5 December, 2025
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L’associazione Villaggio Normann OdV ospita, da oggi al 18 settembre, la residenza d’artista di Dinah Bird e Jean-Philippe Renoult. Il tema di ispirazione è quello della galena nell’ambito del progetto “La montagna dalle vene d’argento”.

Vivere il tempo è la condizione di chi guarda al futuro senza aver paura del passato; un’immagine che perde la staticità per divenire movimento, seguendo l’innata inclinazione al cambiamento propria dell’essere umano. Lo sanno bene gli abitanti del piccolo villaggio minerario di Normann, che insieme all’omonima associazione, da loro fondata, hanno deciso di invertire la rotta di un agglomerato urbano sorto oltre un secolo fa in un fazzoletto di terra lontano dal mondo ma abbracciato ad una miniera che, in passato, era viva. Oggi, di quel che resta del glorioso passato, si fa tesoro per intraprendere un percorso di rinascita, come una fenice fatta di mattoni e terra, il villaggio prova a rigenerarsi mediante le leve che, da sempre, hanno sollevato il mondo dalla polvere: la cultura e l’arte. L’idea di ospitare una residenza d’artista nasce dall’incontro con due creativi francesi, DinahBird e Jean-Philippe Renoult, artisti del suono, che tramite un viaggio in Sardegna, partendo da Normann, potranno esplorare, sperimentare e raccontare la galena, minerale di cui il nostro territorio è ricco. Essendo artisti che giocano con le sfumature dei suoni, naturali e artificiali, dal momento che il loro interesse è rivolto all’indagine degli aspetti estetici, materiali e sociali della tecnologia di trasmissione, attraverso composizioni elettroacustiche, installazioni sonore, arte radiofonica, fotografia e performance dal vivo, l’associazione Villaggio Normann ha proposto il progetto “le montagne dalle vene d’argento” come testimonianza culturale della residenza d’artista. L’idea fondamentale alla base della residenza è quella della condivisione di esperienze, della galena come filo conduttore che unisce il progetto di Jean Philippe e Dinah, fatto di suoni, immagini, esplorazione, con quello dell’Associazione. Un diario di bordo dell’esperienza artistica ma anche del linguaggio della contaminazione culturale ripreso dall’occhio sensibile del documentarista iglesiente Nicola Baraglia.

Ma, che cos’è una residenza d’artista? È un programma che ospita artisti in un luogo diverso da quello in cui vivono normalmente, offrendo tempo, spazio e occasioni per la ricerca, la creazione e lo sviluppo del loro lavoro in un ambiente stimolante. Ma è altro ancora.

Vivere un’esperienza di residenza, per un artista, significa sempre più confrontarsi con i processi sociali, esplorare il paesaggio e il contesto, riconoscere la complessità delle relazioni che legano ambiente e presenza umana. Proprio per questo la residenza assume valore come processo artistico e culturale, rilevante anche in aree marginali, poiché spesso si trasforma in strumento di co-creazione e di azione collettiva capace di rinnovare gli immaginari e non solo.

Tutto questo sarà alla base del nuovo progetto dell’associazione Villaggio Normann, un dialogo aperto tra la storia, la scienza e l’arte che percorrerà nuove strade d’indagine attraverso i suoni e le vibrazioni, seguendo il filone della galena, un minerale prezioso e pesante sotto tanti punti di vista: la pietra grezza da cui estrarre l’argento con cui coniare le monete che, in epoca medievale, venivano battute nella zecca della vicina Villa di Chiesa; il cristallo con cui alimentare le antiche radio a galena, il minerale da cui estrarre piombo, zinco e altri metalli. Un viaggio nel tempo (dal medioevo ai nostri giorni) e nello spazio (dall’Iglesiente alla Nurra). L’esperienza che scaturirà da questo coacervo culturale, verrà fissata e custodita in un documentario per la comunità del villaggio e per tutti coloro che vorranno ascoltare e vedere una storia nuova, in continuità con quei racconti della miniera che accompagnano da tempo quei luoghi ma con diverso punto di vista, quello originale degli artisti parigini. È la memoria che si rinnova, per scrivere una nuova pagina nella storia di quei luoghi sospesi nel tempo.

Partecipano al progetto: i comuni di Gonnesa, Iglesias, Gadoni, Carloforte, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, l’Università degli Studi di Cagliari, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, le due Soprintendenze ai beni culturali, la società Iglesias Servizi, il Centro Iglesiente Studi Speleo Archeologici (CISSA), l’associazione Pozzo Sella, l’associazione Balestrieri di Iglesias, Il radioclub Coros IQ0AAI – museo della radio “Mario Faedda” di Ittiri, l’associazione Culturale LandWorks dell’Argentiera, l’associazione VerdeAzzurro Pan di Zucchero, l’archivista paleografa Daniela Aretino, l’artista visuale Marta Fontana, le architette Marina Fanari e Paola Serrittu, l’archeologo ricercatore Mattia Sanna Montanelli, il geologo divulgatore Luigi Sanciu, l’ingegnere elettrico Stefano Peddis, lo speleologo Francesco Ballocco, lo skipper Dario Diana e gli instancabili volontari e volontarie dell’associazione Villaggio Normann OdV.

Immagini e regia saranno curate dal videomaker Nicola Baraglia, il fonico sarà Andrea Pilloni, l’addetto stampa Marco Loi, la documentazione fotografica sarà realizzata dal laboratorio di fotografia dell’associazione Remo Branca.

Le segreterie Fim, Fiom e Uilm prendono posizione ancora una volta sull’infinita vertenza per il rilancio della produzione nello stabilimento Ex Alcoa di Portovesme, a una settimana dal nuovo incontro convocato al Mimit.

«La prossima convocazione non sia l’ennesimo rinvio, si prenda atto del fallimento della gestione SiderAlloys e si punti con decisione al rilancio dell’alluminio primario in Italia Sette anni fallimentari, questo può essere il riassunto consuntivo della gestione SiderAlloys nella fabbrica di alluminio primario a Portovesmesi legge in una nota -. Nessun rilancio industriale, debiti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle istituzioni, dei fornitori, degli appaltatori, mancato rispetto delle norme ambientali. Una fuga di massa da un progetto costruito sulla sabbia, ormai insostenibile dall’attuale proprietà. È impensabile dare ulteriore credibilità a un soggetto che ha fallito tutti gli appuntamenti da sette anni a questa parte e sarebbe ancora peggio pensare a ulteriori finanziamenti e norme ad hoc che questa proprietà non è stata in grado di sfruttare nel corso degli anniaggiungono le segreterie Fim, Fiom e Uil -. È stato praticamente bruciato l’accordo di programma con i suoi finanziamenti: il VIA, l’AIA, l’accordo bilaterale che garantiva un costo energetico competitivo. Il tutto in una fase in cui l’alluminio primario non ha mai conosciuto crisi di mercato, con le richieste del prodotto che non sono mai andate in crisi e anche per il futuro si prevede lo stesso trend. Per queste ragioni, il Governo nazionale e quello regionale devono intensificare l’avvio di un nuovo rilancio, che non può più essere SiderAlloys, le possibilità ci sonoconcludono le segreterie Fim, Fiom e Uil  -. Come Fim, Fiom e Uilm ci aspettiamo un definitivo cambio di passo che possa contribuire a un vero rilancio industriale, in un territorio alla canna del gas; i metalmeccanici si aspettano che il prossimo incontro al Mimit, previsto il 15 settembre alle ore 15.00, veda una posizione del Ministro e della Regione che non lasci spazi a ulteriori temporeggiamenti che lavoratrici e lavoratori e l’economia dell’intero territorio non si possono più permettere.»

La Cisl del Sulcis Iglesiente accoglie con favore e forti aspettative il ritorno della Provincia, in attesa del superamento della legge Delrio: per il segretario generale Antonello Saba «è un’occasione strategica e concreta per favorire il rilancio del territorio». 

«Le elezioni di secondo livelloaggiunge Antonello Sabasono un’opportunità unica che sindaci e consiglieri comunali non possono mancare. Per il Sulcis Iglesiente è importante avere un’amministrazione provinciale che conosca e interpreti a fondo le specifiche esigenze del territorio e delle singole comunità.»

La Cisl pone l’accento sulla necessità che la nuova Provincia non si limiti a essere un mero ente burocratico, «ma diventi un punto di riferimento per lo sviluppo economico e sociale, accorciando le distanze tra Istituzione, cittadini e comunità. Tra le priorità del prossimo consiglio provinciale devono esserci, oltre alle competenze previste, la gestione delle vertenze industriali, la transizione ecologica, la riqualificazione dei siti dismessi, un piano di sviluppo del turismo sostenibile che valorizzi il patrimonio culturale e naturale del Sulcis Iglesiente e un sistema di servizi di trasporto ferroviario, portuale e viario efficiente, competitivo ed interconnesso. Rafforzare il sistema delle infrastrutture e le precondizioni strutturali per lo sviluppo è un elemento essenziale per costruire un futuro credibile e concreto, che sia antidoto e argine allo spopolamento e al disagio sociale che colpisce il territorio. È fondamentale – conclude Antonello Sabache le decisioni vengano prese in un’ottica di concertazione con le forze sociali e produttive del territorio, per garantire una crescita inclusiva, diversificata e complementare che non lasci indietro nessuno».

La Cisl invierà nei prossimi giorni una lettera aperta a tutte le amministrazioni, per un un nuovo modello di sviluppo territoriale, ripartendo dal “Piano Sulcis” e superando le consolidate diseconomie e carenze infrastrutturali.

Un’isola è per definizione una porzione di territorio circondata dal mare, quindi separata dal resto del Paese o del continente. Può far pensare a un confine, un limite, quasi una prigione; ma, rovesciando la medaglia, è facile immaginare approdi, porti, accoglienza, multiculturalismo. ‘Isole’ è il tema della settima edizione di Angolazioni, il festival cinematografico che ogni estate si tiene nel Sulcis, a Sant’Anna Arresi.
Ascoltare il mare… per raccontare le isole, che, a dispetto del significato dell’aggettivo ‘isolato’ che ne deriva (privo di contatti, di collegamenti, di comunicazioni), non lo sono mai davvero. Sono luoghi dove il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso, e quello stesso bacino acqueo che le circonda dialoga con esse e diventa legame. Una relazione che verrà indagata e raccontata durante le tre serate di festival, in programma il 12, 13 e 14 settembre in piazza Martiri.
Come spiega il direttore artistico Stefano Obino: «Quest’anno il festival è un viaggio che parla di isole: terre di approdi e partenze, di resistenza e trasformazione, luoghi in cui il mare divide ma al tempo stesso unisce. Un racconto che attraversa l’arcipelago di arti che compongono il cinema – parole, musiche, recitazione – trovando un approdo comune, dove le storie diventano memoria e visione».
Una rassegna che alimenta un programma culturale eterogeneo. L’assessore comunale della Cultura Fabio Diana spiega che «il comune di Sant’Anna Arresi, promotore di Angolazioni 2025, rinnova il suo impegno culturale con uno sguardo che nasce dal territorio e si apre al Mediterraneo. L’iniziativa si inserisce in un’ampia serie di proposte culturali di qualità che hanno animato il nostro territorio durante l’estate, raccontando storie e mondi artistici differenti».
La settima arte si prende la scena sulcitana: dalle parole che ispirano i suoi mondi alle musiche che ne accendono la magia, fino alla recitazione, che ci permette di vestire i panni di altre vite e magari indagare altre culture. Tanti gli ospiti di cartello in arrivo a Sant’Anna Arresi: attori, registi, musicisti del panorama regionale e nazionale, ma anche internazionale: da Noemi Medas a Fabrizio Lai, da Gavino Murgia a Sergio Scavio e Alessandro Gazale, fino a Miguel Eek. Direttore del MajorDocs di Maiorca.
Le tre pellicole proposte durante la rassegna, una per ogni serata, saranno infatti sempre precedute da incontri, dialoghi, concerti, per un cartellone completo e coinvolgente. E in apertura di serata ci sarà spazio anche per le degustazioni di cibo e vini locali.

Il festival cinematografico Angolazioni è promosso dal Comune di Sant’Anna Arresi, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Ras – Regione Autonoma della Sardegna Assessorato P.I. BB. CC. Il coordinamento organizzativo è affidato all’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

Il programma
Per inaugurare il viaggio di quest’anno un saluto speciale. Dopo essere stata la madrina di Angolazioni 2024, Noemi Medas rinnova il suo rapporto con il festival aprendo l’edizione 2025, venerdì 12 settembre. L’attrice – di recente sul set dell’ultimo film diretto da Johnny Depp – sarà sul palco di Sant’Anna Arresi con Isole, un reading in musica accompagnato dalle note di Fabrizio Lai. A seguire la proiezione di Nemos – Andando per mare, di Marco Antonio Pani, una rilettura originale dell’Odissea – storia di isole per antonomasia -, realizzata in Sardegna con attori non professionisti: un film capace di far riflettere e divertire, tra radici ancestrali e sguardi contemporanei.
Uno dei principi che rende il cinema indimenticabile è la sua connessione con la musica. Sabato 13 settembre la serata si aprirà con Bisajos: il polistrumentista Gavino Murgia proporrà al pubblico un concerto per immagini che esplora le radici della musica sarda, un viaggio filmico proiettato durante l’esecuzione musicale, tra luoghi, volti e attimi evocativi, dove immagini e suoni si fondono in un’esperienza unica. Nella seconda serata di Angolazioni sarà poi proiettato un film che è il caso cinematografico dell’anno in Sardegna:
La guerra di Cesare di Sergio Scavio. Un racconto autentico e potente, che porta sullo schermo la dignità e la memoria operaia della Sardegna mineraria segnata dalla crisi industriale. Sarà anche un’occasione imperdibile per scoprire i dietro le quinte dell’opera: saranno infatti presenti il regista, alla prima esperienza nel lungometraggio, e l’attore Alessandro Gazale, ormai uno dei volti più riconosciuti del cinema sardo.
Domenica 14 settembre ultima tappa del percorso 2025. Si aprirà con l’esito scenico del laboratorio di teatro sociale diretto da Camilla Vargiu. ‘Le sfumature della mente’ è una produzione locale che è anche esperienza di comunità, di rinascita e di bellezza condivisa, con nove attori provenienti da percorsi e storie diverse che hanno creduto in un progetto realizzato tra il teatro e la casa di riposo. A seguire spazio al grande protagonista della serata: Miguel Eek, Direttore del MajorDocs Festival del documentario di Maiorca. Il cineasta, che ama raccontare personaggi forti – eroi sconosciuti, utopisti e soggetti emarginati -, sul palco di
Sant’Anna Arresi condividerà la sua esperienza alla guida di uno dei festival più importanti del Mediterraneo per la capacità di raccontare le isole, in un dialogo con Stefano Obino. A chiudere la tre giorni il film ‘Magaluf Ghost Town’, di Miguel Angel Blanca, che racconta la realtà della celebre località turistica di Maiorca e invita lo spettatore a riflettere sul prezzo del turismo quando è gestito senza limiti o senza attenzione per l’identità dei luoghi. Una riflessione particolarmente importante e sentita per ogni isola che si apre al turismo, chiamata a bilanciare le opportunità economiche con la salvaguardia della propria identità e della comunità.

Secondo derby tra Iglesias e Carbonia, questo pomeriggio, al Monteponi, dove si decide il passaggio ai quarti di finale della Coppa Italia (fischio d’inizio ore 17.00, dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Michele Piras di Olbia e Mattia Capotosto di Oristano). L’accesso dei tifosi è consentito solo nelle tribune laterali (la tribuna centrale è ancora un cantiere aperto), con tifoserie separate su disposizione della prefettura di Cagliari e del comune di Iglesias, i tifosi dell’Iglesias sistemati sulla tribuna laterale sinistra, i tifosi del Carbonia sulla tribuna laterale destra.

Iglesias e Carbonia partono dall’1 a 1 maturato sette giorni fa al Comunale di Carbonia, con goal di Andrea Porcheddu (Carbonia) al 2′ e Mirko Fidanza (Iglesias) all’82’. In caso di parità verranno disputati subito i calci di rigore per stabilire la squadra che accederà ai quarti di finale, in programma il 15 e il 29 ottobre.

Giampaolo Murru recupera Nicolas Capellino e Vincent Di Stefano, ma non ha convocato il giovane portiere Fabio Slavica, impiegato dall’inizio a Narcao. Ritorna tra i pali Vincenzo Riccio. Questi i 2o convocati:  Riccio, Murru Nicolò, Alvarenga, Arzu, Abbruzzi, Crivellaro, Cancilieri, Capellino, Costa, Di Stefano, Fidanza, Frau, Mechetti, Piras Alberto, Piras Edoardo, Pintus, Mancini, Pitzeri, Corrias, Scano.

Graziano Mannu deve rinunciare agli ex infortunati Fabio Mastino (dovrebbe esserci all’esordio in campionato, domenica prossima a Tortolì) e Ayrton Hundt (capitano, è convocato e andrà in panchina per stare vicino ai compagni) e deve rivoluzionare la difesa. Ha a disposizione solo 9 calciatori “over”, tutti nell’undici iniziale. Questi i 20 convocati: Floris, Saiu, Serra, Carboni, Cocco, Zonchello, Gurzeni, Ponzo, Scano, Tatti, Pavone, Coulibaly, Artese, Mastino Andrea, Chidichimo, Porcheddu, Hundt, Nannini, Melis, Ollargiu.

Ieri sono stati disputati due anticipi e sono maturate le prime qualificazioni ai quarti di finale. Ossese-Atletico Uri è terminata senza goal e dopo l’1 a 1 dell’andata, si è qualificato l’Atletico Uri ai calci di rigore. Il Santa Teresa ha bissato in casa l’1 a 0 esterno di domenica scorsa con la favoritissima Ilvamaddalena, eliminata.

Sugli altri campi si giocano: Buddusò-Taloro (andata 2 a 1), Nuorese-Tortolì (andata 3 a 0), Sant’Elena-Ferrini (andata 1 a 3), Tempio-Calangianus (andata 1 a 0) e Villasimius-Lanusei (andata 2 a 1).

Un gravissimo atto vandalico è stato compiuto nella tarda serata di venerdì 5 settembre, a San Giovanni Suergiu, ai danni di uno degli automezzi dell’associazione di volontariato Misericordia. Ad essere preso di mira è stato uno degli automezzi adibito ai Servizi sociali dell’associazione di volontariato Misericordia, con un lancio di pietre che ha mandato in frantumi il lunotto posteriore e danneggiato la carrozzeria. Intorno alla struttura che ospita l’associazione, a fianco di quella in cui opera un’altra associazione di volontariato, l’Auser, sono presenti le telecamere del sistema di videosorveglianza.

«Non è la prima volta, purtroppospiega Gianluigi Rescaldani, presidente dell’associazione di volontariato Misericordiache intorno alla nostra sede si verificano episodi di vandalismo, via via sempre più gravi. L’area è frequentata da giovanissimi che non trovano niente di meglio da fare per trascorrere il loro tempo, che danneggiare beni della collettività, come il nostro automezzo, acquistato con i sacrifici dei cittadini. In precedenza, una volta sono state raccolte le olive delle piante che si trovano nel cortile, e sono state utilizzate per lanciarsele a vicenda, un’altra volta la stessa operazione è stata compiuta con i limoni strappati alle piante. Domani presenteremo formale denuncia dell’accaduto alle forze dell’ordine, alle quali forniremo anche le immagini registrate, con la speranza che possano risalire ai responsabili. Questi episodi testimoniamo la presenza di una situazione di preoccupante disagio sociale tra i giovani, che spesso sfocia in atti vandalici. E’ necessario intervenire prima che sia troppo tardiconclude il presidente dell’associazione sdi volontariato Misericordia perché siamo in presenza di un’escalation del fenomeno, che rischia seriamente di arrivare ad estremi ancora più gravi.»

Giampaolo Cirronis

Il 6 settembre 2025 per la comunità di Masainas è una data che non sarà facile dimenticare. Alle 13.54 l’olivastro monumentale di via Dante – via Roma (piazza Chiesa) s’è spento, piegandosi su se stesso.

«Alle ore 13 e 54 del 6 settembre 2025 il tempo, a Masainas, si è fermatoha scritto il sindaco Gian Luca Pittoni su facebook -. Uno schianto, uno schiaffo, un tormento. Il simbolo di Masainas – il centro della vita di generazioni – cade. Un albero diventato monumentale e poi dichiarato monumento. Protetto, forse troppo protetto. Questa è la notte più buia per ciascuno di noi: una notte silenziosa, carica di rabbia, di pensieri, di dolore. Per secoli ha offerto riparo dal sole e dal vento. Ha custodito segreti, sguardi e parole. Il suo ricordo ha fatto sentire a casa chi era lontano, anche lontanissimo. Ha dato identità, radici, forza agli abitanti di Masainas. Dobbiamo – e possiamo – restituirgli ciò che ci ha dato, in tutti questi anni in cui ha retto un peso troppo grande, anche per un colosso come lui. Lo aiuteremo a riprendere vigore. Il nostro simbolo deve tornare a vivere. Uniti possiamo farcela.»

Nell’ambito della ricerca promossa dal Consorzio Ausi e dal comune di Iglesias, finalizzata al restauro del busto in bronzo di Erminio Ferraris, storicamente ospitato nel giardino di Palazzo Bellavista, a Monteponi, è stato individuato l’autore che nel 1938 realizzò la scultura. Si tratta dello scultore torinese Edoardo Rubino.

Attivo in Italia e all’estero tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo, come Giuseppe Sartorio, Edoardo Rubino era stato allievo di Odoardo Tabacchi all’Accademia Albertina e, successivamente, di Leonardo Bistolfi, importante esponente del Simbolismo Italiano.

Le sculture di Edoardo Rubino qualificano ancora oggi diversi spazi pubblici nazionali e internazionali: tra le sue opere si ricordano il monumento a Edmondo De Amicis in piazza Carlo Felice a Torino, il monumento equestre a Bartolomé Mitre a Buenos Aires e le sculture della Vittoria alata sui rostri dell’Altare della Patria a Roma.

Il restauro della statua e l’individuazione del suo autore rappresentano un ulteriore passo avanti nella riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale della città di Iglesias e del territorio.

Caro Direttore di “La Provincia del Sulcis Iglesiente”,

mi chiamo Mirco Gatti e ho scelto di villeggiare nel Vs. bellissimo territorio, con moglie e cagnolino proveniamo dalla provincia di Bologna e, per nostra ignoranza, non sapevamo che quasi tutte le spiagge del Vs. territorio sono interdette ai cani anche di piccola taglia con guinzaglio e museruola il che rende impossibile la fruizione. Mi permetto di segnalare che anche da noi in Riviera Romagnola fino a pochi anni fa vigeva lo stesso regolamento, ma in primis gli operatori economici del comparto turistico hanno chiesto ed ottenuto dagli Organi delle Amministrazioni comunali, provinciali, di area Metropolitana e regionali, di modificare i regolamenti per permettere ai possessori di pet di fruire delle spiagge e quindi aumentare l’indotto economico che, con la proibizione precedente e l’aumento esponenziale di vacanzieri con pet al seguito, limitava cospicuamente le entrate.
Mi rivolgo a Lei in qualità di Direttore di testata per approfondire il tema con la speranza che in una nostra prossima vacanza ci sia un nuovo regolamento che ci permetta di fruire delle bellissime spiagge che vi appartengono con il nostro pet.
Grazie
Mirco Gotti

E’ stata pubblicata sull’albo pretorio del sito aziendale la manifestazione di interesse per soli titoli finalizzata al conferimento di un incarico provvisorio di lavoro autonomo nell’ambito dell’assistenza primaria. L’incarico riguarda attività ambulatoriali e visite domiciliari da svolgersi presso l’ambulatorio della ASL all’interno del comune di Portoscuso, con l’obiettivo di garantire la continuità delle cure ai cittadini residenti, rimasti senza medico di medicina generale dopo il pensionamento del dott. Medda.
L’incarico sarà affidato secondo quanto previsto dall’art. 7, comma 6, del D.lgs. n. 165/2001, che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di lavoro autonomo in situazioni straordinarie, per far fronte a necessità urgenti e indifferibili.
«Garantire l’assistenza sanitaria in tutti i territori è per noi una priorità sottolinea la direzione della ASL Sulcis Iglesientel’obiettivo è assicurare la presenza di un professionista che possa rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.»
Nell’avviso sono indicati i requisiti richiesti, le modalità e il termine per la presentazione delle domande (entro il 12 settembre 2025)