28 April, 2024
HomeLavoroLa gravissima emergenza in cui versa il polo industriale è stata al centro dell’assemblea generale dei lavoratori svoltasi stamane a Portoscuso

La gravissima emergenza in cui versa il polo industriale è stata al centro dell’assemblea generale dei lavoratori svoltasi stamane a Portoscuso

Questa mattina il piazzale davanti al Municipio del comune di Portoscuso ha ospitato l’assemblea generale straordinaria di tutte le aziende e dei percettori di mobilità in deroga, convocata dalle segreterie territoriali FIOM-FSM-UILMdella Sardegna Sud-Occidentale e del Sulcis Iglesiente, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci del Comuni del Sulcis Iglesiente e del direttore dell’Ufficio della Pastorale per il Lavoro e il Sociale, don Antonio Mura. In circa un’ora e mezza, i vari interventi hanno evidenziato la drammaticità della situazione di crisi che investe il polo industriale, con le diverse vertenze in atto: Sider Alloys, Eurallumina, Portovesme srl, Centrale Enel, nelle quali i lavoratori più penalizzati sono quelli delle imprese d’appalto che, in mobilità, peraltro in scadenza a fine anno, percepiscono indennità inferiori ai 500 euro al mese, con oltre 1.000 lavoratrici/ lavoratori metalmeccanici che rischiano di essere licenziate/i o di perdere l’attuale ammortizzatore sociale legato all’area di crisi complessa di Portovesme.

L’assemblea ha sollecitato interventi urgenti della Regione e del Governo per porre un argine ad una situazione che rischia di precipitare ulteriormente, con l’utilizzo delle ingenti risorse già a disposizione nel Just Transition Fund, nel PNRR e quelle residue del Piano Sulcis. E’ stato sottolineato come, per quel che riguarda il Just Transition Fund, che ha posto a disposizione del Sulcis Iglesiente 367,2 milioni di euro, mentre a Taranto le procedure sono in uno stato molto avanzato e si sta dando corpo a importanti progettualità, nel Sulcis Iglesiente ad oggi non esiste alcun progetto a conoscenza delle organizzazioni sindacali che possa o faccia pensare a una idea di rilancio di qualche tipo. Un gravissimo ritardo al quale occorre porre rimedio con urgenza.

Nell’immediato, riguardo alla mobilità, sono 450 i lavoratori collegati agli ammortizzatori in deroga per le aree di crisi complessa e la scadenza della concessione della mobilità è fissata al 31/12/2023. Dopo l’assemblea odierna, le organizzazioni sindacali, con i lavoratori e il sostegno delle amministrazioni locali, oggi rappresentante dai sindaci, valuteranno le ulteriori iniziative da intraprendere, senza escludere nessun tipo di mobilitazione.

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