Venerdì 19 settembre, a Domusnovas, il Gruppo Marteddu ha tagliato il traguardo del 40° anno di attività e ha inaugurato la nuova sede operativa, con un grande evento cui hanno partecipato circa 500 invitati. Tra loro numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e regionali ed il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Mario Farci, che ha benedetto la nuova struttura dopo il taglio del nastro.
Il Gruppo Marteddu venne fondato nel 1985 dal geometra Ignazio Marteddu, con la creazione della Edil.Sar., azienda che opera nella realizzazione di reti idriche. Affiancato dalla moglie Giuditta, ha riposto grande fiducia nei tre figli, Arianna, Matteo e Andrea ed i risultati raggiunti con la creazione di due nuove società, Sardegna Piscine e M Group, sono l’orgoglio della famiglia.
La leader del Gruppo, nel quale ricopre l’incarico di direttrice generale, è la dottoressa in Economia e Commercio Arianna Marteddu, classe 1980, che nel corso della serata dei festeggiamenti ha ricostruito il percorso imprenditoriale della famiglia.
I fratelli, il geometra Matteo (classe 1982) e Andrea (classe 1993), guidano le due società che nel corso degli anni sono arrivate ad affiancare la Edil.Sar.: Sardegna Piscine, nata nel 2004, e M Group, l’ultima nata, nel 2021.
L’evento del 19 settembre è stato una grande festa che ha regalato grandissime emozioni, importantissimo momento di riflessione su quel che il Gruppo Marteddu ha fatto nei suoi 40 anni di attività, ma non rappresenta certamente un punto d’arrivo, piuttosto un punto di transito e di ulteriore crescita verso un futuro che lascia già intravedere nuovi im-portanti e significativi successi.
«Siamo in pieno cambio generazionale e l’inaugurazione di questa struttura sancisce questo importante momento storico sia per il contesto familiare, sia per quello legato alle aziende – sottolinea la dott.ssa Arianna Marteddu -. Oggi stiamo festeggiando un sogno realizzato, un obiettivo raggiunto, un’autentica realtà che nel nostro territorio si è contraddistinta in 40 anni di attività per serietà, impegno e valore, creando continuità e futuro. Attualmente sono in forza 85 dipendenti, doveroso e responsabile sarà portare avanti un progetto di cui siamo solo all’inizio, ma di cui siamo consapevoli, ci impegneremo al massimo per ottenere obiettivi ancora più importanti.»
Giampaolo Cirronis
Si è conclusa ieri notte a Villacidro la rassegna CulturArte Villacidro 2025,“emozione tra cinema, musica, teatro e tradizione”, che per due giornate ha trasformato il paese in un palcoscenico di incontri, riflessioni e suggestioni musicali. Un’edizione che ha unito tradizione e contemporaneità, facendo dialogare la memoria civile con la creatività artistica, la bellezza dei luoghi con la partecipazione della comunità.
Il fine settimana si è aperto sabato 20 settembre con la tavola rotonda “Emilio Lussu e il mondo dei giovani” in Piazza Zampillo, realizzata in collaborazione con il Comune e il Museo Storico Emilio e Joyce Lussu e con l’Istituto Emilio e Joyce Lussu. L’incontro ha offerto al pubblico testimonianze, documenti e riflessioni sul pensiero e sull’attualità del messaggio di Emilio Lussu, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, con un’attenzione speciale al dialogo con le nuove generazioni.
La stessa sera, al Parco Sa Spendula, il concerto di Beppe Dettori e Raoul Moretti & la band ha emozionato gli spettatori con un percorso sonoro che ha intrecciato grandi autori italiani come Fabrizio De André e Franco Battiato con la tradizione musicale sarda, in una fusione di stili capace di raccontare la Sardegna attraverso musica e parole.
Domenica 21 settembre il gran finale è stato affidato a “Su Entu”, il progetto musicale diretto dal violinista e compositore Simone Pittau e curato da CultureFestival. Undici musicisti hanno dato vita a un dialogo unico tra strumenti della tradizione sarda e sonorità classiche e contemporanee, creando un paesaggio sonoro che ha reso omaggio alla natura e all’identità dell’isola, con il vento come simbolo di libertà e trasformazione.
«Con Cascate d’Arte giunta quest’anno alla sua seconda edizione e inserita all’interno del progetto CulturArte – dichiara l’assessore della Cultura del comune di Villacidro Christian Balloi – prosegue un percorso che la nostra amministrazione ha avviato negli anni e che oggi rappresenta una realtà culturale strutturata, radicata e destinata a crescere. Il nostro obiettivo è valorizzare i luoghi più suggestivi di Villacidro, creare occasioni di incontro e di aggregazione, dare spazio alle eccellenze artistiche e culturali locali, in un progetto che integra la dimensione turistica con quella artistica e tradizionale.»
«La tavola rotonda dedicata a Emilio Lussu, realizzata con il comune di Armungia, il Museo Emilio e Joyce Lussu, l’Istituto Emilio e Joyce Lussu e con il prezioso contributo della Consulta Giovanile di Villacidro – continua l’assessore Christian Balloi – ha rappresentato un momento di grande valore civile e culturale, in cui la figura di Lussu è stata messa in dialogo con le nuove generazioni e con l’attualità del suo pensiero. Le due serate musicali hanno completato questo percorso con un omaggio a Lussu attraverso la musica: da un lato, il concerto di Beppe Dettori e Raoul Moretti, capace di creare ponti sonori tra diverse tradizioni culturali e generi musicali, dall’altro “Su Entu”, che ha tracciato la via della tradizione con il suono delle launeddas e un respiro mediterraneo, simbolo di radici ma anche di apertura e contaminazione.»
«CulturArte – conclude Christian Balloi – non è un evento isolato, ma un tassello di una visione culturale più ampia, che vuole fare di Villacidro un punto di riferimento vivo e attrattivo, capace di unire memoria, identità e futuro.»
Una partita sconsigliata ai deboli di cuore. Carbonia-Taloro Gavoi è terminata 3 a 3 (primo tempo 1 a 0), con un incredibile finale che ha visto la squadra di Graziano Mannu gettare al vento una vittoria che all’85’ sembrava certa sul 3 a 1, dopo aversi divorato una grandissima occasione per il 4 a 1, e rimandare così l’appuntamento con la prima vittoria stagionale.
Le due squadre si sono presentate con formazioni d’emergenza per le numerose assenze. Graziano Mannu ha dovuto fare a meno degli infortunati Ayrton Hundt e Fabio Mastino, dello squalificato Hérnan Zazas e, all’ultimo momento, anche del portiere titolare Maurizio Floris (leggero risentimento inguinale). Nell’undici iniziale tre fuoriquota, l’esterno d’attacco Leonardo Boi, l’esterno basso Rosario Gurzeni e il portiere Giovanni Saiu. Mario Fadda, da parte sua, ha dovuto rinunciare ad alcuni titolari, tra questi il capitano Andrea Delussu, spettatore ai bordi del campo.
Prima del fischio iniziale, è stato osservato un minuto di raccoglimento per onorare la memoria dello sciatore Matteo Franzoso, morto all’età di 25 anni a seguito di una caduta durante un allenamento in Cile.
Il Carbonia è partito ad alta velocità e nei primi 60 secondi ha sciupato tre incredibili occasioni per sbloccare il risultato nella stessa azione, con le conclusioni di Adama Coulibaly, Leonardo Boi e Tomas Pavone, sulle quali portiere e difensori del Taloro Gavoi si sono salvati miracolosamente in grandissimo affanno.
Il Taloro Gavoi è apparso subito stordito, quasi impotente sulle folate avversarie, sviluppatesi soprattutto sulla fascia destra con le incursioni di Adama Coulibaly e al 14′ è arrivato il goal di Matteo Nannini, su assist di Tomas Pavone, con una conclusione precisa rasoterra che si è infilata a fil di palo alla sinistra del portiere Massimo Fadda.
Sbloccato il risultato, la fisionomia della partita non è cambiata e c’è voluta una straordinaria parata di Massimo Fadda, con un volo sulla sua sinistra per negare il goal del raddoppio a Tomas Pavone, bravo a piazzare un pallone che sembrava destinato a finire all’incrocio dei pali e invece ha prodotto solo un calcio d’angolo.
Dopo la mezz’ora il Taloro Gavoi s’è destato dal “sonno iniziale” ed ha costruito due occasioni per pareggiare con Jacopo Mameli, fermato da un attento Giovanni Saiu, e Nicolas Navarrete. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia avanti 1 a 0.
In avvio di ripresa la partita è cambiata, il Taloro Gavoi ha tenuto il controllo del gioco, costringendo il Carbonia nella sua metà campo, e al 59′ la pressione è stata premiata con il goal del pareggio. Il capitano Giovanni Secchi ha calciato forte da posizione centrale al limite dell’area, Giovanni Saiu ha respinto a mani aperte, si è creata una mischia, risolta da Nicolas Navarrete con un tocco da pochi passi: 1 a 1.
Il goal subito ha scosso il Carbonia che si è riportato in avanti e al 65′ ha siglato il goal del nuovo vantaggio: Tomas Pavone ha cercato di liberarsi al tiro al limite dell’area, è stato chiuso fallosamente da Simone Sau e il direttore di gara ha assegnato il calcio di punizione. Sul pallone si sono portati Andrea Porcheddu e Fabricio Ponzo, il trequartista ha calciato con forza sotto la traversa, Massimo Fadda s’è opposto come ha potuto sulla linea di porta ma sul pallone sì è avventato Leonardo Boi che lo ha spedito alle sue spalle: 2 a 1! Le emozioni non sono finite.
Ritrovato il vantaggio, il Carbonia non s’è fermato e ha affondato due volte sulla destra, prima con un assist di Tomas Pavone per Adama Colulibaly, che ha calciato a fil di palo sulla pressione di un difensore, poi con una mischia gigantesca creatasi davanti a Massimo Fadda, prima su assist di Matteo Nannini, poi di Lorenzo Melis, al 73′, risolta da Tomas Pavone con un tocco preciso per il goal del 3 a 1!
A quel punto la partita sembrava decisa, ma il Carbonia anziché gestire il doppio vantaggio, s’è lanciato ancora in avanti alla ricerca del quarto goal che al 79′ sembrava fatto quando Leonardo Boi s’è involato solitario nella metà campo avversaria e, una volta arrivato in area, dopo aver superato il portiere uscitogli disperatamente incontro, anziché concludere praticamente a porta vuota, ha scelto l’assist per Tomas Pavone che è arrivato però in leggero ritardo sul pallone, facendosi chiudere dal disperato recupero di due difensori, Simone Saiu e Mauro Martin Castro.
Carbonia avanti 3 a 1 fino all’85’ quando il direttore di gara ha assegnato un giusto calcio di rigore al Taloro Gavoi, impeccabilmente trasformato da Nicolas Navarrete, autore di una doppietta personale.
Il Taloro Gavoi ci ha creduto e all’88’ ha trovato un incredibile goal del 3 a 3, con una conclusione dalla trequarti di Mauro Martin Castro che ha sorpreso Giovanni Saiu fuori dai pali, con una parabola centrale che ha spedito il pallone sotto la traversa: 3 a 3!
Il ritrovato, quasi insperato pareggio, ha messo le ali al Taloro Gavoi che nei minuti di recupero ha cercato persino il quarto goal di quella che sarebbe stata un’incredibile beffa per il Carbonia, ma il risultato non è più cambiato.
Carbonia: Saiu, Gurzeni, Melis, Ponzo, Mastino Andrea, Chidichimo, Nannini, Pavone, Boi, Porcheddu, Coulibaly (72′ Artese). A disposizione: Floris, Cocco, Ollargiu, Carboni, Serra, Zonchello, Massoni, Tatti. Allenatore: Graziano Mannu.
Taloro Gavoi: Fadda Massimo, Soro, Fois Matteo, Secchi, Sau, Castro, Fadda Antonio, Mameli (80′ Santoro), Navarrete, Cossu, Caddeo. A disposizione: Medde, Malatesta, Trogu, Fois Emanuele, Canessini, Canu, Sanna, Moro. Allenatore: Mario Fadda.
Arbitro: Gabriele Sari di Alghero.
Assistenti di linea: Mario Pinna e Luca Mocci di Oristano.
Giampaolo Cirronis
Il campionato di Eccellenza regionale è solo alla seconda giornata, ma già presenta partite ricche di interesse per Iglesias e Carbonia. La squadra di Giampaolo Murru, dopo il brillante successo dell’esordio con il Calangianus, è di scena a Ossi, contro una delle squadre più ambiziose, domenica scorsa capace di rimontare due goal sul campo dell’Ilvamaddalena. Dirige Mauro Tomei di Sapri, assistenti di linea Luigi Antonio Urtis ed Alessandro Ventuleddu di Sassari. Nei 90′ odierni, probabilmente, la squadra rossoblù inizierà a conoscere le sue potenzialità, in un campionato che sulla carta appare ancora più competitivo rispetto a quello della passata stagione, conclusa al quinto posto.
I 20 convocati: Riccio, Slavica, Crivellaro, Arzu, Mancini, Mechetti, Di Stefano, Fidanza, Piras Edoardo, Frau, Abbruzzi, Piras Alberto, Alvarenga, Cancilieri, Pintus, Capellino, Costa, Pitzeri, Corrias, Daga.
Il Carbonia, sconfitto all’esordio sul campo della matricola Tortolì, ospita al Comunale di Narcao il Taloro Gavoi, battuto sette giorni fa nettamente in casa dal Villasimius. Dirige Gabriele Sari di Alghero, assistenti di linea Mario Pinna e Luca Mocci di Oristano. Il tecnico Graziano Mannu è ancora in emergenza nel reparto difensivo, dovendo fare a meno degli infortunati Ayrton Hundt e Fabio Mastino e di Hérnan Zazas, fermato dal giudice sportivo per una giornata dopo l’espulsione rimediata nel finale della partita di Tortolì per doppia ammonizione. Tra i 20 convocati c’è un altro volto nuovo, Mathias Massoni, esterno d’attacco classe 2004, lo scorso anno al Monastir: Floris, Saiu, Gurzeni, Cocco, Chidichimo, Mastin o, Melis, Ponzo, Porcheddu, Nannini, Pavone, Artese, Boi, Coulibaly, Ollargiu, Carboni, Serra, Zonchello, Tatti, Massoni.
Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Buddusò-Sant’Elena Quartu, Calangianus-Ferrini, Lanusei-Ilvamaddalena, Nuorese-Tempio, Santa Teresa-Tortolì e Villasimius-Atletico Uri.
La Fondazione Giuseppe Dessì ha pubblicato due bandi per l’assunzione di nuove figure professionali: un operatore culturale e un responsabile amministrativo-contabile. Due profili diversi ma complementari, che rispondono all’esigenza di rafforzare l’ente sia sul piano dell’attività culturale e progettuale, sia per quanto riguarda la gestione amministrativa e organizzativa.
Con questa iniziativa la Fondazione conferma la volontà di consolidare il proprio percorso di rilancio, che investe sia il Premio letterario Giuseppe Dessì sia le altre finalità statutarie, rafforzando la sua presenza nell’orizzonte culturale sardo e nazionale e contribuendo al tempo stesso alla crescita occupazionale del territorio.
«La decisione assunta dal Consiglio direttivo – dichiara la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru – rappresenta un passaggio concreto del nuovo corso intrapreso dalla Fondazione. Dopo un periodo di oggettive difficoltà, siamo riusciti a rilanciare con determinazione le nostre attività, facendole crescere in qualità e quantità. È proprio grazie a questo rilancio che oggi possiamo aprire nuove opportunità di lavoro, a sostegno della nostra missione prioritaria: contribuire allo sviluppo culturale del territorio.»
I due nuovi collaboratori lavoreranno in stretto coordinamento con il segretario generale della Fondazione. La figura dell’operatore culturale sarà impegnata nella progettazione, organizzazione e gestione di eventi culturali, educativi e formativi. Avrà un ruolo operativo nell’accoglienza del pubblico e nel supporto a laboratori e iniziative rivolte a scuole, famiglie e pubblico adulto. A ciò si affiancheranno compiti di comunicazione e promozione, con particolare attenzione ai canali digitali e social, nonché attività progettuali legate a bandi e collaborazioni con enti pubblici e privati.
Il responsabile amministrativo-contabile sarà invece chiamato a supervisionare le attività amministrative della Fondazione, coordinando la contabilità e supportando i professionisti esterni nella redazione del bilancio. Si occuperà della gestione delle risorse umane, della tesoreria e dei flussi economici, oltre alle attività di controllo di gestione. Un ruolo che comprende anche la predisposizione delle richieste di contributo e le rendicontazioni nei confronti di enti pubblici e soggetti privati.
Le candidature dovranno pervenire entro il 16 ottobre.
Domenica 14 settembre in via Manno e via Roma, a Carbonia, si è svolta una manifestazione motociclistica in memoria di Massimo Boi, co-fondatore e presidente del gruppo motociclistico Amici Bikers Carbonia, scomparso improvvisamente il 22 agosto 2022.
La manifestazione ha avuto inizio alle 9.00, in attesa dei motociclisti interessati a questo importante memorial. La sorpresa per tutti è stata la presenza della Lady, una Yamaha FZ1, 1000 di cilindrata, con 150 cv da gestire. Era la moto di Max, prestata in questa occasione dall’amico fraterno di Max.
Solitamente nei motoraduni c’è quasi sempre un’esibizione o competizione motociclistica, ma in questo caso l’unica cosa da ostentare era l’amicizia verso gli altri con strette di mano e abbracci come ha sempre fatto Max.
Alle 11.00, il minuto di silenzio in ricordo di Max. Il silenzio ha avvolto tutta la piazza. Un minuto dove il pensiero è andato tutto a lui. Il silenzio è culminato con il coinvolgimento di tutti i motociclisti che, con il rombo delle loro moto, hanno assordato la piazza. Ospiti della giornata i genitori e la figlia di Max e diverse autorità della città di Carbonia.
Alle 12.00 la partenza per i giardini di Matzaccara, frazione del comune di San Giovanni Suergiu, dove all’epoca era stato piantato un olivo in memoria di Max. Ad attendere i motociclisti c’erano gli amici di Matzaccara, i motociclisti e don Bachisio che ha officiato una breve cerimonia e benedetto i caschi.
Poche parole e subito in moto in direzione del ristorante, dove durante il pranzo sono stati premiati diversi motociclisti, per la moto più vecchia, il biker più giovane, quello più anziano, quello che veniva da lontano e il gruppo di biker più numeroso. La serata si è conclusa con lo spettacolo della band rock Wild Side.
Il momento particolare della giornata è stato vissuto con la proiezione di un filmato per ricordare Max al termine, tutti i presenti si sono alzati in piedi ed emozionati hanno applaudito ininterrottamente.
Per commemorare l’evento, sono state consegnati ai parenti dei ricordi, la riproduzione della maglia da presidente di Max e una targa con la scritta “Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci”.
L’evento ha riportato un enorme successo, con numeri importanti sottolineati da diversi leader di gruppi di motociclisti. Da più parti della Sardegna sono giunti a Carbonia molti motociclisti che hanno riempito la via Manno e la via Roma e durante lo spostamento alla vicina Matzaccara, hanno formato una colonna di moto lunga circa tre chilometri.
I motociclisti sono andati via ringraziando più volte gli organizzatori, speranzosi di tornare presto per un altro evento.
Lunedì 22 settembre 2025, dalle ore 8.00 alle 10.00, presso i cancelli della Sider Alloys si terrà l’assemblea generale delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici operanti presso lo stabilimento, Sider Alloys, GMS e lavoratori in mobilità in deroga. L’assemblea dibatterà la situazione della vertenza Sider Alloys, con l’esposizione dell’incontro che si è svolto al MIMIT il 17/09/2025. L’assemblea va considerata retribuita.
Il 20 e il 21 settembre 2025 Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS Italiane, eseguirà importanti lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al miglioramento dell’efficienza del servizio tra le stazioni di Cagliari e Cagliari Elmas.
Le attività nel dettaglio riguarderanno nella stazione di Cagliari la sostituzione di alcuni deviatoi con l’obiettivo di garantire il mantenimento dei livelli di affidabilità e la regolarità dell’esercizio ferroviario.
Contemporaneamente, nella zona di Santa Gilla, si procederà con i lavori di manutenzione straordinaria dei ponti su entrambi i binari. Saranno realizzate le opere propedeutiche all’installazione dei ponti di sostegno provvisori, che consentiranno lo svolgimento in sicurezza delle successive lavorazioni senza interrompere la circolazione ferroviaria.
Infine, tra Cagliari e Decimomannu proseguiranno i lavori propedeutici all’elettrificazione della linea Cagliari-Oristano. In questa fase si procederà con gli scavi, la realizzazione delle fondamenta e l’installazione dei pali necessari all’impianto della trazione elettrica.
I lavori, del valore complessivo di circa 5 milioni di euro, comporteranno la sospensione della circolazione ferroviaria tra Cagliari e Decimomannu.
I cantieri vedranno impegnate oltre 20 persone tra operai e tecnici di RFI e altre ditte appaltatrici.
Due giornate intense e cariche di emozione hanno visto protagonista Carbonia, che ha accolto il cammino di sensibilizzazione “Orme d’ombra”, ideato dall’artivista viandante Rosalba Castelli e promosso dall’Associazione Artemixia APS.
Il 18 settembre: Monte Sirai
Il Parco Archeologico ha aperto le porte con una visita guidata, condotta con passione da Katia, alla scoperta del villaggio nuragico e punico. In questo contesto, Rosalba – insieme alla viandante Juliette e a Valentina del sitarcheologico – ha deposto, sulla stele del Parco sotto la figura del dio Bes (divinità protettrice delle persone fragili, delle donne incinte, delle bambine e dei bambini), il nastro di Giulia Tramontano e Tiago. Un rituale intimo, scandito da un mantra recitato a tre voci, culminato in un abbraccio tra le ragazze e in lacrime versate nel ricordo di Giulia e del figlio che portava in grembo, affidati alla protezione del dio Bes.
Da Monte Sirai, Rosalba e Juliette hanno proseguito verso la città di Carbonia, dove al Borgo di Caput Acquas la comunità si è ritrovata lungo il sentiero di Oretta per deporre un nastro rosso in memoria di Oretta Scalisi, insegnante coraggiosa uccisa nel 1957 mentre percorreva la strada di campagna verso la scuola di Piolanas.
Un gesto simbolico di grande valore, reso possibile anche grazie al lavoro dell’associazione Senso Comune, che ha ripulito e reso praticabile il sentiero e il mausoleo a lei dedicato, e alla partecipazione del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias – Associazione Donne al Traguardo.
Le istituzioni hanno sottolineato con forza il significato della giornata:“Un’iniziativa di sensibilizzazione di grande forza che coinvolge la comunità tutta, le associazioni, il Centro Antiviolenza, l’amministrazione comunale e le scuole. Camminiamo insieme verso uno stesso obiettivo: contrastare la violenza di genere. Oggi, a Piolanas, nel luogo in cui insieme abbiamo ricordato Oretta Scalisi, è stata una forte e indescrivibile emozione” – hanno dichiarato Antonietta Melas, Assessora alla Pubblica Istruzione, e Irina Piras, assessora delle Politiche sociali del comune di Carbonia.
Dal canto suo, l’Associazione Senso Comune ha rievocato il cammino di memoria già intrapreso tre anni fa: «Ieri siamo tornati sul sentiero di Oretta per riprendere il cammino di Pace, Giustizia, Libertà e Dignità che abbiamo intrapreso nel 2022, quando con i soci e le socie di Senso Comune abbiamo deciso di onorare la memoria di Oretta Scalisi ripulendo il sentiero che dalla vecchia stazione di Barbusi conduceva alla scuola di Piolanas, dove Oretta nel 1957 ha trovato la morte. Ritornare al mausoleo costruito dai suoi colleghi e dalle sue colleghe insegnanti e ristrutturato con un duro lavoro sempre nel 2022 è stata una vera emozione. La Pace, il silenzio e la contemplazione del creato ci hanno permesso di ricordare ancora una volta che Oretta vive nelle menti e nei cuori di chi ha deciso di coltivare il vizio della Memoria e di adottarlo come stile di vita», ha dichiarato Ghigo De Pasquale, presidente ODV Senso Comune.
Il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias – Associazione Donne al Traguardo ha espresso il proprio sostegno: «Il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias Donne al Traguardo accompagna la lodevole iniziativa di Rosalba Castelli e dell’Associazione Artemixia, che unisce in un cammino persone, territori, storie e memorie, dimostrando che fare rete per contrastare la violenza è non solo pensabile ma, insieme, possibile», ha sottolineato Maria Mameli, referente del Centro Antiviolenza di Carbonia.
Fondamentale l’appoggio del Cammino Minerario di Santa Barbara, presente nella persona di Ponziana Ledda e Sabrina. Orme d’ombra ha appreso del sentiero grazie al Cammino Minerario di Santa Barbara che ha ospitato Rosalba e Juliette nella sua posada di Carbonia.
Il giorno successivo, 19 settembre, Orme d’ombra ha incontrato le scuole, cuore pulsante della comunità e della memoria viva.
L’assessora Antonietta Melas, il 19 settembre, ha accompagnato Rosalba in due istituti scolastici. Una delegazione di studentesse, studenti e insegnanti della Scuola Media Sebastiano Satta, dopo aver ascoltato la testimonianza di Rosalba Castelli e le parole dell’assessora, ha portato il nastro di Gisella Orrù – ricamato nottetempo dalle sorelle Annalisa e Cristina Masala della Tina Mar di Iglesias – lungo le strade di Carbonia fino alla panchina a lei dedicata in Piazza Rinascita, intonando con voce emozionata: «Siamo il grido altissimo e a gran voce di Gisella e di tutte quelle che non han più voce».
La dirigente scolastica ha voluto ricordare Gisella, uccisa a soli 16 anni nel 1989: «Oggi ricordare Gisella significa fermarsi insieme a riflettere sul valore della vita, sul rispetto e sulla responsabilità personale. (…) Ricordare Gisella Orrù significa imparare a non voltarsi dall’altra parte, a scegliere sempre il dialogo al posto della violenza, la solidarietà al posto dell’egoismo, il rispetto al posto del sopruso. Che il ricordo di Gisella diventi per tutte e tutti noi un seme di consapevolezza e un impegno concreto, ogni giorno, contro ogni forma di violenza», Antonella Rita Pisu, dirigente scolastica IC “Satta” di Carbonia.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore G. M. Angioy ha partecipato attivamente predisponendo l’auditorium della scuola per accogliere la testimonianza dell’attivista viandante sotto gli occhi emozionati e attenti di più di 100 studentesse e studenti: «Le ragazze e i ragazzi dei corsi di Grafica e Comunicazione e di Informatica dell’Istituto Angioy hanno accolto oggi con emozione e interesse l’artivista Rosalba Castelli. L’Istituto ringrazia Rosalba poiché la sua sensibilità artistica e la profondità del messaggio hanno offerto ai nostri studenti e alle nostre studentesse spunti preziosi di riflessione e un’occasione autentica di crescita civile e personale», ha detto Teresa Florio, dirigente scolastica IIS G.M. Angioy.
Il progetto Orme d’ombra intreccia arte, cammino e memoria: in 100 giorni Rosalba Castelli percorrerà 1.200 km lungo il Cammino 100 Torri e il Cammino Minerario di Santa Barbara, raggiungendo 105 torri costiere della Sardegna. In ciascun luogo depositerà un nastro rosso, ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso Cotugno di Torino, in memoria di una donna vittima di femminicidio.
«Camminare insieme significa trasformare la memoria in azione, dare voce alle storie delle donne colpite da violenza e costruire una cultura del rispetto», ha concluso Rosalba Castelli.
Carbonia si unisce così al percorso collettivo di Orme d’ombra, trasformando lamemoria in un impegno vivo e condiviso contro la violenza di genere.