FIOM, FSM e UILM: «Visite importanti negli stabilimenti del Sulcis, subito le convocazioni dei tavoli»

Le importanti visite di questi giorni da parte di nuovi interlocutori, negli stabilimenti di alluminio primario e di piombo e zinco, potrebbero aprire nuovi scenari, per far fronte all’emergenza economica, occupazionale e sociale, che si è aggravata in conseguenza della crisi del polo industriale di Portovesme. In particolare per quanto concerne SiderAlloys, le organizzazioni sindacali valutano positivamente la seconda visita in stabilimento nel giro di poco tempo, di un partner interessato al rilancio delle produzioni di alluminio primario. Riflessioni che impongono decisioni urgenti in considerazione delle gravissime difficoltà in cui la fabbrica è stata condotta in questi oltre sette anni di gestione SiderAlloys, che rilanciano la necessità di andare incontro alla discontinuità più volte avanzata dalle organizzazioni sindacali e non più rinviabile.
È il momento di scoprire definitivamente le carte e chiudere ogni possibilità di gestione dell’attuale proprietà, valutando le possibilità di rilancio alternative che potrebbero essere avanzate in seguito alle visite di questi giorni. I governi nazionale e regionale, lo devono fare subito, onde evitare il peggiorare di quanto segue:
– debiti accumulati con aziende appaltanti, fornitori, istituzioni locali e non solo, ingiunzioni avanzate dai creditori; – la precarietà creata in conseguenza dell’incapacità di rispettare un rilancio più e più volte stravolto, attraverso piani industriali che anziché creare occupazione, hanno portato a dimissioni, licenziamenti, cassa integrazione.
Il mancato rispetto delle più elementari norme in materia ambientale, che ha di fatto sancito il blocco dell’AIA e posto una serie di “sigilli” in diversi reparti dello stabilimento. Insomma, una gestione catastrofica, che obbliga tutti i soggetti in campo a scelte immediate, che auspichiamo vadano nella discontinuità più volte sostenuta.
La situazione in Portovesme srl, per quanto concerne le imprese di appalto è ulteriormente peggiorata ed è il motivo per cui FIOM, FSM e UILM considerano positive le visite che si sono manifestate in questi giorni in stabilimento, viste come possibilità di rilancio delle produzioni alla quale la Glencore sembra avere rinunciato da tempo. Per queste ragioni le Segreterie Territoriali di FIOM, FSM e UILM, chiedono le convocazioni urgenti dei tavoli di confronto, in merito alla SiderAlloys e all’indotto del Sulcis, al fine di approfondire le tematiche citate.
Segreterie Territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente
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