap oltre a quelli subiti fino ad oggi”.

“La nostra posizione sul tema energetico nel suo complesso è chiara e improntata alle reali necessità della Sardegna”, prosegue il presidente Christian Solinas ricordando la recente ordinanza del Consiglio di Stato che riforma la sentenza del Tar del 26 settembre scorso e sospende gli effetti del Decreto energia del Governo Draghi, fissando per il 23 febbraio del 2023 l’udienza per la discussione dell’appello nel merito.

“La Regione chiede di arrivare a  una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo. Su queste basi è stata accolta appena qualche giorno fa l’istanza della Regione e su questa linea continueremo a operare, difendendo la nostra autonomia energetica e facendo valere le ragioni della Sardegna e dei sardi, sottovalutate, ignorate e tralasciate anche oggi, nel merito della decisione del Ministero sul progetto Enel nel sito della centrale di Portoscuso. Non intendiamo barattare ha concluso il presidente della Regione l’esistente con soluzioni peggiorative e piovute dall’alto, che in un momento complicato e delicato come quello che stiamo vivendo si discostano così palesemente dalle necessità della nostra Isola e, a caduta, delle famiglie e delle imprese. Non possiamo accettare intese e provvedimenti che prescindano dai diritti irrinunciabili dei Sardi.”

 

Al via, a Iglesias, i lavori per la riqualificazione idrica. Verranno sostituiti 3.740 metri di condotte grazie all’ok dell’Egas al progetto redatto da Abbanoa. A disposizione ci sono 1 milione e 750mila euro.

Il progetto è suddiviso in due lotti che prevede la sostituzione e dismissione di 3 chilometri e 740 metri di vecchie condotte sottodimensionate ed in materiali ormai obsoleti, come acciaio o cemento amianto, e la realizzazione di 384 nuovi allacci.

I lavori saranno suddivisi in diverse fasi, e quelle recentemente approvate da Egas riguardano il Lotto A per un impegno economico di 1 milione 170 mila euro e il Lotto C del valore di 580 mila euro. Saranno interessate dai lavori di manutenzione via Della Zecca, via Sulis, via Alghero, via Condotto, via degli Orti, vico Stretto, via Lanusei, via Pisani, via del Giglio, vico Maccioni, via Arborea, via Torino, via Giordano, via Marco Tangheroni, via Delle Palme, via Generale Giuseppe Garibaldi, Piazza Sella, via Repubblica, via Contu, vico la Nurra, via Roberto Cattaneo, via Malpighi, via Roma, via Cappuccini e via Lazio.

«Dal nord al sud dell’isola stiamo procedendo spediti per  dare concretezza a ciò che i territori auspicavano da tempo ha detto il presidente di Egas, Fabio Albieri -: una rete funzionale alle esigenze della popolazione, minor spreco della risorsa idrica e attenzione a quelli che sono i bisogni  reali delle comunità sarde.»