13 December, 2025
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Il vice prefetto vicario di Cagliari, dott.ssa Maria Antonietta Gregorio, ha inviato una nota al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, agli assessorati regionali della Difesa dell’Ambiente, degli Enti locali e dell’Agricoltura, alla Città Metropolitana di Cagliari, ai comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, all’ARPA Sardegna e al Comando del Poligono di Capo Teulada, per segnalare il superamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione nel poligono permanente di Capo Teulada, come previsto dall’informativa ai sensi dell’art, 304, comma 2 del D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152.

Il vice prefetto vicario di Cagliari ha segnalato che «il Comando del Poligono Militare di Capo Teulada comunica l’individuazione di una situazione di rischio per superamento delle Concentrazioni Soglia di contaminazione del suolo».

«Lo stesso Comandoaggiunge il vice prefetto vicario di Cagliari quale soggetto responsabile della potenziale contaminazione, rappresenta che, in attesa di ulteriori approfondimenti che saranno verosimilmente effettuati a far data dalla seconda decade di agosto, si provvederà in via cautelativa all’interdizione delle aree del Poligono non in uso esclusivo all’Amministrazione della Difesa (aree in concessione per attività agropastorali) interessate dai superamenti in argomento, mentre per le aree ad uso esclusivo della stessa Amministrazione della Difesa conclude il vice prefetto vicario di Cagliari saranno posti essere tutti i necessari accorgimenti per definire la zona interessata ed impedirne l’utilizzo.»

Il Carbonia Calcio è iscritto ufficialmente al campionato di Eccellenza regionale 2025/2026. L’iscrizione (i termini scadono oggi) dovrebbe essere una notizia di ordinaria amministrazione ma nel caso del Carbonia Calcio, in questo momento, merita di essere sottolineata, perché dopo le dimissioni del presidente Stefano Canu, un mese fa era tutt’altro che scontata.

In un mese sono maturate significative novità, alla base del nuovo corso. La prima è stata l’elezione del nuovo presidente, il farmacista Andrea Meloni, affiancato dal vice presidente Mirco Brai e dal consigliere Marco Lambroni. La seconda, la scelta del nuovo allenatore, Graziano Mannu, tornato alla guida della squadra con la quale ha iniziato la sua carriera di allenatore e che ha tenuto per ben sette stagioni consecutive. Fin qui le due novità ufficiali. Altre novità potrebbero arrivare a breve, ad iniziare dalla scelta del nuovo direttore sportivo e l’arrivo dei primi calciatori scelti per la formazione del nuovo organico.

Va detto che con le novità delle ultime settimane, non sono stati risolti tutti i problemi che avevano messo in dubbio la stessa sopravvivenza della società, ma sicuramente queste hanno riacceso l’interesse e l’entusiasmo di tanti intorno al Carbonia Calcio e posto le basi per avviare un piano di risanamento e di rilancio.

Giampaolo Cirronis

L’Auser San Giovanni Suergiu ODV è orgogliosa di presentare la mostra fotografica “Ricordi di una vita: ultra novantenni in primo piano”, in programma dal 26 luglio al 2 agosto 2025, un evento unico che racconta attraverso immagini intense e toccanti la vita e i volti dei nostri concittadini che hanno superato i 90 anni.

La mostra si terrà presso la sede Auser in via Vincenzo Bellini 2 a San Giovanni Suergiu e sarà inaugurata sabato 26 luglio. alle ore 19.00, con la partecipazione delle autorità locali, dei protagonisti e delle loro famiglie. Seguirà un piccolo Aperitivo conviviale offerto da produttori locali e da Auser.

Un progetto culturale, sociale e umano per riscoprire l’importanza della memoria e della comunità, attraverso le storie silenziose ma eloquenti che vivono nei volti di chi ha attraversato il secolo.

Per informazioni: sgsuergiu2@auser.sardegna.it – 0781689896 – 3282892309

Il comune di Sant’Anna Arresi, con l’organizzazione dell’associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo – Circuito Pubblico Per lo Spettacolo presenta Sant’Anna Arresi Teatro 2025, un fine settimana all’insegna del teatro e della partecipazione culturale, in programma dal 23 al 25 luglio nella suggestiva cornice di piazza Martiri con un’anteprima musicale/teatrale in programma martedì 22 luglio. Quattro giornate ricche di eventi pensati per coinvolgere tutta la comunità, tra spettacoli, laboratori, incontri e attività per bambini.

«Il Festival Sant’Anna Arresi Teatro 2025 – dice l’assessore della Cultura del comune di SantAnna Arresi Fabio Diananasce con l’ambizione di diventare un vero e proprio volano per la crescita culturale e turistica del nostro territorio. Come amministrazione, ci siamo dati obiettivi chiari e lungimiranti: costruire un percorso solido, capace di durare nel tempo e di offrire ogni anno una proposta culturale sempre più ricca e di qualità. Il teatro, a Sant’Anna Arresi, ha da sempre trovato terreno fertile. Quest’anno siamo ripartiti con risorse di bilancio comunale e con il supporto dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Per il futuro, puntiamo con decisione al reperimento di nuovi finanziamenti pubblici e alla costruzione di una rete istituzionale capace di sostenere questo progetto nel lungo termine.»

«Il progetto Sant’Anna Arresi Teatro – dichiara invece Camilla Vargiu, direttrice artistica di SantAnna Arresi Teatro rinasce nel 2025, dopo oltre dieci anni di silenzio, ma con lo stesso spirito con cui nacque nel 1985, in collaborazione con Cada Die Teatro. Questa nuova edizione vuole essere un piccolo grande spazio di arte e condivisione, in cui si alterneranno sul palco artisti e compagnie locali, portando non solo prosa, ma anche contaminazioni tra teatro e antropologia, come nello spettacolo Posidos, accompagnato dal canto tradizionale sardo de Su Cuncordu Iscanesu. Parleremo di temi profondi e delicati, come nel toccante Fragile di Susanna Mameli, ma ci sarà spazio anche per la leggerezza del teatro di strada, con il Gran Circo Disastro e per la freschezza dell’esito scenico del nostro laboratorio teatrale.»

«Ad arricchire il programmaconclude la direttrice artistica Camilla Vargiudue workshop: uno di burlesque a cura di SissyGold e uno dedicato ai costumi teatrali. E per tutta la durata dell’evento, i quadri della pittrice Lorena Ibba accompagneranno il pubblico in un percorso visivo e sensoriale. Sant’Anna Arresi Teatro torna per restituire alla comunità quella magia che solo il teatro sa creare: un luogo dove le emozioni si intrecciano, dove ci si incontra davvero. Ed è solo l’inizio.»

La prima iniziativa in programma è quella di martedì 22 luglio alle ore 21:30, quando Joe Perrino porterà sul palco di Piazza Martiri “Cantastorie di vita Mala”, uno spettacolo teatrale e musicale ideato e interpretato da Joe Perrino, con la partecipazione di Zuanna Maria Boscani.

Il sipario sulle attività del festival si alzerà invece mercoledì 23 luglio alle 19:30 con il Workshop di costumi teatrali a cura delle sarte del corso di teatro Marisa e Stefania. L’attività si svolgerà presso il centro sociale in via Giudice Mariano e vedrà la partecipazione di una special guest. Alle 21.00 spazio alla conferenza “SantAnna Arresi Teatro dall’‘85 ad oggi”, con gli interventi di Giancarlo Biffi, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, e Monica Porcedda, ex insegnante di teatro della scuola del paese. Un’occasione per ripercorrere le tappe fondamentali della storia teatrale locale, attraverso testimonianze e racconti.

Chiuderà la serata, alle 21.30, lo spettacolo “Posidos” a cura di Cada Die Teatro, accompagnato dal canto tradizionale sardo de Su Concordu Iscanesu.

La giornata di giovedì 24 luglio si aprirà invece con un appuntamento originale e ricco di fascino: dalle 18.00, alle 19.30, nei locali del centro sociale in via Giudice Mariano si svolgerà il “Workshop di burlesque” condotto da Sissy Gold. Un’occasione per esplorare, con leggerezza e ironia, l’arte della seduzione scenica. La serata proseguirà alle 21.30 in piazza Martiri con lo spettacolo “Fragile”, a cura dell’Associazione Anfiteatro Sud.

Venerdì 25 luglio, giornata conclusiva del Festival Sant’Anna Arresi Teatro, le iniziative in  calendario inizieranno, alle 18.30, con l’animazione per bambini a cura di “Musica Eventos”: giochi, musica e attività pensate per intrattenere e coinvolgere i più piccoli.

Alle 20.00, andrà in scena lo spettacolo di teatro di strada del due comico “Gran Circo Disastro”, una produzione “Le Voci di Astarte”. L’appuntamento conclusivo della manifestazione è invece fissato alle 21.30, con l’”esito scenico del laboratorio di teatro di SantAnna Arresi”, un percorso formativo iniziato nel novembre 2024. I partecipanti, protagonisti di questo cammino teatrale, saliranno sul palco per condividere con la comunità il frutto del loro lavoro creativo: un momento carico di emozione che celebra il teatro come spazio di crescita personale e collettiva.

Sant’Anna Arresi Teatro 2025 è un momento di incontro e crescita per la comunità, confermando l’impegno dell’amministrazione comunale nella promozione di un teatro accessibile, partecipato e intergenerazionale. Un’occasione per riscoprire il valore dell’arte scenica come strumento di coesione, espressione e dialogo, in un contesto che celebra il legame profondo tra cultura e territorio.

È uno degli appuntamenti più longevi e riconoscibili dell’estate musicale sarda, una tappa fissa per appassionati e cultori del blues: il festival Narcao Blues si prepara a spegnere le candeline della sua trentacinquesima edizione, in programma da mercoledì 23 a sabato 26 luglio, in piazza Europa.

Anche quest’anno il festival conferma il suo respiro internazionale, con un cartellone ricco di qualità: dagli Stati Uniti arriveranno Jimmie Vaughan, Walter Trout, Eric Steckel, la Honey Island Swamp Band e Jon Cleary  dalla Serbia, ma di base negli States, la carismatica Ana Popovic; mentre dall’Europa nordorientale giungeranno i Blues Fields, ensemble composto da musicisti provenienti da Lituania e Polonia. A rappresentare la Sardegna sarà invece il duo Don Leone, formato da Matteo Leone e Donato Cherchi, a Narcao in versione allargata.

In programma due concerti per ciascuna serata, con inizio alle 21.30, e l’immancabile spazio del dopofestival, quest’anno ancora in piazza Europa. Una formula ben rodata, che coniuga da sempre coerenza artistica e altissimo livello esecutivo.

l festival è organizzato con il contributo del Ministero della Cultura, dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’ Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del comune di Narcao. Il Narcao Blues è membro dell’Italian Blues Union, e partecipa alla rete dell’European Blues Union.

La trentacinquesima edizione del Narcao Blues si svolgerà idealmente il via già domani, sabato 19, con un’anteprima d’eccezione ospitata in uno scenario unico: il sito geo-speleoarcheologico di Sa Marchesa, nel territorio di Nuxis, dove alle 21.30 si esibiranno i Lazy boys, formazione di base nel nord Sardegna. Nei loro live set, Aldo Gallizzi alla voce e alla chitarra, Claudio Spanu al banjo e Danilo Mura al contrabbasso, propongono brani tratti dal repertorio di grandi folk singer americani del passato, con un occhio al presente e agli artisti contemporanei, ma anche con personali e inaspettate rivisitazioni in chiave country di canzoni del panorama pop/rock internazionale. Oltre alla musica, l’appuntamento offrirà anche un’esperienza enogastronomica speciale: il biglietto d’ingresso, al costo di 15 euro, includerà una degustazione dei vini della Cantina di Santadi e un piatto composto, preparato con cura dall’associazione Speleo Club Nuxis. Una ghiotta occasione per vivere una serata tra note, sapori e bellezza paesaggistica, immersi nella magia di uno dei luoghi più affascinanti del Sulcis. Per partecipare è richiesta la prenotazione via email all’indirizzo infoblues@narcaoblues.it , indicando nome, cognome e numero dei partecipanti.

La trentacinquesima edizione di Narcao Blues verrà inaugurata mercoledì 23 alle 21.30 dai Blues Fields, formazione nata l’anno scorso che riunione artisti di grande esperienza provenienti da Lituania e Polonia. Alla guida del progetto ci sono Aleksandr Belkin (voce, chitarra e armonica) e Bogdan Topolski (chitarra), un affiatato sodalizio artistico con una lunga carriera internazionale alle spalle; a completare i ranghi del gruppo, che fonde la tradizione del blues con energia elettrica e passione pura, saranno sul palco di piazza Europa, a partire dalle 21.30, Olegas Sochinas (chitarra), Sergejus Sopelevas-Vysocki (basso) e Vitalijus Katyšovas (batteria). Un debutto del festival che promette scintille.

Alle 23.00 sarà il momento di Ana Popovic, già ospite a Narcao in passato, pronta a riabbracciare e travolgere nuovamente il pubblico con la sua carica scenica e la sua chitarra potente. Nata a Belgrado e oggi cittadina del mondo, la Popovic ha saputo fondere funk elettrico, slide guitar, jazz e soul groove in un linguaggio personale e coinvolgente. Artista dalla tecnica sopraffina e dal magnetismo trascinante, è stata l’unica chitarrista donna a partecipare all’Experience Hendrix Tour, ed è oggi una delle figure più influenti del blues internazionale. Ad affincarla mercoledì a Narcao saranno Claudio Giovagnoli e Davide Ghidoni ai fiati Michele Papadia all’hammond e alle tastiere, Buthel Burns al basso e Jeremy Thomas alla batteria.

Giovedì 24 luglio, alle 21.30, salirà sul palco Eric Steckel, già enfant prodige del blues rock, oggi artista maturo e affermato. Classe 1990, il chitarrista americano ha inciso il suo primo disco (dal vivo) a soli undici anni, ea dodici è stato invitato a far parte del tour dei The Bluesbreakers del grande John Mayall, che nel 2005 l’ha anche voluto per la registrazione di un brano dell’album “Road Dogs”. Con un suono graffiante e potente, unisce le radici del blues classico all’energia del rock contemporaneo. Album come “Havana”, “Black Gold” e “Polyphonic Prayer” confermano il suo talento visionario. Con lui saliranno sul palco di piazza Europa Elia Micheletto al basso e Robbin Van de Borre alla batteria.

Alle 23.00 la scena sarà tutta per Jimmie Vaughan, uno dei massimi esponenti del Texas Blues, fondatore dei leggendari Fabulous Thunderbirds e fratello maggiore di Stevie Ray Vaughan. Vincitore di quattro Grammy Awards, ambasciatore instancabile del blues autentico, Jimmie Vaughan, chitarra e voce, salirà sul palco insieme alla sua band storica, i Tilt-A-Whirl – Mark “Kaz” Kazanoff (sax tenore), John Mills (sax baritono), William Horton (sax baritono), William Pitman (chitarra ritmica), Chris Conley (basso, contrabbasso), Ralph Vega (batteria) – per un’esibizione che si annuncia indimenticabile. Stile sobrio, suono essenziale, carisma senza tempo, Jimmie Vaughan rappresenta l’essenza del blues.

Ad aprire la serata di venerdì 25 , sempre alle 21.30, sarà l’atteso ritorno dei Don Leone , protagonisti di un’evoluzione importante rispetto alla loro storica veste di duo. In questa occasione , infatti, si presenta in quintetto, arricchendo il proprio impianto sonoro con nuove sfumature e profondità. Accanto a Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra), saliranno sul palco Marta Loddo (sintetizzatori), Gianluca LoPiccolo (basso) e Alessandro Cau (batteria), per un set che promette di fondere le radici profonde del blues con un suono contemporaneo, stratificato e personale. Vincitori dell’Italian Blues Challenge nel 2017 e rappresentanti italiani in Europa e negli Stati Uniti, i Don Leone offriranno al pubblico un live viscerale, che unisce potenza dell’esecuzione e cura nella ricerca timbrica, in un’esperienza musicale immersiva, capace di guardare al futuro senza dimenticare le origini.

Alle 23.00 riflettori puntati su Walter Trout, veterano del blues mondiale con una brillante carriera solista iniziata nel 1989. Ex chitarrista dei Canned Heat e dei Bluesbreakers di John Mayall, Trout è uno dei nomi più amati dagli appassionati, capace di coniugare tecnica, pathos e storytelling musicale in ogni brano. Il suo nuovo album, “Sign Of The Times”, in uscita prevista il prossimo 5 settembre, promette nuova linfa a un percorso artistico già leggendario. Con Walter Trout (chitarra solista, voce) venerdì 25 a Narcao suoneranno suo figlio Jon Trout (chitarra ritmica, cori), Roland Bakker (hammond, tastiere), John Avila (basso, cori) e Michael Leasure (batteria).

Il gran finale di sabato 26 luglio si aprirà con l’energia contagiosa della Honey Island Swamp Band, formazione nata a San Francisco dopo l’uragano Katrina ma profondamente legata alle sonorità di New Orleans. Il suo stile, definito “Bayou Americana”, intreccia blues, soul, rock, country e funk in un mix esplosivo. Guidata da Aaron Wilkinson (chitarra, voce), la Honey Island Swamp Band – Chris Spies (Hammond, tastiere), Lee Yankie (chitarra slide, voce), Sam Price (basso elettrico, voce) e Garland Paul (batteria, voce) trasformeranno piazza Europa in una festa collettiva, all’insegna del groove.

Infine, il compito di calare il sipario sulla trentacinquesima edizione del festival spetterà a Jon Cleary con il suo gruppo The Absolute Monster Gentlemen Quartet . Il pianista e cantante londinese di nascita ma da tempo trapiantato a New Orleans, è tra i massimi interpreti contemporanei del funk e dell’R&B della Crescent City, vincitore di un Grammy Award e collaboratore di artisti come Dr. John, Bonnie Raitt e Taj Mahal. Il suo set con Cornell Williams (basso, cori), Thomas Glass (batteria) e Pedro Segundo (percussioni) concluderà in grande stile una quattro giorni di musica, radici ed emozione pura come è nello stile di Narcao Blues.

Accanto ai concerti principali, ogni serata avrà come sempre una “coda” nel consueto spazio dopofestival, quest’anno trasferito in piazza Europa. A partire dal termine dei live ufficiali, il pubblico potrà continuare ad immergersi nella musica tra jam session, sorprese e calde atmosfere. Mercoledì 23 si esibiranno due veterani del polveroso genere di matrice afroamericana in Sardegna: Williboy Taxi e Vittorio Pitzalis, per un set dalle tinte acustiche e profonde. Giovedì 24 sarà invece la volta della De Luca Blues Band, che porterà a Narcao il suo repertorio ruvido ed energico. Venerdì 25 toccherà a Vince Melchiorre, artista dalla voce intensa e dalla forte carica soul, che guiderà il pubblico in un viaggio notturno tra blues e contaminazioni. Sabato 26, a chiudere i giochi saranno ancora i Don Leone, stavolta in duo, per un’ultima iniezione di blues viscerale e isolano.

I biglietti per ciascuna serata, a 18,45 euro (più 1,20 di diritti di prevendita), l’abbonamento per l’intero festival, a 43,40 euro (più 2,82 di diritti) si possono acquistare su clappit.com e su narcaoblues.com/tickets . Per informazioni, la segreteria del festival risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781 87 50 71.

 

Jon Cleary & the Absolute Monster Gentlemen in the Bywater

La Casa circondariale di Uta si apre all’arte per trasformare uno dei suoi spazi più delicati e carichi di emozioni: la sala d’attesa destinata ai visitatori. Grazie all’intervento dello street artist Manu Invisible, questo “non-luogo”, dove familiari e, in particolare, i figli minorenni attendono i controlli prima di incontrare i detenuti, ha assunto un volto nuovo, più accogliente e a misura di bambino. Lo spazio è stato presentato alla stampa questa mattina alla presenza di Pietro Borruto, direttore della Casa circondariale di Uta, Manu Invisible, Elenia Carrus, responsabile del progetto Liberi dentro per crescere fuori (e rappresentante della coop Elan, capofila) e Ugo Bressanello per Exmè & Affini.  

L’opera artistica è parte integrante di “Liberi dentro per crescere fuori”, l’ambizioso progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’obiettivo primario di questa specifica azione è chiaro: rendere l’ambiente della sala d’attesa più sereno e meno opprimente, specialmente per i minori che si apprestano a vivere l’incontro con un genitore recluso. L’arte diventa così uno strumento per lenire l’ansia e offrire un’atmosfera più confortevole in un contesto intrinsecamente difficile: «Le diverse forme di arte consentono a ognuno di noi di esprime al meglio la nostra personalità. Questo avviene a maggior ragione con i più piccoli che in un ambiente colorato e accogliente, a dispetto del luogo in cui si trovano, hanno l’opportunità di riallacciare e fortificare il legame col genitore sottoposto a regime carcerario in questa fase transitoria che va dalla detenzione alla libertà. I progetti come questo molto importanti per l’attuazione del principio fondamentale della rieducazione», spiega il direttore dell’istituto penitenziario Pietro Borruto.

L’intervento di Manu Invisible, curato dal partner Exmè & Affini Onlus, ha sovvertito l’assunto generale per cui tra le mura di un carcere vige la costrizione. Con la tecnica degli stencil ha creato una serie di messaggi che aprono alla concessione: concesse emozioni, concesso giocare in quest’area, concesse effusioni, concesso accarezzarsi, concesso mangiare, concedere il contatto: «Capovolgere il messaggio è l’essenza della street art e questo lavoro è pienamente coerente con ciò che porto avanti ormai da anni», chiarisce l’artista. «L’uso del colore, in questo contesto, diventa una forma di gioia tangibile, un modo per infondere calore e speranza in un ambiente che altrimenti potrebbe risultare opprimente. E questa attenzione minuziosa, questa cura nel creare un luogo accogliente e dignitoso per i più piccoli, è la più pura forma di rispetto verso di loro e verso le loro famiglie, riconoscendo il loro bisogno di normalità e serenità anche in circostanze difficili», sottolinea Ugo Bressanello per Exmé & Affini Onlus.

Nuovo libro in lingua sarda per Giuseppe Corongiu. Una raccolta di racconti sul tema del conflitto e dei conflitti. Sabato 26 luglio la prima presentazione ufficiale a Carbonia.

Un’opera unitaria innervata di racconti brevi e lunghi (otto) che esplora su varie dimensioni, attraverso la narrazione, il tema del conflitto. Dalle guerre planetarie più celebri che sono sempre d’attualità, fino alle tensioni più comuni con un filo rosso di violenza che attraversa la nostra società, la famiglia, gli individui. Si parla di invasioni, di stupri, di omicidi, di mondi distopici e contemporanei funestati dal dominio e dal confronto armato. Ma anche della società attuale, logorata dalla disunione e dall’individualismo conflittuale senza senso e senza speranza. Come nella questione linguistica. L’affresco, a tinte forti, di una Isola-Mondo, dipinto in lingua sarda, che lascia spazio però alla catarsi della liberazione. Ognuno troverà la sua. A suo modo con le proprie forze: risvegliandosi dall’incubo, ironizzando sulle false contrapposizioni, liberando i prigionieri, trovando i colpevoli o raccontando con lieve sarcasmo le sconfitte di un’intera generazione.
Si può raccontare in sardo lo stupro di guerra ai danni delle donne ucraine? Si può parlare di Hamas e Israele tra le nebbie alcoliche del bar dello sport come metafora di tutti i conflitti insensati e folli?
Si può dipingere la sagoma di un impero del futuro che opprime i mondi, come oggi gli imperi terrestri dominano i popoli? Si può usare la fantascienza per immaginare paesi sconvolti dalla ricerca delle tanto ambite terre rare?
Si può leggere con disincanto la nostra vicenda politica e culturale recente, le delusioni, le sconfitte, le idee, i personaggi dando un senso anche ai fallimenti?
Nell’opera si esplora il tema del conflitto in tutte le sue sfumature, dal bellicismo all’attrito silenzioso delle relazioni quotidiane. La violenza è il filo che lega tutto e non si limita a quella fisica, ma scava nell’anima, lasciando cicatrici.
Il dolore è la cifra di una società vittima della sua stessa ipercomunicazione dove tutto è frantumato e liquido e le grandi organizzazioni e istituzioni non esistono più se non per apparenza.
L’Isola diventa simbolo di questa condizione universale, un microcosmo che riflette un mondo più grande, immerso in conflitti senza fine. La lingua sarda diventa strumento di identità e di liberazione in un’espressione nativa straordinaria. Un lessico ricco, una sintassi ostinatamente identitaria tesa però alla contemporaneità e al futuro.
La narrazione, pur dipingendo un mondo realistico e crudo, lascia intravedere uno spiraglio di speranza, una soluzione che si fa strada lentamente, come un cammino di redenzione per le nuove generazioni.
Ogni racconto offre al lettore l’opportunità di confrontarsi con le proprie paure e speranze. Ogni parola è una chiave per comprendere il mondo e se stessi.
L’individuo è chiamato a lottare con i propri conflitti interiori e con quelli esterni, in un viaggio di scoperta
dell’animo umano e della sua eterna ricerca di speranza e salvezza. L’esperienza della Sardegna attraverso il suo idioma comune può essere un’astronave che serve per viaggiare nei mondi sconosciuti dell’oggi e del domani.

 

Continua il viaggio musicale in giro per l’Italia di Guido Coraddu per raccontare, attraverso le note del suo pianoforte, il jazz sardo. Dopo le prime tappe del tour 2025, il pianista arriva a Giba venerdì 25 luglio alle 22.00 nella suggestiva cornice di Casa Ibba, con un concerto che si configura come un vero e proprio percorso di ascolto e riflessione sulla memoria musicale di un territorio. Il concerto è inserito nella cornice delle “Notti del vino”, organizzate dall’associazione nazionale “Città del Vino”, e in occasione della consegna della Bandiera delle Città del Vino al Comune di Giba, alla presenza del presidente nazionale e del coordinatore regionale dell’associazione.

Un appuntamento che è un’occasione preziosa per immergersi in una visione originale e intensa del jazz isolano degli ultimi vent’anni, filtrata attraverso l’interpretazione pianistica di Coraddu. In scaletta, una selezione di brani firmati da alcuni degli autori sardi più rappresentativi: da nomi più affermati come Paolo Fresu, Enzo Favata, Gavino Murgia e Paolo Angeli, fino alle voci più giovani ed emergenti.

Al centro della ricerca di Guido Coraddu c’è, infatti, l’idea – portata avanti negli ultimi anni – della ricerca di un filo rosso che accomuna le diverse sfaccettature del jazz sardo: una musica capace di riflettere l’insularità e l’identità della Sardegna evocando paesaggi, storie e suoni che appartengono profondamente all’isola, ma che, al contempo, sa parlare di orizzonti lontani. Un racconto in musica che parla tanto ai sardi quanto a chi la Sardegna la conosce solo da lontano, con un’intenzione affine a quella letteraria di Salvatore Cambosu, autore di “Miele Amaro”, opera che ha ispirato anche il titolo dell’album pubblicato da WMusic nel 2022 e che contiene parte del repertorio eseguito dal vivo nei concerti, a partire dalla serata del 25 luglio.

La notte scorsa è stata gravemente danneggiata da ignoti l’auto di don Antonio Carta, parroco della chiesa Beata Vergine Addolorata, a Carbonia. L’auto si trovava parcheggiata sul piazzale interno davanti alla casa parrocchiale. Stamane, al loro arrivo sul posto, avvisati da don Antonio per constatare quanto accaduto, i carabinieri hanno trovato un vetro dell’auto frantumato e un principio d’incendio ancora in corso. Le fiamme sono state spente rapidamente, senza bisogno dell’intervento dei vigili del fuoco. I carabinieri hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini per cercare di risalire agli autori.

Don Antonio Carta ha detto di essere molto amareggiato per l’accaduto e di non riuscire a spiegarselo in alcun modo.

 

Lo scorso 30 giugno si è conclusa l’attività federale con la gestione di reggenza alla delegazione FIGC Carbonia Iglesias. Su proposta del Comitato Regionale, la FIGC – LND Nazionale ha ufficializzato, per la stagione sportiva 2025-2026, il nuovo organico federale della delegazione, che risulta così composto: Renato Serra (delegato); Salvatore Anedda (vice delegato); Loredana Mura (segretaria); Giovanni Reina (componente); Maurizio Madeddu (componente); Carlo Scontus (Attività di Base SGS); Cesare Acca (Attività calcio a 5).

Nella foto di copertina il delegato Renato Serra e il presidente regionale Gianni Cadoni, in occasione della recente inaugurazione della nuova sede della delegazione, in via Liguria 27 1° piano, a Carbonia