6 May, 2024
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Indagare sul “segreto” di lunga vita analizzando le cosiddette “zone blu”, ovvero i luoghi a più alta concentrazione di persone longeve di cui viene studiato non solo il DNA ma anche ciò che mangiano abitualmente, nonché i diversi stili di vita, e quindi dall’alimentazione a km 0 alla restrizione calorica, dal supporto familiare al movimento fisico. Ecco i presupposti principali del progetto “Il viaggio dei cento anni – alla ricerca dell’elisir di lunga vita” promosso dall’associazione AICS, sezione Ambiente, al quale il comune di Sant’Antioco aderisce con entusiasmo, con l’obiettivo di offrire un contributo fattivo nella fase di studio e ricerca, con cui AICS intende coinvolgere la popolazione locale, specie le scuole, rappresentando uno strumento di promozione territoriale del protagonismo attivo di due fasce della popolazione: gli anziani e i giovani, perché dal loro dialogo scaturiscano nuove consapevolezze sugli stili di vita che incidono sulla vita in salute per tutte le età.

«Si trattacommenta il sindaco, Ignazio Locci del percorso di partecipazione di tutta la nostra comunità per far sì che ciò che è espressione sia tradotto in conoscenza per tutti, con il coinvolgimento attivo degli operatori della produzione agroalimentare, della ristorazione e dello sport di base del territorio. Tra gli obiettivi specifici, infatti, anche promuovere il dialogo intergenerazionale tra i giovani del territorio e gli anziani attraverso l’attivazione delle scuole e delle associazioni del territorio, nonché le società dilettantistiche sportive chiamate a contribuire a migliorare l’offerta di movimento sportivo per tutti. Infine, elemento altrettanto importante, favorire la visibilità a livello nazionale delle buone prassi create, con questo progetto, dal comune di Sant’Antioco.»

«Il Viaggio dei 100 Anni di AICS nel Sulcis-Iglesiente è realtà con il Comune di Sant’Antioco precursore e capofila grazie ad un’amministrazione che guarda avanticommenta Andrea Nesi, responsabile nazionale di AICS sezione Ambiente -. Non è la prima volta che collaboriamo con il comune di Sant’Antioco su progetti innovativi e devo dire che l’amministrazione guidata dal sindaco Ignazio Locci ha sempre avuto un atteggiamento propositivo consentendoci di conseguire sempre risultati concreti. Magari piccoli ma tangibili. Ora questo progetto che mette insieme la valorizzazione degli anziani come custodi di saperi ed i giovani con la loro energia, il ruolo della scuola e delle RSA, la storia agroalimentare degli inizi del secolo scorso con il mondo della ristorazione e della ricettività, il turismo, Anche culturale, e lo sport inteso genericamente come vita attiva. Obiettivo? Indagare ed implementare uno stile di vita efficace ed adattarlo ai nostri giorni coinvolgendo l’intera collettività, le famiglie, le imprese. Ambiziosi? Sempre, guidati dall’entusiasmo e dalla voglia di valorizzare le nostre ricchezze.»

 

Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta dei 23 papà, dipendenti dell’Azienda nella Sardegna Meridionale (Cagliari e Sud Sardegna) che, dall’inizio del 2022 ad oggi, hanno usufruito degli istituti previsti dalle politiche della famiglia e in particolare per il sostegno della genitorialità come i congedi di paternità e parentale.
Poste Italiane, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità, ha anche previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece che per un solo mese come previsto dalle nuove disposizioni legislative in materia di sostegno alle famiglie.
Davide Soi, 38 anni, padre di Sofia, 7 mesi, da 9 anni in Poste Italiane, applicato dapprima come operatore di sportello, successivamente come direttore mono-operatore e attualmente come collaboratore presso l’ufficio postale di Villacidro, racconta le sue scelte mirate a equilibrare il ruolo di lavoratore con la consapevolezza dell’importanza della figura paterna.
«Ho usufruito del congedo obbligatorio di paternità di dieci giorniconferma Davide Soisubito dopo la nascita di mia figlia, per prendermene la giusta cura e dare supporto alla mia compagna, in questa fase così delicata per noi. Ritengo che la presenza di un padre, in questo momento della vita di una figlia, sia fondamentale.»
Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, e anche per gli eventi antecedenti il 13 agosto 2022, nei casi specificati dalla normativa vigente.
Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a undici se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.
«Nonostante la mia mansione attuale in Azienda preveda turnazioni aggiunge il dipendente di Poste riesco a conciliare molto bene la sfera familiare con quella lavorativa, riuscendo a passare tanto tempo con Sofia. Credo sia importante per lei, ma anche per me in qualità di genitore.»
L’iniziativa filatelica dedicata alla Festa del Papà Poste Italiane celebra la Festa del Papà anche con una nuova iniziativa filatelica, attraverso una colorata cartolina filatelica e un annullo speciale: un’occasione per ogni collezionista e per chi vuole festeggiare in modo originale una giornata speciale ma, al contempo, un modo per sostenere il valore della scrittura e custodire nel tempo un ricordo della festività.
Il prodotto filatelico è già disponibile negli uffici postali cittadini con sportello filatelico di Cagliari Centro (piazza del Carmine) e di Cagliari 10 (via San Benedetto), oltre che negli “Spazio Filatelia” del territorio nazionale dove, fino al 22 marzo, sarà anche disponibile l’annullo tondo con datario centrato mobile.

Il 1º Rally Sulcis Iglesiente è realtà. Alle 18.00 di domani, dal palco partenze di piazza Sella, a Iglesias, prenderà il via la prima delle 55 auto in gara al 1º Rally Sulcis Iglesiente, organizzato dalla Mistral Racing col supporto di Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna e Aci Cagliari. Il preludio già alle 10.30, quando i concorrenti e le vetture raggiungeranno il salotto buono della città per la consegna dei numeri di gara e le verifiche, che si concluderanno alle 16.00.

Il programma. La manifestazione prevede tre gare in una. Nella due-giorni sulcitana, i 44 equipaggi al via del Rally Moderno, i 10 dello Storico e quello della Regolarità Sport si misureranno con 10 prove speciali, 62,91 chilometri cronometrati e 391,79 totali.

Nella prima giornata, le auto percorreranno in trasferimento la litoranea per Nebida e poi si presenteranno al bivio per il Tempio di Antas, start della speciale d’apertura Fluminimaggiore-Iglesias, che si correrà in notturna (7,38 km, partenza prima vettura alle ore 19.15). Il tratto iniziale sarà in salita, fino al borgo di Sant’Angelo, poi gli equipaggi percorreranno in discesa il nastro di asfalto abitualmente impiegato in senso inverso in occasione della cronoscalata iglesiente. Dopo la prova, le auto torneranno in piazza Sella, in pedana, per un commento a caldo da seguire ci sarà il riordino notturno al Campo Sportivo Monteponi (via Valverde, Iglesias). Domenica mattina, alle 8.00, le auto lasceranno Iglesias alla volta del parco assistenza di Carbonia, dove arriveranno alle 8.31 e faranno tappa di nuovo nel corso della giornata anche alle 11.46 e 15.06. Nella giornata di domenica in programma tre prove da ripetere tre volte: Narcao (6,15 km, ore 9.42, 12.57 e 16.17), Nuxis-Santadi (7,49 km, ore 10.15, 13.30 e 16.50) e Perdaxius (4,87 km, ore 10.49, 14.04 e 17.44). Le speciali della domenica, oltre che dalle assistenze a Carbonia, saranno intervallate dal controllo timbro di San Giovanni Suergiu (intorno alle 11) e dai tre riordini, i primi due a Tratalias (11.06 e 14.21) e l’ultimo alla Cantina di Santadi (17.06) eccellenza sulcitana che è rinomato partner della manifestazione. A seguire l’arrivo a Iglesias, in Piazza Sella, dove si svolgeranno le premiazioni a partire dalle 18.30. Speaker della gara l’olbiese d’adozione Tommy Rossi.

Nel complesso, la manifestazione coinvolgerà 13 comuni: Iglesias, Carbonia, Buggerru, Fluminimaggiore, Gonnesa, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Santadi, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio.

I protagonisti. Tra le 44 auto al via del Rally Moderno ci saranno ben dodici vetture della classe regina dei rally nazionali, tutte Skoda Fabia e Skoda Fabia Evo. Presenti tutti i più competitivi piloti sardi, dai galluresi Maurizio Diomedi (Mrc Sport) e Giuseppe Pirisinu, coppia che vede il pilota sardo col maggior numero di vittorie assolute (34) navigato dal copilota Campione Italiano Rally Auto Storiche 2022 4º Raggruppamento nonché Fiduciario Regionale Aci Sport, al cagliaritano Auro Siddi e Giuseppe Maccioni, vincitori dell’ultimo rally del 2022 (Asinara) e portacolori della Porto Cervo Racing come il tempiese Vittorio Musselli, in coppia con Claudio Mele. Attenzione anche ai due equipaggi della Sardegna Racing formati da Marino Gessa e Salvatore Pusceddu e dagli insidiosi torinesi Claudio Marenco e Marina Merella, e a Gianluigi Goddi-Stefano Pudda, navigatore di Padru primo degli italiani e dei sardi al Rally Italia Sardegna 2022, Francesco Farci-Francesco Fois, Roberto Cocco-Sergio Deiana, Sandro Locci-Fabrizio Musu e ad Alessandro Cadelano, navigato dal gallurese Fabio Salis. Attesissimo il pilota di casa Ugo Valdarchi, portacolori della Mistral che correrà con Giorgio Aricò, con cui ha centrato la vittoria di classe alla finale nazionale Crz 2021 e 2022. Al via, su Skoda Fabia Evo, anche Maurizio Mei, pilota originario di Narcao trapiantato a Bologna che correrà con Massimiliano Bosi, esperto navigatore e fiduciario provinciale Aci Sport Lucca. Tra le “due ruote motrici”, occhi puntati sulle Renault Clio R3 di Giuseppe Mannu e Angelo Medas e di Alessandro Scurosu e Valerio Aunitu e le Peugeot 208 Rally4, tra cui quella di Santino Ruzittu-Tommaso Degosciu e quella di Moreno Fosci, che ha partecipato all’ultimo Rally Italia Sardegna, data italiana del Mondiale Wrc, e nel Sulcis correrà con Salvatore Atzeni.

Tra gli esordienti, spiccano i piloti Alessio Cuccheddu, Alessandro Cuccu, Giorgio Olla, Stefano Cani, Salvatore Castaniotto, Ignazio Concas, Giuseppe Biccheddu, Nicola Fadda, Pietro Paulis e i navigatori Daniele Urdis e Alice Mulas.

Storico e Regolarità. Dieci le vetture al via del 1º Rally Storico Sulcis Iglesiente, cinque delle quali correranno coi colori del Team Bassano. Nel terzo raggruppamento, la Porsche 911 Sc di Marc e Stephanie Laboisse, equipaggio tanto competitivo da aver centrato il 7º posto assoluto al 1º Costa Smeralda Storico, nel 2018, con una A112 Abarth. Otto vetture in gara per il 4º Raggruppamento, tra cui la Lancia Delta gruppo A di Fabrizio Colombi e Giovanni Mattanza, la Fiat Ritmo Abarth 130 di Carlo Volpe e Duilio Siddi (Ogliastra Racing) e la Ford Sierra Cosworth degli algheresi Leopoldo Di Lauro e Giovanni Nuvoli. A queste si sommano la Peugeot 205 di Giulio Pes di San Vittorio e Marco Pala, presidente e vice presidente dell’Aci Sassari, quella di Enrico Pes di San Vittorio e Nicola Romano, di Marco Casalloni e Alessandro Frau (Autoservice Sport) e di Gianluca Zanda e Katia Rovelli (Racing Experience Team). Nel 4º raggruppamento anche la Opel Kadett Gsi di Pietro Pes di San Vittorio e Veronica Cottu. Nel 3º raggruppamento i gialloblù Gianfranco Cambedda e Stefano Achenza, su Fiat 128 Rally.

Nella 1ª Regolarità Sport Zero Time Sulcis Iglesiente, sarà l’equipaggio sassarese portacolori del Magliona Motorsport formato da Pietro Ruiu e Guido Canu (Alfa Romeo 33) a gareggiare per iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione.

Viabilità. Si ricorda che i tratti stradali interessati dalle speciali verranno chiusi 90 minuti prima della partenza della prima auto e riaperte dopo il transito della vettura “scopa” al termine del convoglio. Nelle prove della domenica, in cui sono previsti tre passaggi, verranno organizzate delle finestre per i residenti gestite dalla direzione gara. Modifiche alla viabilità cittadina anche a Iglesias, zona piazza Sella, e Carbonia, intorno a piazza Roma.

«Ricordiamo agli equipaggi di rispettare le regole e il Codice della Strada nei trasferimenti. Allo stesso tempo, ci raccomandiamo con gli spettatori di seguire le indicazioni dei commissari di percorso e delle forze dell’ordine. Divertitevi ma rispettate la natura e il territorio che ci ospita», ha commentato il direttore di gara Graziano Basile. 

 

“Sono passati più di dieci giorni da quando i lavoratori hanno lasciato l’occupazione sulla ciminiera di Portovesme ma ancora non si intravedono soluzioni al problema. Il Governo ha annunciato l’avvio di una serie di interlocuzioni che non hanno ancora coinvolto le parti sociali, e non ha dato corso a quella che sarebbe dovuta essere la seconda fase della vertenza.”

Lo scrive, in una nota, Emanuele Madeddu, Segretario Generale Filctem CGIL Sardegna Sud Occidentale.

“A questo punto, davanti a questo silenzio non resta che riavviare la mobilitazioneaggiunge Emanuele Madeddu -. I prossimi giorni, con il coordinamento sindacale operante nella fabbrica, si deciderà che iniziative mettere in campo, ma appare scontato che saremo a Roma. E al ministero delle Imprese e Made in Italy chiederemo risposte di persona direttamente a Roma. Il tempo scorre e risposte ancora non ne arrivano, mentre la cassa integrazione, così come lo stop agli impianti sono partiti – conclude Emanuele Madeddu -. E’ giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità e onori gli impegni assunti.”

Il Palazzetto dello sport di Carbonia ospiterà sabato 18 e domenica 19 marzo, il campionato regionale individuale di ginnastica artistica, organizzato dall’ASD società sportiva Aurora di Carbonia, Comitato regionale Sardegna della Federazione Ginnastica d’Italia. Saranno in gara gli atleti suddivisi nei vari livelli di difficoltà LA, LA3, LB, LB3, LC, LC3, LD, LD3.

Il programma prevede l’inizio delle gare sabato alle 14.00. Domenica si riprenderà alle ore 10.00.

L’artista sardo Crisa ha realizzato in via Matteotti un’originalissima opera di street art sulla cabina elettrica a torre di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, con la supervisione e la direzione artistica di Giorgio Casu (Jorghe). L’opera è stata inaugurata dai rappresentanti di E-Distribuzione Marcello Coffaro e Roberta Casciello e dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco con Ignazio Locci e Luca Mereu.

La realizzazione dell’opera nasce da due bei progetti, diversi ma con finalità simili e complementari: da una parte E-Distribuzione con il suo progetto Cabine d’Autore, che sta portando avanti sull’intero territorio nazionale per valorizzare la bellezza e gli artisti locali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, dall’altra il Comune di Sant’Antioco con il suo progetto di Museo Diffuso, per dare una nuova immagine ad angoli del centro del Sulcis Iglesiente migliorando il paesaggio e il decoro urbano grazie all’espressione artistico-creativa di artisti professionisti o emergenti, nonché scuole e associazioni. 

Crisa (Federico Carta) nasce come autodidatta, sperimentando sin da bambino, dipingendo poi graffiti sui muri e a dedicarsi anche alla pittura su materiali di recupero e su tela. Col tempo prosegue la sua ricerca nelle città, sviluppando temi legati alla natura ma anche alle metropoli, utilizzando come simboli del suo immaginario poetico antenne, lavatrici in fabbriche e palazzi. Ha realizzato numerosi murales per spazi pubblici in varie città come Cagliari, Napoli, Barcellona, Spalato, Lisbona, Marsiglia, Città del Messico, Rio de Janeiro e ha collaborato con alcuni tra i principali artisti della street art internazionale.

Il direttore artistico Jorghe (Giorgio Casu), nell’ambito della proficua collaborazione tra il Comune ed E-Distribuzione aveva realizzato nel 2020 un’altra importante opera di Street Art, “Is Nuus Nous” (I Nodi Nuovi), in via Belvedere. Anche Jorghe è un artista affermato di caratura internazionale, che vive tra New York, Messico e la Sardegna, le sue opere sono esposte in numerose parti del mondo e tra queste è molto nota l’immagine pop del volto di Obama. 

1,6 miliardi di euro per i prossimi 10 anni. A tanto ammonta il piano di sviluppo “Terna 2023” per la Sardegna. Nell’ambito della programmazione relativa alla rete elettrica nazionale, infatti, l’operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. La novità principale è la rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. Tra le cinque nuove dorsali c’è anche quella sarda con un progetto che consentirà di massimizzare l’integrazione dell’energia rinnovabile e di rafforzare la rete elettrica dell’isola convogliando la produzione fonti energetiche regionale dalla Sardegna e dall’Italia meridionale verso i centri di carico del nord d’Italia. L’intervento si compone di due opere: la prima, il Sardinian Link, consentirà la ricostruzione della rete sarda a 220 chilovolt da Codrongianos (Sassari) al Sulcis (Sud Sardegna) e Selargius (Cagliari). L’opera, con un investimento di circa 3,7 miliardi complessivi, sarà completata entro il 2028. La seconda invece, l’Hvdc Sapei2 è un nuovo elettrodotto in corrente continua dalla Sardegna verso il Continente, che affiancherà il collegamento esistente Sapei e lavorerà in sinergia con il già previsto Tyrrhenian Link, per una sorta di anello di rete tirrenico. Il piano 2023 conferma anche il progetto Sa.Co.I.3, il collegamento tra i sistemi elettrici della Sardegna, della Corsica e della penisola italiana e l’installazione di un compensatore sincrono nella stazione elettrica di Codrongianos A livello regionale, inoltre, è previsto il nuovo elettrodotto a 150 chilovolt “Santa Teresa – Tempio – Buddusò”, lungo circa 90 km, che renderà più sicuro ed efficiente il sistema elettrico del nord Sardegna. 

 

«Ci troviamo di fronte a una Regione che non solo non è in grado di risolvere i problemi ma li crea pure! Pensiamo alla vertenza Eurallumina, abbandonata ormai da anni a causa di una scelta decisamente discutibile della Regione Sardegna e cioè quella di impugnare il decreto sull’energia. Scelta legittima, ma che avrebbe dovuto mettere in campo soluzioni alternative per risolvere questo annoso problema. Invece nulla! La Regione impugna e rimane a guardare mentre si apre l’ennesima crisi che riguarda i lavoratori.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo consiliare Articolo Uno Sinistra Futura Carbonia.

«Ci uniamo, pertanto, a coloro che chiedono alla Regione concludedi incontrare i lavoratori e di dare una rapida soluzione a questa vertenza.»

Chissà se il Governo Meloni, anche di fronte alle evidenze, continuerà a dare del superbonus una valutazione che si discosta totalmente dalla realtà. Quanto è emerso stamane alla Camera con l’audizione dall’ufficio parlamentare di bilancio attesta che le agevolazioni edilizie hanno rappresentato una importante occasione di sviluppo per il Paese, con particolare riferimento al Sud, oltre che l’occasione di rigenerazione degli immobili rendendoli finalmente sostenibili ed efficienti sul versante energetico. In particolare il superbonus ha avuto positivo riscontro per tutti i cittadini e non solo per quelli più ricchi, quando sono state introdotte lo sconto in fattura e la cessione del credito, ha riattivato tutto il sistema delle piccole e medie imprese artigiane in edilizia, ha permesso di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico previsti dal PNRR. La maggiore spesa che lo Stato dovrà affrontare, che pure esiste, è stata già coperta dal Governo Draghi e non ha prodotto alcun buco di bilancio. Il Governo non può pensare che i cittadini abbocchino ai “raccontini del buco di bilancio da 120 miliardi” chiudendo di colpo una misura che comunque raddoppia gli investimenti fatti. Con quali altre spese vuole sostituire il bonus edilizio il Governo? Quali sono gli investimenti a cui guarda con lo stesso moltiplicatore e con gli stessi risultati in termini di lavoro e di risparmio energetico? A quale altro sistema, oltre le squadre di calcio di serie A, deve fare qualche “favore” il governo per chiudere la misura in questo modo, con il rischio di produrre contenziosi, fallimenti di imprese e crisi nei diversi settori produttivi delle costruzioni?

Nel frattempo, per capire la direzione del vento di questo Governo, dal Senato arrivano notizie di maggioranza di una possibile proroga del superbonus per le case unifamiliari e non certo per gli immobili popolari.

Il ministro Giorgetti venga in Aula a riferire delle favole raccontate e delle omissioni su questo tema.

Silvio Lai

Deputato Partito democratico

Difendere il diritto al lavoro e battersi per offrire una prospettiva e un futuro diverso alle nuove generazioni non solo è profondamente giusto ma è un principio fondamentale della vita democratica del nostro Paese che non può essere oggetto di revisione alcuna.
Non è, infatti, un caso che l’art. 1 della Costituzione Italiana al 1°comma sancisca che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, principio e concetto rafforzato sia attraverso l’art. 3, comma 2: «E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana (…)»; sia nell’art. 4, comma 1 «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto».
La solidarietà costituisce un altro valore fondativo della nostra Repubblica, anche in quelle circostanze in cui si difendano posti di lavoro che non rappresentano il coronamento delle proprie aspettative o che non siano scevri di rischi per sé o per la collettività, sempre con l’impegno e con la responsabilità di migliorarne le condizioni di lavoro, di renderlo più vivibile, più sicuro e meno impattante sull’ambiente o di riconvertirlo dinnanzi alla necessità crescente di un mondo che rispetti gli equilibri della vita sul nostro pianeta.
In questo discorso, stiamo ponendo l’attenzione sulla qualità del lavoro, sulla possibilità e necessità di ridurre i suoi aspetti alienanti, compresa l’importanza di una giusta retribuzione (se paragonata agli altri Paesi Europei, sappiamo che in Italia così non è) come vorrebbe la Costituzione per poter fattivamente permettere agli individui di realizzarsi come persone e di contribuire alla crescita economica e sociale del nostro Paese. La disoccupazione costituisce certamente l’ostacolo principale nel nostro territorio perché è nel lavoro che si costituisce la persona e la società.
Possiamo non essere tutti d’accordo sul tipo di sviluppo economico da perseguire ma non si può essere indifferenti dinnanzi alle recenti vicende che coinvolgono i lavoratori della Portovesme S.r.l.
Per queste ragioni l’ANPI esprime piena solidarietà ai lavoratori diretti ed indiretti della Portovesme s.r.l. in lotta per evitare la C.I.G., i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento produttivo in un territorio come quello del Sulcis Iglesiente, tra i più poveri d’Italia.
Quanto resta ancora da fare per rendere esigibile quanto richiamato dalla Costituzione se quattro lavoratori decidono, loro malgrado, di barricarsi dentro una ciminiera a 100 metri di altezza per far sentire le loro ragioni, per difendere il loro posto di lavoro? Non basta più la semplice mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati perché al lavoro sia riconosciuta la piena dignità?
Determinazione e disperazione sono due parole che periodicamente appaiono sullo scenario delle lotte sindacali e sociali del nostro territorio, parole che hanno scandito tempi e possibili soluzioni delle vertenze per il lavoro e lo sviluppo, accompagnando i protagonisti. Scalare ciminiere o rinchiudersi nei pozzi è ormai da tempo una costante.
Tuttavia, alla disperazione si oppone una forte determinazione nel portare a casa un risultato positivo delle vertenze in atto a dispetto dei detrattori.
Queste testimonianze di lotta finiscono per rappresentare un simbolo di riscatto, oltre che una necessità, per gli stessi lavoratori e una spinta al miglioramento nei confronti della Società intera per un piena attuazione della Costituzione nei suoi valori fondativi.

Riccardo Cardia

Presidente della Sezione ANPI Carbonia